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  1. Bianconeri con l’Aston Villa senza 8 giocatori. Vlahovic ancora out, davanti scelte obbligate Yildiz e Conceiçao insieme a Weah. L’estate di Thiago Motta è cominciata con la consapevolezza dei problemi al menisco Milik, poi il problema di Miretti quando ancora era a Torino e in tutto gli stop sofferti dai giocatori bianconeri sono addirittura 19 con 2 (Bremer e Cabal) a tempo indeterminato.
  2. Non è passata inosservata la presenza di uno scout bianconero al Penzo in occasione Venezia-Lecce. Occhi bianconeri su Patrick Dorgu per il quale Giuntoli ci ha provato già in estate, ma per il Lecce era incedibile ed oggi è nel mirino di Napoli, Milan ma anche di Chelsea e Tottenham. Il giocatore è visto come un ottimo prospetto per rimpiazzare Cabal.
  3. La Juventus Next Gen riparte dal recupero con la Turris in campo alle ore 15 (diretta sky) a Biella, Brambilla ha una di quelle partite da non sbagliare. Con Afena-Gyan out la Juve punterà su Guerra e su uno tra Semedo e Anghelé.
  4. Le alternative al serbo nei 191 minuti giocati non sono mai state pericolose Squadra-Minuti-Tiri ROMA Gonzalez 7 0 NAPOLI Weah 45 0 INTER Mbangula 13 0 UDINESE Yildiz 19 0 TORINO Weah 17 0 MILAN McKennie e Koopmeiners 90 0
  5. Ieri a Ipswich ha inaugurato la sua avventura a Manchester il neo tecnico Amorim e anche con il nuovo tecnico la questione Zirkzee sembra essere ancora calda per via di qualche incomprensione, soprattutto riguardo la posizione da tenere in campo: «Josh deve capire che deve entrare in area per sfruttare i cross!». L'olandese è sceso in campo negli ultimi 25’, senza incidere e senza aggiornare la statistica che vede risalire addirittura a settembre la sua ultima presenza da titolare in Premier, motivi per i quali Giuntoli osserva con interesse l’evoluzione dei suoi rapporti con lo United pregustando la possibilità di un assalto invernale per strapparlo in prestito.
  6. Gds 6.5 Poteva finire in un brutto triangolo (Reijnders, Theo, Leao), è sempre uscito a testa alta, palla al piede, con la personalità dei predestinati. Cds 6,5 Leao, alla resa dei conti, non determina. È bravo anche quando lo anticipa e lo accompagna senza rischiare il rigore. Una prova positiva pensando che dalla sua parte, oltre al portoghese, si muovevano Theo e Reijnders Ts 6,5 Gli tocca forse il compito più complicato della serata: fermare Leao, che però spesso gli gira al largo provando ad accentrarsi. Nel complesso se la cava: l’intervento in area sull’asso portoghese, per il quale protesta il Milan che chiede un calcio di rigore, è pulito sul pallone come evidenziato con chiarezza dai replay televisivi. Prova superata, l’ennesima di una stagione di crescita esponenziale che l’ha portato fino alla convocazione in Nazionale.
  7. Tolto il dubbio Vlahovic la Juve non sembra poter accogliere altri rientri in tempo per affrontare l’Aston Villa: questione di giorni sia per Douglas Luiz che Nico Gonzalez. Il centrocampista brasiliano si è fermato nel riscaldamento con lo Stoccarda, gli esami hanno escluso lesioni muscolari ma il fastidio rimane: anche lui sta provando ad accelerare i tempi secondo un programma ad hoc e allo stesso tempo Nico Gonzalez deve ancora ottenere il via libera, altro rientro particolarmente atteso da Motta che con lui ritroverebbe quell’uomo capace di ridare impulso a tutto l’attacco, sia sulle fasce che da punta centrale (con o senza Vlahovic). Mirino orientato verso metà dicembre invece per il ritorno in gruppo sia di Vasilije Adzic che dello stesso Milik, atteso come il primo rinforzo per l’attacco dalla dirigenza bianconera.
  8. Si riparte. Da Crotone, da Brambilla, dalla ricerca di un risultato che non può più aspettare: la Juventus Next Gen, alle 12.30, sarà impegnata all'Ezio Scida e sarà l'inizio di una nuova era. Stimoli che dovranno costruire pure la rimonta in classica, parzialmente aggiustata dalle penalizzazioni a Taranto e Turris: quantomeno, Brambilla non riparte dall'ultimo posto. CROTONE: D'Alterio, Giron, Cargnelutti, Oviszach, Gomez (C), Armini, Guerini, Barberis, Schirò, Silva, Tumminello. A disposizione: Sala, Cucinotta, Di Pasquale, Stronati, Vitale, Kolaj, Cantisani, Rojas, Groppelli, D'Aprile, Spina, Rispoli, Kostadinov, Chiarella. Allenatore: Longo. JUVENTUS NEXT GEN: Daffara; Mulazzi, Pedro Felipe, Scaglia F., Puczka; Faticanti, Owusu; Cudrig, Guerra (C), Anghelè; Da Graca. A disposizione: Radu, Marcu, Macca, Comenencia, Savio, Amaradio, Palumbo, Citi, Turco, Vacca, Peeters, Papadopoulos, Semedo. Allenatore: Brambilla
  9. Dopo il ko di Bremer il muro Juve non c’è più: con il brasiliano in campo preso un gol in 7 partite, senza otto in 5. Anche per questo Giuntoli continua a sondare il mercato in vista di gennaio: se all'estero piace Ortiz di passaporto comunitario ma dal cartellino alto, in Italia gli occhi sono sempre più puntati su Ismajli dell'Empoli. 28 anni, difensore centrale di origine kosovara, ha scelto l’Albania grazie all’ex ct Panucci e in questa stagione si è esaltato con i grandi: Dovbyk, Vlahovic, Castellanos, Kean e per ultimo Lukaku sono stati messi in riga dall'empolese confermando agli osservatori bianconeri il potenziale del giocatore.
  10. Due giorni di speranza per Vlahovic che comunque, anche dovesse recuperare, non partirebbe dall'inizio in Champions nella gara di mercoledì contro l'Aston Villa. Possibile che questa volta Thiago Motta adotti la soluzione Weah che, fino alla vigilia, sembrava quella scelta per San Siro. Da non escludere però la conferma del doppio falso nove Koopmeiners-McKennie, con Weah semmai al posto di un Conceiçao apparso ieri un po’ appannato.
  11. Timothy Weah avrebbe potuto giocare nel Milan. Papà George chiamò Paolo Maldini, ma non se ne fece nulla. Pare non ci fosse budget o forse non c'era per Maldini, licenziato di lì a poco. Oggi si può dire che in quei mesi pescò bene la Juventus: 10 milioni di euro, unico acquisto nell'austera estate 2023. Gianni Visnadi per Il Giornale ha intervistato il nazionale statunitense alla vigilia di Milan-Juve a San Siro. I riflettori accesi su di me mi preoccupano? "No, per nulla, anzi mi carica. Sono pronto. Lavoro per questo, per dare sempre il meglio. E il ruolo non mi spaventa, ho giocato tante volte centravanti nel PSG, poi fu Emery a spostarmi esterno, per sfruttare la mia velocità". Ruolo preferito? "La fascia sinistra, perché posso rientrare e calciare col destro. Ma gioco dove mi dicono che serve". Nella mia prima partita giocata da titolare nel PSG il capitano era Thiago Motta? "Io ero un bambino, lui un magnifico centrocampista, un giocatore di un'intelligenza superiore, si poteva immaginare che diventasse un allenatore importante. Chissà lui cosa pensava di me, un giorno magari provo a chiederglielo". Leao? "Rafa è un fenomeno, un giocatore fortissimo. Diciamo che da centravanti dovrei scamparmi la fatica di rincorrerlo". Maignan? "Mike è il portiere più bravo della Serie A, uno dei migliori al mondo. Con Fonseca ho lavorato bene, ho un buon ricordo di lui. Spero che lui lo abbia di me". Pulisic e Musah? "Christian è un campione, ha grande qualità ed esperienza, normale che facesse bene. La nostra nazionale è molto forte, vogliamo essere la sorpresa del Mondiale e grazie a giocatori come lui possiamo esserlo". Chi toglierei al Milan? "Reijnders! Per me è un calciatore eccezionale, un vero equilibratore per la tutta la squadra. Non lo conoscevo, l'ho scoperto in Italia, l'anno scorso. Ha piede, corsa, testa, completo come pochi". Com'è cambiata la Juventus? "Siamo più giovani, ma anche più forti. Abbiamo delle notevoli potenzialità. Dobbiamo lavorare e pensare a fare del nostro meglio, a fine stagione vedremo dove siamo arrivati". Chi è la mia squadra favorita per lo Scudetto? "La Juventus". Anche senza Bremer? "Credo nella forza di squadra, nel lavoro del gruppo. Gli infortuni sono penalizzanti, ma non saranno decisivi. Tutti a cominciare dall'allenatore sappiamo di dovere dare il 110%, proprio perché ci sono compagni che non possono giocare". Il 4-4 in rimonta contro l'Inter? "Noi siamo la Juventus e sinceramente credo che quel risultato abbia fatto più impressione fuori che dentro lo spogliatoio. La Juventus gioca sempre per vincere e un pareggio, anche contro una squadra forte come l'Inter, è una mezza sconfitta". Col Milan senza Vlahovic? "Certo le mie caratteristiche sono differenti da quelle di Dusan, che è un professionista pazzesco, bravissimo in tutte le cose che fa. Lavora sempre al massimo, dal campo alla palestra". L'Italia è più razzista di altri Paesi d'Europa come la Francia? "In campo sì, purtroppo. Gli stadi italiani sono peggiori. Ricordo bene cosa è capitato a Maignan un anno fa, ma gli episodi sono anche altri, meno conosciuti. Fuori, personalmente non ho mai vissuto esperienze negative, ma io sono visto innanzi tutto come un calciatore". Mio padre? "Per me non è mai un problema. Per me è papà, non George Weah. So che è un mito, anche se l'ultima volta che è venuto a Torino, siamo usciti e dei tifosi hanno chiesto il selfie a me e non a lui, erano giovani e non l'avevano riconosciuto. Ci sentiamo sempre, guarda tutte le mie partite insieme con la mamma. Se segno domani a San Siro, chiamo prima lei". calciomercato.com
  12. Giuntoli punta in prima battuta a Skriniar, l’ex interista in prestito è visto come la soluzione migliore per tamponare il buco creato dallo stop di Bremer. Un'altra idea forte in casa Juve è Hancko con l'interesse vivo da tempo e il pensiero di affondare in estate: il giocatore infatti è valutato 30 milioni e l'anticipo del bugdet a gennaio potrebbe rappresentare un rischio. Altri rumors portano a Danso che, dopo il giallo delle visite mediche non superate a fine agosto con la Roma, è di nuovo protagonista con il Lens e l’Austria. Resistono poi i nomi di Dragusin (Tottenham), Bijol (Udinese), Andersen (Fulham), Kwior (Arsenal) e Jonathan Tah, in scadenza di contratto con il Bayer Leverkusen.
  13. Pierre Kalulu ha parlato ai microfoni di Dazn. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: "Sono sicuro che potevo fare molte molte cose nella vita. Sapevo che potevo fare tante cose, ma mi sono reso conto che l'unica passione che ho davvero e che mi ha fa sempre svegliare con il sorriso è solo con il calcio. I miei genitori mi dicevano sempre che nella vita non sei obbligato a fare niente. Mi hanno sempre detto: se vuoi lasciare il calcio puoi farlo, se vuoi andare a scuola vai a scuola. Nessuno ti spinge a fare le cose per forza. Fai quello che ti piace di più, ma questa cosa devi farla al massimo. Mi piace imparare, perché sono curioso di natura e una volta che vuoi imparare per me è più facile. Mio papà mi diceva sempre di dare il massimo e ogni cosa che fai, non devi farla per nessuno, ma solo per te, anche se è una cosa obbligatoria è sempre per te stesso. Devi dare il massimo a livello di atteggiamento sia nel calcio che fuori dal calcio se devi leggere un libro lo devi leggere al massimo. La mia mamma mi dice sempre che sono il migliore. La mamma mi ha detto che devo conoscere sempre il mio valore, ma l'umiltà è la cosa più importante. La verità è che abbiamo dei momenti difficili dal punto di vista personale e in questi momenti apprezzi di più i momenti senza difficoltà. Ho vissuto queste emozioni e sappiamo che noi atleti, di alto livello, non vogliamo far vedere quando siamo deboli, vogliamo nascondere questo punto di vista sempre. La mia mamma mi ha detto che anche in questo da piccolo sono sempre stato riservato. Solo con i miei familiari, con le persone a me vicine sono più aperto e più piacevole, forse, ma è vero che quando non ho fiducia in una persona, sono un po' più distante e non voglio fare vedere queste cose. Nella mia carriera non ho mai fatto scelte facili, ti devi sentire dentro una squadra e una società che ti vuole veramente per dare il massimo e anche perché siamo umani e lavoriamo sempre con il cuore. tuttojuve.com Thiago Motta? Io l' ho chiamato gli ho detto: "Ciao, mister, e lui mi ha detto mi ha detto: “Sei pronto a giocare ogni 3 giorni?” Ho risposto: “Sì, dove mi vedi giocare?” E lui: “A destra, al centro e anche a sinistra”. Tutto mi sembrava molto chiaro E ho pensato che per me è il top. E poi mi ha detto: “Le scelte della partita si fanno in allenamento!”. Con i tifosi c’è un sentimento forte, è come se fosse una relazione d’amore. C’è molto calore, tutto è bellissimo, senti le vibrazioni. Pelle d'oca. Quando c'è il riscaldamento ed entri proprio allo stadio sono gli unici momenti in cui ancora puoi apprezzare l'ambiente e sentire veramente tutto. Senti, quando i tifosi cantano. Ma sia che siamo allo stadium, sia che siamo fuori sento che i nostri tifosi sono molto caldi. Questo è il momento più piacevole per me personalmente. Voglio essere quello che ero da bambino, è difficile ma ci provo. Perché essere un tifoso vuol dire dare tanto amore, dare tanta passione e qualche volta è normale che siano arrabbiati perché non sempre la tua squadra vince. Però bisogna sempre ricordarsi del bambino che dentro di te e che voleva solo fare questo lavoro e sul campo siamo lì per lavorare, ma la sconfitta c'è ed è difficile vincere tutte le partite. La sconfitta ti aiuta a capire che devi lavorare di più. Noi atleti professionisti abbiamo momenti difficili e non vogliamo far vedere quarti momenti agli altri. Ho vissuto queste emozioni, ma alla fine questi momenti ti fanno apprezzare di più le cose belle. Ma a volte vogliamo nascondere i momenti difficili. Prima pensavo che il campo fosse uguale ovunque, ma non è così. Io sono cresciuto in una grande famiglia, in una casa mia non c'era mai silenzio, quando ero giovane e i primi mesi in cui tornavo a casa ed ero solo a cena, non parlavo con nessuno. Passavo tante ore senza parlare ed era difficile a livello mentale. I videogiochi mi hanno aiutato, perché mettevo le cuffie e il microfono e potevo parlare con i miei fratelli e i miei amici. A volte mettevo le cuffie anche senza giocare, ma solo per parlare. Guardare i miei fratelli giocare è un'ansia incredibile. Non riesci a guardare la partita come un tifoso, non so come fa mia mamma. Il mio sogno è vincere tutto, giocare con i miei fratelli e fuori dal campo vivere a lungo. Quando smettiamo di giocare siamo giovani e non so ancora cosa farò, ma sono sicuro che mi divertirò".
  14. La Juventus ha ripreso i colloqui per Casadei, centrocampista classe 2003, oggi al Chelsea dove i bianconeri guardano anche Chilwell, il terzino sinistro che potrebbe sostituire Cabal. Casadei ha accettato di buon grado la possibilità di restare a Londra per giocarsi le sue chance ma ad oggi ha totalizzato 4 presenze tra Conference League e EFL Cup, mai in Premier. Ovvio la Juve ha priorità in difesa ma oggi Fagioli è tanto chiacchierato sul mercato in uscita e se uscisse per far cassa allora l'idea Casadei in prestito potrebbe essere davvero concreta.
  15. Atterrato al Porto in estate, ha conquistato il posto da titolare nelle ultime partite, con questi primi minuti con la maglia della Nazionale, nonostante una stagione iniziata più tardi: "È stata una questione di qualità. Senza voler sembrare arrogante, sono felice di aver cambiato il corso della mia carriera. So che posso dare molto di più e sono grato per tutto ciò che ho ottenuto. Prendere il posto di Pepe? L'importante è fare quello che so fare, dare il massimo e lavorare. Devo solo ringraziare il FC Porto per l'opportunità che mi ha dato di tornare a competere". Per il futuro, invece, Tiago Djaló guarda già ai quarti di finale della Nations League: "C'è ancora tanto tempo fino alla prossima fase. Non è ciò che ho fatto oggi a determinare la mia prossima convocazione. Credo, invece, che se dipenderà dalla qualità e dalla prestazione, tornerò sicuramente in questo gruppo della Nazionale", la chiosa. .tuttomercatoweb
  16. Danilo titolare con la Seleçao, può anticipare l’addio a gennaio ed è diventato una priorità per l’ex giocatore verdeoro Pedrinho, ora numero uno del Vasco da Gama. La Juventus non si opporrebbe alla sua partenza, che permetterebbe alle casse societarie di risparmiare per metà stagione su uno degli stipendi più pesanti della rosa e l’addio del capitano aprirebbe inevitabilmente ad una “rivoluzione d’inverno" per la difesa, visto che devono essere rimpiazzati Bremer e Cabal.
  17. Ci sono stati movimenti registrati tra il Chelsea e la Juventus con l’interessamento dell’entourage dell’inglese Chilwell, 28 anni terzino abile nella doppia fase difensiva e offensiva. In casa Chelsea c’è un surplus di giocatori con diversi tesserati abbonati alla tribuna e con i rispettivi procuratori a cercare soluzioni alternative. Il Chelsea lo presterebbe gratuitamente e potrebbe contribuire al pagamento di una parte dell'ingaggio di 5 milioni di euro lordi, ma il giocatore potrebbe anche decidersi di ridursi l’ingaggio a fronte della possibilità di giocare visto che ad oggi ha collezionato appena una presenza nella Coppa di Lega.
  18. La Juve in cerca di un difensore deve fare i conti dei vari Silva, Kiwior e Tah ma un aiuto potrebbe arrivare in Italia dove a far preoccupare il club di Corsi sono le parole di Ismajli che ha parlato così del suo futuro dal ritiro della propria nazionale: "Non voglio parlare del mercato, abbiamo partite importanti da giocare. Dopo la nazionale vedrete cosa succederà a gennaio". Dichiarazioni che fanno pensare ad un possibile addio nella prossima finestra di mercato. Il difensore classe '96 tra l'altro è in scadenza con l'Empoli, che non può permettersi di perderlo a zero. Per questo motivo non è da escludere un suo addio a gennaio.
  19. Urbanski al Bologna fino al 2029 un mese e mezzo fa cosa fatta poi, nonostante i colloqui tra Giovanni Sartori e il procuratore del giovane centrocampista polacco Bartlomiej Bolek (lo stesso di Zielinski), di passi avanti neanche a parlarne. Secondo alcuni giornali di Varsavia ci sarebbe un forte interessamento della Juventus nei confronti del centrocampista polacco, classe 2004, con Thiago Motta che non ha mai nascosto la stima per l’esterno (visto che lo impiegava quasi sempre sul lato sinistro del campo) e che lo avrebbe chiamato per convincerlo a sbarcare a Torino a giugno e perché no anche a gennaio.
  20. Archiviata la sconfitta con l’Arsenal di Champions, la Juventus torna a tuffarsi nel campionato. Alle 12,30 la sfida al Sassuolo: per le bianconere di Canzi, in testa alla classifica, una ghiotta occasione per allungare sulla Fiorentina, fermata ieri sul pari. JUVENTUS (4-3-3): Proulx, Lenzini, Calligaris, Cascarino, Bennison, Caruso, Bergamaschi, Boattin, Cantore, Girelli, Bonansea. Allenatore: Canzi. SASSUOLO (4-3-3): Durand; Brustia, Orsi, Caiazzo, Philtjens; Prugna, Eboa Missipo, Mella; Sabatino, Clelland, Dhont. Allenatore: Rossi.
  21. Il Psg ha chiesto informazioni su Nicolò Fagioli, c'è stato infatti un contatto tra il club parigino e l'entourage del giocatore. Un sondaggio per ora, che però in vista di gennaio potrebbe tramutarsi in qualcosa di più importante con la Juventus che potrebbe sacrificare il giocatore davanti a una proposta di 25 milioni, soldi che i bianconeri reinvestirebbero subito sul mercato per gli obiettivi di gennaio.
  22. Non solo in difesa: la Juventus è attiva sul mercato anche per trovare un vice Vlahovic, considerando l’incertezza sul recupero di Milik. Il primo nome della lista è Lorenzo Lucca, sei gol in queste prime 12 gare e un profilo che piace alla Vecchia Signora. I Pozzo, però, non hanno intenzione di cederlo a gennaio. Giuntoli non sembra farsi scoraggiare da questo e, secondo il Corriere dello sport, è pronto ad altre telefonate per capire la fattibilità dell’operazione. Altro nome che piace a Torino, sia sponda granata che bianconera, è ‘l’occasione’ Beto. Il portoghese non si è imposto in Inghilterra, e l’Everton ha aperto alla sua cessione. Giuntoli lo seguiva già quando lavorava per il Napoli e l’attaccante era appena arrivato a Udine. Udineseblog.it
  23. Nella Juventus falcidiata dagli infortuni in difesa c'è un difensore che ha brillato in nazionale: Rouhi ha giocato entrambe le partite con la fascia da capitano e lo ha fatto brillando, fornendo 2 assist e, in particolare, il video con cui ha propiziato il 2-0 contro l'Irlanda del Nord ha fatto il giro del web. Il giovane si candida quindi ad essere un'arma in più per Thiago Motta che ha dimostrato di non aver paura a puntare sui giovani.
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