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ufobianconero

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  1. ufobianconero

    Merchandising Vecchiasignora.com

    Ringraziamo l'autore per il pensiero ma per questione ma l'idea non può essere attuata. Purtroppo il confine del Copyright è sottilissimo e loghi o simboli che riguardano o ricordano la società Juventus (come qualsiasi altra societá) potrebbero dare problemi che ovviamente non vogliamo avere ..anche per questo ci chiamiamo "forum vecchiasignora" e non "forum dei tifosi della Juventus"
  2. Due turni di squalifica per Kean che salterà Sampdoria e Inter. Multa di 10.000 euro alla Juve per il lancio di un petardo sulla pista dell'Olimpico e lancio di oggetti di varia natura verso i tifosi Juve Multa di 8.000 euro alla Roma per lancio di oggetti di varia natura verso i tifoso Juve dalla Curva Sud Con una considerazione
  3. Tuttosport ne parla dal 26 ottobre Il Tar si è espresso ora perché i tempi del ricorso son questi
  4. In un'intervista al quotidiano olandese l'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato di futuro e Superlega: "Il monopolio della Uefa deve essere spezzato per dare ai club un futuro finanziariamente stabile. In futuro in cui i club non cadano nel caso non si qualificano una volta per le competizioni europee. Questo è un problema per qualsiasi club. Con una tale incertezza, non è possibile come club prendere decisioni a lungo termine sostenibili e sane. Ecco perché sono favorevole a un sistema di campionati nel calcio europeo di vertice, con maggiori opportunità finanziarie e sportive per ogni club". SUPERLEGA - "Nel 2019 eravamo pronti, Aleksander ed io. I top club di tutte le sottodivisioni dell'Eca (allora circa 130 club professionistici europei) si erano accordati su un nuovo formato. I club di medie dimensioni delle grandi leghe, i dirigenti delle grandi leghe e alcune associazioni nazionali vedevano il nuovo formato come una minaccia e quindi Ceferin si è ritirato. Quando la Uefa ha deciso di bloccare il progetto, sono nati progetti esterni alla Uefa per organizzare un nuovo campionato con tutti i club dell'Eca. La possibilità che il progetto prenda il via dipenderà dalla Corte di giustizia europea. A livello interno è stata una guerra che non sono riuscito a vincere. Pur sapendo che il sistema attuale non offre un futuro ad Ajax, Anderlecht, Celtic, Benfica, Panathinaikos e Stella Rossa di Belgrado. Allora non si resta fermi, ma si prendono altre strade per arrivare a ciò che si vuole fare per il calcio europeo di club". COSA NON VA - "A parte la mancanza di stabilità finanziaria, in molte competizioni, nazionali e internazionali, i vincitori sono noti in anticipo. Principalmente a causa degli introiti che i club ottengono dal mercato nazionale. L’Inghilterra è al primo posto in questo senso e si può vedere come la Premier League sia rappresentata in maniera generosa nelle fasi finali dei tornei di coppe europee. La Spagna è subito dietro insieme ad alcuni club come il Paris Saint-Germain e il Bayern Monaco. Ma in una competizione sportiva è importante che ogni partecipante abbia la possibilità di vincere. Così anche Ajax, Feyenoord e Juventus. Come appassionato di calcio, sostengo fortemente una competizione internazionale di questo tipo. Al contrario delle federazioni internazionali. Non hanno alcun riguardo per i problemi dei club. Come governanti, vogliono mantenere tutto com'è. Si oppongono a qualsiasi cambiamento. Una Superlega è necessaria, perché se rimane tutto così prevedibile come in questo momento, il pubblico si allontanerà dal calcio. Continueranno a seguire il calcio internazionale in Olanda se l'Ajax, il Feyenoord o il PSV non hanno mai la possibilità di vincere o di competere? Da qui l’idea di un campionato europeo con diverse divisioni con un sistema di promozione e retrocessione". PREMIER LEAGUE - "Ho molti contatti con i club e molti sono favorevoli a un panorama calcistico diverso. Ma se parli con me, sei d'accordo con me o mi segui, vieni bandito dalla Uefa. Come club, proclamare apertamente di volere un modello di campionato europeo migliore e più equo non ti rende simpatico. Quindi i club difendono la propria posizione e si adeguano alla Uefa. Il mio successore all'Eca è Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint-Germain. Un tipo simpatico. Non ha seguito la Superlega. Ha sostenuto la Uefa perché un altro campionato non è nell'interesse del Qatar, proprietario del Psg. Non ci si può aspettare un cambiamento da parte sua. Ma sotto sotto, c'è abbastanza entusiasmo per le iniziative dei nuovi campionati tra molti club, ma anche tra i giocatori, il pubblico, le società televisive, le parti commerciali e gli investitori. Solo la Uefa ha il monopolio e frena tutto. Finché la Corte europea lo permetterà. La sentenza è attesa per la primavera. Sono molto curioso di sapere se la Corte confermerà la posizione monopolistica delle associazioni Uefa in un mercato europeo libero. Se così fosse, la Corte non considererà l'industria del calcio, con un fatturato annuo di circa 50 miliardi di euro e 700.000 posti di lavoro coinvolti, come un'attività economica, ma come un piccolo gioco, un'attività basata su volontari che giocano una partita di calcio in part-time… Se la Superlega dovesse vedere la luce, i club rimarrebbero fedeli ai campionati nazionali. Naturalmente Ajax, Feyenoord e PSV hanno bisogno dell'Eredivisie e viceversa. È necessario qualificarsi per la Superlega attraverso il campionato nazionale. Un campionato nazionale forte e paritario è nell'interesse di tutti. Se si fa un confronto con l'Europa, si nota la tendenza dei campionati nazionali a diventare sempre meno popolari nel sistema attuale. Manca l'emozione, i campioni sono fissi. Che valore ha il campionato francese con il PSG come campione eterno? O quello italiano, persino i campionati tedesco e spagnolo sono in declino. Solo la Premier League cresce sempre di più ed è una Superlega glorificata. La Premier League raccoglie circa quattro miliardi di euro all'anno, la Spagna circa la metà, la Germania 1,5 miliardi e l'Olanda 100 milioni di euro. Il dominio inglese minaccia anche il calcio europeo. In Champions League, a partire dai quarti di finale, è tutta una questione di club inglesi e di altri tre o quattro club come Real Madrid, FC Barcelona, PSG e Bayern Monaco, con un'occasionale outsider come l'Ajax nel 2019. Questa prevedibilità è la campana a morto per qualsiasi campionato. D'altra parte, è necessario creare le condizioni economiche e finanziarie per i club in modo che non perdano tutte le entrate in un colpo solo dopo una stagione negativa. La Premier League utilizza a questo scopo il sistema del paracadute. I club retrocessi ricevono una compensazione finanziaria per alcuni anni". CEFERIN E INFANTINO - "Ho 47 anni e quindi sono troppo giovane per non fare nulla. Come europeo impegnato ho piena fiducia nel tribunale, ma non voglio speculare sull'esito, anche se spero che la sentenza cambi lo status quo. Si sa, questo è il calcio e il motto della Juventus è "fino alla fine". In altre parole, dobbiamo aspettare la Corte prima di poter completare il lavoro sul nuovo modello di campionato europeo. Nei nostri piani gli interessi di tutte le parti interessate, club, tifosi, giocatori, sono al primo posto. Non come adesso, dove la Uefa è al primo posto in tutto. Senza possedere nulla. Controlla tutto, tutte le condizioni finanziarie, commerciali, legali e sportive. Mentre la Uefa è di fatto responsabile solo della definizione della data e dei duelli nel contesto europeo. Sono i club a occuparsi dell'organizzazione vera e propria delle partite. Sono loro a fare tutto il lavoro. Non credo che la soluzione del 2019, in cui club e Uefa erano allineati sia possibile con Ceferin & co al timone. Inoltre, non è strano che ci sia un solo candidato alla presidenza sia della Uefa che della FIFA? In particolare quelli che sono già lì: Ceferin e Gianni Infantino. È una cosa sana? Ci si può aspettare un cambiamento da queste persone? Ceferin e Infantino faranno di tutto per rimanere al centro del potere. Per assicurarsi i loro privilegi. Avete visto cosa dice Ceferin nel documentario della Apple? Come presidente Uefa, si sente potente come un re e parla come un primo ministro dell'organizzazione delle competizioni". JUVENTUS - "Ritorno da dirigente nel calcio italiano? Quello che riserva il futuro lo sa solo il futuro. Vedremo. Per ora sono un normale appassionato di calcio. La sospensione mi è stata imposta dalla Federazione italiana dopo aver studiato l'indagine del Dipartimento di Giustizia. Ma non sono stato ascoltato e non ho potuto difendermi. Mi sono dimesso dalla carica di presidente della Juventus a causa di un'indagine penale che mi riguarda personalmente. Non posso dire molto su questo perché il caso è in corso. La prima udienza preliminare è il 27 marzo, lì si deciderà se il caso si ferma o meno. Non voglio che la Juventus si faccia carico di questo peso per tutto questo tempo. Un nuovo consiglio di amministrazione che non ha nulla a che fare con le accuse può rappresentare meglio il club. Poi io sono libero di difendermi in tribunale da qualsiasi accusa". Calciomercato.com
  5. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro lo Spezia. TuttoJuve.com ha seguito l'evento in diretta: Come si colloca a livello di importanza la partita contro lo Spezia dopo il pareggio in Europa League? "È una partita di campionato e dobbiamo continuare nei nostri mini obbiettivi. Dobbiamo raggiungere le squadre davanti il prima possibile. Conto lo Spezia sarà difficile, in un campo difficile. Lo Spezia crea tanto e li le partite non finiscono mai. Ci vorrà attenzione e tanta tecnica". La squadra fisiologicamente potrebbe mollare un po'? "Noi abbiamo avuto una settimana di rebound dopo la partita contro l'Atalanta. Poi ci siamo dati mini obiettivi per poter scalare la classifica. Noi dobbiamo lavorare sui punti fatti per non perdere la realtà. La squadra ha fatto 44 punti. L'Europa League non è compromessa. Il calcio è strano in un pezzo della partita potevamo fare meglio e stiamo lavorando per realizzare di più in fase offensiva". Ci sarà turnover? "Quelli che giocano ogni tre giorni sono abituati. Chiesa non sarà disponibile perché era molto stanco ed è normale. Rientrerà Perin e giocherà. Dovrò valutare per quanto riguarda gli altri. Sicuramente ci saranno dei cambi". Kean potrà essere titolare? "Kean, Perin e Rugani sono i tre che giocheranno. Anche perché Bremer è squalificato e Leo non è ancora in condizioni ottimali. Sta bene ma non è pronto per giocare dall'inizio però è in gruppo e sono molto contento. Poi sugli altri devo decidere". Questa squadra ha un problema Europa? "No assolutamente no. Bisogna migliorare le prestazioni durante le partite. Soprattutto quando dobbiamo essere noi a comandare le partite. Dopo l'1-0 abbiamo rallentato il gioco e la circolazione della palla è stata molto lenta e non siamo stati più convinti a fare il secondo gol cosa che andava cercata con maggiore insistenza. Poi abbiamo preso gol nell'unica volta dove sono venuti avanti. Ma questa è la dimostrazione che il Nantes è una squadra che è stata molto brava a stare dentro la partita e noi siamo usciti un po' dalla partita e alla prima occasione ci hanno puniti". Si aspettava maggiore comprensione da parte dell'ambiente? "No comprensione no. Non abbiamo bisogno della comprensione. Noi dobbiamo solamente cercare di fare il meglio perché comunque in campionato dobbiamo fare una scalata importante. Per noi è importante fare un tot di punti indipendentemente da quello che succederà fuori. Per quanto riguarda l'Europa dispiace ma è la dimostrazione che in Europa partite facili non ce ne sono e dovremo andare a Nantes cercando di fare una partita giusta che ci consente di passare il turno e ne abbiamo le possibilità. E poi siamo in semifinale di Coppa Italia. Quindi anche lì vedremo". Le chiedo un giudizio su Huijsen? "Il ragazzo è mo!to bravo. Però credo che quest'anno ci siano già stati cinque o sei ragazzi che sono stati in prima squadra e di questo sono molto contento. L'anno prossimo vedremo ora bisogna pensare a finire quest'anno nei migliori dei modi perché abbiamo ancora molto da giocare. Poi vedremo il prossimo anno chi saranno i ragazzi da tenere in prima squadra e quelli che dovranno andare a giocare". In trasferta la squadra è un po' più bloccata? Che effetto le ha fatto diventare nonno? "Mi ha fatto una sensazione strana quella di diventare nonno. Perché ieri sono andato a trovare mia figlia con mio nipote, è un situazione strana. Perché quanto ti nasce una figlia è una cosa completamente diversa. Però fortunatamente stanno tutti e due bene e sono molto contento. Per quanto riguarda le trasferte abbiamo fatto 9 gol e fortunatamente ne abbiamo fatti tre a Salerno altrimenti la medie è più bassa. Bisogna migliorare la media realizzativa". Perché la Juve fa fatica a gestire l'imprevisto? "Ci abbiamo riflettuto, va migliorata. Più una cosa mentale, dobbiamo pensare che in una stagione non puoi pensare di non prendere mai gol. C'è tanto tempo per vincere una partita, per recuperare. Bisogna avere la serenità per andare a fare il secondo gol. Siamo ancora disequilibrati in quel senso". Perché ci sono stati recenti sfoghi, vive un momento di nervosismo e perché? "Non assolutamente sono nervoso, è successa una cosa con qualcuno che fischiava i ragazzi che entravano in campo senza motivo. L'altra sera è stata una reazione magari sbagliata, ma posso esser criticato su tante cose: che la squadra gioca male che bisogna fare meglio. Però c'è una cosa che sui dati di fatto non bisogna parlare. Io a scuola ci sono andato poco ma un tema è opinabile, la matematica no. Su quello non si discute, poi accetto che sono un allenatore scarso, le mie squadre fanno schifo, accetto tutto perché fa parte della critica. Però sui numeri non si può discutere. Poi voglio spiegare una cosa: il corto muso è semplice era rivolto al campionato. Quando dissi che basta vincere di un punto. Quella roba lì è stata trasformata sulle partite singole. Io non ho detto quella cosa lì, è stata cammuffata e rigirara. Però mi ci diverto. Mi dispiace quando ho avuto la reazione l'altra sera, non ho reazioni se vengo criticato perché ognuno può avere la sua opinione. Ma sui numeri non è opinabile niente che sia chiaro". Se domani vince 1-0 non si offende? "No io spero di vincere 3-0, ho detto ai ragazzi che voglio veder crescere mio nipote (ride ndr). Ieri sono andato a trovare mio nipote e c'era un foglio con scritto: "Nonno domenica 1-0".
  6. Nel caso Plusvalenze della Juventus, Piero Sandulli si è autosospeso dalla carica di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di garanzia dello sport. Il giudice qualche settimana fa aveva rilasciato alcune dichiarazioni su organi di stampa in merito alla sentenza che ha condannato la Juventus al -15 in campionato. Dichiarazioni che in una nota del 3 febbraio il Collegio di Garanzia presso il Coni aveva specificato fossero "a titolo personale". Nel corso delle interviste, Sandulli è entrato molto nelle specifico della sentenza della Corte Federale d'Appello che ha portato ai 15 punti di penalizzazione alla Juventus, individuandone molti punti forti - come la quotazione in Borsa della società - e un punto debole - la poca argomentazione sull'entità della penalizzazione. Una disamina da giurista esperto e veterano, che però ha imbarazzato il Collegio di Garanzia stesso perché fatta prima del giudizio del Collegio stesso. Da qui la decisione di Sandulli di autosospendersi. Sportmediaset
  7. Luigi De Siervo torna sul caso Juventus. Già di recente, l'amministratore delegato della Lega Serie A aveva espresso i propri dubbi sulla gestione della vicenda processuale. E l'argomento torna d'attualità nell'intervista rilasciata oggi a la Repubblica: "Il mio disappunto - spiega De Siervo - è relativo al fatto che si sia voluti intervenire durante il campionato: questo può essere un elemento di alterazione. Per il resto, parliamo finora di ipotesi di reato e procedimenti aperti: l’auspicio è che questa sanzione per le plusvalenze possa esser riconsiderata perché asimmetrica sia a livello europeo, sia italiano".
  8. ufobianconero

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Tristezza enorme...si sapeva ma quanto fa male..
  9. MERCATO – «Si fanno tante chiacchiere e poi alla fine gli affari ultimamente non è che ne facciano tanti. Noi siamo fiduciosi e tranquilli, è sempre bello stare qui in mezzo alla nostra gente, è il Natale della Juve. È la cosa più importante di oggi». CESSIONI – «Non ci sono giocatori in esubero. C’è una lista in cui non possiamo incidere né io né in mister. In Champions possiamo mettere 21 giocatori più Pinsoglio. Il numero dei calciatori è invariato, ne sono 24. Gli altri anni ne usciva sempre uno dalla lista, quest’anno ne possiamo mettere 22 e quindi uscirà qualcuno». RUGANI E MANDZUKIC – «Non ci sono giocatori più vicini alla cessione, siamo tra le migliori squadre del mondo e questo ci viene riconosciuto da tutti. Abbiamo giocatori che vanno rispettati per quello che hanno fatto per noi e per come sono. Non ci sono giocatori più vicini alla cessione. Ci sono interessamenti ma per concludere un affare ci sono tre parti: le squadre e il giocatore. Alla fine del calciomercato si trarranno le conclusioni dovute». DYBALA – «Dybala è uguale agli altri giocatori. È un grande giocatore della Juve, questo è riconosciuto. È chiaro che ci sono interessamenti e discorsi, si fanno per tutti i giocatori. Parleremo insieme». ICARDI – «È un giocatore dell’Inter. Noi abbiamo grandi attaccanti, abbiamo Higuain che è un bomber, Mandzukic che è un grandissimo. Abbiamo poi Dybala e Cristiano. Non parlerei degli altri. Siamo contenti di quelli che abbiamo». SARRI E ALLEGRI – «Ogni allenatore ha il suo stile. Allegri è stato un grandissimo allenatore e mi ha fatto crescere, è stato un grande piacere lavorare con lui. Ogni allenatore ha il suo stile e la cose che conta sono i titoli che si vincono». juventusnews24.com
  10. Massimiliano Allegri, ospite a Che Tempo Che Fa, il giorno dopo Inter-Juve, ritornando subito sulla lite con Adani ai microfoni di Fabio Fazio: "Oggi sono tranquillo, mi sono arrabbiato un po' ieri. Sai, ogni volta sentire la ramanzina e le spiegazioni su cosa si deve fare questo no. Mi sono arrabbiato, sono umano. Non è che io spiego a te come devi fare! E' bellissima questa cosa e mi sono un po' arrabbiato. Sai poi succede una volta, due volte, tre volte... Io accetto le critiche perché fanno parte del lavoro se sono costruttive. Poi io ti rispondo e puoi dire che non capisco niente, è una tua opinione. Io posso piacere o no, però andare a discutere del lavoro altrui dove uno non è ferrato questa è una mancanza di rispetto ed educazione. Solo questo. E l'anno scorso era successa la stessa roba contro l'Inter, con Higuain che fece il 3-2. Io poi non scrivo niente, ma al momento ho una buona memoria". Fazio si complimenta per i 5 scudetti consecutivi e Allegri ringrazia, ridendo: "Con cinque giornate di anticipo? Sì, siamo andati in vacanza un po' prima. Era meglio se non ci andavamo, perché la Champions ci è rimasta un po' di traverso. Però lo sport è bello anche perché si devono celebrare le vittorie e accettare le sconfitte perché non si può sempre vincere. Inevitabile la domanda sul futuro: "Se resto? L'abbiamo già detto. Rimango alla Juventus! Ho ancora un anno di contratto, poi col presidente ci incontreremo". Viene lanciato un servizio sugli scudetti conquistati da Allegri alla guida della Juve e le feste conseguenti: "Nello spogliatoio mi hanno buttato nella vasca che era molto fredda e ho vista l'età ho rischiato tanto. Poi c'è Cuadardo che è sempre con questa schiuma, non so se è quella dell'arbitro, non capisco, ma mi riempie sempre la testa". Questo rientra nel tuo cazzeggio creativo, chiede Fazio, domandando ulteriori spiegazioni sull'aggettivo creativo: "Creativo perché io sono livornese, quindi noi eravamo un gruppo di amici dove cazzeggiavamo spesso l'uno con l'altro tra scherzi e cose varie. E io penso sia molto importante. Lavorare è fondamentale, però devi avere anche la capacità di staccare per riattivare le idee da mettere in pratica o la lucidità per avviare il lavoro. E con i ragazzi mi diverto molto. Guai a chi me li tocca! Sono ragazzi splendidi e io con loro mi diverto molto". Tuttojuve.com
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