Cipio

Zidane è quello che serve per rilanciare questo club anche simbolicamente, lui che se n'era andato senza essere neanche tanto trattenuto al Real vincendo Champions e quant'altro, sarebbe il simbolo della chiusura di un passato e l'apertura di uno nuovo come fu per lui. Pur da emigrato ha le stimmate della juventinità. Discepolo di Ancelotti; sa cosa significa gestire un grande club. Non sarà il tecnico adatto per costruire (e non vedo necessario questo bisogno di prendere il Zeman della situazione), ma saprà molto bene cosa significa giocare a calcio e fare giocare la sua squadra. Mi trasmette buone sensazioni e voglio sperare che i nuovi dirigenti ci facciano un pensiero molto serio. Adesso che Deschamps è rinnovato alla guida della nazionale, è come essere tornati alla seconda parte della stagione 18/19 quando già si vociferava dell'addio di un Allegri bollito, allora Agnelli era ancora innamorato dell'amico, adesso che non c'è più c'è la strada spianata.

Non per fare il nostalgico e il solito antiallegriano, ma vi ricordate i primi sessanta minuti col Napoli in casa quando c'era Sarri? Comunque si poteva, secondo me, quantomeno mettere una palla al piede a Lobokta, cosa che Allegri sa benissimo e fece anche più volte tranquillamente in passato (non ricordo bene contro chi). Per questo serviva Paredes dal primo minuto, lasciando magari Rabiot che stava vivendo un buon momento e l'imprescindibile Locatelli. Avresti avuto una mediana forte probabilmente impedendo o limitando la totale libertà di movimento dei celesti a centrocampo. Mah.

Milik può essere riscattato anche ad occhi chiusi, ma come riserva.

La scelta era Chiesa, Barbieri o McKennie, o aggiungere un difensore centrale in Rugani e Gatti togliendoti un cambio che con la difesa a tre può essere importante (e non oso immaginare la tempesta di critiche se fosse piombata su uno di loro anziché su Bremer). Anch'io nel topic delle formazioni avevo detto che Chiesa visti i disponibili era la scelta più sensata. Sta di fatto che non è il suo ruolo e si pagano gli errori commessi in mercato non solo di quest'anno ma anche dei precedenti. Allegri poteva predisporre una difesa a cinque non appena i celesti prendevano palla, cosa che fece, limitandoli, col PSG, probabilmente avrebbe evitato che i difensori centrali si trovassero a tu per tu con gli attaccanti del Napoli in situazione di svantaggio favorendo gli errori commessi, ma nessuno ha la certezza che sarebbe andata meglio anche per i motivi detti sopra, e perché se vuoi aprire il discorso scudetto da seconda, con una squadra come il Napoli, devi giocartela a viso aperto e ferire. Poi va detto che probabilmente si sarebbe preso le solite critiche sul difensivismo ma tant'è.

Basta una squadra che sa giocare bene tra le linee e uscire agevolmente dal pressing, che ha un buon palleggio e che non applica quell'odiosa abitudine che fanno tutti nel lasciare che l'avversario si ridisponga in difesa in situazioni di vantaggio ma affondare il colpo per far crollare tutto il castello di carte. Quindi direi che il titolo è azzeccato visto che in Europa anche un Club Brudge può impegnarti a quei ritmi e saper fare quelle cose.

Ok, ammettiamo anche; la squadra ha difficoltà strutturali a giocare in generale, per questo fuori casa la differenza è più marcata. Se devo dare una risposta dico questo. Aggiungo senza offesa che mi fanno ridere le giustificazioni sulla mentalità, mi ricorda quando hai un malanno che potrebbe anche essere più grave e per liquidarti in fretta ti dicono che è lo stress. La mentalità è la risposta più facile e sbrigativa, della serie i giocatori non danno il massimo e quant'altro, quindi serve più impegno da parte loro e altri discorsi retorici sulla difesa della maglia et cetera, quando sarebbe meglio cercare motivi più concreti. Aggiungo che da anni a parte gli ultimi bagliori recenti in cui si è rivista una tifoseria accesa nello stesso stadio di casa si giocava da ospiti, lo stadio di casa al contrario della trasferta da sempre quel qualcosa in più, nel nostro caso se nello stadio di casa c'è un valore diciamo di 6, in trasferta questo valore scende a 5; se invece per le altre squadre che in casa hanno un tifo più acceso, il valore è di 7, fuori casa per loro sarà di 6. Anche qui c'è un divario da noi amplificato in un verso e nell'altro. Si tratta sempre di una questione mentale ma non c'entra coi discorsi fuffa retorici sul rispetto della maglia, dare tutto etc, anche perché quando li si martellava con quei discorsi i giocatori erano sciolti di sudore e con la lingua di fuori perché si impegnavano già più del massimo, ma erano disposti in campo come un gregge alla rinfusa, più che scassare loro le scatole andavano ringraziati per star facendo già tanto in una situazione difficile. Tante vittorie specie in rimonta a perdifiato erano dovute a questo.

È come se una determinata corrente da più anni a questa parte avesse preso il potere imponendo la propria visione estremistica, cosicché la Juve deve essere quella cosa e ogni opinione contraria è posta in minoranza, ma il cambio di "regime", siccome il mondo gira, è questione di tempo.

Ci sono due modi per farlo accadere: 1) con un presidente illuminato dall'oggi al domani, 2) col tempo e "per caso".

Tutte le squadre fuori casa sono più deboli.

Questo dimostra come dicevo che lo pensa davvero.

Secondo me era meglio Kean di Milik, Paredes di McKennie (meglio Chiesa di lui sulla fascia), e di consueto avrò sbagliato

Quando non simulavano, i treni arrivavano in orario e si stava tutti meglio (multicitazione boomeristica).

Me lo immagino come Khedira nei suoi ultimi bagliori.

Penso che non sia pretattica per mettere tensione all'avversario quella che "è più importante per loro", ma la pensa proprio così, ha anche detto che il primo obiettivo è entrare nei quarti posti. Vedo un po' di maniavantismo e pressappochismo. Sul fatto che la Juve cresce nei secondi tempi invece è proprio tattica, il calcio italiano di cui lui è massimo rappresentante è questo, si parte lenti, studiati, per affondare poi, magari con qualche scivolata dell'avversario, è così anche il Tottenham di Conte a cui gli inglesi fanno le pulci. Il calcio italiano è questo.

Il problema a naso non è tanto il rinnovo ma se lui e mamma vorranno qualcosa di diverso, potrebbe ritenere questa solo un'esperienza nella sua carriera. Non dico che come De Ligt "voglia qualcosa di più" (con Rabiot sarebbe una beffa, anche se i primi a non volerlo sono gli stessi juventini), ma solo qualcosa di diverso. Sono già tre anni che è qui... Club che potrebbero dare quanto già prende e qualcosa di più a giocatori medio alti, pezzi accessorici come lui ce ne sono.

È tutto loro.

Se lo si rinnova è secondo me perché si è deciso di continuare con la difesa a tre e farne il modulo principale. Non avrebbe altro posto se non quello di continuare a fare il terzo di tre.

Per me basta la sua entrata col Benfica per dire che non lo sposterei da sinistra; perfetto per superare l'uomo e crossare dal suo lato buono, anche in amichevole con l'Arsenal ha fatto una perla uguale. Mi sembra più un assistman che una punta.

Secondo il calendario di Max. In una formazione futuribile, con quelli presenti, sarebbe il sostituto naturale proprio di Kostic, che ha già trenta primavere.

Sì ma anche chi non mastica di storia sa com'è finita alla fine 😅

Mi ricorda quando nell'antica Roma per contrastare l'avanzata di Annibale che si era addentrato nell'Italia qualche generale allora in carica adottò la tattica della guerriglia con imboscate mordi e fuggi ottenendo buoni successi, ma non era nella mentalità romana perciò lo deposero per uno più portato come da loro tradizione allo scontro aperto. Questa impostazione sta portando buoni frutti ma è solo una parentesi rispetto a quello che personalmente immagino per la Juve, anche per rispetto di ciò che era negli anni d'oro di Lippi e del compianto Vialli.

Posso dire che un po' me lo ricorda?

È un topic trabocchetto per quelli come me che leggono solo il titolo.

Bravo Ruganino, riprenditi il tuo spazio legittimo.