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  1. In questa stagione è sicuramente emerso, come uno dei tecnici più interessanti sul palcoscenico italiano, proprio Thiago Motta, nome seguito dalla Juve per la sostituzione di Massimiliano Allegri. Riuscire infatti in un calcio così bloccato e tattico come il nostro a portare in Champions League una squadra come il Bologna, è sicuramente un grande punto a favore. A favore del tecnico del Bologna il gioco espresso dagli emiliani altamente godibile fatto di pressing alto e gioco propositivo e offensivo con più tiri nello specchio a partita del Bologna rispetto alla Juve,ovviamente va considerato che le pressioni rispetto a una piazza come quella bianconera sono tutt’altre. Ma per questi motivi, spiega Tuttosport, Giuntoli è rimasto stregato ed è ora pronto a puntare su di lui. Juventusnews24.com
  2. Nelle ultime settimane si erano moltiplicate le voci su Weah pronto a lasciare la Juventus in estate ma le gare contro Lazio e soprattutto Milan hanno mostrato un giocatore diverso e ora lo scenario può cambiare : Timothy è pronto a al finale di stagione e ad allontanare i fantasmi sul suo futuro
  3. In casa Juventus la prossima stagione ci saranno molti cambiamenti e tra questi lo sponsor principale sulla maglia. Dopo 11 anni saluterà Jeep che quest'anno garantiva 38 milioni (invece dei 45 vista l'esclusione dalle coppe), per la sostituzione fari puntati sull'Arabia Saudita dove si cerca un accordo sui 40 milioni
  4. Le voci si moltiplicano e Massimiliano Allegri é sempre più lontano dalla Juventus. Il tecnico livornese potrebbe lasciare in eredità 120 milioni di euro grazie ai traguardi raggiunti in questa stagione: l’obiettivo Champions porterà 30 milioni senza considerare tutte le voci relative ai ricavi che schizzeranno verso l’alto grazie all’Europa più ricca,ci saranno i 50 milioni per l’ingresso nel Mondiale grazie ai risultati dei due anni precedenti a questo. La Coppa Italia può portare 5 o 8 milioni a seconda del risultato della finale mentre dai 2 agli 8 milioni è cachet per la final four araba. Infine 17 milioni possono entrare per il 3° posto in classifica in campionato, cifra da incrementare coi proventi dei diritti tv (nel 2022-23 incassò 78 milioni) che nella migliore delle ipotesi arriverebbero a 20 nel caso di 2°posto.
  5. Mercoledi c'è stato l'ultimo di più incontri avvenuti negli ultimi tempi tra Juventus e Monza con tema Di Gregorio . La Juventus ha in mente di prelevare subito il portiere e dopo averglli fatto fare un anno di rodaggio alle spalle di Szczesny affidargli le chiavi della porta bianconera(come fece lo stesso polacco con Buffon). Con il portiere c'è già un intesa di massima: 2 milioni più bonus fino al 2029, con il Monza si tratta per una cifra che comprenda una contropartita tecnica (Perin?) che parta dai 15 milioni anche perché il Monza deve dare all'Inter il 10% sulla rivendita del portiere
  6. Seba Lopez l'agente di Alcaraz è in Italia,probabile che in agenda ci sia anche un incontro con la Juventus che esclude il riscatto alle cifre pattuite ma sarebbe interessata a un nuovo prestito
  7. Dai 50 milioni che i club si auguravano a 20/30, questa la forbice di budget ad oggi per il mondiale per club dove gli sponsor non sembrano fare pazzie per accaparrarsi l'evento. Anche dal lato diritti tv offerte basse con la trattativa più avanzata con Apple Tv che trasmetterebbe ovviamente le partite non in chiaro.
  8. Nell'ennesima prova opaca della Juventus molte insufficienze per i giocatori in campo, e a parte Milik autore del goal qualificazione, a salvarsi c'é il solo Rabiot (6,5). Il francese rispetto alle ultime uscite mostra una forza impressionante nelle gambe ed è quello che regge di più il centrocampo bianconero, argina e riparte con la stessa foga.
  9. Supergoal contro il Sassuolo nell'ultimo turno di campionato per Dorgu 19enne danese del Lecce, per le sue prestazioni sulla fascia sinistra dove è un autentico pendolino il ragazzo ha attirato su di se l'interesse di parecchie squadre. L'Atletico Madrid ha mandato emissari già 2 volte a Lecce e anche Tottenham e Liverpool hanno preso informazioni così come la Juventus essendo sul taccuino di Giuntoli negli ultimi mesi. Il prezzo? Al momento è di 20 milioni (il 15% spetta al vecchio club di appartenenza)anche se il Lecce spera di alzi ulteriormente visto che il giocatore sarà impegnato nei prossimi Europei
  10. Alen Boksic, ex attaccante della Juventus, con la quale ha vinto scudetto, Supercoppa europea e Coppa Intercontinentale, ha parlato alla Gazzetta dello Sport: «Se penso alla Juve, la prima immagine è la finale di Champions persa col Borussia Dortmund. Alla Juve quando vinci è un sollievo e ti sembra normale. Le sconfitte, invece, sono una bella botta e per questo ti restano impresse. Coppa Italia? Sono contento per la Juve, ma mi dispiace per la Lazio e per il mio amico Tudor, che ha sfiorato l’impresa. Rivedrò Igor sabato: sarò all’Olimpico per la partita contro il Verona». COPPA ITALIA - «Dalla Juve, invece, ci si aspetta sempre di più: la Coppa Italia è un trofeo, ma non sposta la stagione dei bianconeri. Dalla Juve ti aspetti che almeno lotti per lo scudetto fino alla fine. Invece quest’anno la corsa è finita a febbraio, nello scontro diretto con l’Inter. Da quel momento ho visto troppe partite non da Juve». VLAHOVIC - «È un ottimo attaccante e ha soltanto 24 anni. Ha mostrato qualità tra Fiorentina e Juve. Dusan può diventare un top come Haaland. Ma i paragoni non mi piacciono mai. E comunque in Italia è più difficile segnare che in Inghilterra per un centravanti. Era così ai miei tempi e lo è pure ora. Però… Un attaccante dipende sempre dai compagni che ha alle spalle. Ecco, io sono stato fortunato: mi giravo indietro e vedevo Zidane, Jugovic, Deschamps, Conte… E accanto avevo Del Piero o Vieri. Dusan, invece, gioca in una Juve più attendista e con difficoltà a creare gioco». MANDZUKIC - «Alla Juve ne servirebbe più di uno, di Mario. Mandzukic era uno che non mollava mai e che metteva sempre la squadra davanti a tutto. Quando arrivò Higuain, sembrava la fine per Mario. Invece si spostò a sinistra e rischiò di entrare nella storia con il gol in mezza rovesciata in finale di Champions». MODRIC - «Modric è baciato da Dio, è il calcio: lo consiglierei a qualsiasi top club, anche alla Juve. Non so se Luka lascerà a scadenza il Real, dove già in questa stagione ha fatto da chioccia a Bellingham e agli altri giovani, ma sono convinto che abbia altri due anni di calcio ad alto livello nelle gambe. Modric da solo non basterebbe per raggiungere l’Inter, che ha stravinto con merito lo scudetto, ma darebbe una bella mano». CHIESA E YILDIZ - «Chiesa mi ricorda il papà, un attaccante che ho sfidato tante volte e del quale ero innamorato. Enrico era veloce, dribblava e aveva un gran tiro. Se non ha giocato nel Milan, nella Juve o nell’Inter è perché ai nostri tempi era più difficile vestire quelle maglie. Federico mi sembra una seconda punta che svaria come il padre: ha tutto per esplodere. Yildiz ha talento, ma soltanto 18 anni: meglio andarci piano». Ilbianconero.com
  11. In casa Juve tiene banco il capitolo rinnovi: la questione più spinosa riguarda Rabiot in scadenza a giugno, a Torino vorrebbero trattenerlo ma non saranno fatti rilanci sull' ingaggio. L'altro giocatore in scadenza 2024 è Rugani per il quali proseguono i contatti per il rinnovo. Ci sono poi i calciatori in scadenza 2025: ne per Szczesny ne per McKennie i primi colloqui sono stati positivi e l'ipotesi cessione a giugno è più che reale, per Chiesa invece i colloqui devono ancora iniziare ma con Ramadani c'é almeno la promessa che il giocatore non si libererà a zero e sarà cercato almeno un rinnovo ponte
  12. Domani dovrebbero dare le indicazioni ai club per la richiesta biglietti ..il problema è che dovrebbero sorteggiare i settori, a memoria alla Juve è sempre toccata Sud+Monte Mario (ovviamente la più costosa)
  13. La Juventus continua a sognare il grande colpo a centrocampo per il prossimo anno e insieme a Koopmeiners l'altro nome seguito è quello di Khephren Thuram del Nizza: forza fisica e visione di gioco abbinate a un'ottima tecnica le caratteristiche del giocatore, per il quale però oggi il Nizza non scende sotto i 40 milioni. Valore di mercato che crea qualche dubbio su un giocatore che comunque deve confermarsi, ma Giuntoli nel caso di affondo é pronto comunque a trovare una formula creativa.
  14. Weah non ha convinto la Juventus e in estate potrebbe partire, il suo sostituto potrebbe arrivare dalla Francia : piace infatti Tiago Santos 21 portoghese del Lille che rispetto all'americano si presta più a giocare nella difesa a 4 considerando che il prossimo anno i bianconeri probabilmente passeranno dalla difesa a 3 a quella a 4
  15. "E’ un momento particolare per la Juventus - spiega l'ex numero 10, come riporta Tuttosport -. Lungi da me mettermi in mezzo, io ho parlato spesso di Allegri, penso che le cose siano visibili, a seconda di come uno voglia vederle, si puoi dire che ha fatto tutto ciò che si poteva fare o che poteva fare di più, o entrambe le cose. Per la Juventus è un momento particolare e lo continua ad essere da tanti anni: ha avuto a che fare con diverse sfide dentro e fuori dal campo e bisogna riuscire a metterle a posto piano piano, una dopo l’altra. Lo si sta facendo però è un percorso lungo e ovviamente alle volte non è semplice.Juventus ha gli occhi del mondo addosso ed è chiaro che tutto viene amplificato, non è un momento semplice per nessuno. C’è molta pressione, bisogna saperla gestire e trasformarla in energia positiva. La Juve ce l’ha fatta per tanti mesi, ultimamente invece no, e ha avuto brutti arresti in campionato: il resto lo lasciamo a chi deve decidere veramente, io sono un esterno.Ho un paio di amici interisti e milanisti ed è incredibile come stanno vivendo la cosa, e io gli dico: pensa a noi juventini come ci girano" Calciomercato.com
  16. Miralem Pjanic a Torino ha lasciato il cuore. L'ex giocatore ha parlato in una lunga intervista al Corriere dello Sport, raccontando: «Se avessi saputo della crisi finanziaria che stava attraversando non sarei andato, visto che avevo ricevuto altre offerte importanti. Il Barça era il mio sogno, aggiungo che Koeman non era all’altezza di un club così prestigioso. Ho un rimpianto, non aver vinto la Champions con la Juventus. Anzi, i rimpianti sono due: non aver giocato nel Milan, l’ho sempre trovato affascinante». L'ADDIO A ROMA - «Questo è il calcio. Sono rimasto cinque anni, ma già in precedenza avevo rifiutato tante opportunità. La Juventus mi voleva già alla fine del terzo anno, rifiutai perché sentivo di dover dare ancora qualcosa, volevo provare a vincere con la Roma. Non ci siamo riusciti, così ho deciso di provare altro. L’ho fatto soffrendo, ma sapevo che quella era la decisione giusta. Mi cercava anche il Psg, sono andato alla Juve e non ho rimpianti. La Roma comunque resterà sempre nel mio cuore. A proposito, glielo dico subito: non avevo alcun dubbio su Daniele». ALLEGRI - «È tornato alla Juve dopo che al 99%, e lo so per certo, stava per chiudere con il Real Madrid. Per lui la Juve è importantissima. Tutto quello che è successo al club ha inciso sulle scelte e sulle prestazioni della squadra, per questo mi sembra impossibile attribuire a Max le colpe di un rendimento non sempre esaltante. Allegri rimane Allegri, uno dei più vincenti e tanti club lo vorrebbero in panchina. Ha fatto il massimo fino a questo momento e non penso sia colpa sua se ci sono stati dei periodi negativi. In questi ultimi anni ha perso giocatori importanti». DYBALA E GLI ALTRI ADDII - «E non solo. Ronaldo, Chiellini, Mandzukic, Bonucci, Buffon. Paulo è uno dei calciatori che più ho amato in campo, tra i più forti con i quali ho giocato. È tra i migliori tre del campionato, è un giocatore stratosferico. Sente il calcio, sa di calcio, ci capivamo a occhi chiusi. Esiste una Roma con Dybala e ce n’è una senza: due squadre completamente diverse. Non solo per i gol, ma anche per le occasioni che crea. I suoi passaggi non sono mai banali, e li fa a occhi chiusi. Per qualità tecniche e talento si diceva la stessa cosa quando la Roma aveva Totti. C’era una Roma con Checco e una senza. Spero che la proprietà faccia di tutto per trattenerlo. Sento spesso Paulo, è molto contento di Roma e della Roma, non faccio fatica a capire». ILBIANCONERO,COM
  17. Federico Chiesa non ha gradito affatto la sostituzione nel derby e questo si era capito immediatamente dalla reazione dell'attaccante della Juventus: linguaggio del corpo, il freddo saluto a Massimiliano Allegri e i gesti eloquenti in panchina, ma emergono ulteriori dettagli che fanno emergere tutto il fastidio del ragazzo e non solo per la partita con il Torino. LA REAZIONE DI CHIESA - Il minuto è il 65, Juve e Toro sono sullo 0-0 e per Chiesa la serata non è andata come le aspettative, un'altra partita complicata nella quale non è riuscito a incidere. La lavagnetta dei cambi si alza, si legge il numero 7 e il classe '97 non la prende bene: va testa bassa verso la linea laterale, saluta velocemente Kenan Yildiz che prende il suo posto e forzatamente fa lo stesso rapidamente con Allegri. Poi, in panchina, prende una bottiglietta e la scaraventa via, allontana i compagni che lo avvicinano per tranquillizzarlo, si strappa di dosso la maglietta manifestando tutta la frustrazione. Ma non finisce qui. LO SFOGO DI CHIESA - In un estratto della Bordocam, DAZN rivela un labiale eloquente di Chiesa. L'esterno offensivo sbotta e ai compagni accanto a lui dice: "Sono sempre il primo cambio!". Un'insoddisfazione alimentata dalla complicata serata nel derby, ma che parte da lontano. CALCIOMERCATO.COM
  18. Le statistiche inchiodano il centrocampo bianconero: conclusione e passaggi chiave: i titolarissimi Rabiot, Locatelli e McKennie sono quasi sempre sotto la media del ruolo e gli appena 5 goal realizzati dal reparto (4 Rabiot,1 Locatelli, 0 McKennie) sono il record negativo degli ultimi 24 anni. Anche in quest'ottica in casa Juve si dovrà lavorare per migliorare il reparto già dal prossimo anno.
  19. Come stai tu, come sta la squadra in queste giornate importanti per la corsa Champions? "Bene, siamo contenti e andiamo avanti per la partita di venerdì. Dobbiamo centrare il nostro obiettivo che è la Champions League". C'è un po' di pressione nell'arrivare a quel risultato? "Sì, abbiamo pressione tutti i giorni indossando la maglia della Juventus, la pressione c'è sempre". Vi siete ripresi dopo che avete abbandonato la prospettiva Scudetto dopo aver preso contro l'Inter? "Lo Scudetto era un sogno, ora siamo tornati al nostro obiettivo principale e dobbiamo raggiungerlo ad ogni costo". La tua annata sembra molto positiva "Sì abbastanza, sono molto contento ma penso di avere ancora ampi margini di miglioramento, quindi devo continuare a lavorare e continuare così". Avete messo a posto la fase difensiva, ,mentre quella offensiva ancora latita "Dobbiamo migliorare, sappiamo dove migliorare e cercheremo di farlo" Si è parlato anche di mercato, dove ti vedi l'anno prossimo? "Sto molto bene qua, la Juventus per me è un grandissimo punto di arrivo" Parlavi di posto in Champions, ma guardate ancora il secondo posto? "Certo, il nostro obiettivo è quello di vincere tutte le partite, prima raggiungiamo la Champions e poi vediamo" L'anno scorso hai fatto molto bene a Bologna e ora ti sei confermato alla Juve, che differenza a livello tattico hai trovato tra gli allenatori? "Ogni allenatore ha le sue richieste, il mister quest'anno mi ha chiesto di essere più presente in zona gol e di aiutare la squadra con le mie qualità, cerco di farlo in ogni partita Quanto ti ha cambiato il debutto in Nazionale? "Mi ha reso molto orgoglioso, poi non mi ha cambiato più di tanto" La convocazione di Spalletti? "Sarebbe un grande traguardo entrare nella squadra degli Europei ma tutto passa dalla Juventus, devo concentrarmi sul presente" Cosa non ha funzionato in questa stagione? "Probabilemnte non abbiamo saputo gestire con abbastanza esperienza questo nostro periodo negativo ma adesso andiamo avanti, è già il passato" Cosa serve secondo te alla Juve per colmare il gap con l'Inter? "Non lo so, io penso a lavorare. Ognuno si deve mettere nelle condizioni di lavorare il più possibile e basta" Come sono vissute dallo spogliatoio le voci su Allegri? "Non sono vissute, nel senso che siamo troppi concentrarci nel nostro obiettivo di cercare di raggiungere la finale di Coppa Italia e la Champions League, non siamo assolutamente influenzati". Il 2-0 sulla Lazio nella semifinale di andata vi lascia più tranquilli? "Sì, ma ogni partita è a sé, la Lazio non starà sicuramente a guardare, quindi dovremo essere concentrati e tosti, ma prima pensiamo al Cagliari, che è una partita "abbastanza" importante". Quanto è stato importante per te Allegri? "Il mister è importantissimo, mi ha dato molta fiducia e sono contento di essere allenato da lui". Tuttojuve.com
  20. Oggi alle 17 a Milano presso il negozio Adidas Originals Flagship Store in via Alessio di Tocqueville 11 nell'ambito della Design Week sarà presente una delegazione di calciatori della Juventus
  21. Corriere dello Sport 6,5: Resiste sotto pressione non facendo passare Zapata e Sanabria Gazzetta dello sport 7:L'ex della partita non concede un metro a Zapata anche a costo di spendere qualche fallo,perfetto negli anticipi anche nella ripresa su Vlasic Tuttosport 6 La Stampa Sport :6,5
  22. Nell'epoca del turnover spinto e delle 5 sostituzione la Juve prova a chiudere il discorso Champions con l'11 titolare base delle ultime 3 partite, 9 di questi giocatori hanno più di 20000 minuti indice di come quest'anno la rosa sia stata alla fine poco profonda e affidabile tanto che anche i cambi di Allegri a partita in corso sono diminuiti e comunque ritardati.
  23. Kenan Yildiz è entrato al 19° del secondo tempo: ha creato l'occasione più ghiotta con un tiro rasoterra che ha impegnano seriamente Milinkovic-Savic e poi si è messo al servizio della squadra con almeno un paio di giocate veloci per alzare il ritmo della squadra. Merita più spazio e lo stesso Allegri ha ammesso che ad un certo punto ha pensato di intervenire con il 3-4-2-1 e Yildiz appunto con Chiesa e Vlahovic ma non ha voluto rompere l'equilibrio della squadra in un momento cosi delicato dove c'è in ballo la zona Champions"
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