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ventinove

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  1. Si ma Sua Maestà non è fra gli spiati. Gettare fango addosso al cugino non gli tange. Lui si incacchia se viene spiato, come hanno fatto di recente i giornalisti di Vespa. Allora vedi come si arrabbia, oh se si arrabbia. Dimostrazione una volta di più che della Juventus gliene frega quanto a me frega del saper parlare la lingua maori
  2. Visti i precedenti dell'ultimo ventennio-non uno, non due, molti di più- per la tua salute consiglierei di uscire a goderti il sole e stare con le persone a te care. Perché ciò che auspichi -e lo auspichiamo tutti- non si verificherà mai. John e company sono impegnati a far la guerra ai droni di "Porta a Porta", che gli frega della Juve?
  3. La cosa più inquietante di tutta questa faccenda è l'assoluto silenzio del club spiato. Ogni società, di calcio e non, per molto meno ribalterebbe il mondo. Loro, zitti. John Elkann antijuventino del millennio.
  4. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Beh, il campione su cui basare il raffronto con Tevez è scarsino. Il primo anno in Europa segnò solo a Lisbona in semifinale di Europa League. Il primo dopo 5 anni di astinenza europea. In campionato fece gol a tutti in due stagioni, come Dybala negli anni successivi. Quanto alla Champions League del 2015 -la migliore della sua carriera per sua stessa ammissione- 2 gol col Malmoe (andata e ritorno), tre al Dortmund agli ottavi (il momento più alto, a Dortmund ero presente e tutta la squadra fece un figurone, persino Pereyra) e giocò una grande gara col Real Madrid (rigore provocato e trasformato e tiro respinto da Casillas ribattuto a rete da Morata). In finale mi resta l'amaro in bocca, perché se è vero che il pari di Morata nasce da un tiro di Carlitos respinto, non riesco a digerire ancora oggi quel tiro dalla linea dell'area catalana senza opposizione buttato alle stelle. In questo, purtroppo, molto juventino.
  5. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Tevez è stato qui 2 anni dopo aver rischiato di smettere di giocare. Ha inciso in Italia e il secondo anno pure in Europa. Verso la fine della seconda stagione ha iniziato a calare rendimento. La sua carriera è finita lì. Dybala è stato qui 7 anni. Gli dobbiamo molto di più, dal primo anno (lo stesso numero di gol di Tevez) in poi, con un anno orribile (il penultimo).
  6. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Personalmente Zirkzee lo lascerei andare altrove. Bello, per carità. Cattura l'occhio. Ma ha un calcio sporco, molti gol derivano da conclusioni fortuite e/o parabili. Gioca molto davanti allo specchio. Le bestemmie che rivolgevamo a Vucinic tornerebbero d'attualità. Moltiplicate.
  7. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Lautaro ha qualche anno in più e fino alla scorsa stagione tre interisti su quattro lo avrebbero lapidato per incostante e abulia. Passava periodi di 2/3 partite nei quali segnava 5/6 gol, poi spariva dal tabellino per un paio di mesi. Senza dare grossi segnali di presenza in campo, inoltre. Quest'anno sembra quello della consacrazione, ma va detto che gioca in una squadra che costruisce molto, segnano in tanti e può star tranquillo che occasioni presto o tardi in partita capiteranno anche a lui. Vlahovic è un tipo ansioso, che gioca in una squadra nella quale le occasioni da gol sono una rarità. Psicologicamente è frustrante sapere che tendenzialmente avrai quella quella chance e solamente quella. Tanto per fare un paragone con un altro attaccante passato da noi recentemente: Ronaldo ha costantemente detenuto il primato relativo alla percentuale più bassa di realizzazioni in rapporto ai tentativi. Ma non in Italia, nei 5 campionati top. Quindi quei dati possono essere indicativi ma non dicono tutta la verità. Quel che è certo è che in questa Juve dell'ultimo triennio per un attaccante giocarci è un problema.
  8. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Mi sono espresso male. Per talenti intendevo gli uomini più incisivi o quelli che hanno i colpi per decidere mediamente più di altri. Al Max post Cardiff invece piacciono le squadre piatte condotte perlopiù da soldatini che svolgono il loro compitino. Prova ne sia che in entrambe le stagioni successive a Cardiff iniziò con un atteggiamento interessante e alla prima sconfitta (Samp-Juve nel 2017/18, Juve-ManUtd l'anno dopo) si spaventò ritornando sui propri passi alla difesa dell'1-0 come stile di vita. Quello che abbiamo rivisto 3 anni dopo è ancora più estremista, e quando prova a fare qualcosa di diverso come si è visto in alcune di queste ultime giornate becca 2 gol a partita. Perché su qualcosa di diverso non ci lavora proprio, e improvvisare non va mai bene.
  9. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Lippi prese una squadra depressa alla quale tolsero Dino Baggio e Moeller, due cardini. Gli acquisti importanti furono Ferrara e Paulo Sousa, Deschamps lo vedemmo solo nel girone di ritorno. Ebbe Roberto Baggio a mezzo servizio, Kohler uguale e dovette riesumare il fuori rosa Carrera per sistemare la difesa. La squadra cambiò faccia e mentalità. Conte prese una squadra reduce da due settimi posti, aggiungendo mestieranti di medio corso (Lichtsteiner), un talento indolente (Vucinic), un giovanotto grintoso ma allora sconosciuto (Vidal) e un fuoriclasse 32enne dato per finito (Pirlo). Rivoltò la mentalità. Allegri prese una squadra che andava ricostruita, ha puntualmente fatto la guerra a tutti i talenti più puri (Dybala, Vlahovic, Chiesa, ora tocca ad Yildiz), e l'unico giocatore realmente migliorato sotto la sua gestione è Rabiot. Gli altri tutti in deficit. Lo spazio per creare molto di buono con questa rosa c'è, mancano un difensore mancino e un centrocampista che leghi i reparti. E allora ti giochi lo scudetto. Ovviamente con un allenatore diverso.
  10. Abbiamo purtroppo buttato tre anni. Tre anni preceduti da 2 nei quali abbiamo boicottato i due tecnici precedenti, esonerati entrambi nonostante abbiano contribuito a riempire la sala trofei del JMuseum. La caduta dei Grandi Imperi è per definizione fragorosa e rovinosa, la nostra non è stata da meno. Peccato, ora urge ripartire con calma e raziocinio, cambiando guida e staff tecnico. Anche cambiare presidente e amministratore delegato non sarebbe male
  11. Vedesse quanto siamo provati noi... A parte le battute, credo di poterla interpretare anche in maniera opposta: probabilmente si rende conto di essere ai titoli di coda e che i giornalisti suoi amici, Galeone e lo striscione esposto dai quattro amici in curva contro l'Atalanta non bastano più. E ciò lo manda ai pazzi. Peccato perché per buona parte del suo primo ciclo juventino è stato anche un ottimo tecnico, almeno fino a Cardiff. Dopo, ha vissuto di rendita. Il secondo ciclo, un disastro completo. Tre anni buttati
  12. ventinove

    Juventus - Atalanta 2-2, commenti post partita

    Che poi sono 7. Serie aperta.
  13. 1) Il campionato inizia con Ronaldo in panchina perché già in trattativa. Poi entra e fa gol annullato per fuorigioco. 2) dal ribaltone in poi inizia la serie positiva di 8 vittorie consecutive senza subire gol. Immagino lo sconquasso. 3) Tanto per fare paragoni, fra Okafor, Oki e Okkioallapenna anche Inter e Milan hanno molti nazionali non considerati di primo piano ma stanno una davanti 15 punti, l'altra dietro di 1 con impegni infrasettimanali. Senza alcun intento polemico.
  14. Drake, la follia è tenere in rosa DeSciglio da 7 anni e vederlo impiegato per 116 volte. La follia è un quadriennale a quelle cifre ad un tecnico logoro e che non lavora. La follia è comprare Milik e riprendersi Kean a quelle cifre. La qualità assoluta di Dybala avrebbe fatto più di tutte queste sciagure di cui sopra. Anche a mezzo servizio. Che non abbia spostato niente è sbagliato: hanno guadagnato l'Europa League e la finale. Che è un po' diversa dalla Conference League. In finale non si infortunò. Segnò e poi venne sostituito perché non ne aveva più. Ma in generale, noi non eravamo e non siamo nella condizione di sentirci tanto più grandi della Roma. E quindi rinunciare ad un giocatore così -con tutte le condizionalità del caso- è stata una bestialità.
  15. Un mezzo giocatore da 30 gol in una stagione e mezza con tutti i guai che conosciamo. Sai che differenza con i DiMaria, Kean, Milik (30 gol in 3 nello stesso periodo) e ciarpame vario? E ci aggiungo pure Chiesa, 10 gol in totale fra recuperi complicati e continue ricadute. Non che gli altri 3 fossero e siano tuttora sanissimi, ovviamente...
  16. Locatelli dove lo metti sta. Rabiot va a folate sempre in quel ruolo. E i centrocampisti con un piede solo e neanche educatissimo (non stiamo parlando di Redondo, per esempio) li lascerei andare altrove.
  17. Per divertirmi intendo tutto. Giocare a pallone come la Juve ha sempre fatto tranne negli ultimi anni, anni nei quali abbiamo preso una deriva distorta che non c'entra nulla con la nostra Storia. E ovviamente vincere.
  18. Fra i più esperti terrei Locatelli, Chiesa, McKennie e Bremer. Gli altri, tutti sostituibili, compresi Danilo e Rabiot. Vai con i ragazzi, un paio di giocatori forti più esperti e un tecnico diverso. E ci divertiamo.
  19. Girano voci secondo le quali stiano deliberando ampliamento dello Stadium a 50/55.000 posti. Questo ci hanno riferito.
  20. ventinove

    Verona - Juventus 2-2, commenti post partita

    Di quella squadra a parte i portieri sono rimasti solo Rabiot, Rugani, Perin, Alex Sandro e Danilo. Non nomino De Sciglio per ovvi motivi. A parte Alex Sandro, gli altri erano rincalzi. Furono i senatori (Bonucci e Chiellini in primis) a far fronda contro Sarri, perchè dall'alto della loro presunzione volevano giocare senza spendere energie preziose agli sgoccioli della carriera, visto che si prospettava l'ultimo appuntamento importante con la loro amata Nazionale, appuntamento posticipato di un anno. Oggi saremmo o dovremmo essere una squadra molto più fresca, ma il tecnico è preistorico.
  21. ventinove

    Verona - Juventus 2-2, commenti post partita

    Se scorri la rosa del Milan, fra ragazzotti mediocri col cervello limitato, un centravanti che ha 200 anni, un cursore di sinistra che conosce solo quel binario -ma la squadra lo asseconda e ne sfrutta i lati positivi- e il leader tecnico che non segna in serie A dal 23 settembre ti rendi conto del capolavoro che sta compiendo Pioli, alla faccia dei detrattori. Dài il Milan in mano ad Allegri, e Theo deve imparare a difendere, Leao e gli altri sono giovani e devono continuare il percorso di crescita, quindi ogni tre partite panchina.
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