ireneo-funes

mi permetto, da tifoso ormai disgraziatamente avanti negli anni (ne ho 50 e ho scelto la Juve nella finale di Atene del 1983), di evidenziare, sottolineare, portare all'attenzione qualche minima impressione sul nuovo corso e sulla nuova gestione, tenendo insieme campo ed extracampo. Comincio dal secondo: ci piaccia o meno, a me proprio per niente, stiamo attraversando una fase di complessivo ridimensionamento, a causa di una cattiva gestione negli ultimi anni della presidenza Agnelli, una proprietà che vuole risanare per vendere e, fattore decisivo come la lama di una ghigliottina, la pseudogiustizia sportiva che, al momento opportuno, ci taglia mani e piedi. Adesso, per essere sintetici, siamo l'Atalanta di 5 anni fa (la nemesi perfetta del discorso di Andrea Agnelli sulla Superlega): a partire da tale contesto, possiamo pure dire che siamo in fase di costruzione, che la squadra, apparentemente in crescita, ma ora in fase di stallo, ha qualche spunto buono: solidità difensiva e padronanza nel palleggio. Solo questo, però, perché sulla tre quarti si smarrisce, manca di grinta e di determinazione. La tecnica dell'undici titolare è sicuramente migliore - e si vede- ma con i rincalzi è peggio che andare di notte. Non malissimo, ma neppure quello che dovremmo aspettarci da una società che non è, appunto, l'Atalanta - oggi meglio di noi- ma la Juve

direi di aver visto una buona Juve, che ha saputo sviluppare bene tutte le fasi gioco. Una squadra qualche volta leziosa nella manovra, ma convincente in tutte le zone del campo. Se dovessi dare un voto negativo, lo riserverei a Vlahovic, per il resto, Cambiaso monumentale, come Conceicao, bene Yldiz, Weah, Koop e Locatelli, benino tutti gli altri; ottimi i 3 punti, il modo di prenderceli e la porta inviolata.

concordo...soprattutto siamo una squadra senza un'organizzazione....

è quello che ho pensato anch'io. La squadra è un cantiere aperto, a volte sembra debole anche sul piano caratteriale, ma, a volte, sa imprimere una sterzata decisiva. C'è tanto da lavorare, tanto, ma ci sono anche note positive: stiamo a vedere

anch'io ho più di una perplessità sul nuovo corso, ma un requiem o un de profundis adesso mi sembrano prematuri.Certo, se la direzione è questa, non andiamo da nessuna parte.

rispondo all'appello: purtroppo ero uno di quelli che preconizzava una...vittoria tranquilla. Dopo il primo quarto d'ora, sono stato costretto a cambiare prospettiva. Hai detto bene: non ci sono scampagnate in Coppa. Sulla questione organico: penso che non sia la tecnica a mancare negli ipotetici titolari (Conceicao, Koopmeiners, Yldiz, Cambiaso, Thuram e Douglas Luiz mi sembra abbiano piedi buoni, come anche Fagioli), ma l'iniziativa e una certa idea di organizzazione tattica (faccio un esempio: contropiede prima della marcatura dei tedeschi.Imbeccato da Thuram, Cabal (se non ricordo male) s'invola sulla fascia e mette al centro, ma in area sono tutti fuori posizione, a cominciare da Yldiz). Se, peraltro estendiamo il discorso alle riserve, sì, manca anche la tecnica.

e' già stato scritto, ma mi aggiungo: è una squadra cui manca un uomo che possa fare da riferimento in fase di attacco, dato che Vlahovic non lo fa sempre e preferisce costruirsi/cercarsi l'occasione fuori area. Non so se sia già ora di smettere di accarezzare il sogno scudetto, ma ci serve un uomo davanti. Oggi bene, complessivamente il centrocampo - Luiz troppo lento- nonché Kalulu e Cambiaso. Con Gonzalez e Chico si potrà vedere qualche miglioramento.

con tutto il timore reverenziale nei confronti di chi ha come immagine nel profilo il maestro di Bayreuth e cita le interpolazioni di Tarantino Ciba ad uno dei profeti maggiori (lo dico, davvero, senza sarcasmo), mi sembra un giudizio affrettato: il vecchio Depay può essere utile alla causa...

Appunto...veniamo da un periodo in cui Monza e Maccabi Haifa venivano a palleggiarci in faccia: adesso vediamo l'inizio di un miglioramento. E' giusto essere soddisfatti

credo sia giusto sottolineare, aldilà delle imperfezioni (che ci saranno sempre) e delle imprecisioni (sulle quali si può agire), la qualità della prestazione: sotto di due reti, con un uomo in meno, due infortunati, la squadra non si è mai scomposta, ha saputo condurre il gioco in tutte le fasi e ha cercato la vittoria. Era dai tempi di Lippi che non vedevo una Juve così coraggiosa in Europa (parlo di coraggio, non di dominio, il 3a 0 al Bacellona del 17, me lo ricordo). A chi sminuisce l'avversario, ricordo che ieri il Real Madrid ha perso contro il Lille: in Europa ogni partita è una storia a sè.

D'accordo sul fatto che ci sia tanto da rivedere e da migliorare - a caso, ma non troppo: la concretizzazione delle occasioni (vedi alla voce "Vlahovic") e l'attenzione da mantenere fino al fischio finale- ma c'è altrettanto per cui essere fiduciosi, vale a dire una squadra che sa costruire e gestire il gioco, che palleggia e che pressa. Un buon inizio da consolidare!

sono d'accordo con te, ma spesso si è esaltata la retorica della "Juve operaia". Una retorica che è servita anche, in chiave denigratoria, a dire che la Juve vinceva per altro e non per il talento indiscusso...ovviamente è un'idiozia galattica - parlo dell'utilizzo denigratorio della narrazione- basta vedere chi ha militato nella Juve, oltre ai mostri che hai citato, basterebbero un Causio, un Laudrup tra i normali per smentire la sciocchezza di un equipe senza tecnica. Che poi spesso sia stata arciitaliana nell'organizzazione - vale a dire abbia preferito la solidirtà difensiva al gioco spumeggiante - è un dato, ma è un altro discorso

mi permetto un OT, l' i°°°r ha pareggiato....

preciso che il mio intervento non era polemico (nel caso non mi fossi fatto capire) D'accordo con te sul fatto che spesso si è esaltata la retorica della Juve operaia, quando, di fatto, i grandi successi sono arrivati grazie al contributo di grandi inventori e/o trascinatori tornando in tema, temevo fosse un flop, ma Gatti mi sta facendo ricredere

se posso, in che senso? spero non abbia attecchito la narrazione per cui la Juve disprezza il talento etc.

se devo essere onesto, è anche il mio parere. Resto altrettanto convinto che: a) Conte si sia bruciato il rapporto con la Juve (finché a dirigerla sarà la proprietà Elkann- Agnelli), riuscendo a inimicarsi tutti;b)il suo "onorario" è inaccessibile per ragioni di taglio dei costi; c) il suo volontario allontanamento 10 anni fa, lo rende indigesto. Al netto dei punti a), b) e c) è ancora un trascinatore e un motivatore eccezionale

per carità, anche la mia è un'impressione...

se posso, i limiti di Yldiz non mi sembrano tecnici, quanto caratteriali: ha i piedi buoni (senza essere, sia chiaro, Platini o Zidane), ma non ha la personalità del 10 che indossa la maglia della Juve.

credo anch'io sia così, anche se, da buon tifoso viscerale, mi auguro di togliermi qualche soddisfazione già quest'anno (pur ritenendo la cosa decisamente improbabile

sottoscrivo, aggiungendo che, ad oggi, non siamo sempre in balia dell'avversario come spesso accadeva nell'Allegri bis

la nota positiva, l'unica, dopo la facile ebbrezza delle prime due giornate, è il vedere una squadra più sicura nella fase di possesso: il che significa, ad oggi, meno palloni persi: Mancano però la decisione (il coraggio di provare a crossare, ad esempio) e l'incisività sotto porta. Stiamo a vedere, ma io, non credo di essere l'unico, non ho tanta pazienza

spero che la tua opinione sia troppo incline al pessimismo, ma temo che sdia più che fondata. D'altronde, dopo errori di gestione, la parola d'ordine è ripianare il dissesto.

a) mi auguro che la Juventus sia una società talmente seria da non lasciarsi destabilizzare dalla prima sconfitta; b) sono pure d'accordo che una bandiera avrebbe avuto ben altro credito, ma a parte Conte e Zidane ( che non è una bandiera), altri allenatori dal passato bianconero non ne vedo...

premesso - e l'ho già detto- che tutta questa enfasi per un'amichevole mi sembra eccessiva (fosse la prima di campionato sarei d'accordo), non riesco a capire: dopo i nove scudetti, si sono incrociate una serie di coincidenze non esattamente favorevoli, la gestione Paratici, l'Allegri bis e, da ultimo, il duo Santuriello-Chinè...

Sono pure d'accordo sul fatto che ci si aspettasse tutti qualcosa di diverso, ma si tratta di un test non esattamente probante: la Juve ha appena cominciato la preparazione, il Norimberga comincia il campionato tra una settimana. La Juve deve terminare la campagna acquisti e ha schierato perlopiù elementi che difficilmente vedranno il campo quest'anno. Da ultimo, sul "dobbiamo lavorare", il refrain del secondo Allegri: c'è una differenza di contesto non irrilevante: Motta lo dice al tempo giusto, Allegri lo diceva sempre.