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Mr. November

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  1. Nonché, guardiamo le altre città come tifano le loro squadre. A Torino (e non sono torinese) la Juve non può permettersi uno stadio superiore ai 40.000 posti quando in ogni altra città d'italia avrebbe potuto averne uno più del doppio della capienza, tanto per fare un esempio
  2. Infatti è come dici, la guida tecnica non è stata in grado, soprattutto da un certo momento in poi, di tirare fuori il meglio dal gruppo, nè tatticamente nè caratterialmente. Anzi, con scelte cervellotiche con una gestione tattica discutibile, ha creato più confusione che altro. Però ecco, pur cambiando diversi giocatori, allenatori, da anni ci ritroviamo di fronte e crolli verticali quasi inspiegabili. È successo l'anno scorso nel girone di ritorno, con un andamento da retrocessione dopo un girone d'andata da scudetto. È successo nelle sconfitte indegne in champions, quest'anno e negli anni passati. Sconfitte con Benevento, Empoli. Insomma, sto mettendo tutto nel calderone in maniera forse un po' confusa. Però la costante degli ultimi anni è che questi crolli si sono sempre veritificati. Per me abbiamo giocatori deboli, oltre ai mille altri problemi che conosciamo già. Cambiaso che dice: "perché devo entrare io?", per me è una cosa inspiegabile. Poi che Motta l'abbia gestito da cani fuori di dubbio. Ma resta il fatto che questi giocatori non mi sembrano essere così legati alla causa. Non dico all'allenatore, ma legati alla Juventus. Perché gli allenatori cambiano, ma la Juventus no. E tra debolezze tecniche, caratteriali, qualche responsabilità è anche ora che se la prendano i giocatori. Un po' come il discorso che il rendimento di Vlahovic fosse colpa di Allegri. E non è così. Perché sono quattro anni che sta alla Juve, sono cambiati gli allenatori, ma lui resta quel giocatore debole mentalmente e con diverse lacune, e negli anni non è mai cresciuto. Stesso discorso vale per Locatelli, per carità encomiabile per impegno, però anche per lui vale lo stesso discorso. Per me le colpe di Motta restano molte e gravi. Nonché, quelle della dirigenza. La gestione del mercato di gennaio ha dato un ulteriore mazzata al gruppo (vedasi situazione Danilo). Però io ho l'idea da anni che ci troviamo di fronte a gruppi squadra davvero tanto deboli, e la colpa certamente è di chi li ha costruiti
  3. Mister sono d'accordo su praticamente tutto, ho seguito la discussione e condivido pienamente. Almeno parzialmente però vado verso la direzione dell'utente con cui stai dialogando. Dare il massimo non è scontato, certo e questo dipende dal lavoro dell allenatore. Però almeno il minimo, cioè il cercare di evitare le umiliazioni, questo dovrebbero garantirlo in quanto professionisti e se possibile, giocatori che dovrebbero anche un minimo tenere alla maglia. Ecco, al netto di tutto, che ripeto, condivido appieno, resta comunque una percentuale di responsabilità della squadra. Punto di vista del tutto personale. Riflettendo in questi giorni, per me uno dei fattori che ha minato gli equilibri di un gruppo che tutto sommato stava andando bene, con alti e bassi, ma con diversi momenti positivi, è stata la fase degli infortuni a catena in cui ci si presentava con 13, 14 disponibili. Mi sembra che questa situazione abbia provato molto questo gruppo già di per sè fragile, sia fisicamente che, soprattutto, psicologicamente. È come se in quella fase, piuttosto lunga, sia stata una sorta di limbo che ha restituito una squadra scarica, meno motivata, con meno entusiasmo
  4. Idem per me. La trasferta di Lipsia è stata una delle cose più belle degli ultimi 5 anni. E la reazione e la voglia di non arrendersi e cercare costantemente il gol avute con l'Inter anche, tra gli aspetti più belli degli ultimi tempi. È davvero strano come si sia distrutto quell' entusiasmo, quell'energia e quella voglia. Secondo me comunque molte lacune sono insite anche nella squadra, totalmente priva di leadership e esperienza. Il periodo di infortuni a catena a mio avviso, ha minato ulteriormente gli equilibri, già di per sè sottili, di un progetto alle sue fasi iniziali. Quel periodo in cui c'erano solo 13 o 14 disponibili credo sia stato logorante per l'ambiente, non solo fisicamente ma anche e soprattutto psicologicamente. Perché c'era la costante sensazione di crisi e di non poter mai usufruire del meglio, di doversi costantemente arrangiare e di dover fare a meno di molti dei giocatori migliori a disposizione. Poi c'è tutto il discorso abbastanza sviscerato, delle rigidità dell'allenatore, una dirigenza distante, assente e per quanto visto, anche poco competente che ha fatto scelte e valutazioni quasi sempre discutibili se non proprio sbagliate. Sia nell incapacità di gestire le dinamiche di squadra, che di comunicazione fino alle scelte di mercato - la sessione di gennaio è stato in tal senso una cosa senza senso, che ha finito di creare confusione fuori e dentro il gruppo (compresi noi tifosi)
  5. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Abbiamo pareggiato pure questa?
  6. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Esatto. Il nuovo allenatore è sempre meglio di quello precedente. Dopo un mese però vorremmo buttarlo via. Comunque mi auguro, e un po' immagino, che Tudor avrà un buon impatto, ho questa sensazione. Spero che si dedichi soprattutto a rivitalizzare il gruppo, dando grinta, entusiasmo, semplificando tatticamente le cose. L'idea del 3 4 2 1 non mi dispiace, per quanto non sia un amante della difesa a 3. Ma in questo momento può andare bene. La speranza è che i vari Koop, Luiz possano trovare spazio e nuovi stimoli. Ecco, questa sarebbe la vittoria più grande. Detto questo, sono ancora molto triste, abbattuto per come sono andate le cose quest'anno, quindi non riesco a lanciarmi in facili entusiasmi.
  7. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Si, però voglio dire, se un giocatore non ti dà certezze allora non lo paghi come un campione affermato. Altra questione, sbagliare è umano, vale per chiunque. Ma se sbagli tutto o quasi, c'è un problema, grande
  8. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Kean è alla Juve da quanto ha 14 anni, qualcosa del genere. E ha esordito a 16, segnando nella stagione dell'esordio, diventando il primo nato nel 2000 a segnare un Serie A e uno dei più giovani della storia della Juventus. Non è che parlassimo di un giocatore che non si conosceva abbastanza eh. Poi, come ti ha risposto già un utente, tu deleghi le situazioni al caso. Che esiste, per carità, ma non può determinare tutto. C'è gente pagata per prendere decisioni, per fare delle scelte e quindi anche delle previsioni. Queste scelte le fai lavorando h24, avendo attorno un team di profeassionisti, rapporti diretti con staff, procuratori, famiglie dei giocatori, giocatori stessi. Numeri, dati, di tutto, che noi non possiamo avere e a cui non possiamo dedicarci con la stessa dedizione. Nè nessuno ci paga (copiosamente) per farlo. Se il Caso incide sulle scelte di Giuntoli, come inciderebbe sulle mie che faccio valutazioni da semplice tifoso che nel frattempo lavora vive in un altro continente ecc., qual è allora la differenza tra me e lui che è pagato milioni di euro e deve pensare solo a una cosa nella vita, cioè scegliere giocatori?
  9. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Beh punti di vista. Per me ha sbagliato molto di più, ma per carità ci sta. Poi, tornando a Kean, anche fosse stato l'unico vendibile, avremmo in teoria dovuto sostituirlo, no? Con 15 milioni chi avremmo dovuto prendere di più forte di Moise?
  10. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Per me le squadre mediocri che ha avuto Allegri, erano palesemente mediocri anche col senno di prima. Posto che annoiava a morte anche me il suo calcio, ha ottenuto comunque il massimo, considerando E la mediocrità della rosa E i cataclismi dirigenziali (nonché la quasi totale assenza di mercato, se non delle operazioni qua e là che hanno attestato il reale e ufficiale ridimensionamento)
  11. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Però il dato che dice zero gol nella passata stagione di Kean va anche un attimo riletto, per diversi ragioni che non sto qui ad elencare (ma cito solo il fatto che gli siano stati annullati diversi gol regolari). E un dirigente questo lo deve sapere. Nel resto della sua esperienza alla Juve a me non pare che Kean abbia fatto tanto peggio di Milik e Vlahovic, per dire. È inoltre un giocatore che ha debuttato con noi a 16 anni. Che avesse talento dovevano saperlo, altrimenti non debutto alla Juve a un'età del genere. Non ti cercano in Inghilterra se sei una schiappa nè tantomeno il PSG, con cui ha segnato abbastanza. E in tutto ciò Kean deve fare 25 anni, non 30. Aggiungo due tre cose. La prima è che a me non sembrava un'urgenza venderlo. Ok, i soldi, ma se vogliamo parlare di questioni tecnico tattiche avevamo situazione ben più urgenti da risolvere e Kean per me non rientrava tra queste. Secondo: non è stato sostituito, come ben sappiamo. E se l'avessero fatto, pensiamo davvero che avrebbero trovato un profilo meno costoso? Difficile secondo me. Quindi viene anche meno il discorso economico. Terzo: prendendola più alla larga, possibile che tra Kean, Hujisen, Soule, Fagioli, Danilo, considerando anche chi è arrivato al loro posto non abbiano fatto una scelta giusta e abbiano sbagliato tutte le valutazioni? Quello che fa incaxxare è questo. Ok. Passi per Keean. Ok passi per Soule. Ma caz, passi per quello e per quell'altro, hanno smantellato il meglio che avevamo costruito in anni di next gen e settore giovanile. Acquistando giocatori ben più costosi e meno performanti
  12. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Una cosa su cui la Juve a mio avviso doveva porsi come obiettivo, anche nei momenti migliori, era quello di puntare di più alla qualità. Intendo giocatori di qualità. Spesso, anche negli anni delle grandi Juventus, abbiamo avuto pochi giocatori di fantasia, estro, capaci di risolvere la partita con una giocata. Abbiamo spesso puntato a ottimi giocatori, con grande personalità, fisicità, buonissime doti tattiche però meno a dei profili più creativi e estrosi. Faccio un esempio nel concreto: ricordo pochi terzini di spinta e poche mezze ali, nella nostra storia, capaci di fare gol con giocate individuali. Pogba per me forse è stato il giocatore più forte in tal senso. Abbiamo avuto grandi centrocampisti, ma difficilmente grandissimi costruttori di gioco. Ecco. Al di là dei discorsi sul calcio moderno, calcio vecchio, giochisti e risultstisri, quello che avrei spesso migliorato alla Juve è quanto appena espresso su. Avrei inserito più qualità. Più giocatori crativi. Su questo si, un piccolo/grande step mentale avremmo dovuto e dovremmo farlo
  13. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Secondo me sono vere entrambe le teorie e le analisi. Vero che un calcio aggressivo e non solo passivo sia più godibile e spesso anche più remunerativo. Ma vero anche, soprattutto, che le squadre più forti vincono, ora, come trenta anni fa'. E poi, anche il mettere in pratica certi principi, dipende dai calciatori che hai. Per me comunque l'ideale resta una squadra capace di saper fare più cose contemporaneamente, a seconda del momento della partita, dell'avversario, della forma, del risultato, eccetera. Devi saper attaccare quando serve attaccare. Serve saper difendere quando è necessario difendere. Serve saper accelerare il gioco, ma saperlo anche rallentare. Serve saper tenere la palla, ma anche saperla recuperare, nonché sapere anche quando è il caso di lasciarla agli avversari. L'ideale è avere una squadra intelligente, bella, ma anche furba, scaltra, cazzuta. Tutto ciò comunque, se parliamo di livelli massimi, si raggiunge con i grandi giocatori. Da questo non si scappa. Grandi giocatori allenati da un grande allenatore. E grande allenatore per me è colui il quale è capace di saper tirare il meglio dai propri giocatori, a prescindere dal credo tattico
  14. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Io di anni ne ho 39 e quella del 96 me la ricordo. Così come ricordo tutte quelle successive che abbiamo perso. Il punto è che, per fortuna, ma seguendo il tuo ragionamento potremmo anche dire paradossalmente per sfortuna, non siamo il Rosemborg o il Galatasary. Cioè una squadra che non ambisce per status alla vittoria in champiosn. La juve alla champions ci ambisce per natura, per diritto, per storia. E le nove finali, più le varie semifinali, sono lì a testimoniarlo. Questo fa di noi una delle più grandi squadre del mondo e allo stesso tempo una delle più "insoddisfatte". È così, purtroppo. Non riusciamo ad accontentarci della vittoria dello scudetto, perché siamo la Juventus. Si, siamo felicissimi per il primo, per il secondo, per il terzo. Ma poi è naturale che si ambisce ad altro. Perché una Juve che vince in Italia è quasi sempre una Juve competitiva anche in Europa
  15. Mr. November

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Per me nasce tutto dalle sconfitte in Europa. Hanno alimentato un senso di frustrazione troppo grosso. Hanno riaperto una ferita profonda. La verità è che pur essendo una delle squadre più gloriose e amate del mondo, con una storia stupenda, siamo allo stesso tempo una di quelle che più conosce il senso della sconfitta nel modo più duro e doloroso possibile. Tutto ciò ha provocato in noi qualcosa di incontrollato e incontrollabile. C'è un senso di insoddisfazione latente che nasce di tanto un tanto, dutante gni ciclo vincente. Paradossalmente questi anni di magra serviranno a restituirci il gusto della vittoria in Italia, alla quali siamo assefuatti. Quindi, sicuro rigusteremo in modo intenso il prossimo scudetto dopo questi anni. Però quella profonda ferita, trauma derivato dalle sconfitte in Europa di è sedimentato da qualche parte nel nostro inconscio e nell inconscio stesso di questo club
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