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Ti sbagli di grosso. La FIGC è un organismo politico, non può in alcun modo sbattersene (se ne sbatte se, a fronte di episodi gravissimi come la sentenza del 20 gennaio, non succede nulla). Inoltre la Lega di A fa parte della FIGC e la Lega riceve 927 milioni all'anno per i diritti TV. Impensabile che una protesta in massa non eserciti una pressione notevole della Lega in FIGC.
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Il fatto che tra gli utenti ci siano juventini e anti juventini è irrilevante. Bisogna ragionare con la testa di chi opera ai piani alti. Non siamo né juventini, né anti juventini, siamo clienti e basta. E se un 10-15-20% dei clienti protesta in massa significa che loro devono cambiare. Lo 'devono' fare, non lo 'possono' fare. Per molto meno le aziende hanno dovuto ritirare spot pubblicitari o prodotti, per il semplice fatto di non avere impatti sui bilanci. Qui il fenomeno è molto più impattante perché siamo veramente tanti.
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In campo industriale non si aspetta nemmeno un minuto a fronte di notizie negative. Si saranno già riuniti dieci volte per decidere cosa fare. La pressione arriverà sulla Lega e da lì in FIGC e in parlamento. Dobbiamo solo cercare di essere il più possibile compatti e allargare la protesta a tutti quelli che conosciamo. Se i numeri sono importanti avremo anche la politica dalla nostra parte per condivisione o opportunismo. Ciò significherebbe una grande pressione su Gravina che non è certo Giovanna D'Arco...
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In effetti pure sta cosa ha dell'incredibile! Giudicati due volte nel giro di poche settimane? Penalizzati due volte? Penalizzati un po' meno la seconda volta per mostrare che alle fine i giudici non sono così cattivi? Questo processo contro la Juventus ha del clamoroso, per i tempi, per i modi, perché c'è un giudice che smentisce sé stesso, perché si decide (così si narra) che la Juventus non deve qualificarsi alle coppe (ma è questo lo scopo della giustizia? decidere a tavolino le sorti di un campionato che si sta disputando? non è contrario a qualsiasi principio sportivo?)
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Uso una metafora (anche infelice visti i tempi) per spiegarmi meglio. Le armi più potenti vanno usate poco e in momenti ben precisi. Sono dei deterrenti per evitare di essere messi sotto. Noi abbiamo quest'arma che è la più potente di tutte. Se ci mettiamo d'accordo togliamo buona parte degli introiti che finanziano tutto il calcio italiano. Va usata bene e con un motivo preciso. Che è anche simbolico. Se noi ottenessimo giustizia con l'annullamento della sentenza ridicola, andrebbero rifatti immediatamente tutti gli abbonamenti, perché sarebbe un DETERRENTE verso altre minacce dello stesso tipo. È chiaro che se molti non tornassero ad abbonarsi una volta avuta giustizia (ipotizziamo questo sviluppo), la funzione deterrente sarebbe ormai compromessa. Sarebbe interpretato come un generico disinnamoramento dal calcio di una fetta della tifoseria e tornerebbe tutto come prima. È proprio l'azione collettiva e in un tempo preciso che rafforzerebbe quest'unica arma che abbiamo.
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Perfetto Marattin: “In un mercato libero decidono i consumatori, se gli utenti disdicono in massa questo può rappresentare un danno per una piattaforma come DAZN che ha fatto un business plan basandosi su un tot di abbonati. La cosa potrebbe incidere poi sul valore dei diritti televisivi, che rappresentano una buona parte dei fondi su cui si basa il sistema calcio, questo insomma potrebbe diventare un problema per tutto il movimento”.
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Sono piani molto diversi però. Della equità nel dibattito televisivo personalmente mi interessa poco o nulla. Io le trasmissioni in cui ci sono opinionisti faziosi e fastidiosi non le guardo e non le ho mai guardate. È il mio diritto a scegliere un prodotto che mi piace, così come scelgo il telegiornale che mi piace o il film che mi piace. Invece mi abbono a DAZN o a SKY per vedere le partite. Ma se QUEL prodotto (le partite) è scadente perché il campionato viene falsato mentre si sta disputando non ha senso mantenere l'abbonamento. Guarda per me possono fare tutte le trasmissioni sportive mediocri che vogliono, ma la partita è sacra. Se hanno deciso a tavolino che la Juventus non si qualificherà per le coppe i miei soldi non li avranno.
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E noi non ci stiamo e loro stanno perdendo milioni. Il punto è questo. Se vogliono essere visti da noi devono cercare quanto meno di ristabilire una credibilità nella competizione. È una battaglia importantissima da vincere, perché non si ripeta quello che è successo in passato. Se le azioni della Giustizia Sportiva non hanno conseguenze la storia si ripeterà decine di altre volte. Devono sapere che nella società dei consumi è il consumatore quello che comanda e che decide la bontà o meno di un prodotto. Non i politicanti della Federazione.
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Devono togliere la penalità e non falsare l'attuale campionato inventandosi regole a posteriori. È la base dello sport competere ad armi pari. Io mi batto contro questa sentenza e solo contro questa sentenza. Se la Juventus vincesse FINALMENTE una battaglia in sede di Giustizia Sportiva anche grazie alla enorme pressione esercitata dai suoi tifosi, sarebbe per la prima volta un segnale che ci possiamo difendere compatti assestando colpi non violenti ma micidiali per il sistema. Prima di fare altre porcate dovrebbero pensarci bene. Questa è la battaglia da vincere. Ribaltare una sentenza. E NIENTE ALTRO.
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Non è questo il punto Se gli juventini disdicono in massa DAZN, SKY e TIM non è per una protesta contro chi elargisce un servizio. Questo deve essere ben chiaro. Non è una lotta contro le scelte editoriali, contro i malfunzionamenti, contro chissà che altro. È una lotta contro una precisa SENTENZA. Una sentenza talmente ingiusta, spropositata, intempestiva da FALSARE totalmente il regolare svolgimento del campionato. E come al solito, quando c'è di mezzo la Giustizia Sportiva, senza che vi siano le normali garanzie presenti in un processo civile o penale. Quindi: si disdice DAZN, SKY e TIM perché il PRODOTTO SERIE A non è all'altezza del prezzo richiesto, non perché ci sia una COLPA di qualcuno che non sia un giudice sportivo. Spostare il focus della protesta non farà che INDEBOLIRE la stessa. Come una luce, se viene concentrata in un punto diventa fortissima, se viene diffusa a 360 gradi diventa fioca fioca. La battaglia dei tifosi juventini deve essere contro la sentenza e contro NESSUN ALTRO, altrimenti si smorzerà ben presto.
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Se un programma non mi piace non lo guardo. Se stiamo disdicendo in massa gli abbonamenti alle Pay TV e alle Web TV non è certo perché sono faziose, o perché ci sono problemi nello streaming, o perché bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla, tutte chiacchiere senza costrutto. IL MOTIVO È UNO SOLO
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Loro, i dipendenti, non hanno colpa. Ma non ne hanno nemmeno DAZN e SKY per me. Il fatto è che l'unico modo sensato per protestare contro una sentenza ingiusta e paradossale che falsa un torneo nel mentre si sta disputando, è non finanziare questo sistema. Quindi non dare soldi a DAZN e SKY significa non darli alle società di calcio. È una protesta molto efficace. Se sortirà degli effetti si può sempre tornare ad abbonarsi. Ma ci devono ascoltare.
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Tenere aperto un canale YouTube è un lavoro. Richiede tanto tempo da investire. Io non capisco che vi passa per la testa... pensate che le cose si facciano da sole? Basta avere un'idea del cavolo e diventa tutto facile e semplice? I contenuti si autoproducono? Dai rinunciate a quest'idea folle. Già fanno mediamente schifo i canali degli youtuber juventini (tranne pochissime eccezioni). I canali belli richiedono tantissimo lavoro.