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CT: "Kean sul mercato: in stagione è sempre stata l’ultima scelta nonostante il rilancio da titolare nella notte di Siviglia. Chiesa ad oggi è forse il più sicuro di rimanere"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Juventus forum
In Premier ha già giocato, fallendo, perchè giocava in una squadra mediocre (l'Everton), come ahimè non è all'altezza la Juve di quest'anno. In Francia non ha fatto male, guarda caso il reparto era di primissimo livello (PSG). Queste le statistiche (presenze e reti): 2016-2017 Juventus 3 (1) 2017-2018 Verona 19 (4) 2018-2019 Juventus 13 (6) 2019-2020 Everton 31 (2) 2020-2021 Paris Saint-Germain 26 (13) 2021 Everton1 (0) 2021 Juventus 58 (11) Mi piacerebbe vederlo in una Juventus con un altro modo di giocare. Le critiche sono ingenerose e pretestuose. E ho il sospetto che in taluni casi siano persino dettate dal colore della pelle. Moise quest'anno molto meglio degli altri 2. Forza Moise, forza ragazzo -
Oggi Gaetano Scirea avrebbe compiuto 70 anni
juventino milanese ha risposto a Malaman Discussione Juventus forum
cari amici, d'accordo con voi: chi c'era quella sera non potrà mai dimenticare lo sconforto che provammo. Un Uomo, un Grande Campione serio ed educato ci lasciava per sempre. Col senno di poi, faccio fatica ad immaginare come Gaetano si sarebbe potuto trovare nel mondo del calcio che arrivò dopo di Lui. Vorrei condividere un articolo di Tuttosport: Elegante e raffinato. Educato e onesto. Esempio di lealtà e gentilezza. Gaetano Scirea è stato, è e sarà per sempre un artista. Non solo del calcio, ma della vita. Leader silenzioso e uomo per bene, andatosene via all’improvviso, su una strada in Polonia tra Varsavia e Cracovia, a soli 36 anni. Dal 3 settembre 1989 Gaetano non è più in questo mondo, ma continua a vivere attraverso le tracce che ha lasciato e le parole di chi è rimasto. Per onorare la sua memoria bisogna ricordarne la grandezza e seguire il suo modello, di vita e di calciatore. MORSI E PALLEGGI - Tutto comincia mentre il piccolo ragazzo, nato a Cernusco sul Naviglio, palleggia davanti a un muro per le strade di Cinisello Balsamo mentre mastica un panino. Disinvolto, sereno: a testa alta. Destro, sinistro. Non guarda né la palla tra i piedi, né lo snack tra le mani: ha tutto sotto controllo. Gianni Crimella, allenatore della Serenissima S. Pio X, si ferma a guardarlo. Rimane impressionato: la palla casca sempre nello stesso punto e il ragazzo non ha bisogno di muoversi, intanto continua a mordere il panino. Potrebbe essere un grande innesto per la sua squadra: lo è. Gaetano ha nove anni e gioca punta nel campo di calcio a sette. Segna gol a grappoli, nonostante venga spesso schierato con quelli più grandi di lui. Scirea non fa altro che avere la palla tra i piedi: oltre alle partite con la Serenissima, gioca con la squadra del bar, anche senza il permesso dell'allenatore. Quando Gaetano compie 14 anni, il suo maestro lo manda a fare un provino all'Atalanta: il ragazzo per la prima volta si trova su un campo di calcio a 11. Segna anche in quell'occasione, ma la società bergamasca è titubante. Poi dà l'ok: nel 1967 Scirea è un giocatore delle giovanili nerazzurre. PRIMI PASSI - Da Cormano a Bergamo in corriera, con il sole o con la nebbia. La signora Giuditta, la mamma di Gaetano, lo implora a rimanere a casa quando c'è brutto tempo: il figlio dice inizialmente di sì, poi lascia sempre un biglietto con scritto “Ci vediamo stasera”. Segue l'esempio del padre Stefano, il quale non ha mai saltato un giorno di lavoro alla Pirelli: allo stesso modo Gaetano non salta mai un allenamento. Quando questo finisce, gli altri scappano a casa. Scirea no. Resta ad ascoltare i consigli degli allenatori o dei massaggiatori: qualcuno gli dice che uno dei suoi compagni di squadra non si sta comportando bene e Gaetano ci va a parlare. È un angelo custode che arriva all’Atalanta come punta, poi si sposta sulla fascia, a centrocampo e in mediana. Lì, nel mezzo, è fin troppo corretto: Giuseppe Brolis, responsabile delle giovanili, gli promette un premio nel caso riuscisse a farsi ammonire. Non mette mai mano al portafogli. Intanto, però, Gaetano mostra tecnica ed intelligenza sopraffina per adattarsi al ruolo meglio degli altri. Quando il libero della prima squadra, Giancarlo Savoia, si rompe il braccio, per sostituirlo, Giulio Corsini sceglie dalla Primavera quel ragazzo nato a Cernusco sul Naviglio. C’è un problema: c’è la trasferta a Cagliari e bisogna marcare un certo attaccante che romba come un tuono, è Gigi Riva. La partita finisce 0-0: inizia la storia di Gaetano Scirea. Da quel giorno nessuno riesce più a toglierlo dal campo Scirea. Eppure, il compagno in allenamento lo guida: «Devi sforzarti. Devi pensare come l'attaccante: devi prevedere e anticipare. Mi raccomando, tratta bene la palla, altrimenti piange» e Gaetano, quella palla, la accarezza a ogni tocco. LA JUVENTUS – Dopo un altro anno a Bergamo, arriva l’occhio sempre vigile di Boniperti che lo vuole alla Juventus. La trattativa si svolge in una tenuta degli Agnelli nel novarese: c’è qualche disguido sul prezzo. Il presidente Bortolotti porta Scirea dai dirigenti bianconeri e dice: «Che sia un campione, dovrà dimostrarlo. Che sia un grande uomo, posso già garantirlo». È per questo motivo che il numero uno dell’Atalanta lo vuole presentare di persona alla famiglia della Vecchia Signora. L’Atalanta lascia partire il suo gioiello per un miliardo di lire, Giorgio Mastropasqua come contropartita e tre sacchi di riso. Al primo allenamento con la nuova maglia lo accompagna il fratello Paolo. Gaetano, dopo tre giri attorno allo stadio, non trova l’entrata. In realtà gli manca il coraggio di presentarsi davanti a tutti quei campioni. Poi entra e cambia tutto: diventa il protetto di Zoff, che lo considera un fratello minore e ama tanto il suo silenzio. Diventano inseparabili e ancora non sanno che saranno l’anima della Nazionale Mundial del 1982. Nel 1975, dopo aver vinto il primo Scudetto in bianconero, festeggia con la squadra in discoteca fino all’alba: quando esce è pronto ad andare in edicola e comprare i giornali per leggere delle sue gesta e di quelle dei compagni. Il giornalaio, però, è vicino alla fermata dell’autobus che porta gli operai in FIAT: Gaetano pensa ai genitori, che non hanno mai saltato un giorno di lavoro, lascia perdere i giornali e si vergogna di farsi vedere vestito da sera alle 6 di mattina da chi andava a lavorare. Un uomo prima che un calciatore. Un campione nella vita prima che sul campo. I titoli vinti contano poco e sono tanti: dopo il Tricolore del ‘79 non pensa a festeggiare, pensa al futuro dell’Italia calcistica. Elogia un giovane che si chiama Franco di nome e Baresi di cognome: «Guardate come anticipa, come spinge. È bravissimo: Bearzot dovrà prenderlo in considerazione». Una modestia fuori dall’immaginario, soprattutto per un calciatore. Un’umiltà che metteva in imbarazzo. Il giorno che dà l'addio al calcio, il 15 maggio del 1988, sua moglie Mariella gli organizza una festa a sorpresa, ma Gaetano ha già preso un impegno: deve inaugurare il torneo dell'oratorio nel quale è cresciuto e non vuole mancare. È in questi ricordi che vive ancora Gaetano Scirea, non solo nei video passati alla mitologia calcistica nei quali colpisce di tacco un pallone nell’area della Germania Ovest nella finale dei Mondiali 1982 e carica il destro (e l’urlo) di Marco Tardelli. Gaetano è stato un signore del calcio fenomenale nella sua normalità e un uomo normale diventato fenomeno di signorilità. Bandiera della Juventus amata da tutta Italia, ben prima che rimanesse intrappolato tra le fiamme di una vecchia Fiat nei pressi di Babsk. Un angelo bianconero che vive ogni giorno nel ricordo dei tifosi, che siano juventini o di qualsiasi altra squadra. Un esempio da seguire e da portare in alto, affinché continui a vivere da qui all’eternità. ricordo anche una frase di quel grande poeta che era Vladimiro Caminiti: [Dopo la morte di Gaetano Scirea] "Morire giovani capita ai profeti, ai poeti, ai predestinati, ai santi. Ma è una menzogna, morire giovani è solo una porcheria" ciao Gaetano, ovunque tu sia Auguri -
Il Giornale: "Allegri in bilico: ad Elkann non sono piaciute le parole dopo la sconfitta ad Empoli, con il riferimento al fatto che l’anno prossimo la Juventus non potrà vincere"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Juventus forum
negli anni post farsa, alla domanda su quanti scudetti avesse vinto la Juventus: "scudetti che abbiamo vinto noi sappiamo quelli che abbiamo vinto, e quello è quella cosa importante”. Nei giorni scorsi, alla Bocconi di Milano, Elkann ha affermato che quasi la metà degli studenti che escono dal sistema scolastico non possiede competenze matematiche accettabili. “Questa situazione è motivo di grande preoccupazione, poiché ha implicazioni significative per il futuro di questi giovani. Senza solide competenze matematiche, si troveranno ad affrontare notevoli difficoltà nel proseguire gli studi o nel trovare un lavoro soddisfacente”. eppure Lui non ha avuto problemi nel ritrovarsi a capo di un impero finanziario -
Non sono questi i valori che mi hanno insegnato nel 2006. Giù le mani dalla Juventus!
juventino milanese ha risposto a 2006 Anti Inter Discussione Juventus forum
Scusa il cozza, puoi spiegare ilcazzo che hai scritto? Ma che è? Delirio antioccidentale? Siamo su un forum, rispetta le opinioni degli altri -
Comunicato ufficiale Juventus: "Grande amarezza per il club e i suoi milioni di tifosi, penalizzati oltremodo in assenza di regole chiare"
juventino milanese ha risposto a The Italian Giants Discussione Juventus forum
in compenso quella granfacciadapirla si faceva fotografare tutto giulivo a festeggiare lo scudetto dei napolicchi cosa diavolo dobbiamo sopportare, cosa abbiamo fatto di male?! -
Comunicato ufficiale Juventus: "Grande amarezza per il club e i suoi milioni di tifosi, penalizzati oltremodo in assenza di regole chiare"
juventino milanese ha risposto a The Italian Giants Discussione Juventus forum
dai, non postiamo ste minchiate... non ha mai detto una cosa del genere. Anche se è vero che se fosse ancora vivo, quel coacervo di FDP livorosi antijuventini si sarebbero ben guardati dal fare tutto ciò che hanno fatto dopo la sua scomparsa -
Solidarietà alle popolazioni colpite dall'alluvione
juventino milanese ha aggiunto una discussione in Off topic
cari compagni di tifo bianconero, apro questa discussione in off-topic non sapendo se avrà visibilità, tuttavia vorrei esprimere la massima solidarietà a tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo per i danni causati dall'alluvione in Emilia Romagna. Le immagini che sto vedendo mi hanno letteralmente sconvolto. Sarà per il fatto che sono zone a me molto care, ricordo di una gioventù "vitellona", ma i miei pensieri vanno a coloro che hanno perso tutto. Un abbraccio Chissenefrega se i cartonati sono in finale. -
Allegri post Siviglia: "I dettagli hanno fatto la differenza ma queste gare sono esperienza per i giovani. L'annata si chiude senza titoli ma resta buona. Ora testa all'Empoli"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Archivio discussioni Vecchiasignora.com
Annata resta buona? Esperienza? Ormai sono tutti scollegati dalla realtà.... -
Nando Llorente appende gli scarpini al chiodo
juventino milanese ha risposto a Amici Luccicanti Discussione Juventus forum
A me piaceva, centro-boa per Carlitos. E ogni volta che segnava mi tornava in mente questa canzoncina: Buona giornata a tutti -
Notts County promosso in League Two... C'mon!!!
juventino milanese ha risposto a Karma Cop Discussione Juventus forum
Caro amico e cari amici, è un po' lungo ma vale la pena rinfrescare la memoria. Da Wikipedia: La maglia Storia «Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo.» (Frammento delle dichiarazioni di Eugenio Canfari, uno dei fondatori della Juventus, quando ne assunse la presidenza nel 1898) Quella che è comunemente considerata la storica tenuta di gioco della Juventus, una camicia rosa carnicino con cravatta o farfallino nero, accompagnata a pantaloncini e calzettoni pure neri, venne introdotta dopo la sua ricostituzione quale «Foot-Ball Club» nel 1899 e originariamente adottata, date le ristrettezze economiche in cui versava il club agli albori, essenzialmente per l'esigenza di ricorrere al tessuto meno costoso disponibile sul mercato, per l'appunto il percalle rosa; questa divisa, comprendente anche voluminose cinture che richiamavano le fasce dei giocatori di palla basca, e un berretto a identificare il capitano della squadra, venne sfoggiata sino all'entrata nel Novecento. In precedenza, tuttavia, la prima divisa juventina del biennio 1897-1898 fu una semplice camicia bianca con calzoncini neri, indossata nelle diverse competizioni in cui era impegnato l'allora «Sport-Club» alla fine dell'Ottocento. Pochi anni dopo la fondazione, le divise rosanero avevano già fatto il loro tempo in casa juventina, sia perché irrimediabilmente usurate dalla pratica sportiva, sia perché il rosa era ormai visto da più parti come una tinta non molto mascolina. Secondo quanto attestato nelle memorie del fondatore e in seguito presidente Enrico Canfari, fu a questo punto che si fece avanti un inglese, Gordon Thomas Savage, tra i soci del club e commerciante all'ingrosso di prodotti tessili a Torino, nonché giocatore di calcio nell'International Foot-Ball Club oltreché arbitro in alcune partite ufficiali: questi, visto l'ormai stinto rosa pallido delle camicie dei giocatori juventini, propose loro di sostituirle comprando in Inghilterra delle nuove divise, rosse con bordini bianchi, simili a quelle utilizzate dal Nottingham Forest. Ciò avvenne grossomodo nel primo lustro del XX secolo, tuttavia col tempo è andata perduta la certezza di una data: la storiografia ufficiale fissa convenzionalmente al 1903 questo momento, anche se nelle sue memorie Enrico Canfari si limitò a parlare di «un percalle sottile e roseo che portammo, sbiadito all'inverosimile, sino all'anno 1902»; ulteriormente, nuove ricerche svolte negli anni 2010 hanno ventilato l'ipotesi di retrodatare financo al dicembre del 1901 l'abbandono del rosanero. Fatto sta che, ricevuto l'incarico, Savage si mise in contatto con una fabbrica tessile di Nottingham e inviò l'ordine d'acquisto, accompagnandovi come campione la più maltrattata delle vecchie camicie rosa. L'impiegato del luogo, alla vista dello scolorito capo, probabilmente credette che anziché rosa fosse bianca e macchiata: sicché, vista la coincidenza con i colori bianconeri dell'altra compagine di Nottingham, il Notts County, uno dei più antichi club del campionato inglese di calcio e rivale storico dei Garibaldi Reds, pensò bene di spedire in Italia una dotazione di uniformi appunto dei Magpies. A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale, le quindici maglie a strisce verticali bianche e nere decisamente non piacquero, ma data la prossimità del campionato non vi erano alternative per i soci-giocatori juventini: pertanto dovettero adottarle, insieme a pantaloncini e calzettoni di colore nero, talvolta con laccetti all'altezza del colletto. A dispetto dei giudizi iniziali, ben presto divennero queste le divise ufficiali della squadra piemontese, in quanto sembrava che «portassero fortuna» alla società: assurgeranno tra le casacche più famose al mondo, sia per i numerosi successi sportivi dei torinesi sia perché prese da riferimento, assieme agli altri distintivi juventini, da vari altri club a livello internazionale. «[La] Juve indossa le maglie [bianconere] da allora, considerando i colori aggressivi e forti. Un esempio di come il Notts ha contribuito a modellare uno dei più grandi club al mondo, e la prova di questo è che la divisa della Juventus è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo.» (Frammenti della storia del Notts County e articoli correlati pubblicati nel quotidiano inglese Daily Mail) -
Auguri a karate, SuperTalismano e ad altri 9 cari utenti. Happy birthday to all!
juventino milanese ha risposto a *38allori* Discussione Il diario bianconero di Marica
Auguri a tutti! -
Caso plusvalenze, resi noti i componenti della Corte d'Appello Federale: Ida Raiola presidente
juventino milanese ha risposto a Dale_Cooper Discussione Calciopoli, Plusvalenze e (In)giustizia varia
Ottima osservazione. Non sono un avvocato e non ho nessuna competenza giuridica, penso però che ti riferisca al "legittimo sospetto": Copio uno stralcio trovato in rete: Il legittimo sospetto è stato introdotto nel nostro ordinamento giudiziario dalla c.d. Legge Cirami (L. n. 248/2022). La Legge Cirami ha, infatti, ampliato i casi di rimessione del processo aggiungendo alle altre due ipotesi disciplinate dal codice di procedura penale ( riunite sotto la dicitura codicistica “gravi situazioni locali non altrimenti eliminabili”) quella del legittimo sospetto. La rimessione del processo è un istituto previsto dal nostro legislatore per risolvere i “casi nei quali è pregiudicata l’imparzialità dell’intero ufficio giudicante territorialmente competente”. Il legittimo sospetto si concreta in una situazione di dubbio circa l’imparzialità e la serenità del giudice riferita a motivi di ostilità ambientale. non credo proprio che in questa vicenda surreale si possa applicare, tuttavia sarebbe interessante conoscere il parere di qualche avvocato tra i nostri fratelli -
Caso plusvalenze, resi noti i componenti della Corte d'Appello Federale: Ida Raiola presidente
juventino milanese ha risposto a Dale_Cooper Discussione Calciopoli, Plusvalenze e (In)giustizia varia
chiediamoci come mai siamo il paese dei sotterfugi, della scorciatoia, dell'opportunismo. -
Gatti post Siviglia: "Un gol importantissimo ma solo se al ritorno passiamo! Siviglia forte ma è tutto aperto"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Juventus forum
Ho paura che i fenomeni possano venderlo, rinnovando invece alle mummie. Grande Gattone! -
Danilo post Siviglia: "Rigore su Rabiot? Queste cose le lasciamo a voi, non dobbiamo sprecare energie"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Juventus forum
Ma quante energie occorrono per reclamare un rigore? O per rimarcare l'episodio nel dopopartita? Boh, manco fossero degli attempati ottuagenari. Non li capisco -
Il Ministro dello Sport Abodi: "L'attualità ci dice che la giustizia sportiva deve essere più trasparente e credibile"
juventino milanese ha risposto a ufobianconero Discussione Juventus forum
HAI STANCATO! -
Disdette a Sky/DAZN: Comunicati congiunti di vari Juventus club d'Italia. Il Giornale: 500.000 disdette, tsunami sul valore del campionato
juventino milanese ha risposto a Phyllis Discussione Juventus forum
scusami @garrison, non voglio prendere le difese dell'utente @comevava’ che hai citato, io per esempio sono contrario al cambio di proprietà anche se vorrei un deciso e perentorio cambio di approccio comunicativo. Ti secca però se dico che dire ad un'altra persona che "scrive boiate" è maleducato ed offensivo? inoltre se guadagnasse svariati miliardi di euro probabilmente sarebbe da un'altra parte invece che su VS ad esprimere i suoi pareri. Siamo su un forum, se si rimane nei limiti dell'educazione non mi pare che quello che ha scritto sia così esecrabile. Io provo interesse per quello che scrivi, ma negli ultimi tempi noto una certa tendenza a voler ad ogni costo cercare di essere "splendido", "io sono io e voi non siete un *". Per favore non farmi cambiare idea. con immutata stima , a te ed a tutti auguro una buona giornata -
Elkann: "Juve non è il problema ma parte della soluzione, stiamo facendo di tutto per proteggerne gli interessi. Giuntoli? Ha tante scelte, sceglierà lui"
juventino milanese ha risposto a Giannij Stinson Discussione Juventus forum
senza offesa, comprendo il tuo stato d'animo ma sei un pò ingenuo. La più grossa porcata (2006) l'hanno fatta proprio mentre c'era un "vuoto" di potere nella Famiglia.. Quello che questo paese di peracottari vuole, è far si che la Juve sia (possibilmente il più in la possibile) uniformata alle altre squadre. alla faccia dell'eccellenza. -
Elkann: "Juve non è il problema ma parte della soluzione, stiamo facendo di tutto per proteggerne gli interessi. Giuntoli? Ha tante scelte, sceglierà lui"
juventino milanese ha risposto a Giannij Stinson Discussione Juventus forum
Amici, comprendo e condivido quello che dite ma vogliamo almeno incazzarci per la mancata difesa di NOI tifosi? questi sembra che ci prendano proprio per coolo, come se non esistessimo. e' questo quello che fa male, il sentirsi abbandonati. Loro sono dei privilegiati, a noi uccidono ancora una volta la passione -
Elkann: "Juve non è il problema ma parte della soluzione, stiamo facendo di tutto per proteggerne gli interessi. Giuntoli? Ha tante scelte, sceglierà lui"
juventino milanese ha risposto a Giannij Stinson Discussione Juventus forum
Questa intervista dimostra ancora una volta che i nostri dirigenti/proprietari sono del tutto SCOLLEGATI dal proprio popolo. Capisco che non possano urlare e mandare tutti al diavolo, come farei io, ma l'intervista doveva limitarsi, sottolineandola con fermezza, al fatto che ci si difenderà in tutte le sedi e al fatto che in Italia il calcio va a morire. Tutto il resto è un insulto a NOI. YAKI, svegliati! -
Pubblicate le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni sulle plusvalenze: impianto accusatorio considerato solido
juventino milanese ha risposto a ''J'' Discussione Calciopoli, Plusvalenze e (In)giustizia varia
mettiamoci il cuore in pace: accettare l'ennesima farsa certificherebbe che LA JUVENTUS E' TOTALMENTE SCOLLEGATA DAL SUO POPOLO. -
Platini: "Sono sempre rimasto juventino. Ceferin e Infantino usurpatori di poltrone, la Superlega si farà ma non così"
juventino milanese ha risposto a ciumbia Discussione Juventus forum
Bro, completamente d'accordo. ottimo nickname ed eccellente foto del profilo! -
Platini: "Sono sempre rimasto juventino. Ceferin e Infantino usurpatori di poltrone, la Superlega si farà ma non così"
juventino milanese ha risposto a ciumbia Discussione Juventus forum
Giovanni Agnelli: L'abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras. Mi piacerebbe moltissimo che avesse un ruolo nella Juventus che verrà, lo spirito di rivalsa potrebbe giocare un ruolo fondamentale per entrambi. Michel, idolo della mia giovinezza, signore in campo e fuori: ti aspettiamo! -
Allegri post Atalanta: "Abbiamo vinto una partita importante e difficile. Vlahovic è entrato bene, certi cori sono da condannare"
juventino milanese ha risposto a Deborah J Discussione Archivio discussioni Vecchiasignora.com
Premessa: sono per il cambio di guida tecnica a fine stagione. Detto questo, fino ad allora piantatela di romperelepalle! Forza Juve