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gianmarco86

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  1. Questo è vero, io mi riferivo più che altro a come i due ordinamenti valutino differentemente la gravitá di una condotta del genere. In teoria, ripeto, a livello sportivo non è prevista più di un'ammenda, mentre la penalizzazione di uno o più punti la possono dare (ma è prevista solo come eventuale oltre all'ammenda) per la questione stipendi.
  2. A livello di giustizia sportiva si tratterebbe di violazione dell'art. 31 comma 1, punibile con ammenda più diffida, salvo che non sia dimostrato che ci servisse per iscriverci al campionato (ipotesi che mi sembra fantascientifica). Quindi non possono inventarsi nulla. A livello penale i dirigenti potrebbero invece avere problemi maggiori.
  3. Tanto per inquadrare correttamente la situazione: a livello penale per una cosa del genere, qualora fosse dimostrata, i dirigenti potrebbero rischiare l'imputazione per false comunicazioni sociali delle società quotate, mentre a livello sportivo si tratterebbe di violazione dell'art. 31 comma 1, punibile con ammenda più diffida, salvo che le operazioni in questione abbiano consentito di ottenere l'iscrizione al campionato (ipotesi che mi pare irreale). Quindi dal punto di vista sportivo, Codice alla mano, si rischia pochissimo per una cosa del genere. Per i dirigenti sarebbe un bel problema invece.
  4. Si, il punto infatti, eventualmente, sarebbe quando andava iscritto il debito, il problema non è che non sia stato iscritto. Situazione molto simile a quella degli stipendi.
  5. L'accusa è che ufficialmente si trattasse di facoltà di "recompra" (la chiamo così per capirci meglio), ma segretamente sia stato pattuito un obbligo scritto e che quindi sia stata iscritta in bilancio una plusvalenza e non un debito certo. È una situazione simile a quella degli accordi sugli stipendi, si tratterebbe nel caso di capire quando il debito deve essere iscritto, quando sorge o quando effettivamente viene saldato. È una questione interpretativa, fermo restando che deve effettivamente essere dimostrata l'esistenza di un accordo segreto, altrimenti parliamo davvero solo di aria fritta.
  6. Oh mamma mia, ma io non sto prendendo per buono niente e mi sembra di averlo scritto in tutte le salse che sia tratta di fatti da dimostrare. Il fatto che a me non piacesse come Paratici abbia gestito la Juve non toglie che lo ritenga innocente fino a prova contraria.
  7. Perdonami ma la prelazione è una cosa e l'obbligo un'altra, non si possono confondere le due cose. Quindi se su un contratto tu scrivi prelazione è quella, non è un obbligo. Non so di preciso cosa scrivano sui contratti quando si parla impropriamente di "recompra", forse più che la prelazione si utilizza l'opzione. In ogni caso non è un obbligo.
  8. Certo che lo dico, semplicemente perchè non ho condiviso quel modo di gestire la Juve, a prescindere dal fatto che siano stati commessi illeciti o reati, entrambi tutti da dimostrare. Chiaro cosi? Non mi pare difficile.
  9. Io non difendo nè accuso nessuno a prescindere, tranne quando ho le carte davanti. Qui sta girando una notizia, non so se sia vera oppure no, fin quando non é dimostrata tutti innocenti, se il fatto fosse dimostrato, si tratterebbe di una leggerezza di chi gestiva la Juve, la cui gravità eventuale è da valutare. Le chiacchiere stanno a zero, è così. Posso dirti che c'è accanimento, quello senza dubbio.
  10. Qui non stiamo parlando semplicemente delle plusvalenze scambiandosi i giocatori (caso per il quale mi pare sia stato fatto l'esempio che hai citato). In questo caso (tutto da dimostrare eh sia chiaro), l'ipotesi sarebbe che la Juventus, società quotata in borsa, avrebbe ufficialmente dichiarato un'operazione iscrivendo a bilancio la plusvalenza, mentre nella realtà era un'operazione che avrebbe comportato un debito. Diamo per scontato che non sia così, che sia tutta un'invenzione, ma nella remota ipotesi che invece ci fosse prova di questo fatto, bisogna difendersi nel merito, non ci si può appellare al fatto che lo facevano anche gli altri, perchè prove non ce ne sono e perchè comunque non sarebbe una giustificazione.
  11. Non sono un esperto di bilanci, quindi l'eventuale gravità contabile della cosa non saprei valutarla, ma dal punto di vista giuridico, per una società quotata in borsa dichiarare ufficialmente una cosa e concretamente farne un'altra (ripeto, qualora ciò fosse dimostrato), non è irrilevante.
  12. Ma sull'accanimento non ci sono dubbi. Il problema è che se da questo accanimento investigativo emergono dei fatti che possono metterci in difficoltà, bisogna difendersi nel merito, non basta dire "eh ma lo facevano tutti, perchè ve la prendete solo con me?".
  13. Io non sto dando per colpevole nessuno, leggi bene perchè ho scritto in italiano, ho detto che SE fosse confermata l'esistenza di accordi diversi da quelli ufficialmente dichiarati, si tratterebbe con tutta evidenza di una leggerezza di chi gestiva le cose in quel momento. È lapalissiano, l'essere tifoso non mi impedisce di dire le cose per come stanno. Poi sulla gravità di questa cosa, qualora dimostrata, se ne può discutere.
  14. Il problema è che agli altri club nessuno va a fare le pulci e se ti trovano davvero un accordo segreto con cui pattuivi altro, non puoi rispondere "lo facevano tutti", perchè, di fatto, non c'è prova di questo e, in ogni caso, non sarebbe una giustificazione. È una leggerezza che una società quotata in borsa non dovrebbe permettersi. Maledetto sia il giorno che Agnelli ha deciso di dare mano libera a Paratici.
  15. Se è vero quanto si legge, la gestione di Paratici si confermerebbe essere stata davvero una sciagura per la Juventus. Mettiamoci l'accanimento contro di noi, tutto ciò che si vuole, ma queste sono leggerezze che un dirigente a certi livelli, con una società quotata in borsa, non dovrebbe commettere. Ma che cavolo, dai.
  16. No, perchè per il caso stipendi esiste una norma ben precisa che è l'art. 31 comma 3.
  17. Non è questione di infondere talento, non ho mai detto nè pensato questo, ma il talento deve essere valorizzato molto spesso. E non si tratta solo di talenti, ma anche di quelli che sono solo buoni giocatori, che però in contesti di gioco funzionali si trovano a rendere di più. Il concetto è quello di saper creare una squadra, dove in campo tutti sanno cosa devono fare, dove ci sono meccanismi di gioco provati e riprovati. In contesti del genere è più facile che i giocatori rendano meglio, sia quelli più bravi che quelli meno bravi. Mi sembra di affermare l'ovvio sinceramente.
  18. Ovvio che c'è anche una componente di maturazione personale, ma senza un contesto di gioco funzionante e con un ambiente depresso il giocatore comunque difficilmente può crescere o lo farà più tardi magari.
  19. In realtà non dovrebbe cambiare nulla. La giustizia sportiva non può comunque far ricorso ad interpretazioni forzate di altre norme per punire condotte non vietate dall'ordinamento sportivo.
  20. No, sta proprio qui il punto, alcuni di loro non erano ancora fortissimi, hanno fatto un salto di qualità con Conte che li ha saputi valorizzare.
  21. Ma su che basi dite questo scusate? Neanch'io ho fiducia nella giustizia sportiva, intendiamoci, ma fare previsioni perentorie su cosa deciderà il Collegio di Garanzia lo trovo difficile. Occorre prudenza, in un senso o nell'altro, ci sono ottime argomentazioni in diritto da far valere e un clima generale nel quale anche i vertici del calcio sembrano essersi resi conto che si è andati oltre. Non sarei troppo pessimista. Quanto alla manovra stipendi, la norma è chiara e prevede un'ammenda, più eventuale penalizzazione di uno o più punti. Chiaramente la misura di quest'ultima è discrezionale, ma nemmeno si può ipotizzare una penalizzazione talmente pesante da mandarci in B, come sarebbero per l'appunto 40 punti, perchè si andrebbe ad applicare una sanzione non prevista per la fattispecie in questione. Sinceramente ciò che temo di più è la compromissione della prossima stagione facendoci partire magari da un - 10.
  22. Onestamente è anche sprecato da secondo. Mi pare un giocatore che dopo vari alti e bassi (e infortuni) in carriera ora ha raggiunto la maturazione e il livello che ci si aspettava da lui sin da quando era considerato uno dei portieri più promettenti in Italia.
  23. Questo è un giudizio dato a posteriori, non contestualizzato a quando Conte prese in mano la squadra. Di quelli citati, a parte Buffon e Pirlo (quest'ultimo peraltro veniva da una stagione molto difficile ed era dato in calo) che erano due campioni, gli altri hanno fatto un salto di qualità o hanno trovato continuità proprio con Conte. La BBC non esisteva, Bonucci veniva da una stagione orripilante e i più erano pronti a scambiarlo con Bruno Alves quell'estate. Barzagli era un buon giocatore che ci era stato praticamente regalato dal Wolfsburg sei mesi prima. Passiamo al centrocampo, Marchisio era bravo, ma ancora non aveva convinto al 100%, tanto che molti tifosi erano arrivati a considerarlo uno che nella Juve non poteva fare il titolare fisso. Vidal chi era di preciso? Reduce da un'ottima stagione in Bundes, consacrato, al pari di Marchisio, nell'anno di Conte. Vucinic era visto come un giocatore discontinuo e inaffidabile. Tralascio i commenti che venivano fatti su Matri (trattato in maniera quasi simile a Kean), Pepe e Giaccherini. Ribadisco, facile parlare oggi facendo passare tutti per campioni, ma all'epoca quella squadra, reduce da due settimi posti, era vista al massimo da quarto posto e per alcuni era già tanto.
  24. Oggi sono ricordati come tutti fenomeni quei giocatori dagli stessi che all'epoca credevano che con quella squadra sarebbe stato un miracolo arrivare quarti
  25. Puoi ridere quanto vuoi, è la verità. Andrebbero ripescate tutte le discussioni che si facevano qui alla vigilia di quella stagione, quello che si diceva dei vari Bonucci, Barzagli, Pepe, Marchisio (che alcuni chiamavano "fantasmino"), Matri, Vucinic... sai le risate. Chi ha buona memoria se lo ricorda.
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