Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

DOJ

Utenti
  • Numero contenuti

    1.560
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di DOJ

  1. L'anno della finale di Champions a Manchester giocava titolare, come c'era il 5 maggio, però viene ricordato con quel percepito di cui parli effettivamente.
  2. Forse off topic, ma del calciatore Tudor che ricordi avete? Secondo voi è stato sottovalutato o sopravvalutato come difensore? Quanto a ciò che ha detto, è verità. La Juventus deve riunirsi, ricostruire uno spirito e poi, messe le fondamenta dell'anima, appoggiarci sopra delle idee tattiche. È una sconfitta totale per i giochisti, perché anche un'ipotetica filosofia giochista (qualsiasi cosa significhi, per me nulla) non può attecchire senza delle basi umane. Giuntoli e Motta hanno fallito fin dal principio umanamente.
  3. DOJ

    Siete d'accordo sulla scelta di Tudor?

    Inevitabile, anzi doveroso, mandare via Motta. Giusto non legarsi anche per ulteriori anni, come tentato nuovamente da Giuntoli (anzi, vietato fargli scegliere altro). Detto ciò a Tudor va concesso uno spiraglio di rinnovo, ma anche messa la giusta pressione: arrivare quarti è imprescindibile.
  4. Con Motta non saremmo mai arrivati quarti, perché lui e la squadra non avevano un rapporto e non sarebbe arrivata alcuna reazione. Il gruppo è in caduta libera. Ha sbagliato tutto, tatticamente e umanamente, lo scrivo da inizio anno. Però senza mandare via Giuntoli, tutto ciò sarà stato inutile. Permettere nuove decisioni e una nuova sessione di mercato a quel signore sarebbe follia. Lasciano macerie che dovremo ricostruire rimettendo al centro la passione e la juventinità. Riappropriarci della nostra anima, che ha sempre fatto la differenza
  5. un anno fa, di questi tempi, la Lazio di Tudor si giocava la finale di Coppa Italia con la Juventus, con il ritorno all'Olimpico, e passammo con goal di Milik, dopo essere andati sotto 2-0, lottando con i denti. Ulteriore dimostrazione che quella squadra aveva un'anima. Oggi, al di là degli acquisti e di tutti i next gen svenduti, abbiamo uno spogliatoio distrutto e senza passione. Occorrerà ripartire da là, per colpa di Giuntoli e Motta.
  6. Lo scrivo da tempo e avevo cerchiato sul calendario questa finestra post Firenze. Non centrano solo la tattica o i risultati (entrambi pessimi). Lasciate perdere Adani, nel calcio la componente umana è la base. Motta e Giuntoli, non sono da Juventus anche umanamente. Una squadra come la nostra, con uno spogliatoio dilaniato dalle scelte di questi due signori, non sarebbe mai arrivata quarta. È urgente intervenire e riportare un po' di serenità e prepararci a questo mini torneo di 9 gare. Bene che non si sia andati nella direzione auspicata da Giuntoli, con l'allenatore dell'Inter negli anni di calciopoli, che magari si sarebbe portato dietro anche la sciagura Bonucci. Tudor conosce l'ambiente e con Pirlo ha mostrato umiltà. Potrebbero dargli anche il contentino Mondiale per Club per poi tracciare la linea. Ovviamente in estate occorreranno delle riflessioni. Giuntoli e Motta lasciano macerie incredibili.
  7. Tra qualche anno Giuntoli e Motta saranno usati come metro di paragone del disastro. Quando uno avrà fatto schifo si dirà "hai fatto come Giuntoli e Motta".
  8. Secondo me in un momento di crisi di juventinità del nostro ambiente (proprietà, dirigenza, allenatore, squadra) serve una scelta diversa, per rejuventinizzare la società. Attenzione, non significa ex calciatore, ma un professionista che non abbia idee "fantasiose" sulla nostra storia, e che voglia arricchirla in continuità, magari innovando, ma non rinnegando chi siamo. Perché chi siamo ci ha reso vincenti e non dobbiamo osservare l'Inter, onestamente.
  9. basta ex calciatori del triplete, ex allenatori di scudetti di cartone o gente come Pioli che mai è stata dura con l'Inter (i tifosi del Milan glielo rimproveravano). Questo vale anche per Conte. Serve riportare juventinità alla Continassa, oppure rivolgersi a un professionista terzo ma dal grande carisma, che voglia innovare se necessario, ma studiando la nostra storia, che venga a Torino per portarla avanti quella tradizione (e le cose che ci hanno reso grandi) e non rinnegarla, come Giuntoli e Motta. L'inter ci sta copiando ma noi non dobbiamo copiare loro eh
  10. mi chiedo, ma i calciatori che vedono Motta riproporre lo stesso modulo, gli stessi schemi (turn over fantasioso a parte) e ripetere le stesse parole, a fronte degli stessi disastri, come possono avere fiducia in quello che fanno? Tante cose partono dalla mente nel calcio, e non a caso questa squadra non crede in ciò che fa.
  11. io non lo rivorrei Conte, non rivorrei chi ha allenato l'Inter e che in un'estate se ne è scappato credendo che il gruppo non potesse ottenere più niente. Inoltre, non credo che sia la persona giusta per giocare ad alti livelli anche in Europa. Sul resto sono d'accordo, e credo che quel cambiamento ci sarà, perché Ferrero e Scanavino sono semplicemente due amici di Elkann, chiamati come persone di fiducia in una transizione delicata anche dal punto di vista economico. Però se al momento c'è una parte che si occupa del commerciale, poi occorre anche riconoscere che ci sono delle persone che si occupano della parte sportiva. Quelle decisioni sportive le prendono Motta e Giuntoli, e sostituirli, con persone che capiscono di Juventus, porterebbe benefici a tutta la struttura. Immagino anche nello spogliatoio, svuotato (da loro) di ogni passione e juventinità. P.S Quanto a Ferrero e Scanavino, chissà che non siano ancora lì perché la fase di transizione non è terminata, ovvero si stanno occupando di gestire la vendita della Juventus. Magari ad Agnelli.
  12. C'è qua dentro qualcuno che riaffiderebbe il mercato estivo a Giuntoli? Ragazzi, questo ogni sessione di mercato ci manda indietro di 5 anni. Motta è la cosa più semplice che puoi sostituire, però se poi gli ingredieti li riprende lo chef siamo punto a capo.
  13. non riporterebbe Conte, perché è giusto non riportare chi ha allenato l'Inter, dopo essere fuggito, scaricando una squadra che credeva non potesse fare di più. Se vogliamo restare nell'orbita Agnelli, Andrea è l'unico con esperienza e passione. Affidarsi a un fondo estero, come tante società, porta a un livello di standardizzazione con conseguenze negative. L'Inter si è inventata presidente Marotta, ma loro hanno da sempre coperture nei palazzi. La Juventus no. In Italia è quotidianamente attaccata, e serve una presidenza che capisca e sappia difenderla. Contrattaccare. Una proprietà all'estero come tanti club europei e italiani, o assente come Elkann, ti fa accettare tutto. Certamente Agnelli ha sbagliato. E credo che non dovrebbe tornare per vendicarsi, o riaprire percorsi fantasiosi di riforma del calcio mondiale. Dovrebbe occuparsi della Juventus, e sa cosa significhi questa parola. Il suo errore grande è stato cambiare Allegri dopo il quinto scudetto consecutivo, per prendere Sarri (antijuventino, odiatore dei nostri colori). Lì c'è stata un po' di mitomania, perché vincere non bastava più, e allora si voleva strafare, inseguendo il bel gioco, ascoltando i commenti esterni alla Continassa, dilagando con gli stipendi, cercando di mettere la pezza con un allenatore che mai aveva allenato, credendosi sempre un passo avanti agli altri, un po' geniali. Personalmente la scelta di Allegri, richiamato, la capisco, perché riandava organizzata la baracca in prospettiva di tempi difficili. Serviva qualcuno che anche nel campo facesse capire cosa significasse la Juventus. Al di là di una partenza lenta, se poi non ci fossero state le penalità, le squalifiche e tante altre cose non possiamo sapere come sarebbe andata. Non c'era più possibilità di prendere capioni. Ora serve tornare all'umiltà, al lavoro, alla serietà, che ha sempre contraddistinto la Juventus. Giuntoli e Motta non sanno minimamente cosa significhi gestire questo club, e occorre riappropriarci del nostro DNA. La squadra attualmente è stata dejuventinizzata e non sarà un percorso semplice rejuventinizzarla, ma sicuramente non saranno gli attuali signori che ci ritroviamo in dirigenza e in panchina a farlo.
  14. sì ma nonè accaduto per caso, sono le scelte fatte dal direttore e dall'allenatore ad aver restituito questa situazione, perché loro due volevano essere il centro di tutto.
  15. Diciamo la verità, se ci fossero due persone competenti al posto di Giuntoli e Motta, le cose sarebbero diverse. Perché ds e allenatore capaci ti creano una struttura, si circondano delle persone giuste, delegano quello che è necessario, si fidano anche dei calciatori con personalità.
  16. finalmente non si parlerà di scudetto, sono molto competente, sono l'allenatore che vorrei per i miei figli, la vittoria non è un'ossessione, ogni mia scelta ha una ragione, la strada è giusta, c'è qualcuno che pretende senza dare, un buon pareggio e potrei andare avanti sino a domani. Non lo regge più nessuno, ma chi deve dire qualcosa? Koop e Loca sono capitani. Follia, ma non casualità.
  17. Nessuno lo ascolta e lo sopporta più, solo che in uno spogliatoio di bravi ragazzi senza personalità, nessuno si permette si dire e fare nulla. Non è stato un caso mandare via igni giovane e i vecchi leader, per finire con Koopmeiners e Locatelli capitani. La squadra anche per questo è in caduta libera, e nel calcio da questi momenti non ne esci con gli schemi (che poi, anche fosse, con quelli di Motta...).
  18. La squadra è in caduta libera. Nel girone di andata si sono raccolti i punti di Del Neri, eppure ad ogni pareggio quasi si sorrideva. Dopo il ventesimo posto e l'eliminazione in Champions contro il PSV, si doveva parlare chiaro: alla Juventus questo non è consentito, si chiama fallimento e ci saranno conseguenze senza reazioni. Invece è passata la comunicazione del progetto 3 anni, della non ossessione per la vittoria, del siamo competenti, del non assumersi mai la responsabilità, far finta che nel silenzio tutto passi in sordina. Siamo dunque arrivati ad una storica eliminazione ai quarti di Coppa Italia contro l'Empoli. Stop. Non andava consentito altro. La squadra è in caduta libera, perché i problemi sono nello spirito di un gruppo gestito male umanamente, senza passione, a cui seguono confusione e rigidità tattiche. Le reazione attesa infatti non è arrivata. Perché dovrebbe arrivare se si fanno le stesse cose? Si è proseguito con una storica sconfitta (mancava dagli anni 60 quel risultato), contro l'Atalanta. Commento? Per fortuna ora non si parlerà di scudetto! Ecco, andiamo pure al Franchi a giocare, ma quello che si doveva vedere si è già visto. Durante la sosta serve cambiare per affrontare il mini campionato delle 9 gare che rimangono da giocare. Il problema non sono solo i risultati, per questo si deve chiudere qui.
  19. guarda, parli con uno che Allegri lo avrebbe rinnovato. Si è trovato a gestire da solo il post CR7 (con il lento addio degli altri campioni e leader), giocando il secondo e terzo anno con le penalità, le squalifiche, la next gen, senza mercato, senza dirigenza, eppure le sue squadre - prive di investimenti, dunque con poca qualità - hanno sempre trasudato juventinità da tutti i pori. Motta e Giuntoli hanno avuto carta bianca ed hanno distrutto tutto. Hanno mandato via ragazzi cresciuti nel settore giovanile, e chiunque del vecchio gruppo tenesse alla Juventus. C'è stato un lento processo di dejuventinizzazione. Qualsiasi manager che va a lavorare in un'azienda, deve capire quale è la filosofia del posto, studiarne la storia, capire quali sono le risorse che possono funzionare. Motta e Giuntoli si sono invece messi davanti. Non volevano gestire la Juventus, ma la squadra di Giuntoli e Motta. Non hanno mai capito l'ambiente, i tifosi, i giocatori. L'allenatore con attacchi di mitomania ha provato a trasferire formulette ai calciatori. Il risultato è stato una squadra priva di anima, senza passione. Già questo basterebbe all'esonero, perché va oltre i risultati. Se poi aggiungiamo anche quelli, e il fatto che tatticamente si è dimostrato un talebano, incapace di variare lo spartito e di intervenire tatticamente a gara in corso e di gestire il gruppo in partite ravvicinate, mi pare tutto ulteriormente inevitabile. Non sono all'altezza e sarà inutile lamentarsi a fine stagione se non saremo arrivati in Champions, perché ci apprestiamo ad affrontare questo mini campionato di 10 gare in caduta libera, con le avversarie in piena fiducia. DObbiamo frenare o andiamo a sbattere. Dopo PSV dovevi pretendere la reazione delle reazioni, e invece siamo usciti con l'Empoli ai quarti di Coppa Italia. Non andava permesso altro. Ma purtroppo questa non ossessione alla vittoria, che ha portato tanti pareggini, è stata da troppi tifosi scientemente appoggiata nella prima parte di stagione, dove abbiamo raggiunto un ventesimo posto in Champions e fatto i punti di Del Neri nel girone d'andata. Sono d'accordissimo sul fatto che Giuntoli è il primo responsabile, però, constatato che Motta non può gestire la Juventus, è la cosa più semplice e rapida che puoi fare per salvarti. Poi arriverà il tempo di Giuntoli. Solo lì potremo iniziare a rejuventinizzare una squadra dejuventinizzata - negli uomini, nella storia, nella comunicazione - e provare ad essere Juventus, ovvero una cosa SERIA.
  20. se non cambi sì, perché la squadra è morta e senza energia. Cambiando si potrebbe avere una spinta finale, un impulso di energia per queste ultime 10 partite. 9 se cambi durante la sosta, dopo Firenze. Le altre non sono degli schiacciasassi, ma sono in fiducia, noi in caduta libera. Oggettivamente Motta non è in grado di dare stimoli a questo gruppo.
  21. sulla vergogna concordo, ma dopo PSV, Empoli e Atalanta non esistono altri punti bassi da toccare. Umanamente non esiste un gruppo, è stato distrutto e la squdra è priva di anima e passione. Se non si dovesse centrare il quarto posto non ci sarebbe nulla di strano, semplicemente andavamo a sbattere e non abbiamo frenato né cambiato direzione. Domenica giochiamo a Firenze, e poi ci sarà la sosta. Ci sarebbe il tempo per cambiare. Per provare a giocare la Champions il prossimo anno.
  22. non capisco quelli che vogliono arrivare a fine stagione. IL gruppo è morto, non lo puoi fare ripartire con la logica, serve una scelta di cuore. La reazione doveva arrivare dopo PSV, già dopo Empoli era tardi, ma poteva essere l'ultima chiamata della disperazione. Oggi non c'è più niente da capire. Dopo Firenze c'è la sosta e mancheranno ancora gli scontri diretti per la Champions, con le trasferte contro Lazio, Bologna, Roma. La squadra è in caduta libera, occhio a sottovalutare l'ingresso tra le prime quattro, perché anche contro le piccole facciamo fatica a segnare. Non c'è mai stata una gara pienamente convincente.
  23. come ho scritto in un altro commento, quando vai in un'azienda, qualsiasi essa sia, devi capire il contesto, coglierne lo spirito, capire quali sono i processi funzionali, le cose che servono in quel preciso luogo. Non ci sono regole universali. Motta non l'ha capito. Lui non vuole allenare la Juventus, ma una squadra di vertice, in Italia e in Europa. Si è messo lui davanti, ignorando chi siamo, non studiando la storia, non capendo il gruppo e i tifosi. Ha semplicemente provato a iniettare delle nozioni a un gruppo, con mitomania. Ecco i risultati. Squadra senz'anima. E mi permetto di aggiungere che anche tatticamente ne esce male, perché non ha valorizzato nessuno, con lui tutti giocano peggio, e non si è reso mai flessibile nelle scelte tattiche (a inizio gara come nei cambi).
  24. un conto è essere juventini, un conto professionisti, un conto antijuventini. Sai benissimo che Sarri odiava la Juventus e non è un dettaglio di poco conto. Motta e Giuntoli non penso siano antijuventini, ma hanno un approccio sbagliato. Perché in qualunque azienda tu vada, devi capire quale è lo spirito, le cose importanti, i processi che fanno bene e che non sono uguali in ogni contesto. Non ci sono regole universali. In questo Motta sicuramente non ha capito. Lui non vuole allenare la JUventus, ma una squadra di vertice italiano ed europeo, ed applica (con mitomania) quelli che sono i suoi principi. Prima viene lui. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non puoi togliere l'anima in un gruppo, credendo che iniettare delle nozioni basti per competere. Tra l'altro anche su quelle nozioni si è dimostrato molto statico, poco incline ad adattarsi. Pure tatticamente ne esce male, se vogliamo dirla tutta.
  25. DOJ

    Juventus - Atalanta 0-4, commenti post partita

    è un contestazione che va oltre i risultati, già pessimi. Occorre chiarirsi e capire che è tutto sbagliato in questo progetto, dentro e fuori dal campo. Non ci sono solo ragioni tattiche e mi stupisce che chi, in nome del bel gioco, aveva detto che vincere non è l'unica cosa che conta, ora non capisca quanto allarmante sia la situazione. Magari fosse solo una questione di schemi o di errori nei cambi.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.