Il Petomane

Il comportamento è doloso di per se (soggettivo), non ha alcun bisogno di un correo per venire in essere. Io uso le plusvalenze per alterare le poste del mio bilancio.

Basta abbaiare alla luna, cerchiamo invece di capire cos'è successo realmente. Il processo sulle plusvalenze si era chiuso con un nulla di fatto, anzi, con una figura barbina del procuratore federale che voleva condannare le società di calcio che avevano usato delle plusvalenze (a suo dire fittizie) portando come metro oggettivo di valutazione del cartellino dei calciatori il sito "transfermarket". La plusvalenza (nel calcio) è un illecito? No, visto che non esistono dei parametri oggettivi a cui agganciarsi per capire qual'è il REALE valore di mercato di un calciatore e quindi di conseguenza verificare oggettivamente se un club ha agito in modo doloso per sopravvalutare un suo tesserato creando quindi un plusvalore fittizio di bilancio. La plusvalenza quando è un illecito? Quando l'accusa riesce a dimostrare l'esistenza dell'elemento soggettivo del dolo (ovvero nella creazione in scienza e coscienza di un plusvalore per truccare i valori del proprio bilancio). Un procuratore che si ritrova tra le mani delle squadre che hanno in modo esplicito ricorso all'uso di plusvalenza fittizie onde truccare i propri bilanci non può fare nulla (per quanto suesposto), un procuratore che ha tra le mani delle intercettazioni telefoniche da cui si evince (suo giudizio di accusante) che dei dirigenti sportivi hanno usato in scienza e coscienza ergo dolosamente lo strumento della plusvalenza per salvare i propri bilanci può fare molto, può andare in fondo alla questione. Ora, la sentenza di primo grado sulle plusvalenza (per i motivi suesposti) si è conclusa con un nulla di fatto, ma questa volta la procura avendo in mano (grazie a delle intercettazioni) la raffigurazione palese dell'elemento doloso ha chiesto il riesame di questa sentenza vista l'esistenza di fatti successivi e quindi non accertati in primo grado per riaprire lo stesso giudicato. Il collegio giudicante ha analizzato il contenuto delle intercettazioni, ha ritenuto l'esistenza di elementi postumi sufficientemente gravi per riaprire il giudizio e ha inflitto alla Juve la pena di 15 punti di penalizzazione dato che la procura, questa volta, avendo in mano l'elemento soggettivo del dolo è riuscita a dimostrare il comportamento illecito dei dirigenti della Juve, dirigenti che hanno posto in essere queste plusvalenza al solo fine DOLOSO di aggiustare le poste di bilancio ottenendo un consuntivo apparentemente molto più benevolo. Il tifoso che dice: perché noi si e gli altri no perché sta commettendo un errore di metodo? Perché contro la Juve attraverso l'ascolto del contenuto delle intercettazioni l'accusa è riuscita a dimostrare l'elemento del dolo, per le altre squadre questo non è stato possibile. Il tifoso che dice: ma la Juve le plusvalenze le ha fatte da sola? Rispondo dicendo che la procura è riuscita a dimostrare il dolo dei dirigenti juventini, per gli altri dirigenti no. Il tifoso che dice: sentenza politica! Anche qui in punto di diritto mi sento di dover contraddire perché lo ripeto: i dirigenti della Juve parlando al telefono hanno confermato il dolo nella creazione delle notorie plusvalenze fittizie. TUTTO QUESTO in primo grado. Se prima si poteva affermare che erano tutte "chiacchiere" dell'accusa ora anche un giudice giudicante ha confermato quanto sostenuto dall'accusa e anzi, giudicando in modo ancor più grave il comportamento doloso dei dirigenti della Juventus, non si può più fare. Il tifoso più scaltro potrebbe dire: perché noi veniamo intercettati e gli altri no? Semplice, come la carriera di Guariniello conferma se si attacca la Juve e si gode della relativa magnificazione mediatica si fa carriera MOLTO velocemente mentre in altre regioni più instabili e pericolose una ingerenza del genere verrebbe cassata se non scoraggiata dal di dentro e soprattutto "dal di fuori".