fab4gatto

La statistica del secondo tempo non è sufficiente? Si trova alla quarta pagina di questa discussione.

L’altro tiro è la parata con palla sulla linea?

Si è detta la stessa cosa dopo la sconfitta in SC col Milan. Però capita sempre a noi. Stasera abbiamo fatto due tiri, nel primo tempo: una bella azione con l’errore di Yldiz, il gol che arriva da un intervento goffo di Anguissa. Di fatto un’ ora e mezza di partita per proporre un tiro in porta, perché il gol viene da un rimpallo. Eppure nel primo tempo leggevo che finalmente le sponde , (gli occhi della madre….) la difesa della palla (il montaggio analogico….). Io aspetto da anni che capiti che uno scudetto si decida nuovamente con una partita di pallanuoto, poi sto aspettando che a noi capiti in trasferta in semifinale di coppa, dopo un pari in casa, sotto due a zero dopo un quarto d’ora, di andare in finale vincendo 2-3 ; ora aspetto di rimontare partite con un autogol su cross dalla metà campo ed un rigore o con un cross morbido ed un altro rigore. Anche un cieco vede che non produciamo nulla. Facciamo azioni in cui al massimo ci sono tre giocatori in area; recuperiamo la palla, la passiamo indietro e ci fermiamo a guardare invece di correre verso la porta avversaria. Facciamo dieci passaggi per spostare la palla di mezzo metro; altre volte ne facciamo una quindicina per poi regalare il pallone agli avversari. In poche parole: preordiniamo tutto ed apparecchiamo il tavolo perché poi succeda quello che in realtà succede. Ma noi tifosi abbiamo fede e pazienza: questo gioco ci farà svoltare e finalmente vedremo la terra promessa…

Si chiamano alibi. Una volta è la statistica , un’altra lo scarso rendimento degli attaccanti; un’altra ancora la sfortuna . Mai che si faccia un po’ di autocritica.

Tranquillo, li venderanno e poi finalmente tolte le zavorre la squadra volerà. Lo slavo nelle ultime tre partite ha giocato meno di mezz’ora. Prima era infortunato. Cambiaso ha la lingua a terra perché da agosto a dicembre le ha giocate tutte, nazionale comprese. A volte mi domando cosa sia la nostra tifoseria. Non rispondere perché tanto non ti leggerò più . Ho troppi anni , quindi poco tempo da perdere in cose che non posso più permettermi di fare.

Premetto che per me parrucca può restare dai pulcinella tutta la vita. Credo che Motta sia alla terza o quarta stagione di panchina in A , con palmares vergine. Conte invece alla quarta stagione di panchina in A che palmares aveva? Ecco che uno diventa un allenatore affermato, l’altro uno di Belle Speranze , che tra qualche anno avrà un radioso futuro…. alle spalle.

Nessun tiro in porta nel secondo tempo. Colpa di Vlahovic. Spero che in conferenza stampa torni a dire che si aspettava di più da parte dei nuovi entrati nella ripresa. Roba da manuale del motivatore. Questo abbiamo, evidentemente questo ci meritiamo.

Le due partite col Napoli di quest’anno: la prima nel secondo tempo toglie l’unica prima punta e non cava un ragno dal buco; la seconda sta vincendo, subisce la rimonta ma sempre con una sola punta gioca e non ricava un ragno dal buco. Ora abbiamo perso l’imbattibilita’ anche in campionato: l’abbiamo persa con Andonio (scorno degli scorni) ed abbiamo patrimoni della società che si stanno svalutando per la fissa di sta mi….a di un presunto apprendista stregone che lentamente ma inesorabilmente ci sta trascinando nel baratro.

La folla di torinesi in fila al lingotto per omaggiare l’ultimo saluto…..

Sette attaccanti?

Perché preoccuparsi di chi si troverà? Con il nuovo attaccante finalmente il gioco di Motta si sprigionerà in campo e per i poveretti non ci sarà scampo: Real, Bayern, Liverpool che sia.

L’unico tiro nello specchio della partita arriva da un appoggio di Vlahovic a Locatelli. Guardare gli Highlights. Ma ha sbagliato il 100% dei palloni toccati. Questo non giustifica la prestazione scialba, ma farlo passare sempre come capro espiatorio no. Ieri non si è vinto, pur giocando male, perché qualcuno in area piccola ha “ranzato la palla”. Comunque va bene. Colpa di Vlahovic e quando se ne sarà andato vedremo chi arriverà al suo posto e soprattutto se verrà messo al centro del progetto.

Mah, il Villa ha giocato quasi tutta la partita nella metà campo dei belgi, come noi. Poi uno dei loro impazzisce e prende la palla con le mani in area dopo che il portiere gliel’ha appoggiata. Più che * rotto direi che sia stato il Bruges ad avere *.

Scusate: vedo solo io una squadra che non propone sovrapposizioni, che non appoggia mai la palla sulla corsa ma sempre addosso al compagno, che non riesce ad imbastire una triangolazione , che recupera palla e la passa indietro, che non fa mai un cross ad una altezza superiore al mezzo metro e che per disabitudine quando ne riesce a fare uno lo spara sulla linea di fondo dalla parte opposta del campo, che si passa la palla quattro-cinque volte fra tre giocatori in un fazzoletto di terreno in un angolo e poi torna a metà campo quando non sino al portiere ? Credo che con queste premesse sia difficile non solo realizzare un gol, ma anche solo tentare di proporre un tiro. Kolo Mouani: lo aspettiamo come fosse il messia. In realtà è una sorta di Douglas Luiz: uno che è ai margini della squadra per cui è tesserato in questo momento. Ora io vorrei leggere i peana dei tifosi di una squadra che nel mercato invernale prendesse il nostro brasiliano.

Stasera abbiamo ben rappresentato la pietà’ e la paura. Siamo tornati ai tempi in cui la partita più importante era sempre la prossima. Hanno ragione gli Haters di Vlahovic . Chiudo qui e vado a dormire perché non vorrei che i tifosi puri si lamentassero delle troppe pagine di commenti dopo una non vittoria.

Forse troppa supponenza, in campo e fuori. Qualche ragazza da un po’ sembra un gatto di marmo in campo. Purtroppo il campionato è ancora lungo.

Niente da fare. 10 buoni minuti con un pari un po’ fortunoso, poi ritornate nell’oblio. Per ora la sconfitta è meritata.

Sempre seconde su tutte le palle, nessuna che vinca un duello in velocità od un contrasto. Incapacità a fare tre passaggi in fila. Per fortuna siamo solo 1-0. Speriamo nel secondo tempo le lupacchiotte calino fisicamente.

Insomma: quando esisteva il totocalcio tutti il lunedì mattina avrebbero fatto tredici.

Ribadisco quanto detto in precedenza, anche per allungare gli interventi ed evitare suicidi dei tifosi veri. Battere i meravigliosi non ha prezzo. Resta il fatto che abbiamo vinto quello che è stato definito il confronto delle deluse ed abbiamo sconfitto una squadra ed una società non proprio in salute, che ha già cambiato allenatore per cercare di porre rimedio o ad una situazione non proprio idilliaca. Vincendo abbiamo aperto uno spiraglio per raggiungere il quarto posto, (sic!) mentre i rossoneri probabilmente dovranno sperare negli altri, nel senso che potranno puntare ad un eventuale qualificazione in Champion’s giungendo quinti e quindi approfittando del posto in più che probabilmente verrà raggiunto non solo grazie al loro rendimento in coppa. Riguardo alle pagine di commenti dopo una vittoria: vale lo stesso discorso della Divina Commedia, per chi ha avuto la fortuna/sventura di studiarla. L’inferno avvince perché si castigano i peccatori, ci sono storie molto interessanti e divertenti; il purgatorio un po’ meno. Nel paradiso più che far girare in cerchio i protagonisti, buoni e premiati, cosa avrebbe potuto inventarsi Dante? Vale lo stesso quando si vince. Volete che si riempiano pagine di commenti riguardo il montaggio analogico…. o gli occhi della madre? Per i diversamente giovani : a casa c’erano più discussioni quando si portava a casa una insufficienza, magari anche grave, o quando arrivava un voto superiore al sette?

Comunque battere i meravigliosi… non ha prezzo!

Bene. Speriamo avanti così.

Um pareggio agrodolce. Prima della partita l’avremmo accettato. Ora….

Bravo. Infatti la domanda da porsi è: c’è qualcuno convinto che alle sei del mattino dopo la partita JE faccia come suo nonno e telefoni a Giuntoli?

Ci sono quattro possibili categorie di allenatori per una società come la Juventus. 1-Gli affermati, che nella loro carriera hanno già dimostrato di saper vincere. Pochi di questi sono nella nostra storia: Capello e nonostante tutto Allegri (il primo). Costoro hanno carisma, sono indubbiamente credibili e per quanto detto non hanno necessità di imporre il proprio ego . Sanno cosa fare per soddisfare le richieste della proprietà e della tifoseria e solitamente non avanzano richieste di mercato troppo fantasiose. 2-I rampanti: allenatori in rampa di lancio che potrebbero avere una carriera lunga e piena di soddisfazioni. Sono quelli con cui ci è andata quasi sempre bene: Trapattoni, Lippi, Conte, magari Deschamps, Ancelotti. Solo l’ultimo ha fallito, se fallimento è arrivare secondi due volte il fila, una delle quali perché non sapeva che si dovesse praticare un altro sport, che si disputa le calottine in testa. Alcuni di questi hanno avuto un secondo passaggio rientrando nella categoria 1. Di solito è gente pragmatica, che ha idee chiare ma sa che in una società come la Juventus prima si osserva e si impara, poi si vince e si comincia a chiedere. 3- Gli inadeguati. Gente che arriva a sedersi sulla nostra panchina per caso, in base a non si sa quale merito, per risultati ottenuti altrove che pur nella loro normalità diventano non si sa per quale motivo “miracoli sportivi” . Generalmente la loro storia con la Juventus è destinata ad esaurirsi presto , non raggiungendo gli obiettivi minimi loro richiesti. Appartengono a questa categoria i Marchesi, i Sarri, i Del Neri, anche se il secondo ha vinto. Essendo a conoscenza nel proprio intimo del loro status di solito non accampano richieste eccessive in fase di mercato. Già essere stati chiamati per loro è motivo di soddisfazione. Generalmente hanno la sventura di non riuscire ad imparare come si fa, pur essendo la Juventus la migliore scuola in questo senso. 4-I Miracolati. Si tratta di alcuni elementi della categoria 3 che arrivano in un posto che ha vinto quasi tutte le coppe internazionali, ha fornito giocatori campioni del Mondo alla Nazionale, con un numero di vittorie in campo italiano superiore a tutte le altre società calcistiche e pretendono di spiegare “come si fa”. Generalmente lasciano trapelare tramite giornalisti amici che Pinco e Pallino non sono adatti al loro gioco, in fase di mercato chiedono che vengano ceduti Caio e Sempronio e al loro posto diventa solitamente imprescindibile l’acquisto di Pippo, Palla e Pertica , usualmente onesti manovali del calcio che casualmente hanno un’esperienza pregressa di gioco con costoro, perché solo con questi sarà possibile assistere prestazioni fantasmagoriche al cui confronto il Brasile del 1970 diviene una compagine da Interregionale. Solitamente hanno anche il difetto di vedere il mondo in solo due toni di colore. Per loro le sfumature non esistono e tra le due tonalità loro e solo loro hanno scelto quella giusta. A dire il vero in fondo quest’ultimo è il pensiero di tutti noi, ma mentre una sorta di imperativo categorico alla stragrande maggioranza impone di tenerselo per sé, questi hanno anche il problema di doverlo rimarcare nelle parole ma purtroppo anche coi fatti ogni occasione che sia possibile. I due esempi più tipici hanno il precedente di avere allenato prima della Juventus la stessa società.