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Il fatto è che queste micro squadre, vedasi Fiorentina, Napoli, Roma, Bologna, Parma, anche lo stesso Genoa hanno tifoserie che hanno dovuto inventarsi una rivalità per la loro stessa esistenza e quale miglior occasione della più grande squadra d'Italia?

Bisogna anche dire che, ad onor del vero, Roma è stata sempre tranquilla su questo fronte, nonostante la profonda rivalità, gli juventini vivono da sempre in mezzo all'Urbe. Però il clima di questi mesi non aiuta di certo...

Appunto, sarebbe ora di non sottacere più nulla e portare all'ordine del giorno un problema che in qualche caso isolato rischia di degenerare. Il silenzio ha alimentato i regimi, nella storia, figuriamoci barbarie di questo tipo.

Il sentimento popolare che fomenta l'odio personale. Questo episodio non è solo che l'ultimo. Questa non è delinquenza organizzata, non è la solita questione ultrà, questo è odio individuale, ed è il frutto di ciò che sta succedendo da due decenni, ne sono responsabili gran parte della carta stampata e parte della politica. Pochi anni fa successe ad un padre, reo di portare il proprio figlio verso lo stadio con la indossando una maglietta bianconera, mi pare in Emilia. Non ricordo episodi, altresì, similari dove tifosi isolati, in particolare ragazzi o ragazzini, del Napoli, Milan o Inter piuttosto che Roma siano aggrediti da tifosi avversari per mero "odio". Quando parlo di clima reso irrespirabile nei confronti del tifo bianconero anche nei posti di lavoro, tipo uffici, dove sovente dallo sfottò si passa all'insulto ed alla questione personale, e quando si parla dei dubbi su quanti tiferanno Juve nelle prossime generazioni, credo di non essere tanto lontano dalla realtà. A Napoli centro in qualche negozietto ci sono da diversi anni.

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Si, sono i soliti noti. Felici di poter dire checcefrega noi siamo la Juve. E gli avvoltoi banchettano felici e contenti.

E invece credo proprio che TUTTI abbiano ornai capito cosa è la Juventus. L'unica societa sportiva al mondo che può essere vessata, denigrata e depotenziata ad orologeria, diciamo a cadenza poco più che decennale. Ma sembra che qualche 'tifoso' ne sia quasi lieto.

Si attende la postilla solenne ' ci difenderemo senza arroganza ' .

Più che durò servirebbe un intervento concreto e fermo. Ricordo cosa scatenarono gli innominabili quando persero a tavolino per la vicenda asl-covid.

Si, era scontato. Usano tutti gli stratagemmi. L'art.4 è una roba seria, prima di arrivarci bisognerebbe avere sul tavolo carte ineccepibili. Ma quando c'è la Juve gli articoli volano sul tavolo come le carte a briscola.

Nel procedimento ordinario per reati ingenti puoi alleviare la pena, non tramutare tutto in sanzione pecuniaria In quello sportivo non lo so come funziona ma sicuramente vale lo stesso principio. Di sicuro la contestazione di reato in questo caso è assai elevata.

La condanna riguardo la lealtà sportiva è come una condanna penale ... C'è poco da patteggiare.

Magari fosse quello. In ballo c'è ben altro che non le sc...ate. Ci sono incarichi istituzionali prestigiosi da decine di mila euro al mese. Vale per tutto ciò che ruota attorno ai sistemi clientelari politici. L'Italietta è questa. Senza futuro. Basta guardare la natalità a segno negativo e il sistema produttivo ormai ridotto all'osso rispetto agli anni 80. Ed oltre 100mila giovani/anno che se ne vanno all'estero.

Meglio, così, in tendenza, arriveremo a zero interisti e zero napoletani. E risorgerà il sole.

Poi altra cosa...il conduttore che quando parla sembra avere un uovo in bocca, cerca di delegittimarlo e chiede conforto a qualcuno non meglio precisato del fatto che si tratta di un fuoriprogramma. Povero burattino, in mano ai padroni e non sa nemmeno gestire le discussioni fuori copione, del resto se fosse stato un vero giornalista avrebbe fatto ben altra carriera.

Chissà se lo confermeranno il prossimo anno. Noi ci scherziamo ma ricordiamoci come finìrono Beha e Renga. Certo loro si occuparono della montagna calciopoli, nel caso di Mauro sono schermaglie da tifoso....però quando si accosta al soggetto Juventus il predicato verità qualcuno ha sempre cercato di oscurare.

Basterebbe entrare all'interno del gruppo di potere delle istituzioni sportive a livello fattivo, non barattando margini di manovra ai De Laurentis e ai Lotito con il via libera al progetto Superlega, la politica è una cosa seria e se ti vedono poco furbo ti sbranano, così è stato. Moggi si era messo contro il sistema Galliani che era molto più grande di lui ed è finito annientato a vita. Agnelli, per ora, ha fatto la stessa fine con dinamiche diverse. Serve avere di nuovo un direttore sportivo, navigato, che, di concerto con la Proprietà vada a occuparsi di politica nelle istituzioni sportive (e non solo).

Esatto, del caso Lukaku mi sono già espresso e purtroppo fa parte del distacco che la dirigenza, qualsivoglia, ha sempre avuto nei confronti dei tifosi senza mai mettere in conto che il sentimento popolare ha, nel tempo, intaccato anche le proprie sacre tasche.

Esagerato ...almeno una app per seguire in tempo reale, tipo Sofascore, la terrei. La società mi da la sensazione che stia facendo il possibile a livello giudiziale, pecca ancora un bel po' a livello comunicativo, ma è un viziaccio cronico, speriamo nel futuro sia migliore, perché anche il rispetto dovuto passa da questo elemento.

Si ok ma non bisogna tralasciare il lato emotivo e anche sostanziale. Ormai passiamo per una tifoseria di una squadra che truffa sistematicamente, non tutti sono più disposti ad iniziare a tifarla. Poi ovviamente sono d'accordo con te, nel momento in cui si tifa la Juve se ne sposa tutto il destino e si rema dalla stessa parte. Poi c'è da dire anche un'altra cosa. Anche basta con questa persecuzione, siamo l'unicum mondiale a livello sportivo e, probabilmente, anche aziendale ad avere inanellato una serie di processi sportivi e penali conditi da scandali e scandaletti, come dici tu, sistematici e montati ad arte perlopiù delle volte.

Tutto condivisibile, il tempo è galantuomo, mediamente diciamo. Il problema grosso è la resilienza nel tempo delle persone. In 25 anni ci hanno fatto di tutto, ne te ne io ne altri immaginavamo nel 1998 cosa sarebbe successo di lì in seguito, nemmeno a scherzarci su con gli amici. Le persone si logorano, salvo l'amore per i colori. Credo che per un nato nel 1990 sia stata dura tifare Juve e altrettanto trasmettere la passione ai propri figli.

Mi sembra un po' esagerato. Sulla società mi trovi d'accordissimo. Allenatore e giocatori stanno sputando l'anima per reagire e ci sono riusciti con un trend di risultati in campionato molto importante. L'impegno che ci mettono, secondo me, si vede eccome. Certo poi ci sono le pecche di una rosa che spesso è stata incompleta e dei difetti congeniti del tecnico che conosciamo da quasi 10 anni. Quest'ultimo aspetto però riguarda il campo.

Io invece mi tengo tutto, anche l'Heysel, è stata una vittoria terribile ma in buonafede. Sono gli altri che cercano compulsivamente di mandarci di traverso le conquiste fatte con un lavoro certosino fatto nel tempo.

Il problema è che loro con pochi mesi di "lavoro" spazzano via anni di vittorie nostre. Sono vittorie che, quando non revocate, rimangono macchiate nell'immaginario di tutti. Sono danni irreversibili e fanno storia, purtroppo.

Il 2006 è stato lo spartiacque senza dubbio, ma è stata la naturale chiusura del cerchio di una campagna infamante partita da fine anni 90 con la grande menzogna di Zeman che ha dato vita al processo penale che ha buttato solo fango sul mondo Juve. In quegli anni partiva l'affondo mediatico sulla scia delle calunnie morattiane. Furono 10 anni di continui attacchi mediatici con Moggi costretto a fare da parafulmine nelle varie trasmissioni, spesso senza successo in quanto non proprio abituato alla dialettica davanti le telecamere. Poi arrivo il 2006....e si pensava che non sarebbe più successo qualcosa di simile e invece....corsi e ricorsi storici.