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Ita Airways sponsor Juventus: no di Palazzo Chigi
kebol ha risposto a LE6END Discussione Juventus forum
Mi permetto di aggiungere un commento su questa vicenda, già espresso altrove. ITA Airways ha registrato un margine operativo lordo (EBITDA) positivo di 70 milioni di euro, ma un risultato operativo (EBIT) negativo di 75 milioni di euro. I costi operativi ammontano a circa 2,36 miliardi di euro, includono spese considerevoli per carburante, materiali tecnici, servizi e personale, etc.. I 20 milioni di euro a stagione erano una somma relativamente insignificante per ITA Airways, se confrontati con le dinamiche economiche dell'azienda. E ora, qualcuno sembra intenzionato a fare il colpo finale, vendendo il 60% di un bene statale mentre è ancora al governo. Parliamoci chiaramente, questa scelta sembra un atto diretto contro la società Juventus da parte di Giorgia Meloni. Capisco che Elkann abbia radici ebraiche, ma ritengo che si stia oltrepassando il limite. I piani industriali dovrebbero essere elaborati e discussi attraverso un dialogo costruttivo tra le grandi aziende e la politica, con l'obiettivo di collaborare per il bene del Paese. Considero l'interferenza in questa faccenda estremamente grave. È vero che la reputazione della Juventus può influenzare il modo in cui il governo vede le cose. Tuttavia, credo che le decisioni del governo e delle grandi aziende come quelle di Elkann non dovrebbero essere basate su sentimenti personali o antipatie, ma su quanto queste aziende possono fare per l'economia e il Paese. Anche se molti possono avere pregiudizi contro la Juventus, questo non dovrebbe impedire al governo di sostenere un club che ha un impatto positivo sull'economia, il turismo e l'immagine internazionale dell'Italia. Se si ignorano questi benefici per ragioni politiche o per paura di perdere voti, si rischia di fare un errore. Invece di vedere tutto come un problema politico o di reputazione, sarebbe meglio se il governo e le aziende collaborassero per trovare soluzioni che facciano bene a tutti, compresi i tifosi e l'economia italiana. Solo lavorando insieme si può superare questa ostilità e fare qualcosa di buono per il Paese e per le sue istituzioni sportive e industriali. La Juventus ha un'importanza economica, culturale e storica in Italia, con un numero di sostenitori superiore a quello di qualsiasi partito politico nel paese. Con circa 10 milioni di tifosi stimati, se questi avessero una rappresentanza nel calcio italiano, la Juventus avrebbe dominato il panorama calcistico da sempre. Non credo che i politici, in generale, siano in grado di portare benefici concreti alle popolazioni, a meno che non si tratti di rari individui dotati di un elevato spessore morale. Il compito di un politico dovrebbe essere amministrare la cosa pubblica per il bene del proprio popolo, non prendere decisioni basate su impulsi personali o interessi egoistici.Questo tipo di ragionamento è perdente per tutti, soprattutto quando una parte opprime l'altra. Come politico, il mio interesse è concentrato sul lavoro e sull'incremento del gettito fiscale per arricchire il Paese. Nel caso di ITA Airways, si trattava di un'operazione vantaggiosa per entrambe le parti. Il fatto che vi sia stato un intervento contrario è grave e aumenta il distacco di un gruppo industriale italiano ricco di risorse.È responsabilità dei politici comprendere dove un incentivo alla popolazione, come la cassa integrazione per garantire una vita dignitosa o il sostegno alla crescita industriale, possa generare benessere e vantaggio per tutti. L'idea che la FIAT sia diventata ricca esclusivamente grazie agli incentivi statali è una visione limitata e faziosa, oltre che da interisti sfigati. Esistono piani industriali e accordi ben definiti. Se un politico si lascia facilmente influenzare o corrompere, è inevitabile che l'industriale ne approfitti... il controllore è il politico. I grandi gruppi a partecipazione pubblica italiani, ovvero statali come ENI, ENEL, Finmeccanica (o adesso Leonardo SpA), e tanti altri, pagano le tasse nei Paesi Bassi sin dagli anni '90, quindi da circa 30 anni. Essendo aziende di proprietà dello Stato italiano, il gettito fiscale dovrebbe rimanere in Italia, ma invece ne beneficia i cittadini olandesi. Anche Poste Italiane ha stabilito sedi in Olanda per ragioni fiscali. La responsabilità di questa situazione ricade interamente sulla politica. Se la pressione fiscale fosse abbassata ai livelli di quella olandese, aziende come Stellantis e la Juventus tornerebbero a essere simboli amati e rappresentativi dell'italianità.