orsobianconero

Concordissimo. Aldilà di tutto, era una rivoluzione da fare. E infatti io non ho niente da dire sul mercato, che è stato (senza senno di poi) oggettivamente molto buono e molto impattante. Poi, chiaro, ti si infortunano i difensori migliori (tra l'altro Cabal lo hai comprato fresco fresco), quelli che ti chiede l'allenatore steccano, l'allenatore è anche lui con il senno di poi una scommessa che non sta andando benissimo, le cose non stanno filando liscissime. E dico anche che ci sta pure che la tifoseria si sia un po' inalberata, perchè tutto bello ma -16 con l'allenatore che dice "vabbè è tradizione perdere a Napoli", con una squadra in cui una parte dell'asset ereditato di maggiore qualità: Cambiaso, Vlahovic, Fagioli, non li vuoi vedere ne in campo ne fuori (ragioni o torti a parte che non li conosciamo), insomma questi sono problemi che in parte ti sei procurato da solo. Non tutte le rivoluzioni vengono bene, e non tutte vanno lisce. Si raccontano solo quelle che vanno molto bene o molto male. Speriamo di non raccontarla troppo male.

La partita è stata molto vivace, ma non siamo stati sempre in controllo. Ci sono state varie azioni interessanti da parte del Napoli, sempre per i problemi che abbiamo. Poi è chiaro che noi abbiamo giocato meglio. Fino a che la linea è stata alta. Ma aldilà di discussioni sulla matematica o meno, il punto non sta nel dire quanti goal potevamo fare o non fare e quanti subire o non subire. Il problema è nell'individuare nel gioco i punti di forza, che nel primo tempo sono state le giocate in velocità, l'aggressività, i movimenti in attacco, e i punti di debolezza, l'incapacità realizzativa sottoporta, la mancanza di chi si prende la responsabilità di tirare, il flusso di gioco a volte un po' macchinoso anche se Kolo, che non sa cosa è chiesto dall'allenatore, ci metteva il suo per andare in verticale, e un centrocampo sbilanciato che non fa i giusti movimenti per cui fino a che regge il fisico, si compensa con la corsa, e quando si arriva al secondo tempo si è spompati e si aprono i varchi. Se poi, per un tempo in cui abbiamo giocato un po' meglio, vogliamo dire che la squadra ha risolto ogni problema, per me va benissimo.

ah beh, scusa. Io la partita l'ho vista, non mi baso sui tabellini. Capisco allora i tuoi commenti. Hai ragione, non ho visto i tabellini. Ho visto la partita quindi non sono titolato a dare un giudizio.

Un commento che proprio non c'entra niente. Pura ignoranza da giudizio populista della ceppa.

Rientra in un problema complessivo, che magari non riguarda solo Motta, ma è difficile oggi non dare una forte responsabilità all'allenatore per la situazione che stiamo vivendo. Poi è chiaro che nel totale ci sono un sacco di aspetti, dalla dirigenza che non c'è, da giocatori che non hanno personalità, da una guerra intestina nello spogliatoio, quello che vuoi. L'evidenza tuttavia è impietosamente chiara.

Ah come vuoi tu.

Mah, l'analisi è sempre con il senno di poi no? E' troppo facile così. Anche perchè magari con un altro allenatore gli acquisti non sarebbero stati così sbagliati. E poi perchè 3? Nico Gonzales gioca, ha fatto i suoi goal e le sue buone prestazioni. Non è una prima punta, chiaro. Ma mi sembra sempre guardare dove non c'è un problema. I problemi della squadra sono strutturali, non certo perchè c'è un giocatore o un altro. Se Koop fa schifo ed è un acquisto sbagliato, basta schierare Fagioli, giocare con un 4-4-2, o qualunque altra soluzione si può trovare. Ripeto: se non sai guidare e sbatti con la macchina, il problema può essere anche della macchina ma principalmente è perchè non sai guidare.

Guarda, a me non interessa affatto discutere. Se per te i problemi strutturali non ci sono va benissimo. Non siamo nessuno dei due in grado di partecipare alla soluzione. L'unica cosa che posso dirti è invitarti a rivederlo quel primo tempo, vedendo un po' tutto. Poi pace e bene.

E' stato un buon primo tempo, dove abbiamo mostrato cosa possiamo fare con un gioco di aggressione e propositivo, ma mostrando i soliti limiti di sbilanciamento del centrocampo e di posizionamento di alcuni giocatori. Ne siamo usciti 1-0 ma se fosse finito il primo tempo 2-2 nessuno avrebbe potuto protestare.

Si ma nella valutazione degli errori, c'è una differenza sostanziale tra uno che è insito nel rischio professionale e uno che è invece dovuto a una carenza della persona. Che con il senno di poi un giocatore come Koop si sia rivelato involuto rispetto a quello visto con l'Atalanta o che Douglas Luiz abbia mostrato poi più problemi di quelli immaginabili all'acquisto, è sicuramente considerabile un errore di Giuntoli, ma ci può stare. Non esiste un DS che non sbaglia, soprattutto quando si mette a cambiare 15 giocatori senza avere un budget. Schierare un giocatore ogni volta e farlo capitano nonostante il rendimento pessimo, sbagliare ogni volta i cambi e non dare alla squadra la giusta mentalità, è un errore dell'allenatore ed è un errore particolarmente grave. Sbagliare costantemente passaggi sullo stretto e tap-in in porta come sta facendo Vlahovic è un errore particolarmente grave da parte di un giocaore, ma bisogna valutarne il sentiment in squadra.

Ma che discorso fai. Qua non è che puoi decidere l'allenatore come se tutti fossero disponibili, tutti pronti a venire, tutti preparati per venire. E che nomi sono: ancelotti, conte, gasperini, tutta gente che non è adatta per tante ragioni. Non sono certo quelli i nomi che possono venire. Sono cavolate da fifa. Qui il problema invece è serio.

E' una affermazione sulla quale non scommetterei grandi cifre. La frase "abbiamo perso a Napoli perchè ci perdiamo dal 2019 e c'è un motivo", non penso sia passata inosservata. Tra chi ha potere c'è anche chi è tifoso e che, nel silenzio di una chiacchierata informale, farà presente a Ferrero e soci che si è andati oltre e che c'è una dignità e un blasone, non solo una posizione in classifica, da difendere.

Ma infatti il nome di Allegri non l'ho preso a caso. Posto che come allenatore non è più possibile, ma come dirigente sarebbe assolutamente in grado di portare la "memoria" di cosa significa fare un percorso di un certo tipo. Alex del Piero è di fascino, ma non ha esperienza dirigenziale. Allora Maldini, che almeno la gavetta l'ha fatta. O Lippi. Qualcuno che sia anche invadente. Poi, chiaro, non è necessario che sia presidente subito, ma almeno che abbia il potere di agire. Sennò non serve.

Ma non sono io e non sei tu a sapere chi può o deve venire. Non vai al supermercato e compri 3 etti di Guardiola tagliato vicino all'osso. Se c'è un nome, allora è in una rosa di possibili nomi che Giuntoli avrà già preparato e contattato. Se non c'è un nome per mille ragioni, allora non rimane che rinforzare la dirigenza con un nome serio, che sia investito dalla proprietà della necessaria autorità e capacità di azione.

Non ti serve una figurina. Ti serve uno che ha l'esperienza necessaria. Se non fosse milanista, Maldini allora sarebbe il nome giusto. Ma è più facile Allegri.

ma io sono d'accordo. Quando dico che un neo-Boniperti servirebbe, o un dirigente di calcio, quello che a Roma è e sarà Ranieri è la scelta giusta, è la giusta risposta. Qui da noi, sarà che oggi mi sono fissato con questa idea, ma un Allegri presidente cambierebbe di molto le carte in tavola. Lasciando stare che è una ipotesi complicata per la convivenza con Giuntoli. In linea teorica però sarebbe la scelta giusta. Solo, è possibile una cosa del genere? probabilmente no nel breve. Ma possono essere messi dei paletti, questo si. Sennò non c'è una soluzione reale se non una illuminazione mistica in quel di Vinovo.

Innanzi tutto, il problema nasce dalla mancanza di autorità. Puoi anche tenere Motta, ma questa lotta tra squadra e allenatore deve finire. Facciamo fanta-calcio. Mettiamo che Allegri sia presidente. Puoi essere sicuro che questo cambia i rapporti di forza. Qualcuno che capisce di calcio e dice a Motta non solo che i risultati non vanno bene, ma che non vanno bene perchè ci sono degli errori di impostazione su cui lui deve lavorare sennò fordaleballe. Se poi non funziona, allora prendi un altro allenatore. Non è importante chi, ma è importante che si dia un segnale forte. Non sta a me poi sceglierlo.

Esatto. Le squadre giocano con la Juve perchè durante la settimana si vedono le partite e dicono "ehi, guarda qua, fanno sempre lo stesso errore, noi in ogni caso prepariamoci, a un certo punto faranno la caz.zata di togliere pressione davanti e tornare indietro, il centrocampo si svuota, cambiaso o McKennie si innervosiscono, Koop è un telepass, possiamo passare li e li, poi loro si abbassano, noi tiriamo li in mezzo prima o poi una palla entra" Cavoli, è troppo semplice così. E lo stanno facendo tutti. E l'errore, per essere chiari, lo facevamo anche con Bremen e Cabal in campo, e senza Koop. Solo che all'inizio non c'era lo storico e con una difesa più forte e un buco fisso in meno, si rischiava leggermente meno.

ma a mandar via gli stipendi ricchi non è andare in EL che te lo fa. Se Vlahovic si punta e non vuole essere venduto, per dire, a lui i soldi li devi dare, anche se lo maltratti e lo tieni in panchina. Arthur non si è spostato da dove sta, per dire, indipendentemente dai risultati. Questa estate la squadra ha mandato via gente e ne ha presa altra senza guardare i risultati. No, io credo che dobbiamo toglierci dalla testa tutti quanti il complotto di una società che non vuole guadagnare. Possiamo certamente vedere che Elkann non è che stia tutti i giorni a Vinovo, certo. Ma la scelta di perdere non è certo una richiesta dall'alto. E i soldi, dopotutto, sono stati messi, la Juve è una perdita secca al momento.

C'è fretta. Siamo a fine gennaio a -16, con problemi evidenti di distruzione dello spogliatoio. Qua la gente continua a pensare che il problema siano due infortuni, ma se uno capisce un minimo di calcio, basta vedere le partite per capire. Anche il primo tempo con il Napoli, che qualcuno qua elogia come "il punto di partenza", ci ha visto essere bucati come burro in un sacco di situazioni, l'unica cosa è che però non c'era la direttiva "non pressiamo e stiamo compatti" che significa "stiamo 30 metri indietro a difendere l'1-0". La squadra presenta problemi di impostazione, di uso scriteriato e senza rispetto dei giocatori, di una svalutazione dell'asset complessivo. Quando è il momento di avere fretta? Quando iniziamo ad aggiustare la stagione? Io non dico che bisogna esonerare Motta, anche se è una opzione che comincia ad essere sul tavolo in maniera evidente. Ma se Motta non cambia registro, se non ci sono risposte in campo, se è il primo a trasmettere alle altre squadre una debolezza, che dobbiamo fare?

Se l'allenatore non cambia idea, quali sono le alternative all'esonero e ad accettare di arrivare lontani dalla zona Champions?

Ma no, non è vero. Non conviene mai. Anche così con le pezze, la Champions ha portato 70 milioni in cassa e bisogna ancora fare la fase finale. La EL non ne porterà più di una 20ina anche se la vinci. Non conviene a nessuno uscire dal giro grosso. E' una opzione, certo, ma non la migliore. Qui il problema è che la Juve è come tante società un po' cristallizzate su una struttura dirigenziale che non ha una competenza specifica. All'Inter hanno messo Marotta perchè ne capisce di calcio: chiunque della proprietà non deve pensare a cose tipo la classifica, fa un piano, una prospettiva di guadagno etc, e la porta avanti, a capire che è meglio fare un tipo di risultato o vendere e comprare un giocatore ci pensa il dirigente che sa. Qui alla Juve il dirigente che sa è l'ultimo arrivato, che è coinvolto in una serie di decisioni che ha preso in prima persona. E' lui che si deve autogiudicare ed è dura, credo, che si automartelli i cabbasizzi esonerando Motta e sconfessando una costosa linea di mercato (Koop, DL, Gonzales, etc). Ci vuole una persona in cima che faccia la voce grossa. Per dire, Allegri presidente potrebbe fare molto ma molto bene. Lontano dalla panchina ma capace comunque di spingere la squadra a essere concreta.

Non so, a qualcuno sfugge che non è semplicemente una squadra che deve ingranare, è una squadra che a metà campionato è a 16 punti dalla vetta. Che presenta dei seri problemi nell'impostazione di gioco e che sta svalutando di molto il valore della rosa. Qui stiamo messi male, malissimo. E il fatto che è già successo con Sarri, con Pirlo, con Allegri bis e tris e tutto il resto non significa che adesso le cose per miracolo miglioreranno semplicemente guardando la montagna che frana addosso. E' invece da ricercare nel fatto che la Juve non è più, nell'idea dei giocatori professionisti di oggi, quella meta incredibile a cui ambire per stare al top in Europa. Adesso siamo l'United d'Italia, tanti soldi, tanti giocatori, una bella storia e zero prospettiva. Fino a che con determinazione non si arriva a cambiare questo registro. Non è concepibile un allenatore che dice "eh, a Napoli perdiamo dal 2019, ho rispettato la tradizione", o come l'altra volta "beh, dai un sacco di pareggi ma ehi, non abbiamo perso". Non è concepibile che Mbangula non sia titolare e lo sia Kolo, e che si giochi con Koop fisso in campo e qualche volta con un Douglas Luiz che a quanto pare non è in grado di giocare decentemente, e che si insista a giocare in un modo che la squadra assolutamente non tiene, con dettami tattici folli. Cosa dobbiamo aspettare? Dove sta il silenzio stampa? Dove tutti in ritiro e zitti?

Gasperini prende almeno il 10% sulla rivalutazione dei giocatori alla vendita e questo è un costo che nessuna big può sostenere anche perchè una big i migliori vorrebbe in teoria tenerli. La sua società ideale è l'Atalanta e l'Atalanta è una società che è assolutamente ben gestita tenendo conto degli obiettivi che hanno.

Ripeto un punto: sul mercato fate tante polemiche, come se fosse un videogioco dove le caratteristiche sono scritte e i comportamenti scriptati. La realtà del mercato di Giuntoli è che ha rivoluzionato una rosa, ha abbassato gli ingaggi e ci ha presentato un'ottima squadra, almeno sulla carta. Non si può imputare a Giuntoli il mancato rendimento di Koop e Douglas Luis, visto che, ripeto, al momento dell'acquisto erano pezzi che valevano bene quanto chiesto. Ci sono stati certamente errori, ma se oggi siamo 16 punti dietro il Napoli non dipende dall'acquisto o meno di un giocatore. Non possiamo neanche dire che la scelta dell'allenatore, a monte, fosse errata: Motta rappresenta la figura classica dell'allenatore Juve che inizia un ciclo, un tecnico in crescita, non ancora arrivato a piena maturazione, che cresce insieme alla squadra e a un ciclo. Ora, siamo tutti delusi. Non apprezzo la situazione, la gestione di tanti particolari non è piaciuta e, vista da fuori, la società sembra essere assente e mancare di quel piglio che, essendo quella che paga, può cambiare le sorti di uno spogliatoio. Sta andando male, l'allenatore sembra essere un talebano che non permette neanche a persone come Chiellini di entrare nello spogliatoio e cercare di portare quella calma e quell'esperienza che forse serve oggi. Giuntoli non sembra finora avere in mano quella autorevolezza che ha oggi all'inter un Marotta, ma Marotta è presidente, Giuntoli è solo un dirigente. E' dura. Ma temo siamo imbottigliati in una situazione che solo un cambio di passo dell'allenatore può risolvere.