ireneo-funes

c'è una parte della tifoseria, che fa fatica a rendersi conto. Immagina se quello che stanno facendo i vertici della Purissima, lo avessero fatto i vertici della Juventus. Avremmo, nell'ordine, interrogazioni parlamentari, appelli della stampa e manifestazioni di piazza il popolo bue che raglia "raddiatteli1111" Nel caso della Purissima, nulla di niente, data la canea dei suoi protettori (non uso il termine invano) Ribadisco: se fossi un pubblico ministero, avrei poco da stare tranquillo: qui non si tratta di tirare la giacchetta ai designatori (cosa che hanno fatto sempre gli impuniti ai tempi di Farsopoli), ma di allearsi con la criminalità organizzata. Poi ci sarebbero le questioni contabili, ma il problema erano le plusvalenze della Juventus

sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che il mondo del calcio sia indulgente con se stesso. In generale il sentire comune è sempre indulgente con i privilegiati: pensate come viene giudicato un povero diavolo qualunque che si gioca lo stipendio ai video poker. Sia chiaro, non sto banalizzando l'aspetto patologico: a certi livelli si tratta di ossessioni e compulsioni e, pertanto il controllo sfugge. siamo nell'ambito delle dipendenze, ma se una persona ha un minimo di saggezza prova a cercare aiuto e ad uscirne.

la ricordo anch'io: ricordo che, per evitare il vittimismo, la proprietà ha accettato la b (ritirando un ricorso amministrativo che avrebbe paralizzato i campionati), questo perchè, per il comandante Elkann la juve è sacrificabile. La fauna che gira intorno alla cloaca nerazzurra, invece è trasversale e va dalla stampa alla finanza, dalla politica alla magistratura e, soprattutto, è disposta a tutto per difenderla. l'ho già detto: non so come possa tacere un procuratore.ne va della sua carriera. Per i mangia(omissis) nerazzurri è, davvero, una fede. Altrove sarebbero stati liquefatti, cominciando dal dottor Stranosguardo che parla di invidia.

C'è una società in italia, che da vent'anni è l'emblema del "calcioppulito" che diffonde, tramite i suoi tifosi piazzati nelle istituzioni (il che dimostra che l'interismo è un credo per questi sovrani *), una narrazione per cui certi ripetuti insuccessi del passato, prossimo e remoto, siano riconducibili al malaffare di una, due società concorrenti. La medesima società è quella che, non solo, si macchia di quello di cui accusa gli altri, ma ha una proprietà inesistente, è collusa con la malavita e riesce a silenziare i media e a portare l'attenzione altrove. Mi meraviglia anche il silenzio della procura: se fossi un pubblico ministero, mi preoccuperei pure per la mia reputazione professionale. Con tutto quel bel materiale a disposizione, ignorare del tutto la questione, non è proprio il massimo.

Posto che Perin ha fatto il classico e da come parla è uno dei due o tre calciatori, nella serie a attuale, che è fuggito dall'analfabetismo di massa, il medesimo è uno dei pochi che si è salvato nel disastro attuale. Detto questo, aldilà dei modi e dell'opportunità, credo che il falimento della stagione sia da attribuire principalmente alla rigidità di Motta

è un giudizio duro, ma assolutamente veritiero. Non si può parlare di una buina stagione neppure se si arrivasse in Champions: un quarto posto non è mai memorabile, quando ti chiami Juventus. In Coppa Italia, poi, si è usciti contro l'Empoli e in Champions contro il Psv.

se ce la fa "gastronomia da Pasquale", posso far parte della cordata! Umorismo scadente a parte, provo a fare qualche riflessione: - sull'operato di Andrea Agnelli: è stato un presidente appassionato, ma, a partire dall'acquisto di Ronaldo, ha sbagliato tanto, peccando di presunzione; - al cuginetto manovratore la Juve interessa poco o niente: non può disfarsene come vorrebbe, sa che non è semplice farlo e si affida ad una congerie sgangherata di soggetti che sono competenti di bilanci e insipienti di calcio. L'importante è che sia un'impresa gestibile, se, poi, questo debba coincidere con un ridimensionamento, va bene lo stesso; - forse, ripeto forse, una cessione ad altri sarebbe più che mai opportuna

se posso, hai colto esattamente l'idea di Juventus che abita la testa del principe elettore JJ Ing. Elkann: è un asset che non rende, che non gli piace, che può essere dato in pasto, quando serve, ai santurielli, ai guidorossi, alle discariche indanapuliste e milaniste per salvare il portafogli e che mantiene perché, ohibò, chissà che pensa il popolo bue, abituato al nonno, al prozio e al cugino. Meglio stare defilati, diventare come il toro, una gloria al passato, perché l'angelo del sentire popolare vuole una Juve simpatica.

fai bene a specificarlo: tra chi non ha dimestichezza con l'economia -quorum ego- tende a seguire una narrazione per cui il disastro sportivo permetterebbe di risparmiare (mandi via i giocatori migliori, ti assesti su un livello di mediocrità che non consente eccessivi esborsi, etc.)...che dire, grazie di averla smentita con i fatti! Tornando in tema, io vedo, semplicemente lo scempio totale: il capitale umano dilapidato (come già detto, cessioni senza sostituti adeguati), proprietà, dirigenza e guida tecnica assenti.

se posso, "pippazze" è eccessivo,ma è altrettanto vero che, obiettivamente, non sono un granché

Sottoscrivo: non può fare il regista. Sarebbe come vedere, per chi li ha visti, Furino o Bonini (che erano entrambi infinitamente migliori del pur decoroso Locatelli sul piano della tecnica di base) guidare la fase di impostazione. Ora non sbbiamo Platini, neppure Brady o Pirlo e neppure Pjanic, ma un Thuram o un Douglas Luiz sarebbero meglio calati in quel ruolo. L'anno prossimo saremo al livello Hogdson...

premesso che le materie economiche sono quelle in cui si rivela il meglio della mia monumentale ignoranza, l'ex chirurgo estetico pare essere stato coinvolto, stando alle cronache, in vicende non esattamente limpide. Una doverosa spiegazione: mi riferisco a fonti di pubblico dominio (Wikipedia), la cui veridicità non sono in grado né di confermare, né di smentire

mercoledi, però, in Olanda, sarei felicissimo se tornassero alla salubre attitudine al pareggio!

Sono più che perplesso circa l'operato di Motta, sul suo integralismo e sul fare i cambi a capocchia, ma stasera non ho visto una partita indecente: Si tratta di una vittoria meritata, che lascia aperte le possibilità di passaggio del turno. Complessivamente, si tratta di una prestazione sufficientemente decorosa e incoraggiante.

Sottoscrivo, il brasiliano avrà anche la velocità di un pachiderma che ha assunto una mezza tonnellata di vodka, ma i piedi li ha e si vede; soprattutto sa impostare il gioco e ha inventiva. L'olandese fa lo spettatore pagato.