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chicco11

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  1. beh diciamo che l"improvvisa" entrata a gamba tesa di abodi fa ben sperare. Ma tra l'altro secondo voi dopo l'esposto di JB e Abodi la covisoc avrà qualche remora in piu' per far iscrivere i prescrittoni al prossimo campionato? no no ma infatti di solido non c'è nulla, probabilmente credono che valga la pena rischiare 430 milioni per incassare altri 100 di interessi su quello che abbiamo detto prima
  2. Le dichiarazioni di Ordine sulla situazione debitoria dell'Inter "A sentire gli esperti Zhang con 370-380 milioni andrà a ripagare Oaktree che non voleva entrare in società e gli resteranno circa 50 milioni da utilizzare come cassa", sono queste le dichiarazioni di Franco Ordine a Pressing nella puntata andata in onda domenica 12 maggio. Poi il giornalista sportivo ha aggiunto: "La strategia dell'Inter è comprare del tempo per vendere e trovare qualcuno interessato all'acquisto della società. Non può continuare così all'infinito, prima o poi ci sarà qualcuno che non ti darà più i soldi per estinguere il debito".
  3. L'unica cosa che mi puo' venire in mente è che con la nuova champions e il mondiale per club l'inda riesca ad andare in pareggio di bilancio e poi c'è la scommessa del nuovo stadio. Tutti fattori molto rischiosi ma che evidentemente a chi presta i soldi basta come garanzia. Basterebbe un anno che va storto a livello sportivo e questi si trovano al punto di non ritorno.
  4. Il fondo che detiene il milan l'ha risanato perchè aveva margine per farlo. Qua che margine hai con 400 milioni di bond, 430 di prestito che diverranno 600 tra 3 anni?
  5. Tenete conto pero' che circa 100 milioni del patrimonio netto negativo sono stati ripianati a inizio 2024 con i finanziamenti soci in pancia all'inda. La valutazione dell'inda a 1,2 miliardi mi sembra fin troppo ottimistica. 1,2 miliardi per cosa? conti che fanno schifo, nessuna proprietà.
  6. Sarebbe in dirittura d’arrivo l’operazione di rifinanziamento per Steven Zhang. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, infatti, la firma dell’accordo tra il presidente nerazzurro e Pimco è prevista tra martedì e mercoledì prossimi, a meno di imprevisti. Un accordo è cruciale per consentire a Zhang di rifinanziare i 380 milioni di euro (incluse le spese di interesse) che devono essere restituiti al fondo di private equity americano Oaktree entro il 20 maggio. Gli avvocati di Suning (Latham & Watkins) e di Pimco (Dla Piper) sono al lavoro per finalizzare l’accordo. Tre anni fa, nel 2021, la famiglia Zhang aveva preso in prestito questa somma da Oaktree tramite la holding Grand Tower Sarl, per sostenere le necessità finanziarie dell’Inter. L’ipotesi che circola è che il nuovo prestito da Pimco sia temporaneo e possa preparare il terreno per l’ingresso di nuovi investitori che avranno una parte del controllo dell’Inter. Anche perché, nel frattempo, da tempo si vocifera sull’interesse di investitori sauditi.
  7. Grand tower ha ancora i 100 milioni in pancia. I 100 portati a parziale ripianamento del patrimonio netto erano finanziamenti soci già in pancia all'inter. La clausola non è obbligatoria, è obbligatorio però che la nuova proprietà offra la possibilità di escussione. Se gli obbligazionisti non intendono farlo e intendono continuare a incassare gli interessi possono tranquillamente mantenere i bond. Chiaro però che il rischio c'è e scoraggia qualsiasi potenziale acquirente compreso oaktree nell escussione del pegno
  8. Tra l'altro per arrivare a 400 milioni non so neanche se lautaro thuram calha bastoni pavard dimarco barella sarebbero sufficienti. Cmq potremmo consigliarlo ad oaktree, vendi tutti questi,rientri dai soldi e poi la abbandoni così non devi occuparti dei bond che scadono nel 2027 hahahahhah
  9. Il proprietario di una società non può vendere gli asset e intascare i soldi direttamente perché sarebbe appropriazione indebita.
  10. non è detto che oaktree debba versare immediatamente i 400 milioni dei bond, bisogna vedere se qualcuno degli obbligazionisti fa scattare la clausola e non è detto che lo faccia. Per quanto riguarda il patrimonio netto ho recuperato un articolo di calcio e finanza di marzo dove diceva che zhang ha convertito circa 100 milioni di finanziamenti soci in riserve di patrimonio netto. Quindi il patrimonio netto è ancora negativo ma molto meno rispetto ai 160 milioni di giugno 2023. Ricordiamo sempre che cio' è grazie alla zozzata della rivalutazione del marchio pero' tant'è. E'vero comunque che tra il prestito, il bond e perdita/patrimonio netto negativo in totale sono circa 900 milioni. Per questo penso che oaktree sia in grossa difficoltà su cosa fare. Rischi di portarti in casa altri debiti oltre ai 400 milioni che dovresti recuperare.
  11. no ma sono perfettamente d'accordo con te, in base a quello che sappiamo e allo stato dei conti dell'inter l'unica soluzione possibile dovrebbe essere l'escussione del pegno. E' solo una mia sensazione, magari se non è un anno, è qualcosa in meno anche se non so veramente zhang cosa possa fare in cosi poco tempo
  12. Si si per loro che problema c'è, si risolve tutto il giorno prima della scadenza, sono imbarazzanti. Comunque mio parere personale, considerato che oaktree non vuole assolutamente prendersi carico dell'inda, faranno una proroga della scadenza, ma solo perchè non vogliono assolutamente averci a che fare
  13. La Gazzetta dello Sport spiega come siano imminenti importanti novità per l’Inter in riferimento alla scadenza del prestito di Oaktree al presidente Steven Zhang. Solo nel prossimo weekend il mondo Inter si aspetta lo sblocco definitivo del rifinanziamento del prestito su cui il presidente Steve Zhang lavora ormai da mesi da Nanchino: 400 milioni con il fondo californiano Pimco, pronto a sostituirsi ai colleghi di Oaktree che hanno in pegno le azioni del club. Sarebbe l’atteso ossigeno per poi pensare alle altre operazioni: la prima si chiama Barella 2029. GAZZINTER NON SI SMENTISCE MAI, BARELLA GIOCATORE PIU' PAGATO IN ITALIA TANTO IL FINANZIAMENTO SI RISOLVE IL PROSSIMO WEEKEND AD UN GIORNO DALLA SCADENZA
  14. Il documento per la riforma dei controlli sulle società di calcio cambia. Al termine del colloquio con i vertici di calcio e basket, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha comunicato che presenterà una nuova versione del testo, rigettato con forza da tutte le parti in causa, il prossimo 20 maggio. “Faremo una Autority”. Così, si è presentato Abodi. La prima notizia infatti è che la famosa agenzia di vigilanza economica e finanziaria sulle società professionistiche prevista dal documento cambierà nome e natura. Non sarà più una del governo infatti, ma una autorità indipendente. Le nomine però, nell’idea di Abodi, saranno sempre di tipo politico, e anche se non ha specificato di più, questa resta una criticità enorme. Per il resto, Abodi ha fatto ammenda. Ha detto che la bozza rivelata da Repubblica non sarebbe dovuta uscire prima che fosse definitiva (ma è stato lui a diffonderla agli organismi sportivi) e ha spiegato il carattere di urgenza con cui sarà portato in consiglio dei ministri a fine mese col fatto che quella riforma sarà inserita in un decreto sport più ampio, con misure che il carattere d’urgenza lo giustificano. ma non ha fatto passi indietro. Solo, ha preso tempo. Ma il calcio non ci sta e Gravina ha informato il ministro del fatto che Uefa e Fifa hanno inviato l’8 maggio una lettera in cui mostravano grande preoccupazione e chiedevano spiegazioni urgenti da far pervenire entro lunedì prossimo. Per la Figc di Gabriele Gravina “Tale nuova realtà si pone in evidente contrasto con il divieto assoluto di interferenza politica negli ordinamenti e nelle attività della Figc, sancito dagli artt. 14 e 15 dello Statuto Fifa, al quale tutte le Federazioni devono obbligatoriamente attenersi, pena l’applicazione di possibili sanzioni. A questo, tenuto conto che l’attività inerente i controlli delle società professionistiche e le ammissioni ai campionati è sottoposta all'attenta vigilanza del Coni, si aggiungerebbe anche l’evidente contrasto con la regola 24.6 della Carta Olimpica, che impone al Coni di preservare la propria autonomia e resistere ad ogni tipo di pressione politica”. Giovanni Malagò, n.1 del Coni, ha respinto l’ipotesi Authority: “Bisogna leggere bene. Mi sembra che le parti siano disponibili a leggere e poi a rincontrarsi". Poi, sull’ipotesi che a nominarne i membri sia il Coni: "Non è nel nostro interesse farlo, siamo stati i primi a spogliarci di tutta una serie di nomine dirette. Va tutto verificato secondo le regole del mondo internazionale che regolano lo sport”. Il n.1 della lega Serie A, Casini, ha aggiunto: “La Lega Serie A resta contraria all'Agenzia governativa che è una ingerenza della politica e i rischi delle ingerenze sono sempre negativi, ma il ministro Abodi ha dato tempo per discutere dei correttivi. Ci ha anticipato che la norma verrà modificata e ci ha dato del tempo per parlarne e proporre alcuni aggiustamenti. Noi come Lega ne parleremo nell'assemblea del 15 maggio. Con Uefa e Fifa sono in corso dialoghi, ma quello è compito del presidente federale”.
  15. Sergio Barile, Professore di Management all’Università La Sapienza di Roma ed ex membro della Covisoc (La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche), è intervenuto ai microfoni di TvPlay “ECCO I COMPITI DELLA COVISOC” – “La Covisoc, che è un organismo interno della FIGC, ha come scopo quello di fare alcune analisi dei conti delle società. Queste analisi sono riconducibili a due momenti cruciali: il primo al momento dell’iscrizione di un club al campionato e il secondo fa riferimento alla verifica di alcuni indici nel corso del campionato stesso. La Covisoc ha una sua autonomia, ma il dibattito sta proprio qui perché la volontà è quella di rendere quest’organismo ancora più autonomo per aumentare i compiti di controllo”. “C’E’ LA NECESSITA’ DI UN ORGANISMO DI CONTROLLO ESTERNO” – “La Covisoc non è concepito per essere un organismo di effettivo controllo. Ha una funzione che io definisco istruttoria, quindi ha la necessità di qualificare in maniera corretta quelle che sono determinate evidenze che appartengono alle società di calcio e ai loro bilanci. Queste evidenze, però, non sono ricondotte ad una logica di tipo giuridicamente-estensivo, cioè si comportano come quelle di tutte le società. Per dire l’indice di liquidità non è applicabile per società che debbano quotarsi in un mercato immobiliare, ma è relativo ad una necessità che in qualche modo il sistema relativo al gioco calcio ha stabilito sia sufficiente. La necessità è che si crei un organismo di controllo esterno, questo è il punto”. “NEL DISCORSO PLUSVALENZE LE MODALITA’ DI VALUTAZIONE SONO SOGGETTIVE” – “La questione plusvalenze è stata affrontata in maniera completa quando lei era in Covisoc? Posso dire che il tentativo di affrontarlo c’è sempre stato, sia nella Covisoc che in FIGC. Il punto da sottolineare, in questo discorso, è che le modalità del meccanismo valutativo sono troppe. All’interno di tutti i meccanismi di valutazione del bilancio si ricorre sempre a tecniche oggettive, mentre in questo discorso le modalità spesso sono soggettive. Interessi in FIGC? Esistono dappertutto, quindi forse anche lì”. “OCCORRE CAPIRE SE IL CONTROLLO DEVE ESSERE FATTO DA UN SISTEMA INTERNO O ESTERNO” – Il punto, riprendendo ciò che ho detto all’inizio dell’intervento, è capire se il controllo debba avvenire dall’interno, come sta accadendo, o se ci sia l’opportunità di farlo esternamente”.
  16. comunque è incredibile come manchino 10 giorni al termine del prestito con oaktree, come oggi ci sia una riunione tra governo e leghe che potrebbe rivoluzionare il sistema di controllo dei bilanci delle società sportive e nessun giornale sportivo italiano metta in prima pagina nessuno dei due argomenti
  17. sky sul rinnovo lautaro "Procedono le negoziazioni, si va avanti a parlare: sono posizioni raccontate anche dai diretti protagonisti, Marotta e lo stesso Lautaro. Noi possiamo aggiungere una cosa: settimana scorsa c'è stato un incontro con Camano, si continua a parlare, i contatti sono continui. Non c'è l'accordo, c'è distanza tra domanda e offerta. La forbice è tra 8 e 10 mln, c'è dai tempi di Atletico-Inter quando Camano incontrò i dirigenti nell'hotel".
  18. leggevo su un altra testata che il procuratore ha chiesto piu' di 10 milioni, altro che 9 milioni l'anno. Si sa che la gazzinter porta sempre acqua al suo mulino
  19. che poi scusate dei 161 milioni di patrimonio netto negativo ne ha coperti 86; ma gli altri 75?
  20. da ILGIORNALE dicembre 2023 PER NON DIMENTICARE Da un lato c'è un'Inter prima in classifica in Serie A, reduce da una finale di Champions League persa di misura contro il Manchester City. Dall'altra un bilancio da abisso profondo, talmente squilibrato da far temere per il futuro di una delle squadre di calcio più importanti d'Italia. In mezzo a tutto questo, lascia sbigottiti apprendere dei compensi corrisposti ai 10 membri del consiglio (in cui siedono l'amministratore delegato corporate Alessandro Antonello e l'ad dell'area sportiva Giuseppe Marotta) che per l'esercizio 2022/2023 hanno percepito poco meno di 1,9 milioni di euro, che stonano a fronte di una perdita pari a 85,4 milioni. Ma al di là di questo, i numeri che fanno temere di più per il futuro della Milano nerazzurra sono stati vergati sul blog del commercialista e revisore contabile Luca Marotta. Nonostante la società abbia sforbiciato i costi dell'11,8% a 465,5 milioni, ha però dovuto iscrivere un arretramento dei ricavi (-3,2%) a quota 425,5 milioni. Questo fa sì che lo squilibrio economico permane e si proietta nel futuro. Le perdite, infatti, si riversano su una situazione debitoria molto pesante: 807 milioni, sebbene in calo dagli 881 milioni dell'esercizio precedente. Una boccata d'ossigeno, vitale per la continuità societaria, sarebbero state le cessioni di Brozovic (all'Al Nasr per 17,5 milioni) e di Onana al Manchester United (per 50,2 milioni). Certamente ha dato una grossa mano la possibilità concessa, nell'ambito degli aiuti per le imprese colpite dall'emergenza Covid, di «rateizzare le scadenze relative a talune partite debitorie, in particolare di natura fiscale». Sta di fatto che il Gruppo Inter al 30 giugno 2023 segnalava un patrimonio netto negativo per 161,9 milioni. Ciò significa che tutte le attività contenute nel bilancio interista, peraltro sovrastimate, non basterebbero a coprire le passività. Ed essendo negativo, «il patrimonio netto della Capogruppo al 30 giugno 2023 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile», scrive Marotta. Tuttavia, la società ha avuto la possibilità di differire il ripianamento delle perdite entro il quinto esercizio successivo a quello chiuso: quindi, entro il 2027, quando dovrà aver azzerato i 342 milioni cumulati. Il quadro, quindi, è quello di un club che sta facendo il possibile per rimanere a galla ricorrendo a condizioni estremamente salate. Ma gli scricchiolii si moltiplicano e potrebbero presto sfociare in un punto di rottura che pare inevitabile. A gennaio 2022, infatti, è stato emesso un bond da 415 milioni con scadenza 2027 con un rendimento monstre del 6,75%. E i cinesi di Suning, che controllano la società attraverso il veicolo Grand Tower, dovranno trovare il modo di rimborsare entro la scadenza di maggio 2024 il finanziamento da 275 milioni del fondo californiano Oaktree, che a garanzia del suo credito ha preteso tutte le azioni del club. Stante questi numeri, la proprietà cinese dovrebbe farsi carico di un robusto aumento di capitale per riequilibrare una situazione che alla lunga potrebbe costringere a portare i libri in tribunale. La proprietà ha sì provveduto a ripianare la perdita dell'ultimo anno con la conversione a patrimonio di un finanziamento soci da 86 milioni; ma vista la mala parata servirà ben di più. Suning.com, gigante dell'elettronica di consumo e perno del gruppo Suning, non sta navigando in buone acque: nel 2022 ha perso circa 2,1 miliardi e nel 2023 la situazione, pur essendo migliorata nel primo semestre, permane in perdita anche a causa di un'economia cinese che ha avuto una ripresa dei consumi inferiore alle aspettative. A sua volta la famiglia Zhang sta affrontando diversi problemi in patria con i creditori. Il 7 luglio 2022 l'Inter «ha ricevuto un atto di citazione da parte di China Construction Bank» presso «il Tribunale Civile di Milano» per un'azione «revocatoria contro la delibera assembleare del 18 febbraio 2019 della Capogruppo» in materia di compensi degli amministratori, nel contesto di «più ampie azioni a tutela dei propri interessi economici in Cina».
  21. la norma è sempre stata chiara, il problema sta nell'applicarla. Per questo Abodi vuole creare un autorità esterna che faccia il lavoro che non fa la covisoc
  22. ah beh assolutamente. Ma infatti sono curioso ma non mi aspetto sicuramente che la covisoc di gravina panzironi e viglione mettano veto sull'iscrizione dell'inda,figuriamoci.
  23. onestamente anche a me sembra difficile che a campionato in corso succeda qualcosa, ma male che vada l'anno prossimo. Tanto nella situazione in cui sono i prescritti in un anno cosa vuoi che facciano. Piu' che altro sarei curioso dopo l'esposto di JB e l'uscita di Abodi se i prossimo controlli della Covisoc saranno come al solito inutili o se magari se la fanno sotto e qualche controllino in piu' lo facciano
  24. Ma infatti, quando sono fallite Parma fiorentina Napoli, cosa ha fatto?
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