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Adalbertino

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  1. Quello è successo l'anno dopo. Mi spiace doverlo dire, ma nel 2022 de facto lo scandalo plusvalenze ha salvato la carriera di Allegri perchè per la piega inquietante che aveva preso l'annata se non fosse arrivato Chinè molto probabilmente non sarebbe mai arrivato intero a natale. Allegri nei primi due anni di ciclo bis ha perso praticamente lo stesso numero di partite perse da Ferrara Zaccheroni e Del Neri messi assieme
  2. Opinione puramente personale: se riesci a normalizzare l'ambiente in breve e a far rendere un pelo di più anche solo un paio di giocatori ci arrivi tranquillamente. Per Motta ritengo vale lo stesso discorso fatto negli anni scorsi con Allegri. Con quella rosa il minimo sindacale erano i primi 3 posti e competere per lo scudetto.
  3. Mancini sarebbe una roba talmente tanto estrema come contesto che può finire solo o con il più grande disastro sportivo di sempre o con lui che alza la coppa 30 anni dopo VIalli
  4. Adalbertino

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    La cosa importante ad ogni modo quando arriva un allenatore non è che piaccia o meno ai tifosi. La cosa che conta è che piaccia e convinca con il suo lavoro sia i giocatori che soprattutto i dirigenti in maniera unitaria. Se ci sono questi ingredienti qualunque cosa pensino i tifosi è francamente irrilevante.
  5. Adalbertino

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Mi permetto. In verità fu l'anno dopo, nel 2007-08. Mancini comunque è rimasto lì 3 anni e ha contribuito alla trasformazione del City, peraltro in un periodo dove la Preamier era probabilmente ancora più competitiva di adesso. In quegli anni l'Inghilterra portava 4 squadre diverse a giocarsi una finale(tutte con almeno 2 semifinali). Vero che vinse una Preamier all'ultima giornata, ma resta comunque una preamier vinta contro un avversario fortissimo, che faceva sfaceli in patria e in CL d era più abituato a quelle temperature. Negli anni di Allegri abbiamo rischiato seriamente di perdere 2 scudetti contro il Napoli di Sarri(1 in particolare), ma non sarebbe giusto sminuire quei titoli. Nelle coppe ad eliminazione diretta non vinci se non hai "anche" fortuna. Mancini nell'Europeo ha un merito indiscutibile, anche perchè è il culmine di quella che è tutt'ora la striscia di imbattibilità più lunga mai fatta da una nazionale(in un contesto complessivamente molto più competitivo rispetto alle amichevoli che giocava il Brasile di tanti anni prima). Centra sicuramente anche il fatto che si ritrovo un Italia matura al momento giusto, con l'ultima grande prova di Bonucci e Chiellini, un centrocampo dove c'erano elementi che avevano raggiunto il pieno della loro maturità(Jorginho veniva da un CL clamorosa col Chelsea, Verratti da 2 grandi annate, Barella aveva appena vinto uno scudetto) e un Chiesa che in quel momento era davvero un ira di dio, ma non dargli meriti è ingeneroso, anche solo nel saperli gestire. Peraltro fu una nazionale estremamente convincente dal punto di vista del gioco. Forse la più bella. Ogni squadra che ha vinto una coppa ad eliminazione, anche le più forti, hanno avuto bisogno del * Persino il Barcellona di Guardiola è dovuto passare in ognuno dei suoi 4 anni. I dubbi su Mancini sono leciti e anche quasi obbligati(non allena un club da anni), ma sminuirlo gratuitamente mi sembra ingeneroso. Tutti quegli argomenti potrebbero tranquillamente essere usati per sminuire Lippi(e spesso c'è chi lo fa).
  6. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Non esiste nessuna maledizione Champions. Anche perchè ne abbiamo vinte 2. Esiste solo una squadra che in media arriva in finale di CL una volta ogni 7-8 anni da ormai più 50 anni, che ha perso 1 paio di finali che avrebbe dovuto sulla carta vincere nei momenti di massima grandezza della storia del Club e che si ritrova a vivere concretamente una notevole pressione ambientale, soprattutto(a mio avviso) dalla finale di Manchester e che da dopo quella finale ha avuto notevoli difficoltà, riuscendo comunque a fare 2 finali in condizioni completamente diverse(contro 1 squadra che fatto il triplete e una che ha vinto tre coppe di fila) e più simili alla primissima finale disputata(contro una squadra che ha vinto 3 coppe di fila vincendo anche il triplete). Se la Juventus dovesse arrivare in finale di CL nei prossimi 50 anni con la stessa regolarità con il quale lo ha fatto negli ultimi 50 anni, è ragionevolissimo pensare che le coppe diventeranno molte di più.
  7. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    La Juventus in Europa è un caso unico per la continuità con il quale arriva in fondo alla Coppa negli ultimi 50 anni(assieme al Bayern). Tutte le altre squadre hanno alternato momenti di vacche obese a momenti di oblio totale. Persino il Realmadrid che ne ha vinte 15 è stato 35 anni senza vincerla(ed è il motivo per il quale la vittoria contro di noi ad Amsterdam è particolarmente ricordata, oltre che per il fatto che era nettamente quella dove partivano meno favoriti). Il grande e vero rimpianto sono le due finali con le tedesche. Ed è anche vero che il discorso della "Maledizione" esiste, per come lo conosciamo oggi, soprattutto dal 2003 in poi. Prima di Manchester la Juventus era, benchè con 2 finali perse alle spalle "L'ultima italiana ad averla vinta". E dopo oggettivamente fra calciopoli nel mezzo e le due squadre affrontate nelle successive due finali più che si maledizione si può parlare di congiutnura sfavorevole.
  8. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Scusami, ma servono più coordinate per capire quello che intendi. Se vale tutta la storia ultracentenaria del Club, la Juventus ha avuto grossomodo 5 grossi cicli vincenti, completamente diversi fra di loro. La Juventus ha sempre alternato differenti visioni ed immaginari calcistici. Ed è complicato capire come si sarebbe evoluta la storia "filosofica" della Juventus se non ci fosse stata calciopoli nel mezzo. Messa come (sembra) la metti tu sembra un "Se togli loro", che ha senso più o meno come avrebbe senso togliere Ferguson dalla storia dello United, perchè intanto c'è stato. Lippi e Conte non possono più definirsi una parentesi, non solo per il numero di anni occupati ed il numero di trofei conquistati, che li rendono la parte maggioritaria della storia recente del club. Non solo per il fatto che senza il lavoro di Lippi e di Conte quello di Capello e Allegri non ci sarebbe conseguentemente mai stato. Per almeno 2 generazioni di tifosi(approssimativamente dai quarantenni in giù), ossia che non hanno mai visto gli anni 80 calcisticamente, la Juventus, la personificazione di cosa è la Juventus, il massimo esempio, è quella roba lì. E' probabile che questo sia anche, in parte, un conflitto generazionale fra due modi di intendere la Juventus che sono molto diversi fra loro. P.s. Non capisco molto bene questo tipo di discorso applicato a Thiago Motta. Anche guardando il suo bologna dello scorso anno, non mi sembra proprio il prototipo dell' allenatore "giochista"(qualunque cosa voglia dire) come lo intendono i tifosi. Il suo bologna mi sembrava una squadra elegante, con dei bei movimenti in uscita palla da dietro, ma non una squadra offensiva che crea palle gol a grappoli ecco. Anzi, io fin alla fine della scorsa stagione ho avuto l'impressione esattamente contraria, ossia che sia stato preso un allenatore giovane che però non fosse eccessivamente in discontinuità con il predecessore.
  9. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    C'è una grossa differenza però fra la Spagna e l'Italia(ma ci metto pure l'Inghilterra) che sarebbe il caso di sottolineare per spiegare il concetto di pressione e risultati La Liga Spagnola è il campionato che più di tutti si avvicina al concetto di "Superlega". Non per i superbudget tipo la Preamier League, ma perchè di fatto funziona per comparti stagni. Ci sono 4 posti minimo in CL a disposizione e 3 di questi sono occupati dal giorno 1. Il Real partecipa ininterrottamente alla Champions League dal 1997 Il Barcellona dal 2004. L'Atletico dal 2014 In Inghilterra la più longeva in questo senso è il City(2016), in Italia l'Inter(2018). Persino il Bayern qualche anno ha rischiato in Bundesliga(2007 ultima esclusione) Il Campionato spagnolo propone formazioni che sono altamente competitive per vincere la Champions e l'Europa League ma raramente le grandi, le medie e le piccole competono fra loro. Uno dei vantaggi competitivi che hanno le Big spagnole e che gli permette di investire così tanto anche in situazioni non ottimali è che hanno un rischio d'impresa legato al mancato raggiungimento di obbiettivi minimi davvero minimo se non inesitente.
  10. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Sono completamente d'accordo, infatti il mio era un commento ironico per descrivere la distanza che c'è fra il calcio che raccontano i giornali(e noi tifosi) e quello vero.
  11. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Il Barcellona(e il calcio spagnolo in generale) ha cominciato a sfornare giocatori forterrimi in tutti i reparti a getto continuo conseguentemente al fatto che a partire dagli anni 80-90 è stato fatto un grosso cambiamento che è partito fin dalla cura maniacale dei settori giovanili. Ed una roba sistematica che non riguarda solo i catalani, perchè se metti assieme una top11 della Spagna degli ultimi 20-30 anni escludendo quelli passati dal Barca viene comunque uno squadrone della *. Il calcio spagnolo fino a poco prima era una roba radicalmente diversa, meno elegante e molto "garra e botte da orbi"(il soprannome 'furie rosse' non era casuale). L'identità non può essere un qualcosa di fermo e immobile nel tempo, ma qualcosa che si evolve e si adatta ai tempi. Sennò l'identità diventa nella migliore delle ipotesi un museo. E quello che sta esposto nei musei per definizione è "senza vita".
  12. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Contro il City di Guardiola degli anni scorsi chiunque diventa catenacciaro. Dobbiamo sempre ricordarci che queste etichette valgono soprattutto per noi tifosi e per i giornalisti sportivi che cercano di semplificare la realtà degli addetti ai lavori per chi non ne è dentro. L'archetipo del calcio offensivo italiano(Sacchi)ha giocato la partita più importante della sua carriera lasciando il pallino agli altri per 120 minuti e perdendola ai rigori. L'archetipo del catenaccio contemporaneo(Allegri) ha giocato ad oggi la partita più importante della sua carriera attaccando all'arma bianca e perdendola per sfinimento. Ironico vero?
  13. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Senza quell'unicum non avresti avuto gli ultimi 30 anni di successi però. Si fondano letteralmente su di loro. Anche questo è un dato abbastanza sostanziale, che non ti contraddice per forza Se il tuo discorso è, tolte le parentesi Lippi e Conte il dna è sempre stato quello sparagnino, permettimi di dire che è un pochino problematico. Quel "Sempre" è problematico pure per lo stesso Barcellona(che è diventato quello che è oggi di fatto solo negli ultimi 35anni della sua storia). Cercare un pattern che attraversi in tutta la sua storia la Juventus come stile(complicatissimo visto che il calcio solo di 40 anni fa è uno sport completamente diverso figurati quello di 80) è complicato, perchè la Juventus ha avuto troppi cicli vincenti molto diversi fra loro.
  14. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Certo che parliamo di un modello diverso. Loro lo fanno fin dalle giovanili. Il mio era solo un appunto. Da Capello al primo Conte ci sono stati comunque di mezzo anni un pochino complessi per poter valutare la Juve da quell'aspetto lì(per usare un eufemismo).
  15. Adalbertino

    Szczesny e la differenza tra Juve e Barça

    Scusami, ma ridurre Ancelotti a "catenacciaro" è una roba che non si può leggere. Ancelotti ha fatto letteralmente qualsiasi cosa e non è mai stati una sola volta uguale a se stesso.
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