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jurgen kohler

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  1. Perché nell'Atalanta Koopmeiners cos'era? Ha vinto da protagonista una competizione europea con l'Atalanta, è in assoluto il secondo trofeo vinto da quella società in 115 anni di storia e di giocatori forti l'Atalanta ne ha avuto a pacchi. È quasi sempre in doppia cifra di gol nelle ultime 6 stagioni, 15 gol e 7 assist la scorsa stagione, 10 gol e 4 assist quella prima (senza coppe). Con l'Alkmaar ha segnato anche 17 gol in una sola stagione. È il principale acquisto su cui la società ha puntato tutto il budget a disposizione e prima di sputare nel piatto sul quale stiamo mangiando io lascerei al giocatore tre mesi di ambientamento. Sono stati necessari a Nedved, a Zidane, a Platini, non capisco perché dovrebbero essere negati a Koopmeiners.
  2. Rileggi il tuo primo post e poi parliamo di educazione
  3. Io non ho questa impressione e certamente è una delle note più positive della stagione. Va migliorata l’intesa tra i giocatori, i problemi più grandi stanno nella rifinitura e nella finalizzazione dell’azione. Una partita come quella di Lecce è stata preparata bene ed eseguita bene, dovrebbe essere sufficiente per chiudere sul 2-0 se non 3-0 prima dell’ultimo quarto d’ora. Invece non chiudiamo.
  4. Invece avevate meno di 16 anni e della prima stagione di Nedved non ricordate un cavolo di niente
  5. Vorrei capire cosa c’entra il JMedical, ma immagino le risposte e quindi non chiedo
  6. Evidentemente non ti ricordi un cavolo della storia di Nedved, del resto è comprensibile visto che avevi tre anni
  7. Non sono scusanti, è un progetto che per forza di cose diventerà vincente magari l'anno prossimo se non ci mettiamo a picconare tutto senza senso. Picconare oggi significa perdere sia oggi che domani.
  8. La partita di Lecce è stata buttata per i cambi sbagliati purtroppo. La partita in sé è stata giocata molto bene, poi Rebic che giocava in mezzo a troppi ragazzini ha mostrato che in Serie A qualsiasi errore lo paghi. È stato un errore sostituire Gatti e Thuram, forse in quella situazione toccare il meno possibile era la scelta migliore. Magari togliere Conceicao e mettere Fagioli dentro il campo con Weah che torna a destra era la soluzione migliore. Koop si poteva sacrificare per 15 minuti e fare la prima punta. Pugno lo fai esordire se stiamo sul 3-0 a 5 minuti dalla fine, il momento è stato davvero inopportuno.
  9. Credo che in questo momento la cosa più importante da fare sia difendere un patrimonio tecnico potenzialmente ENORME che la società è riuscita molto abilmente ad allestire. 1 Yildiz, ha 19 anni è uno dei migliori giocatori al mondo della sua generazione (diciamo almeno tra i primi 10) 2 Koopmeiners, è uno dei centrocampisti più forti in circolazione, esattamente come Nedved lo fu quando fu acquistato da Moggi. 3 Conceicao, è un sicuro crack, ma ancora poco integrato nei meccanismi della Juventus, non va snaturato, ma bisogna coinvolgerlo maggiormente nel gioco di squadra. 4 Cambiaso, al netto degli errori di Lecce che gli derivano da un coraggio perfino eccessivo, è uno dei terzini più interessanti a livello mondiale. 5 Kalulu, vera sorpresa di mercato, sta reggendo con Gatti la difesa nonostante l'assenza di Bremer. Quando tornerà Bremer ne vedremo delle belle. 6 Thuram, è in crescita ma gli manca tantissima esperienza, farlo giocare titolare è davvero di vitale importanza. 7 Locatelli, sta facendo una stagione da leader in campo, non va criticato per partito preso. 8 Savona, si è appena affacciato nel calcio dei grandi e dimostra una maturità impressionante. Va sostenuto. 9 Vlahovic, sempre al centro di polemiche, ma quando manca si sente. Se non arriverà un altro big è un patrimonio da tutelare. 10 McKennie e Weah, sono ottimi giocatori sia quando giocano titolari, ma anche preziosi quando fanno i rincalzi, tattica, tecnica, agonismo da Juve. Questo è potenzialmente uno squadrone che con pochi interventi si affermerà in tutte le competizioni come una squadra da battere. Bisogna solo non sfasciare tutto con critiche demenziali come purtroppo la tifoseria juventina è capacissima di fare in ogni occasione. In questo momento tutto serve tranne che creare tensioni inutili. Già ci pensa la stampa faziosa e di parte...
  10. Eh, quindi non è "il giornalismo", è un giornale quello che intendevi...
  11. In realtà c'erano giornalisti (se non erro Giovanni Albanese) che tempo fa affermavano che Zirkzee era complicatissimo da fare a gennaio e restava eventualmente più probabile a giugno. Secondo me tendiamo a credere a chi ci dà la notizia che ci piace di più, in realtà ci sono anche giornalisti che dicono le cose come stanno.
  12. jurgen kohler

    Juve e Marsiglia, comunicazioni societarie a confronto

    Delle chiacchiere non me ne faccio nulla.
  13. Semplicemente eravamo diversi. Oggi il mondo non è più quello. Un manager importante non dovrebbe mai avere più di 45 anni (fatte le dovute eccezioni) proprio per non incorrere in questa nostalgia irrazionale che potrebbe portarlo a non comprendere il presente e soprattutto a ignorare/demonizzare il futuro.
  14. È un punto fondamentale per te, ma chi l'ha detto che la champions league debba essere una competizione subordinata ai campionati nazionali? Non è che sta cosa è scritta nelle tavole della legge che sono state dettate sul monte Sinai... È una convenzione vecchiotta, si può anche cambiare.
  15. Si infatti se la confronti con la precedente coppa campioni, quella in teoria era più meritocratica. Oggi la quarta in Inghilterra o la terza in Spagna può vincere la champions... Ieri non era così. Perché prima la campionessa di'Italia se la poteva giocare con la campionessa di Danimarca o con la campionessa d'Islanda. Poi se la competizione in questione non la guarda nessuno AMEN, l'importante è la meritocrazia giusto?
  16. Maaaahhh la formula della champions è cambiata molte volte. Solo Ceferin sostiene che sia meritocratica perché difende il proprio posto di lavoro e il suo abnorme stipendio, ma mica per questo dobbiamo tenergli su la coda. Meritocrazia è uno slogan e non un dato di fatto. Una formula è una formula. E lo scopo di Agnelli non era tanto cambiare la formula ma generare più introiti aumentando le sfide tra grandi club. Ti faccio sommessamente notare che Ceferin è andato in questa direzione con la nuova formula di champions, ha aumentato il numero di big match. Ogni big oggi ne incontra almeno altre due nella prima fase, mentre normalmente, se andava bene ne incontrava solo una con la precedente formula. La nuova champions di Ceferin è una Superlega annacquata. Con un orrido video promozionale autocelebrativo. Se te lo sei perso guardalo, è imperdibile. Per te è meritocratica la champions? Per me non ha proprio senso parlare di meritocrazia. E se vogliamo non c'è nulla di meno meritocratico della precedente formula dell'Europa League dove vincevano le perdenti di un'altra competizione. Quindi Ceferin che parla di meritocrazia fa vuoti slogan politici.
  17. Sei ottimista. In realtà il calcio europeo è già in crisi e più andremo avanti senza adottare le giuste contromisure più il sorpasso sarà veloce. È esattamente quello che stiamo vivendo nella politica economica europea. Ovvero l'incapacità di prendere decisioni operative in tempi rapidi che possano incidere sull'economia. Siamo un gigante ingessato che osserva tutto quello che succede attorno a lui e riflette senza agire.
  18. Non c'è nulla da edulcorare. Agnelli è stato il presidente più vincente della storia della Juventus e anche uno che ha commesso degli errori. E per questo ha pagato (pure troppo eh). Agnelli ha lavorato per salvare il sistema del calcio europeo. Perché siamo in competizione con altre zone del pianeta e pure con altri sport. Così come il campionato italiano è decaduto dagli anni '90 ad oggi diventando (se va bene) il terzo o il quarto campionato d'Europa, allo stesso modo il calcio europeo può decadere nei prossimi anni e forse lo sta già facendo. Così come noi juventini nel 2004-5-6 pensavamo di essere il centro del mondo calcistico (sbagliando) allo stesso modo possiamo avere la percezione sbagliata sul calcio europeo. Quando si scriveva che la crisi del calcio italiano inizia negli anni '90 non si mentiva. Pochi investimenti e tantissime spese, l'Inghilterra faceva l'esatto opposto. Per mantenere gli standard di eccellenza serve aumentare i ricavi c'è poco da fare. Se non si cresce, si decresce. Agnelli lottava per questo, non solo per la Juventus. Gli hanno fatto la guerra e ora il board UEFA sta cercando di andare in quella stessa direzione ma con velocità da lumaca. L'impressione è che il calcio europeo stia facendo la stessa fine dell'industria europea, con la crisi dell'acciaio e la crisi dell'automotive. Stiamo collassando e il centro economico e industriale del pianeta sta velocemente andando in altre zone del mondo.
  19. Non si capisce dove vuoi andare a parare. Intanto sarà anche fallimentare il progetto Superlega, ma la UEFA ha già stravolto i criteri di accesso andando incontro alle esigenze dei grandi club e delle Federazioni maggiori, forse così torto i club ribelli non lo avevano. Se il sistema non produce a sufficienza per autoalimentarsi, collassa.
  20. Mah non ricordo tutti questi proclami in passato, in generale parlano i fatti ovviamente. E i fatti danno coerenza alle parole di Giuntoli. 1 - Mai in passato la Juventus ha presentato una rosa composta interamente da giocatori giovani tanto da fare record in Italia e in Europa per l'età più giovane. Quindi non c'è nessuna attinenza tra questa Juventus e quelle precedenti. 2 - I giocatori più anziani (Danilo, Arthur e Milik) sono fuori dal progetto oppure ai margini della rosa e presto verranno rimpiazzati (se il progetto è coerente) con altri giovani. 3 - È naturale, dal momento che il progetto prevede la crescita di una rosa giovane, che l'orizzionte temporale per arrivare alla vittoria non sia immediato. 4 - Il fatto di affidare una rosa giovane a un tecnico giovane, con idee nuove e pretese non eccessive (Conte e Allegri avrebbero rifiutato un progetto simile perché non ci sono giocatori pronti subito) dimostra ancora una volta la coerenza del progetto tecnico. 4 bis - La coerenza porta sempre a dei risultati. 4ter - I risultati possono essere di tre tipi: la sostenibilità economica; i cicli di vittorie; entrambe le cose. 5 - C'erano alternative a un progetto simile? NO, se non quello che lamenti tu, ovvero la continuità con il passato, che è un passato di rose VECCHIE, costose e di quarti posti. Questa è una rosa giovane, sostenibile e... [ancora non lo sappiamo] 6 - Si fa presto a parlare di caricatura triste, ma la caricatura triste della Juventus è quella del passato. In cinque anni ha maturato un MILIARDO di euro di passività. Chi di noi poteva pensare di continuare su questa strada? A ballare, spensierato e fricchettone, su un Titanic che affonda? 7 - Abbiamo analizzato per mesi le cause di questo tracollo economico, ci sono attenuanti come il covid (chiusura degli stadi+stipendio di CR7), come l'ingiusta esclusione dalle coppe, ecc. Ma ciò non significa che non fosse estremamente necessario tagliare con il passato. Il taglio doveva essere netto e quello che sta facendo Giuntoli è esattamente rispondente a ciò che bisogna fare per tornare a vincere. Se ci vogliono due-tre anni amen, se non c'è altra strada poco serve lamentarsi. 8 - L'unico rimpianto che possiamo fare, ma chi si lamenta oggi non ci sente da quest'orecchio, è che la cura Giuntoli non sia stata anticipata tre anni fa. Il problema è stato vivacchiare in una condizione demenziale con gli amichetti Arrivabene e Cherubini. Dobbiamo ringraziare loro se oggi ci troviamo ancora a rifondare. Ma è facile sempre sputare su chi fa il lavoro sporco, magari quando ci si divertiva a commentare le dichiarazioni del bulletto dei box con la barbetta incolta, uno che di calcio non ha mai capito un cavolo e sedeva in cda solo perché amichetto di famiglia. 9 - Massima finducia in Giuntoli e nell'attuale board, un team di gente seria, capace, pragmatica, che parla poco e non dice fesserie. Parleranno i fatti per loro e chi oggi critica mi auguro che non salga sul carro fuori tempo massimo.
  21. L'intento del topic sulle quote è sempre quello di misurare la 'velocità' con cui la Juventus, o una squadra in generale, si avvicina ai vari obiettivi, la vittoria del campionato, la qualificazione alla Champions o all'Europa League/Conference League, la retrocessione, la qualificazione diretta agli ottavi di champions league e la qualificazione agli spareggi, e, almeno per il campionato italiano, di misurare queste performance con lo storico. CAMPIONATO ITALIANO DI SERIE A AVVERTENZA 1: Per evitare la consueta diatriba innescata da chi confonde una proiezione con una previsione, faccio questa premessa per tutti i post con le consuete inutili polemiche. La proiezione finale della classifica non è una previsione! è solo una fotografia del momento attuale e di come sarebbe la classifica se le squadre continuassero con la medesima media punto. Questo consente qualsiasi confronto numerico con i precedenti campionati disputati con la medesima formula, indipendentemente dai nomi delle squadre e da qualsiasi altra particolarizzazione. Naturalmente va da sé che più aumentano le giornate e più la fotografia si avvicinerà alla verosomiglianza con la classifica finale. Come al solito propongo di dividere il campione totale delle 38 giornate in tre parti uguali: il primo terzo (giornate 1-13) è costituito da informazioni poco attendibili, il secondo terzo (giornate 14-26) presenta le informazioni più interessanti da un punto di vista statistico, l'ultimo terzo (giornate 27-38) la fotografia delle proiezioni risulta abbastanza prevedibile e di conseguenza sempre meno interessante. Per i confronti con i precedenti campionati prenderò in esame tutti i campionati dell'era dei tre punti e delle 20 squadre, ovvero quelli che si sono svolti dal 2004-05 fino alla scorsa stagione. Il campione disponibile è di 20 campionati. AVVERTENZA 2: Tutte le penalizzazioni sono irrilevanti da un punto di vista statistico per l'analisi della classifica. Si prendono in considerazione solo classifiche di partite realmente disputate ignorando i punti di penalizzazione. Vale anche per le stagioni 2004-05 e 2005-06: solo classifiche reali. Per quanto riguarda il primo posto, nel campione scelto: 1 sola volta la vincitrice dello scudetto ha terminato il campionato con un punteggio superiore ai 100 punti (Juve 2013-14, 102) 3 volte la vincitrice ha ottenuto un punteggio tra 92 e 99 punti (Inter 2006-07, 97 punti, Juve 2017-18, 95 punti, Inter 2023-24, 94 punti) 10 volte tra 86 e 91 punti (Juve 2004-05 e Milan 2021-22, 86 punti; Juve 2014-15 e 2012-13, 87 punti; Juve 2018-19 e Napoli 2022-23, 90 punti; Inter 2020-21, Juve 2005-06, 2015-16 e 2016-17, 91 punti) 6 volte un punteggio uguale o inferiore a 85 punti (Inter 2007-08, 85; Inter 2008-09 e Juve 2011-12, 84; Juve 2018-19, 83; Inter 2009-10 e Milan 2010-11, 82). I record positivi e negativi sono 102 e 82 punti. Quindi possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (6 casi): quando si vince con 85 punti o meno, corrisponde a una media uguale o inferiore a 2,25 punti a partita; campionato a punteggio medio (10 casi): quando si vince con un punteggio tra 86 e 91 punti, corrisponde a una media compresa tra 2,26 e 2,39 punti a partita; campionato a punteggio alto (4 casi): quando si vince con 92 punti o più, corrisponde a una media uguale o superiore a 2,4 punti a partita; Analogamente possiamo confrontare i campionati per quanto riguarda la quota di qualificazione alla Champions League. A questo proposito va ricordato che fino al campionato 2010-11 l'Italia portava 4 squadre in champions league, successivamente si qualificavano solo le prime 3, ma nelle ultime stagioni sono tornate a qualificarsi 4 squadre, fino all'ultima stagione che ha visto anche la quinta classificata qualificarsi. Il regolamento complesso e suscettibile di variazioni in corso d'opera (per la posizione dell'Italia nel ranking e per la possibilità che una squadra italiana vinca una competizione europea, ciò può modificare il numero di squadre che si qualificano alla champions) impone di aggiornare le posizioni in corso d'opera, ma al momento interessa la posizione minima indispensabile che dà diritto a una squadra italiana a qualificarsi in champions league, e verosimilmente è la quarta posizione. Per questo motivo per il confronto con le classifiche storiche al momento si prenderà in esame solo il punteggio della quarta classificata senza preoccuparci del fatto che il quarto posto portasse la qualificazione oppure no, ben consapevoli dell'approssimazione che questo confronto comporta. Anche qui possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (4 casi): quando si arriva quarti con 65 punti o meno, corrisponde a una media uguale o inferiore a 1,71 punti a partita; campionato a punteggio medio (8 casi): quando si arriva quarti con un punteggio tra 66 e 69, corrisponde a una media compresa tra 1,26 e 2,39 punti a partita; campionato a punteggio alto (8 casi): quando si arriva quarti con 70 punti o più, corrisponde a una media uguale o superiore a 1,84 punti a partita; Il record positivo è stato nel 2019-20 e 2020-21 con la quarta a 78 punti. La quota più bassa è stata nel 2011-12 e nel 2004-05 con la quarta a 62 punti. Per la qualificazione all'Europa League/Conference League la questione è ancor più indeterminata, visto che il regolamento è cambiato molte volte in questi 18 anni, dall'Intertoto alla vincitrice o finalista di Coppa Italia, fino all'istituzione recente della Conference League. Attualmente il regolamento prevede che la quinta classificata in campionato si qualifichi direttamente alla fase a gironi dell'Europa League, la sesta classificata si qualifica agli spareggi per la Conference League. Per semplificare il dato statistico ho scelto come riferimento storico il massimo punteggio della sesta classificata in campionato indipendentemente dall'esito che tale posizione in classifica porti (attualmente gli spareggi di Conference League). Anche qui possiamo distinguere tre fasce di punteggi: campionato a punteggio basso (6 casi): quando si arriva sesti con un punteggio uguale o inferiore a 59 punti, corrisponde a una media uguale o inferiore a 1,55 punti a partita; campionato a punteggio medio (9 casi) quando si arriva sesti con un punteggio compreso tra 60 e 63 punti, corrisponde a una media compresa tra 1,58 e 1,66 punti a partita; campionato a punteggio alto (5 casi) quando si arriva sesti con un punteggio uguale o superiore a 64 punti, corrisponde a una media uguale o superiore a 1,68 punti a partita; Il record positivo è stato nel 2020-21 con la sesta a 68 punti. La quota più bassa è stata nel 2004-05 con la sesta a 53 punti. AVVERTENZA 4: Per i confronti tra le performance anno su anno della Juventus, prenderò in esame come sempre i campionati a partire dal 2011/12 alla stessa giornata attuale. AVVERTENZA 5: Chiunque lo desideri si senta libero di integrare e proporre altre analisi o dati statistici in questo topic. Non c'è un'esclusiva. Sarà il benvenuto! ***AGGIORNAMENTO A BREVE SULLE QUOTE PER LA QUALIFICAZIONE ALLA FASE FINALE DELLA UEFA CHAMPIONS LEAGUE***
  22. Diciamo che calcolare la media punto, che è oggettiva, serve anche a preservare la nostra psiche dall’illusione che gli scontri diretti altrui possano beneficiarci in qualche modo. Dobbiamo fare corsa su noi stessi, cercare di puntare a quota 78 punti. È una quota record per la qualificazione champions. Ma oggi non basterebbe. Io dico che se vogliamo nutrire speranze cerchiamo almeno di portare a casa 78 punti in questo campionato. Sarebbe già una mezza impresa…
  23. Purtroppo non c'è alcuna scia da mantenere, al momento la media punto ben al di sotto dei due punti a partita rende il quarto posto come unico obiettivo possibile (e anche non facile da raggiungere). La Juventus deve tornare presto a media punto 2 e possibilmente anche fare un po' meglio per raggiungere il quarto posto e difenderlo, perché dopo oltre un terzo di campionato siamo stabili a quote record, non tanto per lo scudetto, ma per la qualificazione alla champions ed europa league. Il quarto posto sarà una tonnara quest'anno. Va da sé che se l'Italia ne qualificasse cinque sarebbe meglio per tutti. Al momento è ben difficile immaginare che Atalanta, Inter e Napoli non arriveranno tra le prime quattro, ma Fiorentina e Lazio hanno una media punto che non lascia spazio a dubbi, puntano alla qualificazione alla champions e sono concorrenti estremamente competitivi.
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