Vertigo70

tiki taka lo guardano tutti solo per la figa

A parte il settore ospiti con 2000 posti liberi su 2099, anche nel mio settore (231), che pure su listicket risultava esaurito, c'erano molti posti liberi (almeno una cinquantina). Evidentemente molti abbonati non solo non vengono, ma non mettono neppure in vendita il biglietto col meccanismo del secondary ticket.

Perfetto. Mi piacerebbe vederlo in campo per qualche minuto domenica.

Uno prende una squadra disastrata, la rivolta come un calzino, vince cinque trofei in tre anni (più una finale e due semifinali), uno scudetto da imbattuto (mai successo nella storia della Juventus), uno scudetto con 102 punti (record assoluto di tutti i tempi in Italia), in un campionato fa 19 vittorie su 19 in casa.... e viene ricordato per una frase che, peraltro, chiunque di noi un anno fa avrebbe condiviso.

Mitico campione, juventino vero, grinta e cuore da vendere. Sempre uno di noi

Rispetterò d'ora in poi la regola (confesso di essere uno di coloro che sistematicamente aggiravano il filtro) perché va rispettata, ma non la condivido affatto. Alla fin fine, questo è un forum di tifosi, non la Conferenza Episcopale Italiana.

Non ha dato del dopato a Davids, ha detto che è stato squalificato per doping. Citare un fatto vero non è diffamazione, anche se l'intento era chiaramente denigratorio. Premesso questo, vorrei dire la mia. Avendo 44 anni, ho visto giocare Boniek e quindi credo di poter esprimere un giudizio diretto sul calciatore. Arrivò nella Juve con l'etichetta di grande campione, guadagnata in un mondiale in cui trascinò la Polonia in semifinale. Era una punta esterna dotata di straripante forza fisica, velocità ed anche buona tecnica. Segnò poco nella Juve, ma i suoi gol furono spesso pesanti, soprattutto in Europa. Fu decisivo nella vittoria della Supercoppa Europea 1985(due reti in finale), della Coppa delle Coppe 1984 (gol decisivo in finale) e della Coppa Campioni 1985 (procurandosi il rigore decisivo). Dopo tre anni gli fu preferito Laudrup e finì alla Roma. Non è certo un giocatore che inserirei nella mia Juventus ideale, neppure in panchina, ma nelle 50 stelle, in ragione della sua decisività nelle partite che contavano, ci sarebbe potuto stare se non avesse, con le sue dichiarazioni, mostrato un livore ed un'antijuventinità degni del peggiore speaker di una radio romana. E poiché per essere un idolo imperituro di noi bianconeri non basta essere stati grandi giocatori, ma occorre essere uomini, credo che la decisione di escluderlo, maturata tra l'altro all'esito di un sondaggio tra i tifosi, sia stata giusta. D'altro canto, lui stesso si professa tifoso della Roma, dunque...

Ha studiato ad Oxford, tra l'altro.

La parola di Raiola vale quanto la sua eleganza nel vestire. Detto questo, speriamo sia vero.

Sono cinque anni che dormo male la notte per quello che hanno fatto alla mia Juventus. Ho aspettato cinque lunghissimi anni prima che la proprietà decidesse, finalmente, di difendersi e di tutelare l'onore di noi tifosi. Adesso che finalmente il giorno è arrivato, voglio dire che qualunque sia il risultato delle azioni legali intraprese, la nostra dignità sarà riconquistata se andremo fino in fondo, senza fermarci davanti a niente. Niente accordi, niente inciuci, nessuna paura di sanzioni e penalizzazioni. La nostra gloriosa storia non ha prezzo e va onorata a qualunque costo. A testa alta contro tutti: vedremo chi resterà in piedi.