VViktor91

Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto, ma è diventato un perdente, trasmettendo la sua terribile mentalità all’intera squadra. Esonerare e ripartire con un allenatore giovane che non basi il proprio credo sulla difesa a oltranza contro qualsiasi avversario.

Ormai il campionato volge al termine e non c’è più nemmeno la decenza di nascondere la malafede. Quattro minuti in più dati semplicemente per far pareggiare l’Atalanta, oggi evidentemente nessuno si aspettava che vincessimo. E invece , al solito , muti.

Abbiamo tutti contro, dobbiamo mettere più punti possibile in cascina nonostante questo sistema marcio e ormai in palese malafede. Oggi vittoria importantissima, Iling può diventare devastante se fatto giocare con continuità, ha la testa e la tecnica giusta

Meglio di altre volte, ma siamo completamente fuori fase sia difensivamente sia a livello di scelte tecniche e individuali. Finire la stagione con dignità e poi mettere l’allenatore è i calciatori davanti alle loro responsabilità.

“Una settimana fa l’avremmo persa” Siamo ufficialmente diventati una provinciale.

Milik su quell’ultima spizzata si sarebbe fatto trovare pronto. Segnando o sbagliando, ma ci sarebbe stato. A Vlahovic manca completamente il senso della posizione, gravissimo per quella che dovrebbe essere la prima punta della squadra.

Questa squadra a oggi non va in Champions. C’è un’involuzione a livello mentale prima che tecnico. Si sta aspettando la catastrofe prima di fare ciò che chiunque ha capito essere l’unica soluzione possibile. Complimenti alla società e all’allenatore.

Essere tifosi, amare la propria squadra, non vuol dire giustificare sempre e comunque ogni cosa. Al contrario, ci sono momenti in cui il dissenso è necessario. Non posso farmi andar bene una società che resta inerme dinanzi a tutto quello che ci buttano addosso ogni giorno, una squadra che non lotta e un allenatore ormai completamente distaccato da ciò che è diventato il calcio moderno. Questa Juventus, in questo momento storico, non merita le lodi. La amo e sempre la amerò, ma adesso è giusto criticarla.

Ho sospeso ogni giudizio sui singoli calciatori fintanto che saranno allenati da Allegri. Questa rosa è attualmente non giudicabile.

Se i giocatori hanno mollato io un po’ li capisco. Colui che dovrebbe caricarti a pallettoni schiera in campo una formazione fuori da ogni logica al solo scopo di boh, portarla ai rigori? Penso che la squadra ci abbia anche provato, a seguirlo, ma che adesso tutti la pensino come la pensò Tevez ai tempi.

La misura è colma. Oggi (non) è scesa in campo una squadra che ha alzato bandiera bianca definitivamente. I giocatori non ne possono più, si sono dovuti completamente snaturare per immolarsi alla causa di un allenatore che un tempo era maestro nell’incartarla alle big di Europa e che ora è schiavo di un personaggio dal quale non riesce più a uscire. Siamo nulla, morti, presi a calci da chiunque in campo e fuori. Non esiste più il DNA Juventus, la rabbia di chi ammutoliva i tifosi del Real al Bernabeu, l’orgoglio, la dignità, la consapevolezza della maglia che si indossa. Conta solo per noi. Deve dimettersi lui e chiunque non abbia idea di cosa sia la Juventus. Per il bene di tutti.

Serve mentalità, prima di tutto. Tornare a giocare le partite con il sangue agli occhi. Allora, e solo allora, si potrà parlare di schemi, giocatori e quello che ci pare. Manca la testa, la voglia di ricordare a tutti che siamo la Juventus. E la mentalità te la devono dare società e allenatore, al momento per me i principali artefici dell’attuale periodo nero.

Ci siamo ridotti a considerare ‘buona’ una partita persa uno a zero in casa dove abbiamo tirato in porta forse una volta. Nello stesso stadio dove solo qualche anno fa qualunque squadra avversaria aveva paura di entrare. Al netto dell’ormai neanche più nascosto massacro esterno a cui siamo sottoposti dai vertici di questo campionato vergognoso, non capisco come si possa accettare la mentalità provinciale che questa squadra porta in campo negli ultimi anni. C’è da cambiare ogni cosa, è un disastro su tutta la linea.

La verità è che mentre noi stiamo qui a farci il sangue amaro ogni santa volta, chi ci dovrebbe rappresentare va in tv col sorrisone a dire che c’è soddisfazione, che va tutto bene . Nel frattempo lo stadio è morto, la squadra è morta, il dna Juventus è morto. Ritorneremo, perché torniamo sempre. E noi saremo sempre qui per lei. Ma questa non è la Juventus.