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ventinove

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  1. ventinove

    Genoa - Juventus 0-3, commenti post partita

    E quindi, di tutta questa supponenza che vogliamo farne?
  2. Verissimo, chi più chi meno a calcio giocavamo un po' tutti. Per noi cresciuti in quell'istituzione ormai perduta come l'oratorio, con un parroco brillante e appassionato di calcio (juventinissimo, peraltro) la settimana era scandita così: Lunedì, scavalcamento transenne campo sportivo, si giocava tutto il pomeriggio 11 vs 11 su campo in erba regolamentare dove la domenica giocavano i "grandi". Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 2 alle 6 del pomeriggio oratorio, campo a 7 con fondo in terra. Confini delimitati da tribunette (a giugno di sera vi si disputata un torneo fra squadre sponsorizzate da varie aziende, molto quotato in zona) e muri/recinzioni/vetrate di case adiacenti. Da noi si giocava anche con la neve e i doposci ai piedi. Verso gli 8 anni, il sabato debuttammo nel torneo denominato Coppa Scarabocchio (6 vs 6) patrocinato da Il Giornalino, edizioni paoline, un torneo per parrocchie. Da lì le prime emozioni con i campi con i confini delimitati dalle strisce di calce e le gioie quando la palla gonfiava le reti. È un vero peccato che i più giovani si siano persi tutto questo, per tanti motivi.
  3. Il Bosna Sarajevo allenato da Boscja Tanjevic
  4. Sergio Tavčar, leggendario cronista istriano. Da lui sentii pronunciare per la prima volta "Crvena Zvezda" e "Jugoplastika". ❤️
  5. Moncalvo ce l'ha con gli Agnelli perché si aspettava un posto di prestigio all'interno di GEDI. E invece no.
  6. Guarda che la Juve ha venduto anche, mica ha solo comprato. E in più , la prossima stagione incasserà un sacco di soldi.
  7. Eh mi sa che ci hanno provato con le buone e non hanno ottenuto risultati. Ora le carte sono scoperte e perdere qualche milione è nulla in confronto al danno che arrecherebbe la conferma degli esuberi. Che dal loro punto di vista ora sanno che nella peggiore delle ipotesi staranno in tribuna un anno. Mica facile per chi deve guadagnarsi un nuovo contratto e non perdere la Nazionale.
  8. Guarda che ciò che ha detto Motta lo sanno tutti. Giornalisti, procuratori e concorrenti. Che parlano fra di loro. Almeno adesso niente più equivoci e sia gli esuberi che i loro papabili acquirenti se ne escano tranquillamente allo scoperto. Fra quelli citati l'unico che potrebbe accettare un anno di tribuna senza vedere il campo, allenarsi da solo, avere problemi anche con la Nazionale (non giochi e non ti alleni in gruppo, non hai ritmo) e in sede di trattativa con la prossima squadra è... De Sciglio. Ovviamente c'è ironia, perchè la situazione descritta è praticamente abitudinaria per il buon Mattia. Ma prova a metterti nei panni di Chiesa, Mc Kennie, Kostic, Szceszny... In poche parole: è vero che la Juve dovrà rinunciare a diversi milioni, ma parecchi ne risparmierebbe. Viceversa gli esuberi ritirerebbero lo stipendio integrale a fine mese, ma con quali prospettive?
  9. Quando Conte mandava al pascolo Ziegler ed Elia (appena arrivati), e faceva ostracismo a Krasic (la figura più appariscente della stagione precedente) cosa dicevamo?
  10. Aria viziata da tre anni di mediocrità. Giocatori con quel tarlo andavano tolti di mezzo. Sfida rischiosa ma necessaria, ed evidente oltre all'aspetto economico - è chiaro che si punti ad eliminare i contratti più pesanti- la voglia/necessità di azzerare il passato. Personalmente trovo molto stimolante tutto questo. È una rivoluzione, mio padre racconta di qualcosa di simile ad inizio anni Settanta. Sono molto curioso.
  11. Amico mio, se al 3 agosto c'è chi segue la squadra e chi non si muove da Torino in attesa di sistemazione possiamo raccontarcela io e te al bar davanti ad un caffè finché vogliamo, ma che i signori Chiesa, McKennie, De Sciglio, Szceszny, Arthur, Rugani, Kostic e Milik siano in esubero lo sanno anche i muri. E soprattutto lo sanno i loro procuratori. I quali parlano con i giornalisti e soprattutto con le altre società. Motta ha semplicemente dato un ultimatum definitivo, siccome questi ragazzi sono fuori progetto e gli eventuali acquirenti stanno lì ad aspettare il 31 agosto alle ore 20 per scroccarti il prestito secco e/o l'indennizzo minimo, sarebbe il caso che questi club -sempre che esistano- si facciano avanti per tempo e ci si metta d'accordo prima, tanto lo sconto glielo facciamo ugualmente. Tutto qui.
  12. E perché mai? Ha semplicemente detto ciò che sanno tutti. I segreti di Pulcinella non esistono.
  13. Ma certo Matt, ma alla mia età (oltre i 50) ho visto pochissimi giocatori arrivati alla Juve con l'etichetta del fuoriclasse stampata sul cartellino. Lo era Platini, ma al Re serviva una consacrazione fuori dai confini francesi. La ottenne con lode. Lo era Rush, più di 300 gol col Liverpool. Indimenticabile per la negatività della sua esperienza. Zavarov giunse col poco impegnativo soprannome di "Maradona ucraino". Siamo alla blasfemia. Roberto Baggio aveva 23 anni e un carattere particolare. Purtroppo per lui arrivò in un momento nel quale non eravamo al top come società e come squadra, e iniziò a calare proprio quando ricominciammo a vincere. Fino a Ronaldo, giunto a 33 anni e con le batterie pronte a scaricarsi. Nel frattempo da Torino sono passati giovani e meno giovani entrati nella storia del club, campioni o fuoriclasse: Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi, Boniek, Laudrup, Zidane, Del Piero, Davids, Vieri, Inzaghi, Trezeguet, Conte, Ferrara, Thuram, Nedved, Buffon, Ibrahimovic, Camoranesi, Cannavaro, Vidal, Bonucci (quello forte era Ranocchia, ricordi?) e la BBC al completo, Dybala, Vidal, Pirlo, Pogba 1, Tevez, lo stesso Marchisio, Khedira, Higuain... Ora tocca ai nuovi, che saranno liberi di costruirsi la loro storia nel club, se lo meriteranno e sapremo metterli nelle condizioni di farlo.
  14. Da che mondo è mondo la Juve non ha mai comprato un campione affermato. Ha avuto grandi giocatori arrivati con un curriculum importante, ma il salto di qualità lo hanno fatto qui. Poi è arrivato Ronaldo e ne paghiamo ancora oggi le conseguenze.
  15. Rabiot manca talmente tanto che da 35 giorni è senza una squadra e la fila alla sua porta non si vede. Chiesa invece porti una squadra, altrimenti starsene un anno in tribuna non sarà piacevole per lui, per il suo futuro stipendio e per la Nazionale.
  16. Eh ma ti giochi lo stipendio futuro e i ruoli in Nazionale. Se non giochi devi fare bene i tuoi conti.
  17. Secondo me saluta Sczeszny. Questione regista: l'Atalanta ad esempio non ha un regista. Gli uomini devono essere messi in campo nelle posizioni in cui rendono meglio. È questa la più grave colpa di Allegri, strettamente legata all'aspetto di non aver migliorato il rendimento e il valore di nessuno in questi tre anni, eccetto il Rabiot della stagione scorsa. Un po' pochino.
  18. ventinove

    UFFICIALE | Allegri esonerato con effetto immediato

    Le stesse identiche squadre che in doppia sfida -e in 180 minuti i valori escono più facilmente rispetto ai 90 in gara secca- abbiamo eliminato a stagioni invertite. 2015, eliminato il Real Madrid, sconfitta con il Barcellona. 2017, eliminato il Barcellona, sconfitta con il Real Madrid. Niente da dire, quelle due finali le abbiamo perse male. E anche ammettendo la superiorità degli avversari, dove sta scritto che in una partita secca possa vincere solo il più forte? La nostra storia è lì a dimostrarlo, tante e tali finali da favoriti abbiamo perso.
  19. Giuntoli arriva a luglio. A giochi fatti. Osteggiato da Allegri, tramite i pizzini di Caressa e Zazzaroni. Non ha budget di spesa. Ha una sua idea di calcio. Che non contempla Allegri e la filosofia sparagnina da adottarsi contro il Real Madrid come contro il Frosinone. Lasciamolo lavorare e non rompiamogli le scatole, o forse abbiamo già dimenticato i tre anni di nulla assoluto ai quali abbiamo assistito?
  20. Fu un cambio di mentalità alla base di tutto. E in questo fu decisivo il tecnico. Perché se ricordi bene quella squadra ereditata da Trapattoni era anonima e abilità, con i giocatori più importanti in preda a crisi depressive. Ti dirò di più, perdemmo Andy Moeller e Dino Baggio, il secondo miglior marcatore di quegli anni e il secondo miglior giocatore azzurro al Mondiale americano appena disputato. Il primo in entrambe le categorie era ovviamente Roberto Baggio, che in quella stagione giocò la metà delle gare esatte. Dietro spuntava DelPiero, che Moggi voleva spedire a Parma in prestito, ma Lippi lo freno. Altre aggiunte? Jarni, Alessandro Orlando, il diciannovenne Tacchinardi, Fusi (giocò praticamente mai), più Ferrara e Paulo Sousa. Deschamps lo avemmo solo dal girone di ritorno, si ruppe la caviglia in precampionato. Ah, addirittura riesumammo Carrera dalla lista partenti: da ottobre giocò una stagione pazzesca non uscendo più dal campo
  21. Moggi arrivò a Torino nel gennaio del 1994. Ebbe il tempo di valutare per 6 mesi tutta la situazione. Poi licenziò il tecnico e ripartì con il suo progetto. Quindi pure Moggi per metà stagione stette ad osservare.
  22. Eh mica vero. A posteriori sì, ma col senno di poi siamo tutti bravi. Buffon era un super portiere che faceva più notizia per i baci e gli abbracci agli avversari che lo perforavano. Barzagli era arrivato a febbraio dopo un anno di quasi inattività al Wolfsburg e le intenzioni erano quelle di smettere col calcio a 30 anni (parole sue). Chiellini un modesto difensore scarso come terzino sinistro e grintoso e poco altro da centrale. Bonucci era stato una sciagura, il ritornello classico era "quello bravo al Bari era Ranocchia". DelPiero aveva 35 anni e aveva trascorso le ultime stagioni a preoccuparsi prevalentemente dei propri record personali, con le festicciole della claque in tribuna mentre la nave affondava. Matri e Quagliarella (Fabio a mezzo servizio, visto il ginocchio frantumato a gennaio 2011), due attaccanti di media levatura. Marchisio un ragazzo di ormai 25 anni che a detta di molti ebbe spazio in quegli anni per le coincidenze seguite a Calciopoli. Pepe, ex Udinese, una modesta ala destra che non aveva incantato al primo anno. C'era Krasic, la meteora che apparve come la cosa più frizzante per la prima metà della stagione precedente. Questa era la situazione della "base". Vennero aggiunti: Vidal uno sconosciuto cileno dalla capigliatura curiosa, il tecnico subentrante gli avrebbe preferito Ilner; Vucinic, bello e incostante, geniale ma indolente. Un'altra incognita. Lichtsteiner, terzino 27enne dalla Lazio che non brillava per picchi di rendimento. Pirlo, dato per finito per via di acciacchi fisici -e un contratto insostenibile-e tattici, visto che al Milan venne dirottato a mezzala per favorire Van Bommel in sua vece. A gennaio arrivò Marco Borriello. Ho detto tutto. Tutto questo per dire cosa? Che lo schifo di questi tre anni può certamente aver nascosto con continuità le potenzialità di tanti giocatori presenti in rosa, qualità che aspettano solo di trovare la scintilla giusta per esplodere. E se ci pensiamo di questi giocatori in questa Juve ce ne sono tanto.
  23. È diverso. Prisma ha Marotta fra le gole profonde. Vi siete mai chiesti perché l'affare Mandragora -tanto per citarne uno- è agli atti ma non c'è finito invischiato l'esecutore materiale dell'operazione?
  24. Il Fatto riporta che nella deposizione DeLaurentiis avrebbe detto che la trattativa la condusse tutta Giuntoli. Preparatevi
  25. Degli 8 anni -speriamo siano solo 8, alla fine- di Allegri alla Juve almeno 4 sono di troppo. Gli ultimi 3 sono da derubricare alla voce DISASTRO. L'ultimo con Ronaldo è stato esasperante. Campionato vinto per manifesta superiorità, figuraccia in Coppa Italia a Bergamo e una sola partita degna di nota in 5 mesi da gennaio a maggio: il ritorno con l'Atletico Madrid. I capolavori contro l'Ajax indimenticabili, schiantati in casa come accadde poi con il Villarreal, seppur in contesto e rose diverse. Ma sempre la perenne sensazione di mancanza di coraggio, la speculazione sugli errori dell'avversario come unico modus vivendi e operandi. E i calciatori accusati pubblicamente, le guerre di religione a mezzo stampa, le scuse e i propri pensieri delegati alla cricca degli amici (Sconcerti buonanima, Zazzaroni, Sabatini, Galeone), mentre la squadra da tre anni esprime il nulla assoluto e totale, con un continuo ridimensionamento di obiettivi (dal "sono qui per vincere lo scudetto" al "mi hanno chiesto la qualificazione alla Champions League") nonostante gli siano stato tolti di torno giocatori che lui non amava e acquistati altrettanti su sua richiesta (usato sicuro poi non tanto sicuro). E infine la leggenda metropolitana del "ha tenuto la baracca in piedi da solo lo scorso anno" è una leggenda bella e buona. Perché noi iniziamo la stagione 2022/23 facendo schifo in campionato e ancora peggio in Champions League, con la ciliegina di Haifa. Nel momento in cui la società subisce il ribaltone la squadra vive il suo momento migliore. Poi torna ad appiattirsi, come è sempre accaduto in questi ultimi 3 anni. Come da copione squadra sterile, senza idee, senza uno straccio di manovra, regnano l'improvvisazione e l'attendismo, la condizione atletica approssimativa che ne è diretta conseguenza (corri male, ti logori di più). Per quel che mi riguarda, il peggior allenatore mai visto sulla panchina della Juve è l'Allegri di questo triennio, peggio di Maifredi, DelNeri, Ferrara e Rino Marchesi.
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