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Phyllis

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Messaggi pubblicati da Phyllis


  1. 1 minuto fa, W. Heisenberg ha scritto:

    Poi uno non deve incazzarsi 🤐

    Solito discorso benaltrista (quello della signora).

    Personalmente, anche fossi l'unico juventino ad aver mandato disdetta a DAZN, me ne andrei senz'altro a dormire con la coscienza a posto, a prescindere da penalizzazioni e crollo del sistema calcio


  2. Io lo riporto solo per dovere di cronaca, ma il dato mi pare un filo esagerato (considerato che la fonte è JMania.it) .muttley

     

    Quoto

    I tifosi non ci stanno, sono loro i primi a ribellarsi. La curva sud della Juventus è infuriata ma il primo passo è colpire la Serie A. Per farlo sono arrivate una raffica di disdette, 5 milioni pare, ai provider che trasmettono le partite. Dazn e Sky rischiano grosso visto il grandissimo ammontare di abbonati bianconeri. Una rivolta che è solo la punta dell’iceberg e continuerà fino a che non verrà fatta giustizia.

     


  3. 4 minuti fa, Zen64 ha scritto:

    Tifosi del Napoli sostengono su Instagram che i tifosi delle altre squadre, napoletani in primis, si starebbero abbonando a Dazn per neutralizzare la nostra iniziativa.

    Si stanno defecando sotto...

    Nun ce credo manco se lo vedo .muttley


  4. Appena pubblicato da ANSA:

     

    Quoto

    Sentenza Juve: minacce a Chinè, a Gravina e alla compagna

    Delirio e fake sui social,segnalazioni ad autorità.Figc:"Sdegno"

     

    Minacce ed insulti via social dopo la pubblicazione della sentenza sulla Juventus stanno prendendo di mira il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, il presidente Gabriele Gravina e la sua compagna, Francisca Ibarra, alla quale è stata anche attribuita una falsa storia Instagram dove campeggiava il -15 con il logo della società bianconera.


    Per tutti questi casi - apprende l'Ansa - è in corso la segnalazione alle autorità competenti. Dalla Figc filtra "sdegno per gli insulti e le minacce", nonché "solidarietà ai destinatari di queste aggressioni social".

     

    • Haha 3

  5. Fresco fresco dal NEW YORK TIMES

     

    Quoto

    Lo scandalo della Juventus è terribile per tutta la Serie A. Potrebbe essere paralizzante

     

    Solo in Serie A.

    È un ritornello comune, a volte scherzoso - "Ah, quei pazzi degli italiani" - e troppo spesso scoraggiante per ciò che accade nel massimo campionato italiano.

    Alcuni tifosi lo considerano parte del suo fascino. Tutte le disfunzioni, gli scandali, come se si trattasse di una versione calcistica di un podcast di cronaca nera o di uno di quei programmi sui culti in cima alle classifiche di Netflix.

     

    Ma nessuno che abbia veramente a cuore la reputazione del campionato dovrebbe trarne gioia. La notizia che la Juventus è stata penalizzata di 15 punti è negativa sia per il club che per la Serie A.

     

    Indipendentemente da chi si tifa, non c'è motivo di festeggiare se si vuole che il campionato recuperi il terreno perduto e recuperi il divario di entrate che si cela dietro l'abissale differenza di competitività tra il campionato e la Premier League.

    Sarebbe facile per il campionato e per i suoi club alzare le spalle e considerare tutto questo un problema esclusivamente della Juventus. Ma la posta in gioco è molto più alta. Un campionato, dopo tutto, è forte solo quanto i suoi club più importanti. Se la Serie A non ne è ancora consapevole, dovrebbe esserlo.

     

    La reputazione della Serie A come campionato più importante d'Europa era già al tramonto nel 2006, quando Calciopoli si concluse con la prima retrocessione in assoluto per la Juventus e la punizione di club come il Milan con la detrazione di punti.

    Questo ha danneggiato la credibilità della Serie A. I tifosi delusi cominciarono a stare alla larga, incerti se credere a ciò che stavano vedendo. Gli stadi fatiscenti rendevano poco attraente andare a vedere le partite, così come la minaccia di violenza da parte dei tifosi.

     

    Troppi proprietari, in cerca di potere, si sono fatti prendere dalla politica piuttosto che dalla riforma del gioco e il campionato ha perso rapidamente contatto non solo con la Premier League, ma anche con la Liga e la Bundesliga. La Legge Melandri, che limitava la vendita dei diritti di trasmissione internazionali ad accordi a breve termine, ha fatto sì che la Serie A passasse da un canale all'altro nei mercati esteri, perdendo visibilità e disincentivando i suoi partner a investire nella costruzione di un pubblico.

     

    Una volta che i proprietari, tra cui il vecchio patron del Milan Silvio Berlusconi e l'ex benefattore dell'Inter Massimo Moratti, hanno smesso di staccare gli assegni e hanno venduto, anche i due giganti milanesi hanno iniziato ad andare alla deriva e, proprio quando i costi del calcio stavano salendo alle stelle, il campionato ha dovuto fare i conti con la sua dipendenza dagli "sugar daddies" e dalle compravendite di giocatori, alla luce della sorprendente negligenza dei ricavi commerciali e delle partite.

     

    Non sorprende che la Serie A non abbia vinto la Champions League dal 2009-10 e se il Napoli, attuale leader del campionato, dovesse sollevare il trofeo a Istanbul a giugno, si tratterebbe di un risultato relativamente inaspettato.

     

    I margini di crescita del settore televisivo nazionale rimangono incerti e gli investitori privilegiano il gioco inglese. Allora perché qualcuno dovrebbe puntare sulla Serie A in questo momento, a meno che non sia per motivi sportivi o sentimentali?

     


  6. Comunque personalmente me ne frega 0 di voler influenzare la giustizia sportiva.

    Io ho disdetto DAZN per una questione di 1) schifo nei confronti di un sistema 2) inutilità di seguire un campionato senza obiettivi

     

    La giustizia di piazza la lasciamo ai magistrati-tifosi, questa semmai è la reazione di piazza


  7. Adesso, Ale091011 ha scritto:

    Ma io sono d’accordo al 100% sul fatto di colpirli economicamente, dico solo che non vorrei che il ribaltamento della sentenza venga fatto per questioni economiche ; sarebbe come dire che ci assolvono perché siamo ricchi e potenti (la società ovviamente) , cioè la stessa cosa che dicono di solito i nostri odiatori nei vari casi suarez e altri. 

    La sentenza deve essere annullata dal coni smerdando la figc e la sua sentenza-porcheria. So che non accadrà mai ma è quello che vorrei. 

     

    Non accadrà mai. Se speriamo di ottenere giustizia nelle aule di tribunale stiamo freschi.

    Metà Italia ci dà (impunemente e da decenni) dei "mafiosi"? Bene, a questo punto meglio adattarsi al ruolo e prenderli per le palle


  8. Adesso, Ramito85 ha scritto:

    Il problema ė che non saremo tanti a sufficienza per farli crepare

    DAZN campa praticamente solo di calcio, Sky deve fare i conti con una concorrenza spietatissima nello streaming.

    Sono giganti d'argilla a cui basta poco per cadere


  9. Parole a parte, qualcosa sembra muoversi...

     

    Dal Corriere della Sera

    Quoto

    Juve penalizzata, in Puglia piovono disdette sugli abbonamenti Dazn e Sky

    La protesta è montata sui social, con gli hashtag #DisdettaDazn e #DisdettaSky diventati di tendenza su Twitter e capaci di aggregare in poche ore oltre 11mila tweet

    La reazione dei tifosi della Juventus alla penalizzazione di 15 punti inflitta ai bianconeri dalla Corte d’Appello Federale per il caso plusvalenze non si è fatta attendere. Subito dopo la sentenza, infatti, in tantissimi hanno annunciato la disdetta in massa dei propri abbonamenti Dazn e Sky, le due piattaforme che trasmettono le partite di Serie A.

     

    La protesta è montata sui social, con gli hashtag #DisdettaDazn e #DisdettaSky diventati di tendenza su Twitter e capaci di aggregare in poche ore oltre 11mila tweet. «Invito tutti gli juventini a disdire il proprio abbonamento a Dazn. Non importa come finisce, abbiamo già visto abbastanza. Ora bisogna reagire insieme, uniti come non è successo nel 2006», scrive un utente.

     

    La protesta ha preso piede anche in Puglia, in maniera spontanea e indipendentemente dai trend sui social. La comunità bianconera è numerosissima nella regione – la Juventus è la squadra più tifata dal Gargano al Salento - e la voglia di continuare a seguire un campionato ormai compromesso è scesa ai minimi termini.

    «Da questa mattina – conferma un commerciante di Bari – ho ricevuto decine tra chiamate e visite di tifosi arrabbiati che mi hanno chiesto di annullare i propri abbonamenti. A tutti sono costretto a rispondere nello stesso modo: fino a fine mese l’abbonamento resta, la procedura si può fare ora ma sarà effettiva solamente da febbraio».

     

     


  10. 4 minuti fa, Totik ha scritto:

    Il bando per i diritti della Serie A 2024-27 immagino esca quest'anno. Se poco poco mandano la Juve in serie B, voglio proprio vedere chi caccia i soldi sapendo che gli juventini non acquisteranno nessun abbonamento.

    Devono fallire. Muoia Sansone con tutti i Filistei.

    Dovrebbe uscire entro la fine di questa stagione.

    E ci sarà da divertirsi, avranno gli effetti della Superlega (ricavi TV dimezzati) senza la Superlega


  11. 14 ore fa, ventinove ha scritto:

    Amico mio, non c'entra nulla il diritto sportivo.

    C'è odio antisportivo, disumano, vigliacco.

    Prima vengono i tifosi (o anti-tifosi), con il loro odio, la loro invidia, il loro livore.

    Poi viene la professione.

    E guarda che questo è solo l'antipasto, un antipasto che ha il gusto di avvertimento mafioso: occhio a quel che fai, che c'è ancora Prisma...

    Ti stanno facendo capire che possono farti ciò che vogliono, esattamente come accadde nel 2006.

    E la colpa è anche in gran parte tua, intesa come proprietà.

    Che non ti sei difesa nel 2006, che hai lasciato sempre che di te si inventassero e si narrassero le peggiori cose.

    Che hai lasciato i media del Gruppo liberi di essere i primi a bastonarti.

    Se non te ne frega niente del club, o te ne frega perchè ciclicamente lo puoi usare come merce di scambio per altri affari che ti interessano di più, VENDILO.

    Ma vendilo a chiunque, anche al primo che passa.

    Ne avrà sicuramente più cura e rispetto.

     

     

    Hai detto tutto


  12. La società è colpevole tanto quanto la "giustizia" sportiva.

    Sia per la politica di magheggi di bilancio portata avanti da Paratici e co. sia per l'atteggiamento passivo davanti a una colossale disparità di trattamento.

     

    Ma cosa c'era da aspettarsi? Abbiamo una dirigenza di contabili (sapessero almeno fare il loro lavoro...), mica di tifosi

    • Grazie 1

  13. Non entro nel merito della vicenda, ma vi posso assicurare che non è semplicemente una questione di diritto.

     

    L'Italia è un paese che, quando si parla di calcio, perde ogni briciolo di raziocinio.

    Nella mia carriera ho visto fior fior di professionisti, autorità, giudici, professori, avvocati, e altre persone dalla cultura immensa... trasformarsi in autentici trogloditi e piazzaioli quando si parla di tifo calcistico.

    La stragrande maggioranza di loro è incapace di separare il lato professionale da quello sportivo. Parliamo di gente che tradirebbe la moglie piuttosto che andare contro la squadra del cuore, di gente placida che si trasforma nel peggiore Robespierre quando si parla dell'odiata Juve.

     

    Affossarci credo gli provochi un piacere che nessuna pratica sessuale, anche la più proibita, gli potrebbe dare. E quindi spesso la Juve "fa giurisprudenza", come si dice in gergo, ovvero il diritto viene stravolto per inquadrarci come il male assoluto.

    Non è una questione (solo) di diritto. E' una questione di camuffare, attraverso il diritto, la propria frustrazione e i peggiori istinti.

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