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MassiPace73

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  1. MassiPace73

    Assoluzione nell'inchiesta agenti per la Juventus

    la Juve patteggia per pagare il meno possibile. con J.Elkan si bada solo a non far perdere i soldi a J. Elkan, qualunque sia il contesto: aver ragione o torto conta zero, così come vincere o perdere.
  2. sono i piani di hosting degli ISP che includono un IP di tipo condiviso. questo IP sarà un indirizzo di accesso al servizio sul web di fatto condiviso con un grande numero di siti web. in pratica il DNS server associa a quell'IP tanti domini: ma è inevitabile che questo genera, in alcuni casi, problemi gravi, derivanti dalla cattiva condotta degli utenti dietro ai server, che utilizzano lo stesso indirizzo. i pirati informatici, il pezzetto, etc. alla fine gli IP che commettono infrazioni, o meglio i server dietro gli IP, come la diffusione di virus, spam, furto di dati, streaming vietato etc. vengono inseriti periodicamente nelle black list pubbliche. una in più è quella introdotta dalla piattaforma anti pirateria del calcio. ora, se dei server profssionali seri che vendono servizi agli utenti, poi condividiono il loro IP con tanti altri domini, sconosciuti, beh sono incauti come minimo. il loro sito web potrebbe essere segnalato come potenzialmente pericoloso e, nel caso di una segnalazione della piattaforma anti pirata, oscurato.
  3. un indirizzo IP è il modo univoco per identificare in rete un dispositivo, ogni volta che ti connetti ti viene assegnato un IP. viene assegnato alla tua scheda di rete, il dispositivo HW che ti permette la connessione. è una stringa di 4 o 6 numeri separati da un punto. l'indirizzo ti viene assegnato sia se ricevi informazioni sia se le mandi (server). i provider di servizi internet (ISP) forniscono l'infrastruttura dove i server sono istallati, di solito in alta affidabilità (devono stare sempre up&running). nella infrastruttura moderna, in Cloud, sono previsti dei siti sparpagliati geograficamente, in cui ci sono fisicamente istallati dei nodi hardware, provvisti di un numero di CPU, memoria e schede di rete: sono delle batterie di computer che ospitano i server che una azienda ha bisogno di far girare (google, Facebook, youtube... tutti i portali su cui ti connetti sono server). tra i server ospitati nella infrastruttura ci sono anche quelli che trasmettono un contenuto illegale. la piattaforma anti pirateria riconosce che il tuo client ricevr il contenuto illegale da un server, identifica l'indirizzo IP del server, lo pubblica in una black list. l'ISP visita la black list, riconosce che è uno degli indirizzi IP messi a disposizione dalla sua struttura, ha il dovere legale di bloccarlo entro 30 minuti. tutto questo funzionerebbe senza sforzi aggiuntivi se ogni server avesse un indirizzo IP esclusivo: questo non accade per scelta tecnologica e commerciale degli ISP. siccome vogliono ospitare più server possibile (ognuno paga l'affitto della infrastruttura), siccome carrozzare l'infrastruttura con schede di rete aggiuntive e configurare il tutto per avere più IP disponibili costa (di solito non servono più CPU o più memoria per ospitare i server, le applicazioni dei server moderni scalano sfruttando l'architettura in cloud, ma gli i indirizzi IP sono necessari), allora gli ISP fanno condividere ai server che ospitano lo stesso indirizzo IP. poi le richieste vengono forwardate al server giusto tramite tecnologie interne, non accade mai che vuoi accedere a Facebook e ti compare Istagram, pure se i due server esportano in rete lo stesso IP (si può fare grazie all"URL che digiti, che ha il full domain name, tipo Facebook.com). quindi potenzialmente un indirizzo IP può essere condiviso tra un server di streaming pirata, un server di posta e il mio blog. l'ISP, ricevuta la segnalazione, dovrebbe bloccare solo il server pirata: non si capisce perché i benpensanti pseudo esperti in rete richiedano alla piattaforma di andare oltre e identificare il server pirata o bloccarlo con altri mezzi. dalla segnalazione in poi spetta all'ISP bloccare solo il sito pirata. questo è il punto fondamentale, non possono far finta di non avere responsabilità.
  4. e che vuoi controllare? full domain name e indirizzo IP, è stato pensato così. ma tanti indirizzi IP sono condivisi sugli ISP: la segnalazione agli ISP prevede di bloccare 1 IP se un server applicativo che esce con quell'IP trasmette in streaming contenuti illegali, da eseguire entro 30 minuti. se il gestore lo condivide l'IP con più server, a cui ha assicurato il servizio, alla fine sono catzi del gestore se non fa un controllo preventivo se su quell'IP è up&running un server illegale insieme a 10 legali. se si trova costretto a bloccare tutto non è un problema della piattaforma che fa la segnalazione. fossi un proprietario di un server legale mi rifarei col gestore se il mio IP è stato oscurato. le polemiche sulla piattaforma che becca IP condivisi sono strumentali, non c'entra nulla la libertà del web. c'entra che gli IP sono pochi e i gestori li riutilizzano per 100 server dei customer per far soldi: se tra i 100 ci sono 4 server illegali, al gestore fino ad oggi interessava zero. ora non più.
  5. se vabbe, scrivi cose a caso, tutti i calciatori che ho citato dopo Allegri hanno fatto molto peggio ed è incontestabile. alcuni hanno avuto il top in carriera. tutti hanno fatto meglio che con conte. la mentalità contiana di uscire ai gironi contro quella allegriana di andare in finale. con gli stessi effettivi. l'ultima frase del mio post precedente te la devi tenere.
  6. questo è proprio falso, da tutti i punti di vista. hanno reso di più , hanno avuto risultati migliori di prima e di dopo. Morata mai più lo stesso, Pogba pure, Tevez idem, Mandzukic pure, Dybala pure, Higuain pure, Pereyra, Pjanic... proprio nessuno ha reso di più dopo Allegri. forse CR7, ma per i mille rigori, come gioco era meglio con Allegri. le balle senza senso minano qualunque dialettica.
  7. 1. non è Vinicius che deve avere la forza di farlo, non contro il razzismo, perché lui non si deve riscattare e non è lecito richiedere a lui alcuno sforzo 2. superare l'essere insultati per la propria pelle non fa parte del riscatto sociale: chiedere a un nero di riscattarsi socialmente perché è nero, quindi insultato dove gli fa male, è razzista. a sto punto, se non ti piace, amen. 3. se constati che l'insulto razzista colpisce dove fa più male, quindi ci sta una premeditazione, allora constati l'aggravante, non che l'epiteto razzista è un insulto come un altro. di nuovo, siccome ci sta pure l'aggravante, non puoi richiedere a chi lo riceve di riscattarsi. 4. non si applica la psicologia a chi è insultato da un razzista, per motivarlo al riscatto: ma al limite si applica al razzista per capire di quali disturbi soffre. applica il tuo sapere all'analisi delle turbe mentali di chi insulta in modo razzista i neri, è meglio. fidati. 5. lo dici nel momento stesso in cui reputi normale, in campo, insultare in modo razzista, senza capire che è proprio nella scelta dell'insulto che viene veicolato il razzismo. perciò è una aggravante e perciò è razzismo. 6. lo stai facendo da 4 pagine se inviti chi è insultato in modo razzista a riscattarsi. riscattarsi dal che? dal bullo? di nuovo, pensa a zittire il bullo e non a consigliare l'insultato. è più onesto ma soprattutto è più utile socialmente... e forse pure psicologicamente. 7. dal PC uso una tastiera internazionale che non ha i caratteri accentati, con la sequenza di escape prende la prima 'e' accentata e non ho tempo di correggere: dal telefono digito bene o al limite sa correggere da solo
  8. ad un italiano non servono particolari meriti per esigere di non essere appellato da chiunque come mafioso in quanto italiano, o no? non si capisce perchè invece un nero dovrebbe diventare un campione per andare oltre gli insulti razzisti, che nella tua visione sono coerenti al contesto del campo. perchè in campo è tutto sommato normale colpire dove fa più male. ho già scritto che questo "dove fa più male" fa quasi crollare la tua strana teoria ,quantomeno la devia su canoni non accettabili. comunque, siccome ci stiamo avvitando nelle stesse robe da un po', sinceramente la sostanza è che insultare qualcuno con un codice razzista conduce ad una aggravante precisa. proprio dal punto di vista legale. l'insulto diventa non tollerabile in un qualunque contesto e la gravità di questa colpa non dipende dalle ragioni di chi usa tale espressioni. ridurre, ridimensionare, omologare tale codice razzista non è ammesso, perchè sostanzialmente sbagliato, come concetto. il messaggio veicolato è ciò che importa, non la persona che lo lancia.
  9. i più grandi atleti non hanno sconfitto nulla. questo tuo tirare in ballo i meriti sportivi, e per estensione i meriti assoluti, con il fatto che essi servano a guadagnarsi un rispetto razziale, non ha senso. che senso ha? perchè dovrebbero essere più forti degli insulti razziali, addirittura gli consigli d iessere così vincenti da essere ammirati invece che umiliati? non ha senso, se non quello che non ti piace che ti scrivano. la domanda vera è una sola: perchè scrivi questa teoria del merito contro l'insulto razziale? che roba è? anche se fosse accettabile, è una soluzione progressista del problema razzismo oppure è uno "stringete i denti", fatevi una posizione per infischiarvene? io ti ho scritto che chi non bada alla forma razzista, è un razzista.
  10. la teoria che bisogna fare spallucce e archiviare tutti gli insulti ricevuti, anche quelli razzisti, come conseguenza dello stare agitati in campo, o per estensione sugli spalti, in preda alla rabbia o alla dialettica del momento, la trovo una giustificazione dei razzisti. e come tale l'ho definita una teoria razzista. poi ho anche ribadito che a me, come cittadino, non deve interessare ciò che sei o pensi nel privato: ma se insulti qualcuno o lo diffami con finalità di odio razziale, visto che usi un qualcosa che ritieni l'insulto "dove gli fa più male" (in soldoni questo lo hai scritto te, non io, ed è il punto dove la tua teoria non funziona), hai una aggravante sulle spalle, ben precisa.
  11. per la conseguenza: il punto debole di un nero non è e non può essere quello di venire additato come tale con una parola dispregiativa. far passare questi insulti come se gli avesse gridato str*nzo, francamente, non esiste: significa ridurre il fenomeno a una dialettica senza aggravanti, ma a semplici insulti derivanti dal contingente. ma non è così, è drammaticamente falso. chi urla un insulto razzista non può e non deve rifugiarsi nel contesto nel quale lo ha urlato, perchè l'insulto arriva da una sua concezione del mondo che non interessa a nessuno, perchè illecita.
  12. considerare un insulto razzista uguale agli altri significa sdoganare chi fa uso di un linguaggio razzista a pura diffamazione oppure, in campo, a semplice insulto, sfottò o goliardia. invece in tutti gli ordinamenti ci sono le aggravanti dei reati di matrice razzista. esiste la circostanza aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso. in tal senso, rimanendo coerente con le legislazioni, per me, l'insulto razzista identifica UNIVOCAMENTE un razzista; chi invece lo nega, sta considerando un razzista, in preda alla rabbia o al delirio da tifoso, come se non avesse una aggravante da addebitargli nell'utilizzo di un determinato linguaggio. e invece no, te lo chiarisco per l'ennesima volta: è una aggravante precisa a cui nessuno si può sottrarre (tranne acerbi). aggravante che per me rende chi proferisce tale offesa un semplice razzista, nè più nè meno. se andassimo in tribunale, non potresti sostenere che la diffamazione con matrici razziste è uguale ad un'altra. ps. peraltro chi usa la parola ciccione fa body shaming, cosi come chi usa la parola nano.
  13. sono d'accordo, ho già scritto che la ritengo che una vergogna e che io, personalmente, mi vergogno. ma detto questo, prendo atto che in Italia stiamo messi così: che posso farci? poco. dire ai miei nipoti di emigrare, tutto qua, loro possono farlo.
  14. perchè hai scritto che, in campo, gli insulti razzisti si usano, ed è normale: chi li riceve si deve fare forza ci deve passar sopra come una cosa di campo. far passare il razzismo come un insullto di campo coerente con la situazione, perchè è quello che fa più male ad un nero, per me, è razzismo. e la mia considerazione mica è rivolta solo a te, è rivolta a tutti quelli che la pensano così. che cosa non è chiaro?
  15. il razzismo si giudica dal codice linguistico utilizzato, tutto qui. una persona che usa un codice sessista o razzista, è un sessista e razzista. in campo o a casa, in momenti alterni, con alcuni sì ed altri no... non cambia niente: non ci sono motivazioni valide, sono parole codificate che non sono insulti qualunque. altrimenti potresti sussurrare ad un ebreo in campo di volerlo veder morire bruciato nei forni crematori. se a qualcuno viene in mente di usare un insulto razzista, gli viene in mente perchè ritiene quelle parole offensive per chi le riceve. e mi basta questo. è razzismo. pretendere che gli altri capiscano "il momento" è, a parer mio, doppiamente razzista. invece io pretendo che il razzista chiuda la bocca colle buone o colle cattive, poi in testa può pensare ciò che vuole, chi se ne frega. ma se rimane in silenzio fa un piacere al mondo: non ha il diritto di esprimere il suo odio razziale verso nessuno in nessun momento.
  16. ovvio che è cosi. è il linguaggio veicola il razzismo e il sessismo. del fatto che siano brave persone e lo fanno per i motivi X e Y, ma chi se ne frega? davvero dobbiamo tentare di capire, giustificare, comprendere, chi utilizza degli insulti sessisti e razzisti? si capisce tutto e bene senza troppe riflessioni.
  17. quindi un nero deve diventare una star per essere rispettato (cosi come una donna, che deve essere amata, per non essere insultata, ho appena letto un esempio qui nel thread). se invece sbaglia, si prende un insulto razzista perchè è quello che gli fa più male, e si usano quelli insulti in campo, apposta. lo sappiamo tutti, no? sinceramente, la tua teoria è assurda. perchè ciò che hai scritto, per me, è razzismo.
  18. no, la racconti così ma non è cosi. detto questo, Marchisio è libero di dire quello che vuole su Allegri, ci mancherebbe,
  19. per come si è chiusa con la Juve, non lo ha digerito.
  20. si lo è, ha il dente avvelenato.
  21. questi non hanno trovato nemmeno i soldi sul mercato per l'aumento di capitale, e infatti Exor ha dovuto scrivere che, se nessun investirore dà fiducia alla Juventus, coprirà tutto coi soldi propri. il piano "industriale"della Juve d'altronde lo vediamo tutti qual è.... inesistente. che soldi può attirare questa Juve? chi vuoi che sponsorizzi una squadra senza ambizioni sportive a breve termine? la Juve sta abbassando tutti i costi e non fa investimenti: che cosa c'è da sponsorizzare e su quale vetrina?
  22. quindi, se ho ben capito, siccome non rinnoviamo Chiesa perchè vuole troppo, promuoviamo Soule a titolare. questa mossa per me abbassa il potenziale della squadra titolare, visti i due calciatori nel bene e nel male: se non rinnovi Chiesa, devi comprare uno forte fisicamente e tecnicamente almeno quanto Federico. non è una impresa, ma non è Soule.
  23. anche Chiesa ha fatto un buonissimo girone di andata, come tutta la Juve, e infatti abbiamo fatto 46 punti, lottando per lo scudetto non per la retrocessione. la domanda è perché dobbiamo vendere Chiesa e non Soule, scritto come fosse una scelta ovvia. perché?
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