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chicco11

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  1. onestamente mi sono chiesto anch'io come fanno ad avere riserve per 300 milioni pero' calcio e finanza penso sia abbastanza attendibile.....fosse stata la gazzinter non avrei neanche girato l'articolo
  2. La situazione economica dell’Inter alla luce della possibile operazione Zhang-Pimco Il presidente nerazzurro è in trattativa con il fondo statunitense per ripagare il prestito di Oaktree. Il possibile rifinanziamento del debito verso Oaktree, grazie ad un nuovo accordo tra Steven Zhang e il fondo Pimco, potrebbe togliere le nubi sul futuro della proprietà dell’Inter. Nel caso in cui infatti le parti trovassero la quadra per l’eventuale nuovo prestito, l’operazione permetterebbe all’attuale presidente di rimanere alla guida del club (al netto di possibili offerte, dallo stesso Zhang sempre smentite), chiudendo per almeno tre anni il tema della proprietà. L’eventuale accordo tra Zhang e Pimco infatti non dovrebbe avere conseguenze dirette sulla gestione economica della società. L’Inter negli ultimi anni ha intrapreso la strada verso la sostenibilità (cercando e finora riuscendo a mantenere anche alta la competitività in campo), anche per andare incontro alle richieste della UEFA per quanto riguarda il nuovo Fair Play Finanziario, seppur rimanga un tema non di poco conto all’orizzonte, ovverosia quello del bond che scadrà nel 2027. Dopo aver registrato una perdita di 85 milioni nella scorsa stagione, si prevede che questa perdita si dimezzi nell’esercizio 2023/24, nonostante i minori introiti derivanti dalla Champions League a seguito dell’eliminazione agli ottavi anziché arrivare in finale come nel 2022/23. Il fatturato dovrebbe aumentare grazie alle plusvalenze ottenute dalla cessione di Onana e Brozovic la scorsa estate, e in particolare dai diritti televisivi della Serie A (previsto un incasso di circa 100 milioni di euro rispetto agli 87 della stagione precedente) e dalle sponsorizzazioni, con accordi del valore di 76 milioni rispetto ai 53 milioni del 2022/23, cifra che include anche i bonus per la vittoria del campionato. Durante il mercato estivo scorso, i costi sono diminuiti di circa 30 milioni tra stipendi e ammortamenti. Ciò potrebbe portare il bilancio a chiudere con un risultato operativo positivo entro il 30 giugno prossimo, nonostante il peso di circa 40 milioni di oneri e interessi finanziari dovrebbe far terminare l’esercizio con una perdita di circa 50 milioni. Le prospettive future indicano un ulteriore miglioramento nelle stagioni successive, anche grazie al Mondiale per Club che si svolgerà tra giugno e luglio 2025, i cui ricavi saranno distribuiti su due bilanci, parte entro il 30 giugno 2025 e parte entro il 30 giugno 2026. Inoltre, il nuovo formato della Champions League porterà ulteriori introiti, con premi minimi previsti intorno ai 50 milioni di euro (quest’anno l’Inter ne ha incassati 65 grazie alla qualificazione agli ottavi), oltre alla crescita nel settore commerciale. Per il 2024/25 sono già stati contrattualizzati ricavi da sponsor per 72 milioni di euro, in attesa di nuovi accordi per lo sponsor di maglia (con Betsson in pole position) e di manica. I TEMI BOND E COPERTURA PERDITE A livello di liquidità, quindi, potrebbe non esserci necessità di nuovi interventi da parte dell’azionista di riferimento anche se dall’eventuale operazione con Pimco per Zhang resterebbero in cassa circa un centinaio di milioni. Stando ai bilanci dell’Inter, emerge che dal finanziamento di Oaktree siano stati usati circa 148 milioni di euro dei 275 milioni complessivi, distribuiti in questo modo: 50 milioni di euro a maggio 2021; 22,2 milioni di euro a maggio 2021 (per ripagare accordi commerciali); 25 milioni di euro a giugno 2021; 10 milioni di euro a febbraio 2023; 16 milioni a marzo 2023; 25 milioni ad aprile 2023. Tuttavia, nei documenti ufficiali del club nerazzurro emerge che al 31 dicembre 2021 Grand Tower, la controllante che ha ricevuto il prestito dal fondo californiano, erano disponibili ancora 131,6 milioni di euro in cassa: da quel momento, l’Inter ha ricevuto 51 milioni dalla controllante, quindi indicativamente dovrebbero rimanere in cassa circa 80 milioni di euro. Considerando che la cifra complessiva da ripagare a Oaktree, interessi compresi, dovrebbe aggirarsi intorno ai 385 milioni, nel caso l’accordo con Pimco sia da 400 milioni a Zhang dovrebbero restare circa un centinaio di milioni di euro in caso di necessità per l’Inter. Il tema all’orizzonte infatti resta quello dell’indebitamento, in particolar modo legato al bond da 400 milioni che scadrà nel febbraio 2027 e che pesa da solo per circa 30 milioni annui sui conti del club (con oneri finanziari che si avvicinano ai 40 milioni). Il piano di rimborso del bond, nel dettaglio, è il seguente: 1 rata da 3,57 milioni di euro il 30 giugno 2024; 1 rata da 3,69 milioni il 30 dicembre 2024; 1 rata da 3,82 milioni il 30 giugno 2025; 1 rata da 3,95 milioni il 30 dicembre 2025; 1 rata da 4,08 milioni il 30 giugno 2026; 1 rata da 4,22 milioni il 30 dicembre 2026; 1 rata finale per 391,67 milioni entro il 9 febbraio 2027. Gli oltre 390 milioni da ripagare il 9 febbraio 2027 sono una cifra quindi una cifra rilevante. In attesa di eventuali sviluippi, tra le ipotesi c’è anche quella che quanto avanzato dall’operazione Zhang-Pimco possa essere utilizzato dalla proprietà nerazzurra appuunto verso l’operazione di rifinanziamento del bond, in modo da usarli per ridurre l’esposizione come fatto ad esempio da Friedkin con la Roma: nel caso del club giallorosso, nel 2022 venne ripagato un bond da 267 milioni da un lato con un nuovo bond da 175 milioni e dall’altro investendo 92 milioni di tasca propria. Una mossa che ha consentito al club giallorosso di ridurre non solo l’indebitamento ma anche il peso degli oneri finanziari a bilancio. In più c’è anche il tema del patrimonio netto e delle perdite rinviate grazie alle norme del Governo in epoca Covid. “L’ammontare complessivo delle perdite rinviate entro il quinto esercizio successivo è quindi pari a circa 342 milioni di euro”, spiegava il club nerazzurro nel bilancio al 30 giugno 2023. Tuttavia, le riserve già disponibili dovrebbero in larga parte bastare, a livello contabile, per coprire le perdite rinviate: a meno di utili corposi, potrebbe comunque servire un intervento (nell’ordine dei 50 milioni di circa) da parte dell’azionista di maggioranza  CALCIO E FINANZA
  3. Meno di trenta giorni dalla scadenza del finanziamento erogato da Oaktree a Zhang, formulare previsioni sulla conclusione dell’intricata vicenda societaria dell’Inter resta complicato. Certo non aiuta la ridda di voci, spesso contrastanti, uscite nelle ultime settimane e sempre presentate come ipotesi di lavoro da siti e giornali. Il 5 aprile veniva dato per imminente un nuovo accordo Zhang-Oaktree per riscadenziare il prestito esistente: ipotesi di cui non si è più parlato. Il 13 scende in campo una misteriosa cordata saudita vicina alla famiglia reale con una trattativa definita “avviata” ma già solo l’indomani avanza lo scenario di un nuovo finanziamento (da Londra) che consentirebbe a Zhang di rimborsare Oaktree e proseguire. Perciò anche l’ipotesi, circolata ieri, di una trattativa in fase di conclusione con Pimco per un finanziamento da 400 milioni finalizzato a surrogare Oaktree obbliga a qualche cautela. Iniziamo col dire che non c’è oggi un compratore per l’Inter. Non lo hanno trovato gli advisor Goldman e Raine che hanno scandagliato il mercato internazionale, non lo ha trovato Oaktree che pure si era messo a cercarlo per scongiurare l’eventualità di escutere il pegno e ritrovarsi proprietario dell’Inter. Dell’attivismo di Oaktree avevamo dato conto qualche settimana fa, ma le ricerche sono al punto di partenza. Oaktree, la clausola che ostacola la vendita dell'Inter A scoraggiare potenziali acquirenti non sono tanto le richieste di Zhang (sotto lo scacco dell’imminente scadenza del debito) ma la complessa struttura debitoria dell’Inter. Basta leggere, ad esempio, le 556 pagine del prospetto informativo del bond da 415 milioni emesso da Inter Media nel 2022 (scadenza 2027) per imbattersi in una clausola “Change of control” che vincola l’emittente (cioè l’Inter) a proporre il rimborso integrale delle obbligazioni nel caso di un cambio di proprietà del gruppo. Sarebbe sufficiente un solo obbligazionista che ne facesse richiesta a farne scattare l’obbligo. Ovviamente sono dettagli di cui, in una due diligence, qualsiasi compratore viene reso edotto dovendo mettere nel conto l’ipotesi di aggiungere 415 milioni di cassa all’impegno finanziario necessario per acquisire il club. Questo aiuta forse a capire la difficoltà nel trovare compratori. La posizione di Oaktree è comprensibile: il fondo non ha interesse a rifinanziare il debito perché ciò servirebbe solo a incrementare l’esposizione, che crescerebbe a ritmi vertiginosi per la capitalizzazione degli interessi a fronte di una garanzia costituita dallo stesso asset cioè la proprietà del club. Più rischio e minori garanzie, in finanza, non funziona. Tanto vale acquisire l’Inter subito e provare a venderla anche se questo, come visto, non è semplice. L’operazione di surroga pare quanto mai complicata. La situazione attuale ha reso almeno, se non altro, conclamata l’incapacità di Zhang di rimborsare il debito con risorse proprie su cui qualcuno nutriva ancora dubbi. Finanziare l’estinzione di un prestito in scadenza è operazione con profilo di rischio radicalmente diverso da un classico prestito, perché prescindere dalla possibilità di un rimborso da parte del debitore (oltre che dal pagamento degli interessi che sarebbero capitalizzati) trasforma l’operazione in una pura scommessa sul valore futuro del club. Equivalente, in finanza, a una call option. Per un fondo di debito, tale circostanza obbliga a trattarla come una cosa diversa, non necessariamente gestibile per chiunque. Ecco perché, al momento, l’esito più probabile resta l’escussione del pegno da parte di Oaktree che non ha alcuna voglia di mettersi a gestire l’Inter e che cercherà di scongiurare l’evento con ogni mezzo. Il poco tempo non aiuta
  4. e una volta c'era molta piu' professionalità, adesso invece il giornalista tifoso è diventato predominante e preferisce omettere notizie che danneggiano la sua squadra
  5. La categoria dei giornalisti ormai ha subito un tracollo inesorabile. Il problema è che questi ci credono veramente in quello che dicono perchè non solo sono ignoranti in materia ma cercano neanche di capire o informarsi.
  6. e dimentichi le perdite covid che devono ripianare
  7. ma anche perchè la loro amica gazzetta il 5 aprile scriveva di rinnovo con oaktree praticamente fatto, il 15 aprile di fondi inglesi con cui zhang stava trattando e una settimana dopo all'improvviso 400 milioni da pimco cosi' senza problemi........poi tra le righe scopri che devono ancora fare la due diligence. Operazioni del genere per essere perfezionate hanno bisogno di settimane se non mesi. La gazzinter in un mese ha riportato tre cose diverse.
  8. se posso aggiungere una considerazione, "stranamente" questa notizia è giunta 2 giorni prima il derby scudetto dove il presidente non potrà essere presente. Cosi' come "stranamente" zhang ha rilasciato intervista a sky proprio il giorno prima. Che il tutto sia stato fatto trapelare per evitare che qualsiasi fattore esterno possa influenzare la partita e probabilmente la festa? Pensate che brutto festeggiare senza sapere cosa succederà tra 30 giorni e senza sapere dov'è il presidente. Invece grazie alla gazza amica "zhang ha fatto goal!!!!!" Tutto risolto, potete festeggiare senza patemi!!!!!!
  9. La gazzinter non si fa di questi problemi, per loro è un successo e stamattina ha già pronosticato i nuovi acquisti senza naturalmente che ci sia bisogno di alcuna cessione. Carlo Festa del Sole24ore ha provato a ipotizzare un possibile accordo di prestito vincolato ad un successivo acquisto della società. In ogni caso a garanzia del prestito rimarrebbe sempre l inter stessa come con oaktree. Sottolineo come il 5 aprile cioè neanche due settimane fa la gazzetta scriveva dell'accordo ormai raggiunto con oaktree per il prolungamento del prestito e il 14 aprile parlava di fondi inglesi. Intanto nei prossimi giorni si dovrebbero avere notizie sull esposto di JB visto che ormai sono più di 20 giorni.
  10. In ogni caso anche la gazzetta dice che deve ancora essere completata la due diligence il che non è proprio un dettaglio. Quanti potenziali acquirenti interessati in passato dopo aver fatto la due diligence sono scappati....
  11. Quando manca un mese esatto alla scadenza del prestito stando a fonti interne, Oaktree non ha ancora ricevuto segnali concreti sulla possibilità che Steven Zhang riesca effettivamente a restituire il denaro ottenuto 3 anni fa (275 milioni) più gli interessi (altri 100). Anzi, negli uffici di Londra, vale a dire dove viene gestito il “file Inter”, viene ritenuto sempre più probabile che il 20 maggio, data limite, scatterà l’escussione della maggioranza del club, ovvero il pegno lasciato In aggiunta, c’è pure la preoccupazione di ritrovarsi “in pancia” un asset non previsto da gestire, visto che i tentativi fatti dalla stessa Oaktree di individuare un compratore adeguato, finora, non avrebbero avuto successo. Insomma, non scompaiono gli interrogativi attorno al futuro della società di Viale Liberazione. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
  12. Scrive Tuttosport: "Lo spostamento della scadenza del rimborso del debito è l’epilogo sempre più probabile. Resta ancora da capire chi sarà il protagonista che prolungherà il controllo della famiglia Zhang sull’Inter. Il Sole 24 Ore ha fatto i primi nomi dei fondi che potrebbero subentrare a Oaktree, la società finanziaria californiana che di fatto ha salvato economicamente il club nerazzurro a maggio del 2021 concedendo il maxi-prestito triennale da 275 milioni di dollari, con il rimborso fissato tra un mese a una somma nel frattempo cresciuta a 380 milioni comprendendo gli interessi maturati. Secondo il quotidiano economico, sarebbero in corsa tre fondi per rilevare da Oaktree il debito che grava sui veicoli della catena proprietaria creata da Suning per comprare l’Inter nel 2016. Due di questi fondi sono già stati protagonisti di operazioni nel calcio europeo. Ares Management ha acquistato tre anni fa il 34% dell’Atletico Madrid. Sixth Street Partners ha finanziato Barcellona e Real Madrid. Il terzo fondo interessato sarebbe Hayfin Capital Management, creato da ex manager di Goldman Sachs: ha sede a Londra con un ufficio anche a Milano. Secondo altre indiscrezioni, però, non sarebbe ancora sicura l’uscita di scena di Oaktree. Il fondo californiano potrebbe concedere un breve rinvio, uno o due anni, del termine pattuito tenendo in considerazione che una parte della somma prestata nel 2021 non è ancora stata trasferita da Suning nelle casse dell’Inter (poco meno di 100 milioni) e il bilancio nerazzurro è migliorato negli ultimi esercizi: il rendiconto 2023-24 dovrebbe chiudere con un passivo di 40 milioni. Le trattative sono ancora in corso. Sullo sfondo di questa decisione ci sono anche altre negoziazioni intavolate da Oaktree con importanti protagonisti imprenditoriali del mercato cinese. La società di Los Angeles negli ultimi anni ha concluso affari con Citic Bank, Alibaba ed Evergrande (il colosso immobiliare in dissesto che ora sta dismettendo i suoi giganteschi complessi abitativi), tutti soggetti che a vario titolo hanno intrecciato le loro attività con quelle di Suning, finendo per diventarne anche azionisti con quote significative o componenti delle cordate fondamentali per tenere in piedi la multinazionale di Nanchino. In questa ottica il prolungamento del prestito legato all’Inter potrebbe rappresentare per Oaktree la tessera di un puzzle molto più ampio".
  13. L'hanno già sbattuto in faccia a denti gialli che da onestone cartonato ebbe il coraggio di indignarsi "Palazzi si sbaglia"....vergognoso come i suoi tifosi e la gazza ladra che li incensa
  14. hahahahhhahaha mamma mia che coraggio, anche quell'anno una serie di furti arbitrali stile palla palla ranocchia belotti
  15. Come spiega il Sole 24 Ore, il presidente dell'Inter sarebbe sul punto di trovare un nuovo accordo per avere un rifinanziamento ponte, che gli potrebbe consentire di trattare successivamente, a migliori condizioni, la cessione di una quota azionaria del club nerazzurro. "L’identikit del finanziatore corrisponderebbe a quella di un investitore con sede a Londra e tra i nomi che sono circolati nelle ultime ore, oltre a quelli di Ares e Sixth Street Partners, c’è anche quello di Hayfin Capital Management, società fondata da ex banker di Goldman Sachs", svela il quotidiano finanziario.
  16. finchè non ci sono novità non possono mica continuare a parlarne ogni giorno.....intanto piu' si avvicina la scadenza e piu' si parla di come potrebbe finire il discorso del prestito con oaktree. In due settimane si è passati dal rinnovo con oaktree alla famiglia araba al fondo anglosassone, segno che nessuno sa con esattezza cosa accadrà. Per l'esposto entro fine mese si dovrebbe sapere qualcosa
  17. naturalmente oggi la gazza ladra scrive che per il rifinanziamento nessun problema: "il presidente è vicino alla chiusura del rifinanziamento: non è previsto a breve l'annuncio dell'operazione, arriverà a ridosso del 20 maggio, la scadenza del precedente prestito con Oaktree. I dettagli li abbiamo raccontati nei giorni scorsi: colloqui avanzati con un fondo anglosassone, probabilmente inglese, per un nuovo prestito triennale e contemporaneo addio al fondo californiano, che sarà cosi' liquidato senza che possa escutere il pegno sulle azioni del club"
  18. Intorno ai 10 milioni dal bilancio al 30 6 23
  19. mah sicuramente non è bello vedere infantino allo stadio, ma da qua a "MANDARE UN MESSAGGIO A POTENZIALI COMPRATORI".......secondo il tuo ragionamento uno dovrebbe metterci soldi propri, accollarsi centinaia di milioni di debiti, rilevare una società economicamente allo sfascio solo perchè infantino è interista? che la compri infantino allora......io sono tra quelli che non penso che l'inter fallirà perchè troppo protetta politicamente ma penso che un bel ridimensionamento prima o poi dovrà affrontarlo perchè quando si tratta di soldi puoi essere anche interista ma non ti guarda in faccia nessuno
  20. "È sempre bene avere prudenza perché siamo ancora in una fase di negoziazione....l identikit porta a un fondo britannico che sarebbe disposto a garantire un finanziamento di durata triennale di circa 400 milioni con un tasso di interesse non troppo diverso rispetto al 12% di oaktree.....Garantendone un periodo più lungo di permanenza lasciandosi aperto qualsiasi scenario. Perché un arco temporale di 3 anni darebbe a zhang la tranquillità di capire l evoluzione societaria anche in vista di una stagione che vedrà aumentare i ricavi con il mondiale per club magari aspettando novità sul progetto stadio.....Questo è lo stato dell'arte. Che poi il dossier inter, che negli ambienti finanziari circola ormai da anni e non da mesi, possa essere sottoposto a più soggetti e che magari qualcuno di questi possa aver mostrato un minimo di interesse per l acquisto della società non è un mistero. MA NON C'È NULLA DI CONCRETO IN PIEDI. NON SI PARLA DI DUE DILIGENCE: QUI NON SIAMO NEPPURE AL PASSO PRECEDENTE. Zhang ha sempre dimostrato di voler tenere il club e le ultime informazioni vanno proprio in questa direzione. La valutazione che il presidente fa del club è sempre la stessa 1,2 miliardi. Se dovesse presentarsi un soggetto disposto a raggiungere quella cifra allora di che so potrebbe pensare a un ipotesi di cessione a famiglie saudite piuttosto che a un fondo interessato a rilevare la maggioranza. NON È OGGI QUEL MOMENTO." e se lo dice la gazzinter vuol dire che la notizia degli arabi è fuffa come si immaginava. E un mese non è sicuramente un tempo sufficiente per fare una due diligence. Quasi quasi sarebbe meglio se zhang rimanesse così in 3 anni il debito aumenta di altri 150 200 milioni. Rimane la perplessità che un fondo presti 400 milioni ad una società con già 800 milioni di debiti, prestito che tra tre anni diventerebbe pari a 550 600 milioni aggiungendo gli interessi
  21. Sono due bond di 300 e 75 milioni scaduti n 2022 che hanno rifinanziato facendone uno unico da 415 di 5 anni
  22. Ma si ma questo fa capire il livello della stampa italiana. Titolone dove l inter sembra già degli arabi poi trafiletto dove si scrive che diverse altre volte ci sono stati interessamenti che poi sfociano nel nulla Chissenefrega del formato, l importante è far capire che come al solito sotto il titolone.....tanto fumo e niente piu
  23. Vendita dell’Inter: a che punto è Il negoziato è ben avviato e il filo delle trattative si dipana fra Londra, Milano, Riad e Nanchino, dove Zhang si trova da mesi. Al momento, però, non v’è certezza riguardo al suo esito e fonti vicine alla proprietà fanno presente che negli ultimi tre-quattro anni molti fondi e istituzioni mediorientali hanno richiesto informazioni finanziarie sull’Inter, senza poi dar concreto seguito all’interesse. Fra questi, secondo indiscrezioni, figurerebbe il consorzio qatariota che in estate ha tentato, senza successo, di comprare il Manchester United e poi avrebbe sondato il terreno anche per l’Inter. UN FILM GIA VISTO
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