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ventinove

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  1. Infatti l'Italia del 2021 a maggio nella Finalissima l'Argentina l'ha contrastata colpo su colpo. Facevi prima a scrivere che stai rosicchiando come un roditore perché ti sta sulle scatole l'Argentina.
  2. Dopo Baires molto probabilmente toccherà pure una sfilata a Rosario, credo. Messi e DiMaria vengono da lì, volete forse che la passione di quella città non venga appagata?
  3. Perché ti offendi? Hai risposto Maradona. E subito dopo aggiungi una formazione del primo anno in Italia. Magari mi sbaglio ma ci vedo la volontà di perorare la causa di Diego. Che nel 1987 vinse con una squadra decisamente più forte di quella postata. La più forte di quel campionato. Se ho inteso male chiedo scusa.
  4. Si però posta anche la formazione del primo scudetto, che é un po' diversa. Quella del secondo ancora di più.😉
  5. Dovrebbe essere ad Arlington, 30 km da Dallas, lo stadio dei Cowboys.
  6. Max, non puoi scindere l'uomo dal calciatore. Perché alla fine l'uomo é il calciatore e viceversa. Si é legato a Napoli perché solo lì poteva essere quello che era, un grande talento pigro e generoso, gentile e rissoso. Mi piacerebbe chiedere una cosa a chi idealizza Maradona al pari di una divinità: ma lo avete visto giocare con continuità? Dal vivo? Perché guardate che anche lui ha vissuto tanti periodi storti eh, visto che si dice "vinceva da solo" (balla colossale che fa parte della cosiddetta retorica romanzata) quante partite ha vinto da solo con quel Napoli? Ricordo scoppole notevoli prese dal suo Napoli, ma evidentemente la motivazione sarà che quel Napoli fosse scarso (altra balla) e fosse in campo solo lui con 10 sagome a contorno. Peccato che in quel periodo proprio il Napoli sia la squadra che ha vinto più scudetti (2), contro i successi singoli di Juve, Verona, Inter, Milan e Samp. Giocava da solo e vinceva da solo? No ragazzi, proprio no. E spesso il Napoli vinceva nonostante Diego si fosse preso settimane di pausa. Spesso abbiamo un trasporto affettivo influenzato da un'epoca felice, probabilmente giovanile, un calcio più naif, i calciatori uomini normali con fisici normali e con poche veline attorno, almeno pubblicamente. E allora tutto ci appare più dolce, più bello, romantico, e i racconti e i giudizi sono indirizzati dalla nostalgia. Poi arriva la realtà, e spesso si é costretti a disilludersi.
  7. Hai dimenticato i gusti sessuali e le pietanze preferite e poi il quadro é completo.😁
  8. Ascolta, fra il guardare i video e vivere la contemporaneità dell'evento ce ne passa. Maradona fa un discreto girone, segna all'Italia (mezza papera di Galli) e altri battono Bulgaria e Corea del Sud. Agli ottavi guerra con l'Uruguay, decide Pasculli, centravanti del Lecce appena retrocesso. Poi arriva Argentina-Inghilterra, col famoso gol in slalom che segue quello di mano. E parte la retorica della mano de Dios per giustificare una scorrettezza. Questa é una prima parte del romanzo che ha fatto apparire il furto, negli anni, un segnale di giustizia divina. Semifinale col Belgio, primo tempo bloccato, ripresa con il Belgio che attacca e un errore della difesa -portiere compreso- consente a Maradona di metterci il piede e far rotolare il pallone in rete. Pochi minuti dopo, altro splendido slalom e conclusione vincente. Finale, l'Argentina va sopra 2-0, viene ripresa in pochi minuti (toh...) e dopo una partita anonima all'ultimo istante Maradona serve Burruchaga che si fa 50 metri di campo nello spazio lasciato sguarnito da una Germania riversata all'attacco. Questo é il Mondiale di Maradona, un grande, grandissimo Mondiale ma niente che ne giustifichi la beatificazione. Quel che é certo é che Diego era il riferimento di tutti i compagni, che si fidavano ciecamente di lui. Mbappé ha talmente dominato questo Mondiale che sia con Inghilterra che con Marocco si é visto davvero poco. E ieri si é svegliato al minuto 77 dopo una gara sostanzialmente nulla. Grandissimo, una prospettiva di carriera straordinaria, ma la deve ancora sviluppare. Ne ho visti tanti che dai 20 ai 25 anni sembravano fenomeni e poi sono finiti presto. Mbappé probabilmente non appartiene a quella categoria, ma diamogli tempo, perché finora il Mondiale vinto in Russia porta altre firme più importanti rispetto alla sua. Messi ha risolto la pratica Messico con un colpo dei suoi, l'Argentina vedeva già la scaletta dell'aereo, ha segnato il gol di apertura agli ottavi, con l'Olanda e la Croazia pure (se i rigori non contano, perché i sostenitori di Mbappé la menano con i tre rigori segnati a Martinez ieri?), ha sbloccato il risultato ieri, propiziato il 2-0 (sua la giocata che apre il campo al gol di DiMaria) e segnato il 3-2. Aggiungiamo i 3 assist (quello in semifinale per Julian Alvarez, poesia) e avremo il ritratto di un giocatore dominante almeno quanto il Maradona 86, un riferimento costante per tutti i compagni che lo hanno sempre cercato, soprattutto nei momenti in cui vi era necessità di mettere la palla al sicuro.
  9. Guarda che il calcio é quello sport con un pallone a sfera e si gioca 11 vs 11, se non lo sai
  10. Ah ok. Quindi stiamo parlando delle partite ai giardinetti. Che vuol dire segnare in più modi? Messi più di una ventina di gol di testa li ha segnati, Maradona forse si contano sulla metà delle dita di una mano, col destro siamo a quota 6, contro più di 80 di Leo. Messi ha segnato da lontano, da vicino di opportunismo, di eleganza, seminando mezze dozzine di avversari, calciando forte o preciso o entrambe le cose. Lo ha fatto anche Diego, solo Messi lo ha fatto per tanto tempo e molte più volte. Io so' io e voi non siete un caz.zo, tipo " Allora fai meglio a dire: Messi mi sta sulle balle e preferisco Maradona che mi era più simpatico. Punto. Perché dal punto di vista tecnico il confronto é -trattando generosamente Maradona- come minimo pari, mentre sul piano statistico (mi spiace, ma quello conta anche nel football...) e paragonando le carriere é un confronto che non ci può stare. A favore di Leo.
  11. Questo è un discorso che mi piace e mi avvicina al tuo modo di vedere le cose. Maradona, per dirla alla maniera odierna, era un freestyler che sapeva giocare meravigliosamente a calcio. Messi é più concreto ma altrettanto spettacolare. Maradona quando faceva un "numero" te ne accorgevi, Messi fa cose identiche ad una rapidità ed efficacia doppie, ma il.gesto é spesso molto meno evidente. Lo stesso Maradona disse di non aver mai visto nessuno con il controllo di palla di Messi. Quanto alla sofferenza e alla costanza, Maradona é nato povero e ha stipendiato un agente per anni nonostante costui non fosse adeguato a gestirlo, perché "da bambino mi pagava pizza e Coca Cola", mentre Messi ha patito i noti problemi di crescita durante l'infanzia. Poi ci sono le carriere, e lì il talento da solo non basta più. Maradona é durato un lustro ad altissimi livelli, Messi fu il migliore in campo nella vittoria catalana a Stamford Bridge nel febbraio del 2006, ed era ancora il Barcellona di Ronaldinho. Ieri, quasi 17 anni dopo, ha alzato la Coppa del Mondo da protagonista assoluto del torneo.
  12. Vai in rete. Cerca Roma-Liverpool finale di Coppa dei Campioni 1984. Guarda la sequenza dei rigori e osserva il portiere del Liverpool, Bruce Grobbelaar cosa fa, a proposito di provocazioni. Oppure cerca Jean Marie Pfaff, grande portiere belga di quegli anni, per capire cosa e come i provocatori siano sempre esistiti. Mio padre racconta che gli Inter-Juve a San Siro iniziavano sempre con HH che entrava in campo, "salutava" Sivori e ne veniva ricambiato con altrettanto affetto... E siccome Sivori era una testa matta le "cordialità" duravano per tutto il match, con l'allenatore argentin/ispano/marocchino che faceva il gesto del "no" agitando l'indice a Sivori, nel senso che non l'avrebbe mai vista per tutta la gara, e il grande Omar in tutta risposta si piazzava in quella zona e faceva in modo di calciare pallonate mirando la panchina interista. E giù con le risse. Quelle che vediamo oggi sono screzi fra bambini, il Far West vero é finito da quando il calcio é diventato il prodotto più televisivo che esista.
  13. Non ho nulla da aggiungere, vostro onore.👍 La parola in grassetto é sicuramente frutto di un refuso, ma anche così rende perfettamente l'idea😉
  14. Esattissimo. Quanto all'eliminatoria col Barcellona, resta uno dei grandi rimpianti. La qualificazione venne buttata più al Camp Nou che a Torino. Il Barça era perforabile, Laudrup aveva praterie. Ma il Trap continuava a richiamare la squadra indietro, finché a pochi minuti dal termine Luis Alberto indovinò un tiro beffardo. Non ci credevano neppure loro. A Torino successe quel che hai detto, ma al solito il vizio di giocare solo metà della doppia sfida ci penalizzò. E non fu né la prima né l'ultima volta che accadde, solo negli anni lippiani non abbiamo mai rinunciato.
  15. Corretto. Approfittò di un declino nostro, di un Inter ancora sperimentale (Trapattoni era appena arrivato) e del Milan berlusconiano alla prima stagione. Ma era effettivamente la squadra più forte.
  16. Se ti riferisci ancora a me, anche in questo caso caschi male, tipo Branca-Van Basten. Mai ho scritto che quel Napoli era forte quanto il Barcellona, sarei folle solo a pensarlo. Ti ribadisco invece che quel Napoli era una grande squadra, al top in Italia e con valori tecnici ad alti livelli. In quegli anni essere al top in Italia significava esserlo anche in Europa, visto che le nostre squadre occupavano sistematicamente i posti nelle finali delle coppe europee. Spero di essere stato chiaro, se poi vuoi interpretare a tuo piacimento ancora una volta, non so cosa dirti.
  17. Concordo sul livello inferiore. Quella squadra arrivò in finale molto per casualità, altrettanto perché fu brava a sfruttare i momenti favorevoli. Però intendevo "valori di squadra" nel senso che erano tutti uniti e compatti come di rado le Nazionali sanno essere. Ma curiosamente é una caratteristica propria degli argentini, che vincono con un leader trascinatore (Kempes/Passerella 1978, Maradona 1986, Messi 2022) e un contorno tutto sommato modesto. Quando hanno la squadra più forte e talentuosa si sciolgono vittime dei loro eterni psicodrammi.😁
  18. Ti riferisci a me, ovviamente. Non ho mai scritto che Maradona é solo retorica. Maradona é stata tantissima sostanza, qualità infinita. Ma allo stesso modo -avendo vissuto appieno la sua parabola sportiva e umana- non posso trascurare che la retorica e la suggestione sono state altrettanto incisive per definire la totalità del personaggio. Che é stato una specie di Che Guevara che a parole difendeva gli oppressi e a fatti si distingueva fra slanci di umanità commoventi e compromessi imbarazzanti. Questo dal lato umano, sul piano sportivo é stato gigantesco, ma lo é stato in un contesto minore da lui elevato al top con la collaborazione di un cast di supporto di altissimo livello. E l'Argentina dell'86 e quella del 90 giunsero in finale del Mondiale perché avevano valori di squadra, come questa di Messi che ha un faro e attorno comprimari più o meno di livello. Maradona a 26 anni non aveva vinto nulla, Messico 86 é stato il suo momento di grazia, protratto per meno di un lustro in seguito. Nessuna grande società ha mai fatto un tentativo per ingaggiarlo, a Napoli era blindato ma i grandi club non hanno mai pensato seriamente a contattarlo, o credete che il bulimico Berlusconi di quegli anni non ci avrebbe mai provato? Lui era perfetto per quella situazione, dove tutto gli era permesso alla faccia dei compagni. Nessuno gli ha mai riservato il trattamento-Tardelli, che all'arrivo della superstar Platini lo accolse con "affetto": "Ciao, tu sei Michel Platini? Io sono campione del Mondo... tu che caz.zo hai vinto?" Ambientarsi in una grande realtà non era roba per lui, hanno dovuto creargliela attorno (bravissimi Marino, Allodi e Moggi), negli anni aggiungendo pezzi di valore avvisati preventivamente del fatto che sarebbero stati fra i tanti dopo di lui, che era unico e privilegiato. D'altronde, già da Barcellona era stato costretto a far le valigie. Poi la retorica sul potere divino e la figura mistica che in città come Napoli e in una nazione come l'Argentina -a maggior ragione dopo una guerra appena persa (Malvinas) e la fine della dittatura militare- fanno sempre presa sull'immaginario della gente. Sul piano tecnico, ribadisco, Maradona grandissimo, eccezionale e straordinario, ma ciò che Diego ha condensato in quel mese in Messico e a sprazzi nei 4 anni successivi, Messi lo ha fatto per almeno dodici/quindici anni, con una costanza di rendimento impareggiabile, avvicinabile dal solo Cristiano Ronaldo, ancora più maniacale e ossessivo sul pezzo, ma con diversi grammi di talento puro in meno.
  19. Probabilmente é esattamente il contrario. Chi lo ha visto giocare anche dal vivo più volte si fa un'idea, chi segue l'onda del sentimento non accetta discussioni e Maradona é Dio. E stop.
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