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  1. I dubbi sul suo tipo di gestione delle risorse stanno diventando sempre più strutturati per cui è inevitabile che si cominci a ipotizzare il possibile dopo Thiago: a marzo oppure a giugno quando la Juventus sarà subito impegnata negli Stati Uniti con il Mondiale per Club. Nel caso in cui la situazione precipiti a Firenze la soluzione più calda per affrontare le ultime nove sfide porterebbe a una soluzione interna, dunque un “normalizzatore”, a cui si chiederebbe di sfruttare al meglio, senza troppi fronzoli tattici, la rosa a disposizione, con un unico vero obiettivo: i punti per il 4° posto in chiave Champions. In questa eventualità la scelta potrebbe ricadere su Brambilla o su Magnanelli mentre a fine stagione salgono le quotazioni di Gasperini.
  2. Oltre Kolo Muani in cima alla lista per completare il reparto d'attacco c’è Osimhen il cui ingaggio di 6 milioni netti può essere ammortizzato dal fatto che gode ancora dei vantaggi del Decreto Crescita. Il vero ostacolo, casomai, è rappresentato dal fatto che difficilmente il Napoli vorrà favorire una rivale diretta come la Juve, Giuntoli punterà molto sugli ottimi rapporti con l’entourage dell’attaccante per convincerlo a premere anche in ottica scadenza 2026. Ovviamente non vanno trascurate alternative a cominciare da David in scadenza al Lilla così come piace Sesko al quale il Lipsia ha piazzato una clausola da 80 milioni. Infine attenzione a Samuel Omorodion che per caratteristiche più somiglia a Osimhen.
  3. I faccia a faccia schietti post umiliazione contro l’Empoli sono serviti per mettere un punto e ripartire contro il Verona, ma alla fine solo un pó di polvere è sparita altra è rimasta nascosta sotto il tappeto e adesso il rischio è che torni fuori rendendo più complicata la corsa al quarto posto Champions. Tutte questioni che faranno riflettere la Juventus per il futuro e, se la situazione dovesse precipitare, la sensazione è che in estate alla Continassa si guarderà soprattutto ad un ex juventino come possibile erede di Thiago. Il grande sogno dei tifosi è il ritorno di Conte, vincente da capitano e in panchina. Un passato bianconero lo ha anche Gasperini, che ha già annunciato che non rinnoverà con l’Atalanta. Tra due ex Juve, occhio a Roberto De Zerbi del Marsiglia.
  4. In casa Juve è l’ora delle scelte nette. In tanti sono apparsi ancora una volta sottotono, specie coloro che avrebbero dovuto essere i trascinatori come Koopmeiners, Nico Gonzalez e Yildiz. Il turco era debilitato da un virus e la sua prestazione è stata la logica conseguenza: adesso avrà tutta la settimana per ristabilirsi e tentare il rilancio a Firenze. Kalulu dovrebbe tornare titolare accanto a Gatti, Mbangula al posto di Nico, a meno di non spostare sulla fascia sinistra Kolo Muani e dare una chance a Vlahovic, ridotto ormai al ruolo di comparsa.
  5. Kolo Muani si era presentato in versione Re Mida: praticamente ogni palla toccata si trasformava in oro, 5 centri nelle prime 3 gare in bianconero, cui è seguito un digiuno di un mese. Kolo non segna da sei partite e intende già da stasera ritrovare il feeling giusto nel confronto ravvicinato con Retegui, capocannoniere del campionato.
  6. In casa Juve sarà rivoluzione in attacco in estate e il maggior indiziato a salutare è Vlahovic retrocesso nelle gerarchie bianconere in questo inizio di 2025. Si parla sempre meno di rinnovo al ribasso del serbo e sempre più di Osimhen pallino di Giuntoli. Ai titoli di coda anche la storia con Milik per il quale si cercherà un acquirente o una soluzione per dirsi addio con il polacco, ai box da 264 giorni. Al netto dell’addio di Vlahovic e dell’assalto a Osimhen, la Juventus in attacco vorrebbe strappare un nuovo prestito al Psg per Kolo Muani ma tutto dipenderà dalla qualificazione in Champions League.
  7. La contestazione ieri è iniziata all’esterno quando è stato appeso uno striscione che chiede di vedere in campo “uomini per questa maglia” I due goal bianconeri hanno interrotto il silenzio dello Stadium e la prima reazione alla rete di Koopmeiners a chiudere la partita è stato il più classico degli "alè, Juve alè". Lo Stadium si svuota, e il saluto della squadra è veloce e stavolta indolore; prossimo appuntamento già domenica sera allo Stadium contro l’Atalanta per una partita che vale doppio e bisognerà vedere se, oltre ai gruppi organizzati che hanno annunciato sciopero delle corde vocali ad oltranza, il resto dello stadio si “scioglierà” prima di un eventuale gol bianconero.
  8. Ferdico, il capo ultrà interista finito oggi in carcere, "ha esplicitamente chiesto a Inzaghi", l'allenatore dell'Inter, "di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti per la finale di Champions di Istanbul dello scorso anno. Lo si legge nell'ordinanza cautelare sul blitz contro gli ultras, che fa riferimento ad intercettazioni del maggio del 2023 come riporta Ansa. Ferdico avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici ", Inzaghi avrebbe risposto come riporta goal.com: “Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta... poi ti faccio sapere qualcosa... gli dico... che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti, Marco io mi mi attivo e ti dico cosa mi dicono”. E, in vista della partita in Turchia, l’obiettivo viene poi raggiunto: la disponibilità dei tagliandi, infatti, è stata poi aumentata anzichè di 200 di 500. Tutto questo era stato preceduto da un altra telefonatra Inzaghi a Ferdico ripreso dal portale internews dal corriere della sera: a parlare è il mister nerazzurro: «Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale... io mi sono imbestialito (…. ) nel senso... non con voi... con la società», dice Inzaghi, che riferisce di aver detto in quell’occasione alla società che «mancano 4 ore... cercate di sistemare sta roba perché non esiste (...) risolvetelo... questo è stato il mio appello Marco». La partita avrà poi uno sciopero di soli 15 minuti iniziali. Gli ultrà interisti in precedenza si erano fatti notare anche per la posizione su Skriniar: all'inizio doveva esserci un incontro in sede poi spostato in altra location «anche perché ci sono le telecamere e robe varie». L’incontro ci sarà lo stesso in un bar vicino allo stadio. Ferdico lo anticipa a un rappresentante del club: «Ti comunicheremo dove vedremo il giocatore, faremo due chiacchiere con lui, che non sia in un posto con fotografi e quant'altro». Alla fine: «Comunque va via... al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce… aveva un po' di paura" sarà la relazione fatta da Beretta.
  9. Tre giocatori sperano di poter rientrare tra i convocati domenica a Firenze: i difensori Nicolò Savona e Jonas Rouhi e l’ala Francisco Conceiçao saranno valutati per un reintegro in gruppo entro le prossime 72 ore. Serve l’aiuto di tutti per riemergere dalle sabbie mobili.
  10. Domenica a Firenze ultimo match prima della sosta, può rientrare Savona out dalla vigilia di Cagliari-Juventus per un’elongazione del bicipite femorale della coscia destra, poi dall’ultimo week end di marzo, quando la Juve sarà impegnata in casa col Genoa o nella settimana successiva a Roma contro i giallorossi, sono attesi Douglas Luiz e Conceiçao.
  11. In pochi giorni l’allenatore bianconero ha incassato due eliminazioni pesanti e il traguardo Champions non lo mette al riparo. 39 gli incontri disputati dalla Juve di Thiago Motta finora e il bilancio non è positivo: ci sono 17 vittorie, 17 pareggi (compreso quello di ieri ) e 5 sconfitte. I gol segnati sono 61, quelli incassati 35. In questo momento all’allenatore resta una sola strada, mentre è da escludere l’esonero. Nello spogliatoio viene rimproverata al tecnico scarsa empatia: ci sono state frizioni con tanti giocatori.
  12. Lunga intervista di Kolo Muani a Repubblica, ecco un estratto Futuro alla Juventus «La mia volontà è di giocare e di divertirmi. Ma se le cose continuano così, perché no? La Juventus è il club che mi ha aperto le porte». Thiago Motta «Ho parlato molto con lui prima di venire, mi ha spiegato come vedeva le cose, come avremmo giocato. È questo che mi ha attirato e spinto a firmare. Non credevo che i miei esordi riuscissero così bene». Posizione in campo preferita «Sono un attaccante polivalente, quindi sto bene al centro come da esterno. Preferisco giocare negli spazi, prendere la profondità e sfruttare la mia velocità, ma sto dimostrando di sapere anche combinare nello stretto: contro il Verona, il gol nasce dalla palla che do a Locatelli».
  13. Cds 7 Dopo aver sfiorato il rigore di Retegui, tiene in vita la Juve murando Lookman (due volte) e Zappacosta; non può nulla sul resto Gds 6.5 Intuisce l’angolo del rigore ma non ci arriva, dopo il palo prova a tenere in vita la Juve: paratone su Lookman, Zappacosta e Retegui Ts 7 Reattivo nel salvare sulla ribattuta del palo, addirittura miracoloso subito dopo su Lookman. E, a ben vedere, non va per nulla lontano nemmeno sul rigore di Retegui. Ma, davanti a lui, il resto della nave affonda.
  14. Ore 17.30 Guerra out per 1 mese, Afena-Gyan guiderà l'attacco bianconero JUVENTUS NEXT GEN (3-4-2-1): Daffara; Turicchia, Scaglia, Citi; Pietrelli, Macca, Faticanti, Cudrig; Adzic, Semedo; Afena-Gyan. All. Brambilla TEAM ALTAMURA (4-3-3): Viola; Manè, Rizzo, Silletti, Ortisi; Grande, Dipinto, Ganfornina; Leonetti, Rolando, Simone. All. Di Donato Tuttosport
  15. Nel pre-partita di PSV Eindhoven-Juventus il Managing Director Football della Juventus Cristiano Giuntoli è intervenuto ai microfoni di Sky: "Le partite in Europa sono tutte difficili, ma siamo molto concentrati e consapevoli delle sfide che ci attendono. In questo momento, il nostro focus è solo sul lato sportivo. Dal punto di vista economico, la situazione è positiva: stiamo trovando il giusto equilibrio tra sostenibilità e competitività, e siamo sulla strada giusta". Quale sarà il futuro di Kolo Muani? "Per ora non ci sono stati contatti, ma i rapporti con il PSG sono ottimi. Il ragazzo ha una forte volontà di restare con noi e anche da parte nostra c’è il desiderio di trattenerlo. Siamo molto fiduciosi per il futuro".
  16. Per la Juve una stagione a fasi alterne ma adesso il cambio di passo è legato a vari fattori tra cui la abilità difensiva: nei cinque campionati top nessuno ha più clean sheet: 14, uno in più dell'Atletico Madrid. Inoltre la Juve è la squadra che ha incassato meno reti in A (21), in Europa è dietro solo a Bayern (20) e Atletico (16).
  17. Tra la Juve e Kolo Muani pare sia scoppiato l'amore ma per far sì che il matrimonio continui c'è però da trovare una quadra per il futuro attraverso un prestito oneroso con obbligo di riscatto, quadra da trovare in tempi stretti per non perdere il giocatore al Mondiale per club. L'attuale prestito costa ai bianconeri 4,6 milioni cifra che si è abbassata di 1 milione per la mancata qualificazione in Champions dei bianconeri. Sempre nel contratto c’è il passaggio sul Mondiale per Club, che spiega come "poiché il contratto di lavoro del Psg sarà nuovamente applicabile dal 1° luglio 2025, il giocatore non sarà incluso nella lista dei giocatori della Juventus che giocheranno la suddetta competizione”.
  18. Recuperato Gatti, che dovrebbe partire titolare in coppia con Kelly, il grande dubbio di Motta è Yildiz: il turco è stato colpito da un virus intestinale e rischia di non farcela, si deciderà solo oggi ma in caso di forfeit il tecnico potrebbe optare per Koopmeiners largo a destra o in alternativa mettere Mbangula a sinistra con Nico a destra. Sette gli infortunati: out pure Rouhi mentre Gasperini recupera Hein e Maldini. Probabile formazione Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio - Weah- Gatti -Kelly - Cambiaso - Locatelli -Thuram -Koopmeiners, McKennie - Nico Gonzalez- Kolo Muani. All. Motta. Probabile formazione Atalanta (3-4-1-2) Carnesecchi - Djimsiti, Hien, Kolasinac - Bellanova, de Roon, Ederson, Zappacosta-Pasalic- Lookman - Retegui. All. Gasperini.
  19. Nell'Atalanta il brasiliano Enderson è da tempo nella lista dei desideri di Giuntoli, che ora vorrebbe affiancarlo a Thuram nella mediana del futuro: a gennaio una cena a Bergamo per sondare il terreno per il giocatore su cui c’è anche la concorrenza della Premier. I due club, che si sfideranno domenica sera, sono entrambi in corsa per Nicolò Bertola, difensore centrale, classe 2003, grande rivelazione stagionale in Serie B con lo Spezia e che con lo stesso Spezia ha deciso di non sottoscrivere un rinnovo di contratto in scadenza 30 giugno 2025.
  20. Kelly verso la conferma di una maglia sa titolare: al suo fianco ballottaggio tra Gatti e Kalulu, perni del reparto meno battuto e stasera torna a disposizione Renato Veiga. In tutto sono 12 le coppie di centrali schierate in stagione, cambi dettati sopratutto dagli infortuni che, partendo dai più gravi di Bremer e Cabal, hanno falcidiato la difesa bianconera: la coppia con più minuti in stagione è quella composta da Gatti-Kalulu con 1799 minuti, quella con meno Kalulu-Cabal con soli 6 minuti giocati insieme.
  21. In estate la Juventus dirà addio a Vlahovic e darà l’assalto a Osimhen, giocatore di spessore, età e conoscenza del calcio italiano. Il nigeriano, sotto contratto con il club azzurro fino al 2026, lascerà la Turchia e rientrerà a Napoli dove c'è una clausola di 75 milioni valida solo per l'estero ma che la Juve chiederà di sfruttare con parte dei soldi ottenuti appunto dalla cessione di Vlahovic. Occhio comunque a Kolo Muani, qualora il giocatore convincesse al 100% allora quel budget potrebbe essere speso su di lui.
  22. Ieri è stata formalizzata un’istanza di nullità della richiesta di rinvio a giudizio per due vizi di forma riguardanti il sequestro di materiale informatico durante le perquisizioni del 2021 e la mancata selezione del solo materiale pertinente, che avrebbe quindi leso diritti di difesa e personali avendo compreso dati sensibili e coperti da privacy come foto personali o cartelle cliniche. Alla richiesta hanno replicato i pm Orano e Del Giudice, secondo i quali non sia possibile la nullità considerando l’enorme mole di materiale raccolto e il fatto che «nessuna violazione dei diritti di difesa è stata compiuta». Prossima udienza prevista il 15 aprile, in quella occasione il Gup Gavoni dovrà prendere una decisione in merito. La Stampa
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