cavacecio

per adesso fa lo spettatore pagante non era Paco D'onofrio?

10 +10 = 20 ci si rivede a fine settembre, capitan Francisco.

e la moglie lo tiene a distanza (a Firenze)

Tornate a casa!

oggi siamo così tranquilli che abbiamo questo hanno mandato via il suo mentore, ha ancora il dente avvelenato

magara (a quest'ora stavo in barca con la moglie ex-modella-attrice)

mangiaebevi tranquillo ecco, questo era il senso del mio commento

tutti rotti

ma che c'entra?! si parlava di spedizioni, non di (prime) video. quello è un altro discorso. è tutto incluso, ma un altro discorso.

Arda venì baffone

io non ce l'ho ad esempio, non mi serve tutta questa rapidità in teoria potrebbero andare su TV8, ma SKY si terrà stretta sui suoi canali a pagamento questa esclusiva. si, esclusiva Champions (tranne quelle (una) del mercoledì), Europa e Conference League

e mo so' Adzic amari pe' tutti

Solo 15 giorni all'Aston Villa per Barrenechea e Iling: ecco cosa sta succedendo in Premier di Carlo Laudisa da gazzetta.it, 5 settembre 2024 Quando, in tutta fretta, Iling Junior e Barrenechea hanno firmato per l’Aston Villa al tramonto di giugno e all’alba di luglio era già chiaro che l’operazione congegnata dalla Juve per avere Douglas Luiz era in parte motivata dai problemi del club inglese con il Fair Play finanziario della Premier League. La conferma si è avuta nelle settimane successive, quando l’ala conosciuta in bianconero nella gestione Allegri ha fatto un percorso inverso, passando dall’Aston Villa al Bologna con la formula del prestito. E qualche settimana dopo anche l’argentino ha raggiunto Valencia con una soluzione a titolo temporaneo. Riassumendo, l’affare iniziale ha comportato una spesa di 50 milioni dei bianconeri per il centrocampista brasiliano, temperata dai 25 milioni incassati per la cessione dei due gioielli del vivaio juventino. In quel modo, l’Aston Villa entro il 30 giugno ha potuto saldare il suo rosso della stagione precedente, ma pochi giorni dopo ha preso in carico Iling e Barrenechea per chiudere il cerchio. Dal punto di vista bilancistico, il club di Birmingham ha mandato a valorizzare due giocatori che evidentemente non erano nei piani tecnici, risparmiando anche sul fronte degli ingaggi. E questo è un passaggio decisivo per comprendere in quali ristrettezze quest’estate abbiano operato le società della massima divisione inglese. Un po’ tutte hanno dovuto stringere la cinghia per rientrare nel budget prefissato. A riprova di questo, c’è anche il finale di mercato del Chelsea, a lungo sulle tracce di Osimhen. Ma l’accordo con il nigeriano è saltato proprio perché a Stamford Bridge non potevano superare la soglia dei 6 milioni di euro netti di stipendio. E anche l’acquisto di Sancho è stato un lusso che ha comportato la cessione di Sterling all’Arsenal: se non fosse uscito l’ex nazionale con il suo pesante ingaggio, l’acquisto dell’ex United non sarebbe stato possibile. Piccoli scampoli di un contesto generalmente complesso. Proprio in questi giorni ad esempio il Leicester ha gioito per aver evitato la penalizzazione grazie ad un cavillo giuridico, ma lo stesso Manchester City sta vivendo una sorta di conto alla rovescia, visto che la commissione indipendente della Premier League sì esprimerà a breve sul procedimento che vede la società di proprietà dello sceicco Mansour accusata di aver violato le norme in 115 occasioni. E non più tardi di qualche mese fa già Everton e Nottingham Forest hanno dovuto chiudere la stagione con una penalizzazione. Insomma in Premier di questi tempi sono tutti angosciati. Nel rispetto delle regole della cosiddetta redditività e sostenibilità. Sì, perché per distinguersi dal Fair Play finanziario dell’Uefa i manager inglesi hanno chiamato il loro sistema PSR, acronimo di profitability and sustainability rules. Anche per questo motivo i campioni d’Inghilterra hanno ceduto per 75 milioni Julian Alvarez all’Atletico Madrid. Guardiola non si sarebbe certo privato del talentuoso attaccante argentino, ma evidentemente era ora di dare dei segnali di buona volontà. Sì, perché in un contesto di proprietà super ricche, in cui la competitività ha indotto in questi anni le società a compiere spese folli, è difficile imporre un dietrofront così deciso. Ad ogni modo la lezione inglese dimostra che anche nella realtà più evoluta del calcio mondiale il fantasma dell’indebitamento rischia di far crollare il sistema dalle fondamenta. E alla lunga questa cautela potrebbe portare degli effetti positivi a più ampio raggio. In Italia questo percorso è stato avviato, non con la stessa decisione.

non mi hai convinto

Eventi avversi comunque c'è sempre rabiot libero casomai servisse uno svincolato

ellamadò, ma così è un giro troppo lungo. è un po' come dire che l'acqua dello scarico contribuisce alla pioggia.

ContinassaOUT è l'aria, la terra e la nebbia.

David gnomo amico mio... David Trezeguet Peter David Edgar Davids David (Michelangelo) l'ho detti tutti?

ma un'offerta a Rabiot del'ultimo minuto? gli cambiamo ruolo e lo mettiamo come ViceVlahovic daje Cristià, facce sognà al Covid nessuno era preparato

giuro sulla testa di mia madre, ho letto "Juventus, Giuntoli si è commosso per David del Lille"

la Chiesa al centro del... ah no... la Dusan al centro commerci... no, no... Dusan al centro del villaggio, dove un tempo sorgeva la Chiesa.

è pur vero che giocavamo con il temibilissimo Como il Veronscansuolo la rioma che ancora non ha segnato mezzo gol

Giuntoli magna tranquillo

"Thuram non mi ha esaltato" Giovanni Armanini, juventibus, 3 settembre 2024

Arthur non ha possibilità di partenza, quindi se c'è posto è pure ovvio che lo inseriscano in lista. Poi per quanto riguarda giocare, quello è un altro paio di maniche.