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vieilledame

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  1. e qui casca l'asino, come si suol dire... il cambio di gioco preciso da 40m per saltare la riaggressione dell'avversario, ovvero quello che non vedremo MAI perché non abbiamo gli uomini per farlo. Allora diciamo tranquillamente che il gioco di Allegri può essere molto efficace (per quanto a mio parere anacronistico) quando hai dei centrocampisti come il miglior pirlo e il miglior pogba, uniti ad un attaccante centrale che sia un contropiedista implacabile, uno alla drogba. Cosa che né vlahovic né milik sono, e solo (molto parzialmente) kean. Siccome noi siamo scesi da un pezzo sul pianeta terra (che non significa che abbiamo la rosa più scarsa di serie A) ecco il nostro tipico "contropiede" nella realtà (dallo stesso articolo di UU) "Un esempio delle complesse ripartenze della Juventus. Partendo dal 5-3-2 difensivo Locatelli recupera il pallone, ma non ha alcun riferimento offensivo su cui appoggiarsi fatta eccezione per Kean, lontano e difficile da raggiungere. Può solo portare palla, ma isolato e alla fine viene circondato da tre giocatori avversari." che è quello che facciamo noi, "fa niente" e palla persa. poi quando l'avversario non cala (come l'Atalanta) succede che o c'è san wojciech o la perdiamo perché riusciamo ad andare di là troppo poco e troppo malamente. Ma le cose a livello offensivo non migliorano molto nemmeno contro le squadre di medio/bassa classifica che ci aspettano, perché di base siamo sempre troppo lenti e prevedibili, oltre che sempre troppo preoccupati dal non prendere ripartenze, con tutto ciò che questo implica. Situazione perfettamente fotografata dall'articolo di cui sopra e di cui probabilmente avremo l'ennesima riprova anche contro il verona di turno. Dopodiché, discorsi tattici a parte, ci sta anche che la maggior parte dei tifosi abbia un desiderio assolutamente legittimo di vedere anche qualcos'altro, di provare un'altra strada, di vedere una Juve che non vesta i panni della provinciale più debole dell'avversario tutte le sante domeniche. Il motto del club attuale è LIVE AHEAD ma il suo gioco rispecchierebbe meglio un LIVE IN THE PAST, ed è in larga misura di una bruttezza difficilmente argomentabile in altro modo, persino dai sostenitori di Allegri più accaniti. Siccome lui non concepisce assolutamente nessun altro tipo di approccio e ci ha messo due giornate due a mandare in soffitta il "calcio moderno" di cui sognava Chiesa pubblicamente (e sicuramente non solo lui), l'unica cosa certa è che non ci sono margini di miglioramento della squadra perché questo è il massimo che può dare con questo sistema di gioco. Sono due anni e mezzo che è così, tra alti (pochi) e bassi (troppi),non sarà l'eventuale arrivo di Hojbjerg o chiunque altro ci possiamo permettere a cambiare le cose.
  2. Scusa, magari sono io che ho un vuoto di memoria ma ho una domanda: mi dici oggi, 2023, quale squadra di serie A gioca con una difesa posizionale in un 5-3-2 molto prudente e con contropiedi che in larga parte non vengono accompagnati da 7-8/10 di squadra? perché, visto che parli di "calcio all'italiana" come se fosse la cosa più normale del mondo, volevo capire... Poi comunque, il "tizio" (se lo definisci così, cerchi già di squalificarlo nelle premesse) in questione oltre che ad avere i suoi gusti (opinabili come tutti) argomenta anche con analisi dei dati statistici, che non sono opinioni. E' un Match Analyst col patentino UEFA e questo fa per UU. Si può sempre ribattere, cosa che in realtà fanno sempre meno addetti ai lavori, che i dati non contano nel calcio perché è uno sport che vive di episodi, oppure che si può vincere anche in questo modo, rischiando il meno possibile... e qualcun altro potrebbe ribattere che il rovescio della medaglia è ci si condanna da soli a sperare troppo nell'episodio fortuito. Argomentare le risposte anziché bollarle come "gusti personali" o distribuire patenti di scarsa juventinità gioverebbe alla discussione, che sennò scivola nell'insulto e nell'ignore reciproco. Per esempio una risposta a questa affermazione (che fotografa perfettamente uno dei problemi più ricorrenti dei nostri contropiedi, cioè la loro scarsa % di finalizzazione) meriterebbe qualche parola in più da parte di chi è convinto del contrario: "Chiaramente, una fase difensiva che recupera il pallone in zone particolarmente basse di campo e che tiene pochissimi uomini sopra la linea del pallone, non è la piattaforma ideale per l’avvio di ripartenze rapide che possano percorrere tanto campo, senza riferimenti avanzati a cui appoggiarsi." Quello che vedo invece è che molti di quelli che ormai definirei pretoriani di Allegri, si limitano a liquidare le critiche con giudizi dall'alto al basso o semplificazioni fuori contesto, del tipo "Allegri ha vinto per 5 anni". Senza curarsi del merito delle critiche, per partito preso. Ed emerge il sospetto che siano soprattutto una difesa a spada tratta dell'uomo, appunto.
  3. La vicenda è stata più volte raccontata, incluso lo speciale di Report e le parole di Moggi stesso. Vale la pena ricordare che Giraudo era uomo di Umberto Agnelli. La decisione di oggi è la naturale conclusione di quelle vicende. Per inciso, ciò che è accaduto nel primo semestre di quest'anno ha molte similitudini con le vicende di allora... e mi fermo qui. Invito chi non avesse le idee chiare in materia a ricercare cosa disse Moggi fin dal 2015 e la recente puntata di report a cui facevo riferimento, poi ognuno ne tragga le sue deduzioni... ecco perché stare a parlare di giustizia sportiva non ha senso: che possa essere uno strumento ad uso e consumo della figc è argomento controverso fin da allora, grazie ad un regolamento che in certi suoi passaggi è talmente generico da poter essere interpretato, piegato e "aggiornato" in itinere, secondo convenienza (es. vedasi il cosiddetto "illecito strutturato"). Ma certe cose sono accadute perché stava bene a tutti che accadessero, nel passato lontano come in quello più recente.
  4. Sulla carta il tuo ragionamento non fa una grinza: siamo quello che siamo, inutile sperare in un cambiamento quindi meglio fare le cose meno rischiose possibili e vediamo andando avanti se si rinforza la rosa. Ma vedo almeno due problemi: 1) così facendo sei sempre appeso al filo dell' episodio favorevole che ti caschi dal cielo. Nel calcio per segnare gol con una certa costanza bisogna creare, noi da metacampo in sù viviamo di calcio episodico. Leggo qui spesso che abbiamo una rosa di rape da cui è difficile cavare il sangue. A parte che condivido solo parzialmente (forse qualcuno ha dimenticato cosa significava cavare il meglio da gente come Estigarribia, Matri, De ceglie e Giaccherini...), la cosa sicura è che, con il 5-3-2 dal baricentro bassissimo, tutti sotto palla e mai prendersi rischi di cui sopra, i gol diventano una chimera, un fatto sempre episodico e dipendente molto (troppo) dagli errori altrui. Settanta metri di contropiede da fare ogni volta, ma senza avere centrocampisti di pensiero svelto e piedi precisi che sappiano innescarlo e accompagnarlo come si dovrebbe. Da noi il contropiede è la palla sulla "boa" milik/vlahovic o il lancione alla spera in Dio su kean. Mi pare che dal post sassuolo, siamo l'esatta (brutta) copia della scorsa stagione... 2) hai ragione a dire che non si impara qualcos'altro dall'oggi al domani, ma il vero problema è che questo allenatore non ha nessuna intenzione (né forse capacità) di migliorare almeno gradualmente questa cosa. Il risultato è che continueremo ad avere grosse difficoltà anche con le medio/piccole, quando abbiamo l'obbligo dei 3pt, esattamente come l'anno scorso. Vedrai che il Monza continuerà a darci dei grossi problemi, perché le squadre corte e veloci le soffriamo tutte. Idem il Genoa e tutte quelle squadre che hanno "rape" peggiori delle nostre ma le mettono in campo con una cosa a noi sconosciuta: l'organizzazione di gioco. Concludo dicendo che ho la sensazione che questo campionato sarà più agguerrito del precedente per quanto riguarda i posti CL... io non mi illuderei troppo che la comfort zone allegriana, ovvero il "pensiamo a difendere bene, poi davanti qualcosa succede sempre", sia una chiave sicura per il quarto posto. Le romane stanno risalendo, l'atalanta sembra aver risolto i problemi dell'anno scorso pur mancandogli la prima punta titolare fino a gennaio, persino la fiorentina per ora sembra un'altra squadra per noi indigesta e con cui dovremo fare i conti.
  5. No "solo la fase offensiva", ma se non sbaglio esiste ANCHE quella e andrebbe curata, se vuoi andare a far gol di squadra e non solo sperare che ti caschi dal cielo per bontà divina, materializzata in una deviazione fortuita... o mi sbaglio? altrimenti non stiamo parliamo di calcio. Peraltro il trend su dove sta andando il calcio è piuttosto chiaro: gioco più propositivo anche a costo (inevitabile) di rischiare di più. Poi che noi abbiamo uno che la pensa in modo diametralmente opposto, questa era cosa già ben nota.
  6. Il vangelo del calcio secondo Allegri. Quando lo costringono ad entrare nello specifico, emerge l'essenza del pensiero (aberrante) sul calcio Ma va bene, perché così chiarisce una volta di più a tutti la paternità di tutti quegli interminabili giro palla scolastici, dove si va più indietro che avanti per non rischiare nulla in nessun passaggio. Altro che limiti tecnici, che comunque ci sono ma che di certo non impediscono a giocatori molto più modesti dei nostri di fare un figurone quando giocano contro di noi. ps: il motivo per cui Kostic continua a giocare titolare al posto di Iling e di Cambiaso evidentemente è proprio questo, quindi è inutile prendersela con lui.
  7. stasera i "territori strategici" del nostro Max sono la Difesa orientale, la Difesa Occidentale, la lunetta e (ultimo baluardo) l'area piccola...
  8. Con un macigno di preoccupazioni extra-calcio tolto dalle spalle e più maturità e fame di riscatto, potremmo ritrovare un giocatore ben più decisivo di quello che abbiamo visto l'anno scorso e a cremona, dove già aveva problemi di questo tipo. Contando che, pur in quelle condizioni, era quasi sempre tra i migliori, spiega come la Juve abbia tutta intenzione di supportarlo... Le potenzialità sono sempre state ottime.
  9. Oh Fagiolino che mi combini?! Dico la mia: un ragazzo che (se fosse vero) arriva a spendere quasi una milionata di euro in scommesse, cioè un anno intero del suo stipendio senza riuscire a fermarsi, combatte più o meno consapevolmente con qualche bestia dentro, oltre che con gli avversari sul campo. Ha fatto una ca* solenne nell'inguaiarsi in questo modo (e nel complicare la stagione della juve), ma è un ragazzo di 22 anni e fino a qualche giorno fa si sarebbe potuto dire tutto di lui meno che fosse un piantagrane fuori dal campo. Mi sembra ingeneroso buttargli la croce addosso come tifosi, ci stanno già pensando i media... si farà la sua lunga squalifica, che se gli va di lusso durerà fino a settembre 2024, e spero che la Juve lo aspetterà. Sarebbe un bel gesto se, dopo la squalifica, fosse lui a chiedere di essere messo al minimo stipendio sindacale o con stipendio sospeso, anticipando la decisione del club. In tutti i casi, quando tornerà a giocare sarà più uomo e più forte di prima, perché si cresce anche con gli sbagli e magari ci si accorge di avere bisogno di un certo tipo di aiuto quando si sbatte il grugno contro la cruda realtà dei fatti, come gli sta capitando adesso. A parità, trovo molto meno giustificabile quanto successo a Pogba, che oltre ad essere di un'età diversa, aveva appena creato un danno rilevante alla Juventus per una SUA decisione riguardante il rinvio dell'operazione, contro il parere degli specialisti, e almeno in questa circostanza avrebbe potuto/dovuto capire che non era proprio il caso di fare di testa sua un'altra volta.
  10. Scherzi, c'è a chi va benissimo continuare così... poi magari al quarto posto risicato ci si arriva lo stesso, visto il livello della serie A, ma nel frattempo hai fatto strage dei giocatori che dovevi far crescere. La cosa certa è che con questa mentalità ultradifensiva non valorizzi nessuno tranne forse rabiot per le sue doti fisiche (se si risveglia) e i difensori centrali. Weah lo impieghi terzino (ipse dixit) riadattandolo a compiti difensivi, Chiesa ha già espresso pubblicamente i suoi desideri in merito a una svolta... l'elenco è lungo. Agli allegriani questo non interessa, anche alla società? vedremo.
  11. Miretti lo aveva già schierato sotto punta l'anno scorso, una volta. Con esiti pessimi. Perché insistere? Risposta di Allegri: avevo bisogno di uno come lui lì nel primo tempo. Leggi: fase difensiva, probabilmente andare a disturbare il palleggio a cc del toro... allora è inutile bocciare sti ragazzi, lui come Fagioli, se la squadra per metà (o tutta) la partita mezzali ed esterni vengono impiegati con compiti soprattutto difensivi.
  12. vieilledame

    Juventus - Torino 2-0, commenti post partita

    Commoventi certi Allegri-boys che mettono fuori la testa per gridare al colpo da maestro 😆 ormai si tifa direttamente l'allenatore, senza tener conto di quel che si vede in campo e del valore delle avversarie. Vittoria utile almeno per la classifica e per il morale, derby iniziato da noi con la stessa, irritante passività di bergamo... fortunatamente poi abbiamo preso un po' più campo e dopo il primo gol, con la gentile partecipazione di milinkovic, s'è vista anche più sicurezza, il che sembrerebbe confermare che almeno una parte dei nostri problemi ce la causiamo da soli con un eccesso di fifa. Detto questo, non è cambiato nulla e il progetto "gioco più moderno", tanto caro a qualche giocatore, può dirsi definitivamente archiviato nella scrivania di Allegri alla voce "esperimenti mal digeriti e presto abortiti". Frenerei i facili entusiasmi, per come giochiamo siamo all'incirca gli stessi che giusto un anno fa uscivano dalla CL perdendo 2-0 dal Maccabi, facendoci ridere dietro dall'europa calcistica che conta. A s.siro con ogni probabilità torneremo a vedere la Juve pavida e rinunciataria del "quando non si può vincere, bisogna non perderla", sempre grazie alle idee di cuor di leone Max. Quindi teniamoci buoni sti 3pt e poco altro.
  13. Con rispetto, ma dissento. Premesso che il rispetto è SEMPRE dovuto e che non bisogna farne una guerra personale all'allenatore o ai singoli giocatori, però il tifo calcistico (a cui assomiglia sempre più l'appartenenza politica, tra l'altro) non esige di abdicare dal senso critico. La maggior parte degli "antiallegriani" non smettono assolutamente di tifare Juventus (e di soffrirne), però questo non impedisce loro di essere critici verso l'indirizzo tecnico e non solo - mi pare che critiche non vengano risparmiate nemmeno a chi ha fatto scelte come minimo discutibili, negli anni scorsi. Farsene una ragione? certamente, sono d'accordo con te. Se vogliamo essere pragmatici non abbiamo altra scelta, visto che non controlliamo nulla delle decisioni del club, ma manifestare dissenso nelle giuste forme (inclusi i fischi allo stadio, quando sono meritati) è nel pieno diritto del tifoso e questo non lo rende meno tifoso degli altri. Poi ci sono gli odiatori seriali, ma io mi ascrivo alla lunga lista di quelli semplicemente saturi dei problemi di cui sopra. Per il resto, se alla società va bene così, non mi resta che farmene una ragione oppure dedicarmi al giardinaggio anziché alla Juve. Solo che assistere a tanta passività/pavidità in campo e soprattutto udire affermazioni pre/post gara intrise di maniavantismo e mentalità debole è francamente indigeribile per molti tifosi, molti dei quali sono cresciuti tifando un club che si iscriveva sempre all'elenco delle pretendenti da rispettare e temere anche quando le avversarie spendevano tre/quattro volte tanto per starci davanti. Era questione di mentalità, prima ancora che delle differenze di valori in campo. Oggi la Juventus non è temuta da nessuno, nemmeno dalla Salernitana di turno quando viene allo Stadium e prova a portarsi via i 3pt (quello che noi NON proviamo nemmeno a fare in campi come bergamo). Questo è anche il frutto dell'approccio mentale che ha la Juve e della comunicazione del suo allenatore. Non è una "sensazione" o un capriccio di un rancoroso Adani che la juve sia tra le squadre più basse d'europa e tra quelle meno efficaci nella trequarti avversaria, sono dati statistici che fotografano una realtà. Mi si può obbiettare che sì, ma il punto con l'Atalanta non è da buttare. Oppure sì, ma l'anno scorso siamo comunque arrivati terzi. Vale qualcosa il fatto che il punto con l'atalanta è arrivato per grazia divina che ci ha messo lo zampino almeno 3 volte, e che il terzo posto dell'anno scorso ce lo siamo assicurati solo all'ultima giornata, con il solito golletto ad una udinese già in ferie? Quando saremo in grado di contare sulle nostre capacità e su un briciolo di dominio delle partite, almeno quelle più facili, anziché sperare solo negli errori avversari e nella buona sorte? Non penso fosse un caso caso che la figura notoriamente più avversa ad Allegri, nel corso della presidenza Agnelli, fosse Nedved.
  14. Hai centrato il punto, che continua a sfuggire agli strenui difensori di Allegri. Possiamo stare qui a discutere all'infinito sul valore della rosa, ma sul nostro allenatore ci sono alcuni punti che non temono smentita: 1) non concepisce giocarsela a viso aperto, se non è costretto a farlo dall'esigenza di risultato (e le sue migliori partite si son viste proprio in circostanze del genere!). Ha ribadito già diverse volte come non gli sia piaciuta per niente quella Juve dal pressing alto di Udine ("abbiamo concesso 14 tiri") e bologna, dove ha preso qualche ripartenza. Detesta correre rischi, punto. Molto più di qualsiasi altro collega. Il drastico ritorno al passato che abbiamo visto da Sassuolo in poi certifica che lui preferisce di gran lunga una Juve coperta, perfino rinunciataria al punto da ricorrere alle palle indietro molto più di quelle in avanti, basta che non corra rischi o peggio degli 1 contro 1 a campo aperto. Quante volte gli avete sentito dire "ci vuole equilibrio"? per lui l'equilibrio è quasi quello di bergamo, ma meglio un po' troppo timido che un po' troppo spavaldo e "farfallino". Non a caso non lo vedete mai così imbestialito come quando la squadra è in vantaggio 1-0 ma non fa melina nei finali di partita. 2) non bastasse il primo punto, è convintamente predicatore del calcio speculativo. E' una caratteristica che gli è sempre stato attribuita da giornalisti di tutte le testate e latitudini, fin dalla sua prima Juve: se si va a milano o a bergamo e la sua tabellina personale dice che il pareggio basta, potete stare CERTI che la juve giocherà per correre il minimo rischio e per accontentarsi del minimo risultato utile. Recentemente ha ricusato la definizione di "horto muso", ma quella sua uscita fu un momento verità sul suo calcio. La sua carriera alla juve (anche quella del quinquennio) è ricca di esempi di speculazione sul risultato, alcuni dei quali furono anche pagati a caro prezzo. Posto che riesco difficilmente a immaginare qualcosa di più lontano dallo spirito che dovrebbe incarnare il calcio, inteso come quello sport che appassiona così tanti adulti e bambini nel mondo, Allegri è prima di tutto questo. Il fatto che ora faccia dichiarazioni che vanno ben oltre la modestia e trasudano mentalità mediocre e bagni di realismo non richiesti, serve unicamente a fissare il concetto che il quarto posto è il MASSIMO obbiettivo che lui ritiene realistico ("sarebbe un grande traguardo"). Ma in molti sono convinti che, se anche non lo centrasse, avrebbe parole di elogio per l'ottimo lavoro di tutti (condite da autoassoluzione). Grazie a tutti e arrivederci alla prossima stagione. Che non se ne andrà mai sua sponte, penso lo abbiano capito anche i sassi. Sarebbe bello che tutti avessero ben presente che questa mentalità da "io speriamo che me la cavo" fa a pugni con la storia della Juventus e con ogni maledetto nanometro del DNA Juve (quello che lui cita in continuazione) e può funzionare al limite in una squadra matura che ha già vinto tanto e che è ben consapevole dei propri mezzi, ma è tossica per una squadra con dentro giovani che, per crescere in personalità ed autostima, hanno bisogno anche di essere invogliati a crederci e spingersi al limite delle loro possibilità e dare l'anima per questo club. Diversamente finiremo per vederli svolgere il compitino più facile possibile, sempre timorosi dell' avversario più del dovuto, e rinunciare alla corsa in più per il compagno, che non per caso è ciò a cui abbiamo assistito in numerose partite di questi ultimi 3 anni. Mi spiace, si può criticare Conte per la sua poca simpatia e gratitudine, ma era il migliore in questo lavoro di allenatore / punzecchiatore / motivatore / padre. Allegri è "solo" un allenatore e forse la peggior scelta possibile in questo compito di far crescere calciatori e non solo "gestirli", e chi lo difende a spada tratta nemmeno si rende conto di quanto danno rischi di produrre questa mentalità da "linea di galleggiamento" in questa squadra e nella sua crescita, prima ancora che la assenza di un qualsiasi gioco codificato (che certamente non aiuta quelli meno talentuosi).
  15. Era purtroppo un' altra juve, con giocatori di altro valore (in ogni senso) ma l' episodio che citi è calzante per un altro motivo, che è stato colto da qualche giornalista oggi ma che le groupies del livornese faticano a comprendere. Se tu allenatore instilli nei tuoi giocatori l'idea di essere una squadra mediocre che può accontentarsi del risultato minimo contro quelle che dovrebbero essere le rivali perché è meglio un uovo oggi della gallina domani e perché vuoi pararti il fondoschiena puntando sempre all'obbiettivo minimo, stai gettando TU le basi perché la squadra non cresca di personalità e soprattutto finisca per avere lo stesso atteggiamento passivo e attendista anche contro squadre molto più modeste. In particolare nei momenti di difficoltà, come quando va sotto per un episodio e deve riprenderla. La forza mentale e la voglia di vincerla va allenata esattamente come quella fisica, soprattutto in squadre che devono crescere e non hanno bene consapevolezza delle proprie possibilità... chiedere ad allenatori come Conte, per riferimenti.
  16. Nessuno pensa che la rosa sia piena di stelle, ma anche prendendo atto del livello medio non eccelso è inammissibile che la mentalità sia quella rinunciataria del "non ci proviamo nemmeno" e cerchiamo il punto d'oro sui campi difficili e magari anche in casa. Questo per due motivi: 1) a fare i calcoli al millimetro non è detto che ti vada sempre di * come stasera. Poi, se con l'atalanta speri di sfangarla con un pari, quando giocherai contro inter o napoli cosa fai, sei contento se perdi solo con due gol di scarto? 2) se instilli questo genere di approccio, non è affatto detto che contro squadre di livello più basso sei in grado di far scattare lo switch sulla modalità "oggi è da vincere"... e finisce che ti accontenti di nuovo del pareggino. Esattamente come successo l'anno scorso a più riprese in partite sofferte (e anche perse) con squadre sulla carta molto inferiori. Occhio che questa mentalità è l'anticamera dell'ottavo posto se va bene, non del quarto. Questo al netto delle considerazioni che si potrebbero fare sulla juventus che rinuncia a giocare per i 3pt in partenza.... una aberrazione che non si può sentire. Mi chiedo se fosse l'allenatore di un Lecce cosa farebbe, andrebbe a chiedere la retrocessione a tavolino per manifesta inferiorità?
  17. vieilledame

    Atalanta - Juventus 0-0, commenti post partita

    Ecco la nostra "punta di diamante" che ci ha confezionato un altro gioiellino, 5-3-1-1 bassissimo ancora un po' che ci abbassiamo e facciam prima a schierarne 10 nell'area piccola. Mentalità da squadra di due serie inferiore che pensa soltanto a salvare la ghirba, tutti a correre indietro e schiacciarsi in area... il pressing inizia nei nostri 30m. Tutto prevedibile e già visto gli anni scorsi, l' "innovazione" del pressing alto è durata come un gatto in tangenziale. Quante altre squadre dovremo aggiungere alla lista di quelle "di un altro livello"? Riusciremo a giocarcela almeno alla pari contro la Fiorentina di Italiano, prima di cominciare a dire che siamo da settimo/ottavo posto? così almeno le nuove rivali saranno Torino, Bologna e Monza... I livelli di abitudine alla mediocrità in cui si sta inabissando la juventus allegriana a livello di ambizione, sviluppo di gioco e mentalità (prima ancora che per limiti tecnici) sono inediti per questo club e purtroppo sembra che gli unici a non accettarlo siano i tifosi, nemmeno tutti in verità.
  18. aggiungi che noi siamo pavidi persino con le provinciali, badiamo prima di tutto a non prenderle perchè questo è il DIKTAT dell'allenatore mediocrizzatore (riascoltarsi le sue parole post gara, prego)... e i risultati sono il gioco che abbiamo sotto gli occhi. QUESTO fischiano i tifosi che non sono occupati solo a mangiare merendine, fare selfie e urlare * al portiere avversario. Rendetevi conto che ai tifosi è piaciuto l'atteggiamento di Udine perché "finalmente" la squadra mostrava di volerla giocare a viso aperto e ritmo alto, e spingeva per andarsela a vincere, mentre lui la cita continuamente (anche stasera) come esempio negativo per i rischi corsi. Sappiatelo. Quindi è inutile fare paragoni con altre squadre e tifoserie, perchè nessuna squadra europea di livello ha un allenatore con questa testa. NESSUNA.
  19. vieilledame

    Juventus - Lecce 1-0, commenti post partita

    tutta la tossicità del calcio allegriano è ben rappresentata da quegli ultimi minuti, in cui la voglia di andare a chiuderla si scontrava coi suoi urlacci per la mancata melina all'indietro
  20. ah devi dirlo a lui, non a me. E' lui che la definisce tale quasi ad ogni conferenza stampa, inclusa quella del post sassuolo, come una sorta di scarico di (sue) responsabilità.
  21. Calma a darlo per scontato, che qui tra l'elegia del quarto posto e la mestizia che ormai sparge a piene mani, per essersi ritrovato una rosa troppo giovane per vederla vincere in modalità "autopilota" come faceva ai bei tempi, è un attimo ritrovarsi una squadra che si accontenta di galleggiare attorno al 7° posto, rassegnata all'idea non poter ambire ad altro....
  22. L' assunto dell'articolo è sbagliato, lui non ha detto che siamo da quarto posto... lui ha detto che sarebbe un grande risultato il quarto posto ma bisogna essere realisti. Testuali parole in conferenza post Sassuolo. Che è una cosa molto diversa, vuol dire che probabilmente lui reputa la sua rosa da 6/8° o comunque vuole che l'ambiente creda questo. Più aumentano i problemi e più cerca di rimodellare le aspettative al ribasso, in modo da uscirne bene
  23. Arrampicate sugli specchi ne abbiamo? quando gli allegri-boys vogliono difendere l'indifendibile, se ne escono con delle perle tipo questa: "Squadra da metà classifica".... ma l'hai guardata bene la classifica di serie A e chi ci gioca? ti informo che all'ottavo posto c'è il Frosinone, che ha dentro TRE prestiti della U23 Juve (quelli che il tuo Max ha spedito a farsi le ossa), ventenni che da noi avrebbero fatto le riserve fisse, due dei quali ora sono titolari praticamente fissi con Di Francesco. Gli altri centrocampisti del suo 4-3-3 sono Mazzitelli (una vita tra serie B e lega pro) e Brescianini, scuola milan che arriva da gavetta in B. Dai su ragazzi, capisco che avete sposato da subito l'idea che il Vate Allegri sia un genio incompreso e dovete difenderla a tutti i costi, però almeno cercate di argomentare meglio... Non è lesa maestà dire che Allegri NON sta assolutamente migliorando il rendimento e i problemi di questa squadra (che indubbiamente ci sono) né i problemi di approccio mentale che si stanno verificando IN FOTOCOPIA dalle scorse stagioni. E nessuno gli sta chiedendo di vincere assolutamente lo scudetto, ma nemmeno sentirsi dire che questa squadra è a livello del frosinone o lecce o anche solo monza e che per il quarto posto servirebbe un miracolo....
  24. Più precisamente, ha ribadito ieri in conferenza post gara che "è una squadra giovane in costruzione, il quarto posto sarebbe un risultato STRAORDINARIO, ma bisogna essere realisti". Questa squadra ha delle potenzialità in gran parte ancora inespresse o viste a sprazzi (v. lazio), ma anche delle evidenti fragilità mentali e io credo che l'ultima cosa da fare sia quella di metterne continuamente e pubblicamente in dubbio qualità ed obbiettivi in questo modo. Il Sig. Allegri si sente forse allenatore troppo arrivato per dover sporcarsi le mani e lavorare duro a 360° tanto sugli aspetti tattici che su quelli mentali? visto che si limita a parlare di queste cose col fatalismo dell' osservatore esterno, da commentatore tv che non può incidere in alcun modo su questi problemi. Come scritto giustamente da qualcuno: ma ve lo ricordate il lavoro motivazionale che faceva Conte con Giaccherini?!? parliamo di Giaccherini eh, signori, non Robben. Si può averlo odiato per molti motivi, ma credo che sia solo così che compatti una squadra anche non eccelsa e la porti a rendere il 110%... quello che sembra fare il livornese (e non da oggi) è l'esatto contrario. Se ci fosse stato qualche giornalista un po' meno pavido, avrebbe dovuto fargli una domanda semplice: scusi ma allora qual'è il risultato che lei considererebbe un fallimento a fine stagione? perché qui c'è da capirci, siamo partiti con l'obbiettivo categorico di finire almeno al quarto posto e questo adesso sta già cercando di far volare bassissime le ambizioni, con il forte sospetto (eufemismo) che lo faccia per autoassolversi da qualsiasi responsabilità e non apparire mai inadeguato al suo compito. Avesse allora il coraggio di andare dalla proprietà a dire che senza Pogba è una juve da ottavo posto, che se la può giocare con monza torino e magari lecce, se è quello che pensa... dopodiché però si levi dai cosidetti, vada in Saudi League o dove se lo prendono e lasci fare a qualcuno con più motivazioni e che sappia a sua volta trasmetterle ai giocatori. Ovviamente sappiamo tutti che non accadrà mai, resterà saldamente al suo posto fino all'esonero o a fine contratto, qualsiasi sia l'entità dei fallimenti che porta.
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