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pascki

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Su pascki

  • Titolo utente
    Che si vinca o che si perda forza Juve, inter *
  • Compleanno 17/10/1975

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  • Squadra
    Juventus
  • Sesso
    Uomo
  • Provenienza
    grugliasco

Visite recenti

15.757 visite nel profilo
  1. pascki

    Le nostre serie tv preferite

    Qualcuno sta guardando la ruota del tempo su amazon prime?
  2. I tifosi hanno insultato Motta, figuriamoci cosa farebbero con Mancini. Non penso siano così stupidi in società....
  3. Sto teatrino è stucchevole. Proprietario che non gliene fotte una * e mette dei commercialisti in società per cercare di limitare se non azzerare le perdite. Commercialisti che hanno la personalità di una lisca di pesce e direttore sportivo che si sente supermegaloman. In tutto questo, l'allenatore talebano che in 8 mesi non ha ancora capito dove si trova e quello che deve fare per portare i risultati a casa. Adesso siamo al vertice, alle riunioni e alle cene. A poche giornate dalla fine del campionato (mi raccomando con tutta calma).
  4. pascki

    Tuttosport - Tether: “Rifacciamo la Juve”

    Posso dire che non ho ancora capito a che gioco stanno giocando questi di Tether? Pubblicità?
  5. Mi ricordo di un Vieri venduto da Moggi e Gatti non vale un'unghia di quel Vieri. E' dall'inizio dell'anno che sto fabbro che spinge per andare via. Poi al Napoli, manca avessi detto una big. Attaccamento alla maglia zero. Di questi giocatori, italiani, stranieri o extraterrestri che siano, non ne abbiamo bisogno.
  6. Giuntoli deve uscire dalla Juve. Ha fatto più danni della grandine. Mandare via lui, il suo staff, l'allenatore e il suo staff costerà più di un rene. A Elkann gli sta bene così. Sempre detto che se non gliene frega nulla della Juve deve vendere. Si vede lontano un miglio che non è appassionato e non gliene frega nulla.
  7. Magari è trascritto male ma io non ho capito quello che ha detto. Mi sembra totalmente in confusione. Posso capire il contratto e tutti quanto ma sinceramente io a livello umano e mentale se fossi in una situazione del genere avrei già levato le tende. Pazzesco che in questo paese nessuno abbia mai io coraggio di fare un passo indietro con dignità.
  8. Io capisco che l'animo umano quando le cose non vanno bene cerca di sempre di guardare al passato. Un po' come quando sei single e ripensi alle tue ex. Però anche basta con Marotta, Conte, Agnelli, Allegri. La vita deve andare avanti. Ci vanno le competenze per scegliere gli uomini giusti, purtroppo non è facile e a volte ci va anche un po' di fortuna che si incastrino le cose.
  9. Doveva accorgersi prima degli errori, adesso è troppo tardi. Pure per me che l'ho sempre caldeggiato, dopo domenica mi è sceso completamente. Una rumba come quella presa, non solo per i goal subiti, ma per il modo in cui sono arrivati tutti uguali, è difficile da digerire. Significa non saper leggere le partite, non imparare dagli errori, essere un mulo che va a sbattere contro un muro e poi va nuovamente a risbatterci. Non dico nemmeno, spero le vinca tutte fino a fine campionato e mi faccia ricredere. Non lo spero nemmeno più. Fuori dalla Champions, dalla coppa Italia con il solo campionato da giocare pensavo finalmente potesse lavorare sul suo gioco e sul suo calcio. Una settimana per preparare sta partita e siamo stati letteralmente spazzati via. Per me sarebbe da cambiare anche subito, ma so che questa dirigenza priva di spina dorsale non lo farà e rischieremo di perdere i soldi del posto Champions come dei polli. Quest'anno si poteva tranquillamente lottare per il titolo, visto la quota bassa a cui stanno viaggiando anche le altre. Magari non vincerlo ma sempre stando li a ridosso. Non ci siamo riusciti. Inizialmente pensavo per la sfortuna degli infortuni, mi rendo invece conto solo adesso che non siamo lì solo per demeriti nostri (soprattutto di chi dirige questa squadra, ossia l'allenatore).
  10. Quello va bene, non è che Marotta sarebbe dovuto restare a vita. La questione è stata non sostituirlo dando poteri totali a mani bucate Paratici. Che poi, un dirigente capace, dopo 6 mesi, accortosi dell'errore avrebbe rimediato. Noi invece siamo finiti nel baratro del bilancio più disastrato di sempre. E mi fanno ridere quelli che rivorrebbero Agnelli non tenendo conto che senza Exor a pararci il *, ci avrebbe portato al fallimento e ai libri contabili in tribunale. Su queste cose non si scherza e c'è gente che è troppo superficiale in materia.
  11. C'era una bellissima canzone di Vasco che faceva "favole, favole, favole, favole, favole, favole"
  12. Aggiungo che magari negli anni ci puoi arrivare a quello che vuoi fare, ma è un processo lento che implica tante cose, come ad esempio il rapporto con la squadra, e cercare di entrare nella testa dei giocatori convincendoli che quello è il modo giusto per tornare alla vittoria. Motta invece si è messo in testa di voler fare tutto e subito passando anche sopra ai rapporti con i giocatori. Nessuno mi toglie dalla testa che qualche elemento non spinga dalla stessa parte del tecnico e credo che adesso anche Giuntoli gli è messo contro.
  13. Voglio farti una domanda che esula un po’ dal discorso prima squadra. Sono da sempre un amante del calcio del Barcellona, uno stile di gioco che, spesso e volentieri, funziona quasi esclusivamente lì. Questo perché i ragazzi crescono nel settore giovanile assimilando fin da piccoli quei principi di gioco, e quando arrivano in prima squadra, sostituire un esterno con un altro esterno o un centrocampista con un altro centrocampista non altera quasi mai il piano tattico. Ovviamente la qualità cambia — fare certe giocate con Yamal o con Ferran Torres non è la stessa cosa — ma l’identità di squadra rimane riconoscibile. Ed è proprio qui che voglio arrivare: se vuoi proporre quel tipo di calcio, devi costruirlo dalle fondamenta, partendo dal settore giovanile. Tentare di imporlo all’improvviso in prima squadra, senza una struttura consolidata alle spalle, è stato un azzardo, quasi un suicidio, da parte di Motta e Giuntoli. L’errore principale che attribuisco all’allenatore è la mancata capacità di adattarsi ai giocatori che aveva a disposizione. Detto questo, mi ha comunque sorpreso la crescita di alcuni elementi: vedere Gatti impostare il gioco — fino all’anno scorso era un difensore più ruvido e di rottura — o McKennie reinventato trequartista dimostra che qualcosa di buono è stato fatto. Tuttavia, è stato troppo poco. In certe situazioni bisognava correre ai ripari, magari aggiungendo un difensore in più o non vergognandosi di spazzare qualche pallone in tribuna. Non si può pensare di giocare di possesso e a ritmi altissimi per 95 minuti: è pura utopia, e questo, secondo me, è stato l’errore più grande di Motta. Tornando al discorso sul Barça, le loro difficoltà emergono proprio quando iniziano a comprare giocatori da fuori, pagandoli a peso d’oro, e cercando di inserirli in un sistema che non è stato costruito per loro. Al contrario, il Barcellona funziona molto meglio quando riesce a portare in prima squadra il maggior numero possibile di ragazzi cresciuti nella cantera. È quello che sta succedendo in questo periodo, mentre la fase precedente, caratterizzata da troppi innesti esterni, si è rivelata un flop.
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