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juventino milanese

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Tutti i contenuti di juventino milanese

  1. Caro amico scusami, non siamo noi (tifosi) che facciamo schifo, e non siamo noi che dobbiamo vergognarci. È giunta l'ora di fare dei distinguo: noi siamo la Juve, e amiamo quell'ideale di stile, classe, forza che in oltre un secolo ha rappresentato la società in tutto il mondo. Loro sono un'accozzaglia di pavidi, incapaci, freddi calcolatori che non conosce le parole Amore, Dignità, Orgoglio, ma pensa esclusivamente al dio denaro. Non è più Juventus, quella è scomparsa con la morte dell'Avvocato e del Dottore, e sebbene durante la gestione di AA abbia dato grandi soddisfazioni, in realtà è solo una macchina mangiasoldi, un mostro freddo e privo di emozioni. Sono loro che si devono vergognare (e non lo faranno mai)
  2. Ferrero, ma vattene serenamente a fare in cubo. Tralasciando il discorso della qualità del gioco, che al limite può causare narcolessia, voglio proprio vedere come possiamo stare tranquilli. Alla prima decisione arbitrale contraria noi tifosi saremo rassegnati, ma voi dovreste tutelare la nostra dignità (perché la vostra non è mai esistita) pretendendo almeno parità di giudizio. La stessa parità di giudizio che dovreste chiedere nel campo della cosiddetta giustizia sportiva, auspicando una verifica dei conti anche dei "competitors", che altrimenti gli stakeholders si incazzano. Mi fate più schifo dei nostri nemici. Serenamente
  3. Gli eredi dovrebbero alzarsi tutte le mattine ed accendere un cero per essere dei privilegiati, dopodichè darsi una mossa e cercare di far riaccendere la nostra Passione. A me basterebbero dignità ed orgoglio, doti ormai sacrificate alla ricerca del dio denaro. comunque, per chi non conoscesse la storia, riposto volentieri parte di un articolo trovato in rete: .... il cavalier Agnelli, con un gruppo di possidenti, nobili e professionisti piemontesi, tra cui il marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, i conti Emanuele Cacherano di Bricherasio e Roberto Biscaretti di Ruffia, il cavalier Giovanni Agnelli e gli avvocati Cesare Goria-Gatti e Lodovico Scarfiotti fondarono la “Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino”. L’evento si tenne l’11 luglio del 1899, nella sede del Banco di Sconto e Sete di Torino, con un capitale iniziale di 890.000 lire; Ceirano fu liquidato in cambio della struttura produttiva, delle maestranze e dei brevetti. La Fiat ha un rapido sviluppo, anche grazie all’amicizia del cavaliere col ministro Giovanni Giolitti, tanto che, nel 1906 la prima società Fiat è liquidata è ricostituita con un capitale di molto superiore, detenuto in maggioranza da Giovanni Agnelli. Essa amplia la propria la produzione a treni, navi e aeroplani e, con la Grande Guerra, anche alle armi, divenendo il terzo gruppo industriale italiano. Qualche disavventura borsistica, risolta nel 1909, poi, negli anni ’20, Agnelli acquisisce il quotidiano “La Stampa”, mette in essere la prima catena di montaggio italiana al nuovo stabilimento del Lingotto, diviene Senatore del Regno e fonda la stazione sciistica del Sestriere. Bruna e Zambelli furono i “colpevoli” della nascita del trinomio Agnelli, FIAT, Juventus: Antonio Bruna era, contemporaneamente, terzino nella Juventus e operaio in FIAT: il suo caporeparto non intendeva derogare, concedendogli permessi per potersi allenare, cosicché il nostro si rivolse a Zambelli, dirigente bianconero, che chiese tali permessi direttamente a Giovanni Agnelli. Egli concesse tali permessi, e comprendendo come il calcio potesse divenire un importante modo di favorire indirettamente la propria industria, prese al volo l’idea dello stesso Zambelli di acquistare la squadra. Lo fece il 24 luglio 1923, dandone la gestione al figlio Edoardo, meno impegnato in FIAT a livello dirigenziale. Il rampollo del Senatore, dando alla squadra un’impostazione aziendale moderna, svolse alla grande quella ricerca di consenso di cui aveva avuto mandato dal padre: in dodici anni, dopo che nei precedenti ventisei la Juventus aveva conquistato il solo Scudetto del 1905, ne vinse sei, di cui cinque di fila, inaugurando con il Barone Mazzonis, due entità che da allora andranno a braccetto, la “Fidanzata d’Italia” e lo “Stile Juventus”.
  4. Purtroppo l'Avvocato adorava "spargere il seme della regale pannocchia" (cit), ma i risultati non sono stati all'altezza. Caro Stefano, chissà se un giorno potremo riassaporare quel gusto di appartenenza ad un ideale di classe, stile ed eleganza. Che tristezza
  5. “C’è chi pensa che la Juventus sia il problema del calcio italiano. Al contrario: è parte della soluzione. Ne è da sempre l’ossatura. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di Serie A e serie minori”. Poi però ci facciamo fare di tutto da quella banda di delinquenti. Per poi dire, con classe, "è acqua passata". ma va a da' via i ciapp! Le tue, però, perché le mie (nostre) non ricavano un euro dall'essere costantemente maltrattate. Zero euro a questo patetico individuo
  6. Come ho avuto modo di scrivere in altre discussioni, per me la farsa del 2006 è stata un punto di non ritorno. I successivi 9 anni di trionfi li ho personalmente vissuti certamente con gaudio ma anche con un retrogusto di forte malinconia, la macchia che ci è stata appiccicata è un'onta indelebile che non riuscirò mai a superare. Come se fosse venuta a mancare una persona cara. E aver capito da dove fosse partita quell'ignobile schifezza, ha contribuito a far nascere un sentimento d'odio a 360 gradi, fuori e dentro la Juve. Diciamo quindi, per rendere più chiaro il mio messaggio precedente, che con la colorita espressione di Volonté intendo l'auspicio di una distruzione totale delle blatte nerazzurre, con contestuale rivisitazione (a nostro favore) dell'immonda farsa. Un caro saluto
  7. Amico mio, e amici tutti, una finale persa non è sufficiente. Di certo è un momento molto godurioso, ma se c'è un karma devono patire ancora tante sofferenze. A me torna in mente una scena del film "La classe operaia va in paradiso", con Gian Maria Volontè, nel quale il grande attore interpretava un operaio stakanovista e cottimista, che dopo aver perso un dito prende coscienza dello stato misero della propria esistenza. A quel punto dice: mi dovete restituire tutto quello che mi avete rubato quando facevo lo stakanovista! Dovete ricacare tutto, anche il dito! Ecco, io dico: DOVETE RICACARE TUTTO, ANCHE IL 28 E IL 29! A quel punto mi riterrò soddisfatto
  8. oggi sembra che non vada più di moda.... se penso che persino quel chiordone di Cassano si vanta di aver avuto più di 600 donne, rimpiango di essere nato bellino ma senza talento calcistico. Comunque, andato via Vieri, arrivò Pippo Inzaghi. A dimostrazione che il vero fuoriclasse era il Direttore: comprava e vendeva grandi giocatori (ogni tanto qualche schiappa) mantenendo sempre uno standard elevato. Autofinanziandosi. Negli ultimi anni abbiamo invece visto uno sperpero di danari veramente imbarazzante. Su Weah figlio non mi esprimo, ammetto di averlo visto all'opera un paio di volte e non mi ha di certo impressionato. Speriamo che il padre gli abbia trasmesso la passione per la Juve
  9. juventino milanese

    Di Marzio: Cuadrado all'Inter

    Scusami, dare dello "schifoso colombiano" ad un giocatore che per anni ha tirato la carretta mi pare per lo meno ingeneroso. Andrà dai cartonati e non cambierà i rapporti di forza. Tifo Juve da decenni, e a parte l'allenatore salentino e Ibra non ricordo giocatori che facendo il tragitto Torino Milano (e non viceversa) abbiano lasciato il segno. Non ti arrabbiare, concentriamoci piuttosto sui nostri acquisti perché, ad oggi, la rosa è peggiore di quella dell'anno scorso.
  10. Un incubo. Andrà a finire che non ci vorranno né in Uefa né in una eventuale Superlega: schifati da tutti, persino da gran parte dei propri tifosi. Reietti, traditori, o molto semplicemente la quarta categoria di uomini elencati da quel grande scrittore che era Leonardo Sciascia: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliaiinculo e i quaquaraquà. Caro Avvocato, quanto mi manchi.
  11. Sempre grato a Leo. Avrebbe comunque dovuto farsi da parte da solo. Brutto metterlo fuori rosa in questa maniera, e se penso che abbiamo in squadra un influencer che non gioca da oltre un anno, girano i cabasisi...
  12. juventino milanese

    Oggi è il compleanno del Direttore Luciano Moggi

    Auguri Big Luciano! Ebbi la possibilità di scambiare 4 chiacchiere con il Direttore durante un raduno precampionato a Salice Terme. L'impressione, suffragata anche dagli aneddoti rivelatimi da una persona mia conoscente che in Juventus ci lavorava, era quella di persona molto simpatica, gioviale e scherzosa. Ma che all'occorrenza avrebbe potuto schiacciarti senza tanti ripensamenti. Conscio di essere il migliore in un mondo di squali. Purtroppo la figura perfetta per creare una delle più grandi farse di questo paese, perché come disse Enzo Biagi: Una sentenza pazzesca perché punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perché tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino? Nonostante l'età, lunga vita al Direttore ed un augurio di poter vedere la propria figura completamente riabilitata
  13. juventino milanese

    Oggi Gianluca Vialli avrebbe compiuto 59 anni

    Auguri Gianluca, Grande Uomo e trascinatore. Manchi. È un onore e un onere giocare nella Juventus. Senti il peso della maglia, il dovere di riconsegnarla piegandola per bene riponendola un po' più in alto di dove l'avevi presa"
  14. Come giocatore non ho avuto la possibilità di vederlo all'opera; ricordo però alcune partecipazioni alle trasmissioni televisive lombarde dove, forse necessariamente spinto ad interpretare un ruolo, non brillava per simpatia nei nostri confronti. Tuttavia noi juventini riconosciamo la grandezza degli avversari, quelli degni di essere ricordati nell'olimpo, e senz'altro Suarez è uno di questi. Riposa in pace Campione.
  15. "Annosa questione" a casa mia significa che va avanti da molti anni. Nessuna stima di questo individuo, ma le basi della lingua dovrebbe conoscerle. Quindi non si riferisce alla sola vicenda plusvalenze di quest'anno, e nemmeno al fair play finanziario ed all'affare Supelega. Niente niente sto grandissimopirla si è accorto che sono decenni che la Juve, unico traino economico di questo ridicolo e insignificante sistema calcistico italiano, combatte una battaglia contro nemici molto potenti e che alla fine chi ne paga le conseguenze è anche il resto del carrozzone? C'è voluta la ribellione di "6000 facinorosi"? Mi aspetto un paio d'anni di esclusione dalle competizioni europee, col beneplacito dell'algido lungagnone sabaudo dal cognome straniero, e successivamente una ridistribuzione politica di successi e proventi. Per me possono fallire, tutti.
  16. È un primo passo importante. Piano con i trionfalismi, c'è tanto da lavorare. Come disse Mr Wolf:
  17. juventino milanese

    La mia Juventinità. Buon viaggio papà

    Un forte abbraccio. E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio. (Tiziano Terzani)
  18. Tanti Auguri a tutti. Ed a Stefano @29 MAGGIO 1985, punto di riferimento e colonna portante di VS, 100 di questi giorni!
  19. juventino milanese

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    A volte ce lo chiediamo anche noi.😀 Poi però, a parte quando ti sei beccato un ban, ci si rende conto che molto spesso sei più piacevole di alcuni gobbacci... Fai il bravo. Bentornato
  20. Avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore. In questo paese di peracottari gli hanno appiccicato l'etichetta di simulatore, ma se avesse giocato per qualsiasi altra squadra di vertice, lo paragonerebbero a Garrincha. gracias por todo, buena suerte!
  21. patetici, ipocriti, vergognosi. Detto che, per quel che mi riguarda, tornerei ai numeri dall' 1 al'11, trovo veramente surreale che si occupino di ste cose (per carità, anche a me fanno schifo i riferimenti all'ideologia nazista) e poi ci ritroviamo come rappresentanti al Governo dei personaggi (non faccio nomi) che – per ammissione dei suoi stessi quadri e dirigenti – conservano intatta la memoria delle loro lercie radici ideologiche e storiche. Sempre peggio
  22. Collo lungo, e chiappe ben aperte. Se esiste un karma, ste blatte immonde devono marcire per sempre
  23. Penso che tutti noi abbiamo amato enormemente il Del Piero giocatore, fuoriclasse che da giovanissimo fu in grado di prendere il posto di un certo Roberto Baggio nel cuore dei tifosi, uno dei più grandi ad aver indossato la maglia numero 10 bianconera insieme a Sivori e Platini. Francamente non comprendo coloro che sbrodolano per un suo ritorno in società: quali sono le attitudini dimostrate dopo che ha smesso di giocare? A me pare che abbia curato esclusivamente la propria immagine, cercando di piacere trasversalmente a tutti. Per carità, cosa del tutto legittima. Ma non è che ricoprendo un ruolo in società, di colpo si trasformi in un nuovo Boniperti come dirigente. Noi abbiamo disperatamente bisogno di gente capace. Una buona serata
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