OldLady1897

Non sono quotate in borsa, quindi è diverso. 🤡

Purtroppo siamo destinati alla mediocrità, in un campionato sempre più scadente, senza prospettive internazionali e in balia di una proprietà assente e un sistema che ci vuole distrutti. Per qualcuno è normale che il destino della Juventus sia diventare una squadra di seconda fascia, che guarda per sempre i vari Bayern Monaco, Barcellona, Liverpool... in un'altra galassia. Bisognerebbe essere a un livello tale da non invidiare nulla a nessuno. La storia, la tradizione parlano di una squadra che nell'arco di poco più di un secolo ha vinto tutto e più di tutti in Italia (anche quando contava molto di più), che aveva vinto tutto più volte in Europa e nel mondo, anche se molto meno di quel che avrebbe dovuto e con grandi rimpianti, dove hanno giocato regolarmente, in epoche lontanissime tra loro, moltissimi dei più grandi campioni della storia del calcio italiano, europeo e mondiale. Una squadra che è stata il punto di riferimento di un movimento calcistico capace di vincere il trofeo più ambito per quattro volte, quasi come il Brasile, contribuendo più di tutti tra giocatori, allenatori, tattiche. La Juventus oggi dovrebbe essere per diritto una delle società più grandi del mondo, aperta alla modernità, ambita da tutti i più grandi campioni, centro del calcio mondiale e regolarmente vincente ovunque, in Italia e soprattutto in Europa (riprendendosi con gli interessi quello che probabilmente è mancato, per eliminare i rimpianti chiudere definitivamente un cerchio di grandezza). Gli altri avanzano e noi siamo sempre più lontani. Invece che rimediare, tra 50 anni con questi Elkann diventeremo una sorta di Pro Vercelli del calcio mondiale.

Chissà quando queste partite diventeranno un'eccezione, e non la triste normalità? Comunque Bonucci direi troppo criticato umanamente dai nostri tifosi, dopo la vicenda Milan.

Hai ragione, è un incubo. Inspiegabile che la proprietà non faccia nulla per migliorare l'immagine. Poi secondo me non aiuta neanche, inconsciamente, il tipo di calcio che facciamo. Se giocassimo un calcio meno difensivo, meno triste, più divertente per gli spettatori, difficilmente la gente direbbe certe cose. Verrebbero associate a noi più qualità positive anche dal tifoso neutrale. Scherzosamente, magari, se comprassimo regolarmente brasiliani di livello, le cose lì cambierebbero. Da noi vengono raramente, o fanno spesso male. Anche se adesso, incredibilmente, ne abbiamo ben 3. (Tutti in difesa, però. Non tipo Neymar, Ronaldinho😅)

Higuain giocatore meraviglioso, peccato per la scarsissima mentalità vincente e difetti atletici importanti. Con più mobilità, prestanza atletica (sarebbe anche più forte nel gioco aereo con uno stacco di livello), focus vincente, e mentalità alla Ronaldo, sarebbe diventato uno dei grandissimi attaccanti all-time nella storia del calcio. Tasso tecnico spaventoso e istinto puro. Faceva gol da rapace e lanci impressionanti. Come doti, uno dei migliori attaccanti della storia della Juventus.

😅 Va sicuramente calibrato, però sempre miglior attacco, calcio spettacolo e giocavi per annichilire l'avversario. L'idea, da dichiarazioni degli interessati, era giocare per dominare e fare un gol in più (ne posso prendere anche qualcuno, tanto ne posso fare 4). Roba impensabile per noi adesso. Che poi è la filosofia di un sacco di squadre odierne. Punti a dominare e poi trovi un compromesso con l'equilibrio, non il contrario (difendo posizionale, catenaccio a oltranza e vedo di capire come sbloccarla)

Calcio giurassico, però la Juventus più spettacolare, secondo i resoconti storici, è quella della presidenza Gianni Agnelli, a fine anni '40 (dopo Superga)-primi anni '50, prima dell'esistenza delle coppe europee. Allenatore inglese (Jesse Carver, sostituito poi dall'ungherese Sarosi), allenamenti rigorosi, difesa moderna a zona, gioco a ritmi elevati, a tutto campo, estremamente organizzato nella manovra d'attacco, con 5 o più offensivi in campo (tra cui fuoriclasse come Boniperti e grandi danesi dell'epoca, come John Hansen, Karl Aage Praest, Karl Aage Hansen (prima di lui il campione argentino Rinaldo Martino)), e altri grandissimi campioni come il mediano/libero Carlo Parola. Gioco spettacolare, partite vinte con il pallottoliere, 100+ gol a campionato e due titoli in bacheca, nel 1950 e 1952. Si può vincere, anche alla Juventus, senza corto muso.

Probabile, comunque penso si riferisca a un campionato europeo top 5, non alle coppe europee.

Iniziamo a preparare le partite in maniera seria, così il Nantes è sotto di 2-3 gol quando non ti danno il rigore.

Meritavi di perdere solo per il fatto che hai smesso di attaccare poco dopo il vantaggio. (Hai ripreso solo dopo il pareggio). Una squadra che rinuncia a giocare in una partita europea merita di perdere, a prescindere. Si gioca per segnare dal primo al novantesimo. E se sbagli contropiedi/tiri è anche perchè sei poco lucido e organizzato. Non ti alleni bene, non sei abituato ad attaccare tanto e queste sono le conseguenze.

Sì, 40 anni fa. Oggi siamo nel 2023. Tra l'altro, già 40 anni fa, dando più peso all'Europa e giocando in altro modo, avremmo forse vinto anche più volte certi trofei prestigiosi. Questo club ha una visione del calcio perdente e antiquata.

Paredes non gli dispiace affatto e lo ha voluto lui. Nell'intervista con Sconcerti lo metteva tra i titolari ideali (con Locatelli in panchina).

Alcuni sono sicuramente peggio di altri (es. pulcinella e soprattutto cartonati) ma non si è molto diversi dagli altri. Tutto il mondo è paese. Qui ci si lamenta meno anche perchè in Italia si è vinto spesso, e quindi certi errori vengono dimenticati, dato che diventano ininfluenti. Dove si vince meno, vedi tifosi che ricordano come un disco rotto un potenziale rigore su Pogba 8 anni fa, o scene patetiche come il "You Pay" di Chiellini.

Come rosa non valgono la metà, ma con questo atteggiamento nostro è apertissima e rischiamo di uscire. Molta gente sembra cascare giù dal pero, ma quello che succede col Nantes è la fotocopia di quello che poteva succedere con la Fiorentina. Non è solo "sfortuna". Al massimo al giorno d'oggi, in Europa hai uno storico perdente (per sfortuna/scelte errate) e tendi a pagare di più certi errori, mentre in Italia giochi più tranquillo e con maggiore autostima, oltre al fatto che certe tattiche non pagano in competizioni a eliminazione diretta, con avversari stranieri che lottano e ci credono dall'inizio alla fine. Vince chi attacca meglio, segna di più e intimorisce l'avversario tecnicamente e atleticamente, credendoci dal primo al novantesimo. Tutte cose piuttosto diverse dalla nostra filosofia.

Giochiamo (male e disorganizzati) per 15-20 minuti a partita. Non sarebbe giustificabile neanche per una neopromossa (e infatti non giocano così)

Arrivassero per miracolo a una finale contro di noi, vincerebbero sicuro. Così come chiunque altro. Seriamente, giovedì sarà una transferta da incubo. Rischiamo di uscire seriamente, con questa mentalità: andremo lì a speculare passeggiando, senza idee, sicuri di passare il turno e con la testa fra le nuvole. Potrebbe esserci un pessimo risveglio. Il tifo loro sarà infernale e se ti colpiscono con un gol all'improvviso rischi di demoralizzarti e soccombere.

Non facciamo troppo gli ingenui, però. A parlare dell'allenatore è stato anche l'altro utente, solo che lì sono state dette cose più in sintonia con il tuo pensiero, e quindi non è off topic. Poi ha senso eccome parlare dell'allenatore, visto l'intento mal celato di questa discussione

Pirlo era un dilettante all'inizio. Non aveva allenato neanche i pulcini. Ci stava un minimo di discontinuità, inaccettabile per un presunto fenomeno navigato della panchina. A fine anno aveva più punti di Allegri l'anno scorso. (Segnando molto di più, subendo gli stessi gol, più partite vinte, miglior differenza reti, più scontri diretti vinti. I giocatori, soprattutto quelli offensivi, erano valorizzati decisamente meglio e si vedeva qualche idea in attacco. Meno infortunati, miglior livello atletico) La vergogna vera sono le partite contro Benfica, Nantes, Villareal, Maccabi. Figuracce in mondovisione, non qualche pareggio di un esordiente in campionato. Allegri, tra l'altro, è stato 12esimo nel girone d'andata del suo secondo anno, e da quando è tornato ha fatto, per due anni sue due, alcune tra le partenze peggiori che si ricordino, tra risultati e prestazioni. Quest'anno ha pure fatto il peggior girone europeo da che il club esiste.

Hai ragione, con un altro in panchina avremmo 0 punti in campionato Ma cosa ha fatto di così miracoloso, esattamente, per ottenere punti? Quali scelte tattiche, motivazionali, gestionali ha attuato per far rendere questa squadra ai limiti del miracolo? Quali giocatori ha valorizzato, nel suo contesto di gioco? Probabilmente un Pirlo qualsiasi avrebbe fatto un numero non così diverso di punti (con qualche filotto in meno, ma anche vittorie in più (e meno pareggi/sconfitte) in certi scontri diretti, qualche vittoria in più contro Monza vari, e meno umiliazioni stile Napoli). Anche considerando che avremmo avuto meno infortunati e una condizione migliore. Secondo te con un altro avremmo pure fatto 0 punti in Champions, immagino. Il girone dei record di quest'anno rimarrà nella storia. Vediamo come va col Nantes. Sarà una trasferta durissima.

Affermazione poco sensata, tra l'altro, visto che proprio chi ci ha lasciati andare in B, è ancora qui.

È proprio assurdo, vedi cosa si permettono di dire/fare certi avversari, come quel minorato mentale di Lautaro Martinez, che grida all'arbitro di andare alla Juventus. O giornalisti alla Pistocchi/Varriale mai querelati come si deve. All'estero, poi, le uniche cose che sentono saranno la Gazzetta o qualche prescritto che dice che rubiamo (Tipo Ronaldo per il fallo con Iuliano, in diverse interviste. Che poi ha fatto lui fallo spingendo) Per il VAR con la Salernitana (roba oggettiva da inchiesta parlamentare) altri si sarebbero lamentati per i prossimi 100 anni.

Ma questo è ovvio: si deve tifare anche in Serie B. C'è differenza però tra non tifare nei momenti negativi e spingere perchè la società/squadra migliorino.

Sì, nel merito ha ragione. Solo che nel 2023, dire come tratto distintivo di una squadra che crea occasioni, lotta fino al 90esimo, aggredisce/pressa... è quasi come dire che quella squadra cerca di passare la palla ai giocatori con la maglia dello stesso colore. Vale per praticamente tutti tranne noi.

Dice sempre che la nostra avversaria è una squadra che crea occasioni, pressa e gioca fino alla fine (anche diverse piccole, ormai). Ne parla come se fosse un tratto distintivo di quella specifica squadra, quando quasi gli unici a non fare certe cose siamo noi

"Dobbiamo migliorare, però, non siamo il Real Madrid né mai lo saremo. Non abbiamo quelle caratteristiche: loro se prendono il 3-2 poi finisce 6-2. Se lo subiamo noi, viene anche un po' di paura e rischiamo di rovinare una partita: siamo una squadra che se è in vantaggio non deve prendere gol". Il problema è tutto qui: ▪︎un certo tipo di calcio difensivo è strettamente collegato alla paura e alla debolezza: concettualmente pensa principalmente a difendersi chi è più debole. Non si ha paura di un avversario che si difende per 90 minuti, ma di uno che pensi potrebbe umiliarti. Qui si ha questa mentalità anche con il Nantes. Ti poni automaticamente in una condizione di debolezza, che crea timore e senso di inferiorità nelle partite importanti. ▪︎Giocare in un certo modo, come dice lui, ti fa demoralizzare: se subisci gol all'improvviso (quasi inevitabile contro certi giocatori) crolla il castello di carte perchè vedi ribaltare la partita come un ostacolo insormontabile. Contro grandi squadre che giocano con Messi, Ronaldo, Benzema, Bale, Neymar, Suarez... non puoi pensare di puntare a fermarli completamente in una finale secca. Devi mettere in conto di poter subire e avere la forza di rispondere colpo su colpo, segnando e attaccando con organizzazione. Dice il vero che una volta in vantaggio non dobbiamo subire, quando per altri non è un problema. Ancora peggio se vai sotto per primo: ci si deprime col Monza, figuriamoci col Real Madrid. Pochissime le volte in cui si è ribaltato partite europee importanti. Non è un caso che in tutte le finali vinte abbiamo segnato per primi.