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SFJ

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  1. Fratelli bianconeri Permettetemi di scrivere un paio di cose. Innanzitutto, sulla questione delle disdette. Forse ne sono state fatte in numero significativo, magari più del previsto... A oggi non lo sappiamo, ufficialmente. Possiamo avere indizi e usare Twitter e Facebook come termometri empirici, ma voliamo bassi. Dopo i timidi titoli di ieri, aspettatevi servizi su stampa, TV e internet finalizzati a sminuire la nostra protesta e a demoralizzarci. Diranno che le disdette sono state poche migliaia, che è solo una protesta simbolica sul web e roba simile. Non credetegli. Non lasciatevi fiaccare il morale. La loro propaganda sarà il segno che la nostra protesta può dare risultati. Allo stesso modo, non riposiamoci sugli allori se constatiamo qualche piccolo successo. Vincere una scaramuccia non vuol dire aver vinto la guerra. In secondo luogo, vorrei specificare i tre tipi di danni che le nostre disdette possono provocare al sistema calcio. Capirete da soli per quali motivi anche solo poche decine di migliaia di disdette possono creare conseguenze assai gravi. (A proposito, salutiamo i lettori federali e dei media che stanno visitando questo forum) 1) Danno economico e finanziario: più disdette, meno abbonati, meno soldi per il sistema 2) Danno tendenziale: il trend degli abbonati rischia di essere significativamente negativo, se all'inflazione che porta via qualche pagante aggiungiamo gli Juventini in (metaforiche) armi. Agli azionisti di giornali e pay TV (e anche agli investitori che mettono soldi nel calcio) questo danno non piace per niente 3) Danno strutturale: il sistema calcio italiano è debole perché un gruppo di tifosi molto determinato può, con mezzi assolutamente legali e pacifici, tagliare gli introiti in modo sensibile dall'oggi al domani. Anche in questo caso, agli azionisti di giornali e pay TV (e anche agli investitori che mettono soldi nel calcio) questo danno non piace per niente Scusate la lunghezza del post. Continuiamo a lottare per la nostra Juventus. Non mi arrendo senza combattere.
  2. Concordo. Soprattutto, il peso specifico della massa dei tifosi, in attesa che la società faccia tutto il suo dovere nelle sedi opportune. Senza i nostri soldi, il calcio italiano perderebbe tanto.
  3. Piangono quando vedono un mucchio di quattrini in meno. Il mondo funziona così. Se avremo la costanza di non seguire la Juventus in TV e sui giornali per un periodo di tempo significativo, gli creiamo un danno grosso.
  4. Nel 2006 i social praticamente non esistevano, ed erano i media tradizionali a indirizzare le masse (come dimostrano le condanne che non poterono non risentire del sentimento popolare). I diritti per quest'anno sono stati venduti, certo, ma quelli per l'anno prossimo? E i successivi? Se si concretizzasse l'eventualità di un bacino ridotto del 10-20%, il valore sarebbe lo stesso? E il calcio italiano non uscirebbe ridimensionato - ulteriormente - a fronte di introiti ridotti? Sarebbe bello che tutti i tifosi bianconeri disdicessero i loro abbonamenti, ma non è nemmeno necessario arrivare a tanto. Una frazione può bastare a ridurre considerevolmente il valore del pacchetto e quindi gli introiti per il calcio italiano. Le manifestazioni per strada passano, i danni patrimoniali restano.
  5. Ci stiamo provando. Qualche riscontro c'è. Proveranno a sminuire per demoralizzarci, ma non dobbiamo perderci d'animo. Ricordiamo sempre che quando togli i soldi a un'azienda le procuri un danno serio. Non succederà che tra due o tre giorni leggeremo che la FIGC, sull'orlo del fallimento, annulla la sentenza, ma possiamo ottenere risultati insperati.
  6. Non fermiamoci per qualche piccolo risultato positivo. Protesta compatta e prolungata. L'obiettivo è chi incassa i soldi degli abbonamenti, il sistema calcio, non solo Dazn e Sky.
  7. Se anche Sky qualora si aggiudicasse i diritti per pochi spicci, vorrebbe dire che avremmo ottenuto il risultato prefissato: dimostrare alla Lega e alla FIGC che senza di noi il calcio italiano vale molto di meno, e che a tutto il calcio italiano andrebbero meno soldi. Lottiamo compatti.
  8. Tutto giusto, ma non serve che disdica il 70% dei tifosi juventini per creare problemi al calcio italiano (anche se sarebbe favoloso arrivare a una percentuale di quel livello...) Se noi Juventini siamo il 30% dei tifosi, come da tabelle che circolano in rete, basterebbe che il 20% di noi disdicesse abbonamenti vari per creare un danno del 6% circa in termini di fatturato e di riduzione dell'audience (che impatta sul valore degli spazi pubblicitari, altro problema grosso per Sky e Dazn). Proiettati sull'intera stagione, vuol dire 50 milioni di euro (mal contati, su un totale di circa 900 milioni distribuiti alle società) in meno per le squadre di Serie A, che di soldi già ne hanno pochi. Può la Lega rischiare un danno simile? E se le disdette bianconere fossero del 30%? O magari del 40%? Quanto varrebbe il prossimo contratto di licenza, con un bacino d'utenza ridotto del 6-10%? Può il calcio italiano permettersi di incassare meno, pieno di debiti com'è? Fino a che punto la politica può coprire le magagne, create in buona parte da chi sta cercando di strozzare la gallina dalle uova d'oro? Io non so se la Guerra delle Disdette produrrà dei risultati effettivi, ma sono certissimo che potenzialmente possiamo fare molto. Restiamo uniti e pressiamo con costanza. Non pensiamo di aver ottenuto qualcosa solo perché c'è qualche titolo sulla pioggia di disdette. Buonanotte.
  9. Fratelli bianconeri, questo deve essere solo l'inizio. Continuiamo così, che la nostra protesta non si cheti in qualche giorno. Non limitiamoci a essere una tendenza su Twitter. Devono sentire l'assenza dei nostri quattrini. Se vogliamo sostenere la nostra Juventus, compriamo prodotti ufficiali (e se riteniamo che la proprietà non meriti tanti riguardi, non compriamo nemmeno quelli). Noi tifosi, tutti uniti Fino Alla Fine.
  10. Fratelli bianconeri, non è vero! Basta molto, molto meno del 50% di disdette dei tifosi juventini. Un calo del fatturato del "solo" 10% manderebbe in crisi il management di qualsiasi impresa, a meno di epidemie, carestie e altri eventi simili. Il calcio italiano non fa eccezione. Basta molto meno. Poi, certo, se riuscissimo ad arrivare al 50%... Protesta continua. Non accontentiamoci di essere in tendenza.
  11. Abbiamo il dovere di difendere la nostra dignità di tifosi e l'onore della nostra maglia bianconera. Non accontentiamoci di essere in tendenza, protesta prolungata. Colpiamoli nel portafogli.
  12. Disdire gli abbonamenti. Non seguire i programmi televisivi. Non comprare i giornali nemici. Non visitare siti internet che ci attaccano. Siamo milioni. Se saremo uniti e costanti nella nostra azione di boicottaggio, faremo capire al calcio italiano che senza di noi dovrà ridimensionarsi molto pesantemente, con tutto il resto dello sport al seguito. Non accontentiamoci di essere in tendenza, stacchiamo la spina per mesi e mesi. Devono sentire la mancanza dei nostri soldi. Facciamolo.
  13. Fratelli bianconeri, Vi chiedo cortesemente tre o quattro minuti della vostra attenzione. Ciò che ci sta accadendo è vergognoso, stiamo subendo attacchi parziali e ingiustificati da ogni lato. Ma possiamo difenderci e contrattaccare. Ricordate che il calcio italiano ha bisogno dei soldi dei tifosi della Juventus. Siamo tantissimi e siamo innamorati della nostra Juventus. Far perdere anche "solo" il 10% di introiti al sistema equivarrebbe a metterlo pesantemente in crisi. Perdere il 10% (ma anche meno) per un'impresa - e il calcio lo è - equivale a rendere irraggiungibili degli obiettivi, a doversi ridimensionare, a essere costretta a ridiscutere i contratti, a modificare il piano industriale, a rischiare di andare a gambe all'aria. Mi ripeto: - disdire abbonamenti alle Pay TV (Dazn e Sky in primis) - evitare di acquistare i quotidiani che più ci attaccano - evitare di guardare i programmi sportivi - evitare di visitare siti internet che ci criticano Cosa otterremmo: - faremmo capire al sistema calcio che non siamo disposti a sopportare passivamente questi attacchi. Potremo anche non riuscire nel nostro obiettivo, ma dovranno capire che facciamo sul serio - ridurremmo i margini degli operatori (Sky, Dazn, quotidiani, siti, presentatori, giornalisti), facendo loro capire che non tolleriamo più la loro persecuzione - ridurremmo l'audience degli operatori, facendo loro perdere valore agli occhi degli inserzionisti pubblicitari. In due parole, si troverebbero in difficoltà ancora maggiori - ridurremmo gli introiti per le altre squadre di calcio, indebolendo ulteriormente il sistema Cosa rischieremmo: - NULLA. Ovviamente, la riduzione degli introiti derivanti dal boicottare tutta la cronaca, l'informazione e la critica calcistica riguarderebbe anche i conti della nostra Juventus, ma ci basterebbe comprare una maglia, un cappellino, un portachiavi, un calendario (prodotti ufficiali, ovviamente)... per rimpinguare le nostre casse. Questo vale per chi crede che la società sia vittima. Chi crede che sia complice non compri nulla, così la proprietà capirà che non si scherza con la nostra passione. Cosa ci serve: - assoluta unità d'intenti e d'azione. Non importa se odiate o amiate Allegri, se pensiate che vada bene o male il corto muso, se non vi piacciono certe scelte di Cherubini o altri: SIAMO TUTTI FRATELLI BIANCONERI E IN QUESTO MOMENTO DOBBIAMO FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE UNITA E FORTE. Cosa non ci serve: - debolezza d'animo. Non crediate a chi vi dirà e vi scriverà che le nostre proteste sono inutili, che quattro gatti su internet non possono ottenere risultati, che in tre giorni la protesta finirà. Non credetegli. Uniti possiamo mandarli a gambe all'aria. Nessun'altra tifoseria ha questo potenziale. Noi sì. Facciamoglielo capire. Siamo forti. Siamo i tifosi della squadra più bella del mondo, vestiamo tutti la maglia bianconera che ci emoziona e ci fa gioire. Dimostriamo di essere ancora più forti decidendo insieme di boicottare chi ci vuole male. Colpiamoli nel portafogli per qualche mese. Prima del ricorso, prima delle prossime sentenze. Colpiamoli ora, per mesi. Io non mi arrenderò senza usare le armi che ho a disposizione. E scusate lo sfogo... Facciamolo.
  14. Facciamo pesare sui loro conti la mancanza dei nostri abbonamenti, delle nostre visualizzazioni, dei nostri clic. Facciamolo.
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