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SFJ

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  1. Con le nostre tasse, e in parte con i rientri pubblicitari. Ma, ripeto, al momento è solo una voce. La cosa è stata detta, ma è davvero presto anche solo per capire se si voglia parlare con RAI e Mediaset.
  2. Eccola, è la voce di cui vi avevo scritto ieri. Al momento è solo una voce, per l'appunto, una cosa che è stata detta da qualcuno in Lega Serie A e poi ripresa a livello politico (maggioranza). Tanto a livello politico, quanto a livello economico e tecnico, ci sarebbero da fare infinite considerazioni. Le variabili in ballo sarebbero davvero tante, ma mi sento di dire una cosa: se il calcio tornasse in chiaro, per di più con il supporto diretto o indiretto della TV pubblica (e quindi con i "soldi pubblici", anche se la cosa non sarebbe necessariamente vera) la Serie A potrebbe tamponare l'emorragia finanziaria, ma vedrebbe scadere il valore del proprio prodotto, perché se una cosa vale, la paghi ben più dell'aumento di canone a cui potrebbero pensare se la voce diventasse più concreta.
  3. Se te lo spiegano, mi fai la cortesia di rispiegarlo a me? In questo momento il nemico comune di ogni Juventino dovrebbe essere il sistema che sta cercando in tutti i modi di farci fuori. Tutto il resto può attendere.
  4. Ciò che conta è restare attivi sui social (Tik Tok, Facebook, Instagram, Twitter...). Mostrare che la battaglia infuria, che siamo sempre presenti. Creiamo contenuti (anche semplici post) di incoraggiamento e motivazione, ribadiamo che non daremo più un centesimo agli odiatori, alle istituzioni che accusano e puniscono solo e sempre la stessa squadra. Non dobbiamo per forza scrivere cose originali o scoprire chissà quali segreti ogni volta: ciò che conta è dimostrare che ci siamo, che chi lotta con noi non è solo, che siamo un esercito unito e compatto. Dobbiamo inculcare motivazione a chi può avere un attimo di rilassamento, ricordargli che la battaglia è lunga (come ha scritto sopra @iaio80) ma per il momento stiamo mettendo in grandissima difficoltà il nemico. E dobbiamo ricordare al nemico - ma anche a noi stessi - che non siamo un fuoco di paglia: ci hanno toccato la Juventus giocando sporco, e il minimo che devono aspettarsi è che gli facciamo sputare tutti i soldi che si sono messi in tasca finora. Se pensano di farla franca, di continuare a divertirsi con noi come hanno fatto negli ultimi 17 anni, non hanno capito niente. Io continuo a martellare, e sono sicuro che non sarò il solo.
  5. @Enri78 grazie di nuovo per tutti i tuoi post. Li apprezzo tantissimo, ma credo di parlare a nome di quasi tutti.
  6. Operazione di cross-marketing, io ti faccio pubblicità e tu mi cedi di qualcosa a prezzo molto scontato (nella fattispecie Virgin cede abbonamenti alla palestra virtuale). Al mio paese questa operazione scientifica che Dazn non ha soldi da spendere. Continuiamo a lottare sui social e nel mondo reale.
  7. Dico una sola cosa: l'ipotesi calcio in chiaro è stata citata esplicitamente, ma al momento non c'è nulla di concreto. Ciò che probabilmente leggerete tra oggi e domani sono solo chiacchiere, che però sono nate in ambito FIGC e sono state riprese in ambito maggioranza di Governo. Al momento questa è la situazione.
  8. Aggiungo che il tavolo con la politica e attualmente previsto a due livelli: -il primo che lavori a qualche sostegno di tipo finanziario ed economico per sopperire alla svalutazione dei diritti televisivi -il secondo a una eventuale trasmissione in chiaro delle partite del campionato di calcio di serie A Attenzione! La trasmissione in chiaro delle partite di serie A comincia a fare capolino su qualche giornale e sito internet ma al momento è solamente una prospettiva lontanissima, possibile ma lontanissima. Di tutto questo a noi non importa nulla. Continuiamo a lottare!
  9. Nessuno conosce i numeri reali, effettivi delle disdette effettuate, né a Dazn né a Sky, né a Timvision. Tuttavia, quando mancano le informazioni, ci si affida al buon senso: se devi andare alla stazione e non conosci la strada, piuttosto che star fermo chiedi in giro. In ambito pubblicitario circolano numeri (relativi in massima parte alla riduzione di audience, o da essa desunti) che fanno pensare a un numero di disdette effettuate intorno a 550.000 unità. Fonti giornalistiche (Il Giornale, Claudio Zuliani) hanno parlato rispettivamente di 500.000 e di 650.000 disdette effettuate. Nessun'altra fonte - tranne l'articolo de Il Fatto Quotidiano - ha fatto nessun numero, e questo rientra nella strategia del "silenziatore" suggerita (ma scriverei "imposta" senza tema di smentita) dai broadcaster. In assenza di smentite (e sì che sarebbe stato facile sbugiardare la protesta dicendo "dite 500.000, ma siete moltissimi di meno, ci state facendo il solletico, avete fallito"), i numeri che circolano da più parti e che convergono tutti su una cifra superiore al mezzo milione sono da ritenersi credibili. Tra l'altro, anche l'utente @Enri78 ha proposto numeri non dissimili da quelli su cui stiamo ragionando. Continuando a usare il buon senso, possiamo rilevare: - il silenzio dei media di cui sopra: si dice "bene o male, l'importante è che se ne parli". Nel caso della protesta, nessuno vuole che se ne parli, perché evidentemente non si vuole che l'incendio si propaghi - un Senatore della Repubblica Italiana ha proposto un'iniziativa volta a prorogare la scadenza dei diritti televisivi (tentativo per ora fallito) - i quotidiani cominciano a parlare apertamente di "difficoltà economiche del calcio italiano" e di "presumibili offerte al ribasso" per i prossimi bandi per l'assegnazione dei diritti televisivi - Sky e Dazn stanno procedendo con offerte scontate anche del 40% (non ho i dati precisi, ma credo si sia passati da 39€ a 21€ al mese) - non ho sotto mano i dati relativi all'audience, ma mi pare di ricordare un calo netto del 12% per Dazn e del 13% per Sky: ragionando su 5.000.000 di abbonamenti complessivi (a spanne, i numeri reali non li conosciamo), un calo di circa il 12% equivale a circa 550.000 abbonamenti in meno Questi sono tutti segnali che lasciano intuire che la protesta delle disdette diversi frutti li sta dando. Tutti i segnali ci indicano un successo più che buono della protesta, le fonti giornalistiche e i calcoli sui numeri che possiamo fare noi (ma soprattutto i calcoli degli inserzionisti pubblicitari, per quello che trapela) puntano a una quantità di disdette compresa tra 500.000 e 650.000. Poi, se vogliamo limitare la nostra analisi a numeri dei quali non siamo in possesso, allora tanto vale cambiare discorso. Io sono moderatamente ottimista e molto, molto combattivo.
  10. Le disdette continuano ad aumentare, anche se a un ritmo ridotto rispetto alle travolgenti ondate iniziali. Le persone con cui ho parlato nei giorni scorsi in ambito "pubblicità" hanno detto chiaramente che per loro sono circa 150.000 utenti in meno a settimana, quindi circa 50.000 disdette in più la settimana scorsa (considerando 3 spettatori per ogni abbonamento, a spanne: la realtà è più complessa, ma accontentiamoci di quest'approssimazione). Sono numeri importanti, perché certificano un trend negativo, oltre a incidere sensibilmente su un'audience di pochi milioni di spettatori settimanali (non sono i numeri delle TV generaliste, per intenderci). Quindi, volendo dar credito ai numeri che sono circolati nelle ultime 2 settimane - e non ci sono state smentite di nessun tipo che possano dirci che le cifre sono totalmente sballate - saremmo giunti a una quantità di disdette compresa tra 550.000 e 650.000, che è tantissimo. È tantissimo in termini finanziari (flusso di cassa nell'immediato, cioè vengono a mancare i soldi degli abbonamenti), economici (tendenza negativa per il futuro, peggiorano le prospettive di crescita del sistema calcio che si regge sui diritti televisivi) e strutturali (il sistema calcio è debole di fronte a una protesta spontanea nata dal basso e che si dimostra forte e robusta). Una cosa è certa: li abbiamo presi di sorpresa. Non si aspettavano una nostra risposta così importante, così prolungata, così articolata. Sono ormai 25 giorni che lottiamo senza sosta, anzi con più grinta di prima. Abbiamo "messaggi" indirizzati all'utente social comune, a quello interessato agli aspetti legali/tecnici della situazione, a chi guarda con maggiore interesse al lato economico, a chi vuole ridere con meme, filmati, immagini, vignette. Dobbiamo solo proseguire così, rimanendo presenti sui social minuto dopo minuto, continuando l'opera di evangelizzazione, tanto per sensibilizzare chi è ancora abbonato e non sa della protesta (o non vuole aderirvi) quanto per chi pensa che il più sia fatto. Abbiamo conquistato la collina, e dobbiamo rimanerci, sventolando forte la nostra bandiera delle disdette. Lo dico con la stessa convinzione del primo giorno: se siamo uniti e compatti, se non ci lasciamo scoraggiare e se non ci riposiamo su allori illusori, possiamo raggiungere risultati inimmaginabili. E i recenti articoli sull'emendamento di Lotito bocciato e sul pessimismo in merito ai prossimi bandi per l'assegnazione dei diritti televisivi, le offerte scontate di Dazn e Sky, il silenzio prolungato dei media sulla protesta, l'auto-sospensione di Sandulli e certe dichiarazioni di Gravina sono tutti segnali che la botta la stanno sentendo. Stiamo andando discretamente bene. Non basta. Dobbiamo continuare a lottare.
  11. La protesta sta procedendo bene, anzi meglio di quanto si potesse immaginare. Continuiamo così, martelliamo duro. Sui social, nel mondo reale, con amici, parenti, conoscenti... Chi vuole spendere soldi per vedere questo calcio marcio, la cui giustizia è amministrata da un gruppo di odiatori?
  12. I numeri delle disdette effettive convergono da più fonti (Claudio Zuliani, Radio Bianconera, Il Giornale, i miei contatti in ambito pubblicitario) su cifre oltre 500.000, fino a più di 650.000. Stiamo andando decisamente bene. Qualunque cosa il nemico dica (o non dica), proseguiamo così: non demoralizziamoci, non riposiamo sugli allori, non disuniamoci. Continuiamo a lottare come il primo giorno. Possiamo raggiungere risultati veramente lusinghieri. Ogni singola disdetta è una spallata che fa tremare il covo dei banditi, ogni singola disdetta ha valore Avanti così.
  13. 650.000 disdette sono tantissime. Badate bene che sono 3 giorni che circola questa cifra, e nessuno ha avuto il coraggio di smentirla. Ora più che mai, bisogna continuare a lottare, come se le disdette fossero 18.
  14. Dal 20 gennaio gli highlights sono l'unico calcio che vedo (anzi, a volte ci scappa qualche secondo in qualche telegiornale...). Grazie @paolo65 P.S. Avevo dimenticato JuventusTV, ma gli highlights su VS sono un must...
  15. Non abbiamo ancora ottenuto nessun risultato. Dobbiamo continuare a lottare come se le disdette fossero 43. Sono stati diffusi segreti di stato, militari, industriali, brevetti medici... Volete che non siano saltati fuori dei numeri, anche se un po' mascherati? E la fonte non è ancora asciutta. Continuiamo a lottare, perché possiamo raggiungere traguardi inimmaginabili...
  16. Grazie a tutti quelli che hanno commentato il post. Sono moderatamente fiducioso. Buonanotte 🙂
  17. Mettetevi per 10 minuti nei panni di una Pay TV (una qualunque, italiana o straniera, ma comunque con una conoscenza discreta del panorama calcistico italiano) che volesse concorrere per l'assegnazione dei diritti televisivi per un biennio o un triennio. Sapendo che Dazn e Sky si sono trovate "in difficoltà" (senza quantificare le disdette, non è importante ai fini di questo ragionamento)... Sapendo che i problemi che hanno portato le "difficoltà" sono noti e, al momento, non risolvibili... Sapendo che i problemi che hanno portato le "difficoltà" possono ripetersi per colpa del sistema calcio italiano deficitario e inefficiente... Cosa fareste? Quali garanzie chiedereste a FIGC e Lega Serie A? Giustizia equa in un sistema quanto più meritocratico possibile? La presenza di squadre con grosso bacino di utenza (che dovrebbe corrispondere, almeno in linea teorica, a un numero maggiore di abbonati)? La presenza di calciatori di livello medio-alto? L'effetto della protesta delle disdette va molto oltre il danno finanziario immediato e quello economico di prospettiva 2-5 anni. Stiamo dimostrando la fragilità strutturale del sistema, che è stato messo "in difficoltà" (forse molto, moltissimo in difficoltà) dalla più folta comunità di tifosi d'Italia, stufi che la loro amata squadra fosse il bersaglio unico di un odioso tirassegno. Ecco, questi sono i pensieri cupi che, secondo me, affollano la mente di Gravina, Abodi, Dazn, altri broadcaster... Gli stiamo dimostrando che ce ne andiamo, e senza di noi il loro sistema non cresce e nemmeno riesce a rimanere ciò che era, il che non era già molto. La strada è quella giusta, e stiamo andando discretamente bene. Se continueremo a lottare uniti e compatti, raggiungeremo obiettivi di pregio.
  18. Gli inserzionisti pubblicitari stanno ragionando con i fatti (cioè con i soldi) sulla base di 500.000 disdette effettive da oltre una settimana.
  19. Stiamo andando bene, stiamo andando bene. Non facciamoci distrarre da fake news, da provocazioni e da gente in preda a crisi di pessimismo. Continuiamo a essere presenti sui social, in tutti i modi che vi vengono in mente.
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