Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

ventinove

Utenti
  • Numero contenuti

    5.238
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni con più "mi piace"

    3

Tutti i contenuti di ventinove

  1. E Maldini ricorda spesso che il veri fenomeno non era Sacchi ma Pincolini. Il preparatore atletico che li fece andare al doppio degli altri. La disposizione a zona il Milan la attuava già da 4 anni con Liedholm. Serviva solo velocizzare i ritmi e aggiungere qualità e fisicità (Gullit, Van Basten solo nella fase decisiva, arrivò rotto) e personalità in mezzo (Ancelotti). La crescita dei giovani Maldini, Costacurta e Donadoni fece il resto, col contributo importante di Angelo Colombo, che durò giusto 2 anni ma in quei due anni esaurì le riserve polmonari.
  2. ventinove

    Yildiz, nuovo primato

    E pensare che qualcuno lo definì "giocatorino".
  3. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Quello compiuto ai danni di Platini-il più grande calciatore per distacco mai visto cona maglia della Juve- è un golpe mafioso in piena regola compiuto da Ceferin e Infantino. Ironia della sorte, ha ricevuto lo stesso trattamento riservato alla Juve nel 2006, e proprio Michel non mi piacque quando commentò con la consueta ironia a proposito dell'eventuale ricorso che Andrea Agnelli avrebbe potuto inviare all'Uefa: "può risparmiarsi il francobollo". Oggi a me, domani a te, caro Michel, ora puoi capire come funzionano certe dinamiche. Volevi il calcio per tutti, allargato alle federazioni minori, i calciatori al centro dello show. Sei stato affondato con metodi criminali da chi vende la propria immagine di solidarietà e altruismo, we care about football, for the love of the game. We care about money.
  4. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Per carità. Sono anni che sceglie gli uomini Ferrari e questi sono i risultati.
  5. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Beh per noi è un deja vù. Guido Rossi si occupò sia di mandarci in B e assegnare lo scudetto all'Inter, sia di curare il passaggio di equilibri fra Ifil ed Exor.
  6. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Abbiamo avuto Abbiati con tatuata la Coppa dei Campioni del 2003 quasi a grandezza naturale 😁
  7. E allora goda si goda la pensione, perché quei soldi non glieli darà mai nessuno al mondo.
  8. Secondo me non pretenderebbe neppure chissà quali cifre. Non è quello il punto, gli emolumenti per i dirigenti quelli sono a spanne. I problemi di Del Piero sono due: 1) sarà adatto? Nell'intervista con Buffa e Ferri per i suoi 50 anni ha chiaramente fatto un endorsement proponendosi, soprattutto nel passo in cui si definisce curioso e applicato, con la testa fissa sull'obiettivo. Significativa la frase: "in ogni cosa che faccio, anche se non la conosco, mi impegno e le cose mi riescono. Imparo in fretta". Forse nessuno del club ha seguito quell'intervista, o forse non lo chiamano proprio perché l'hanno vista. 2) ha un'alta considerazione di sé stesso, e non gli piace far brutta figura. In un ambiente molto sabaudo (nell'accezione peggiore del termine) e un po' fuori moda a mio parere rischierebbe di ribaltare i tavoli. Che non sarebbe neanche un gran male, ma per mentalità (il suddetto sabaudismo ipocrita) durerebbe poco.
  9. Non è vero. È la mentalità inculcata dagli ultimi anni sparagnini e speculativi. La Juve ha sempre giocato un ottimo calcio, la narrazione ci racconta che siamo difensivisti, brutti e sporchi. E ci abbiamo creduto. Da un estremo all'altro. La Juve di Lippi sapeva dare spettacolo: la definivano "muscolare". Un par di ciufoli.
  10. Secondo me ieri Giuntoli ha solo preso tempo. Se Motta ha detto di aver ricevuto il supporto della proprietà con quale autorità Giuntoli poteva esonerarlo in diretta TV? Dovranno parlarne, poi non escludo l'esonero. Almeno, vorrei sperarlo. In caso contrario, la vedo nerissima.
  11. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    La Juventus ha rivoluzionato tutto e si trova nella stessa situazione degli anni precedenti ponendo comunque le basi per il futuro, fra mille difficoltà e anche tanti errori. Il Como non ha pressioni, è il Como ma ha una disponibilità economica in parte già espressa che in Italia hanno le tre grandi tradizionali, il Napoli, forse la Roma e -grazie ad un percorso virtuoso compiuto in questi anni- l'Atalanta. Però sta lì col Verona sopra di 7 punti sulla terzultima.
  12. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Beh appunto, un conto è superare il gradino fra l'essere una buona squadra che si chiama Juventus avendo i riflettori addosso, e coltivare l'ambizione di vincere; un altro essere una neopromossa ambiziosa che per valori non dovrebbe faticare più di tanto contro chi ha meno talento. In realtà il Como fa miglior figura con le grandi rispetto a ciò che mostra contro le piccole. Perché essere belli è un conto, ma la bellezza deve accompagnare un minimo di praticità, tradotto: fare punti.
  13. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    I grassettati sono davvero buoni. Strefezza è un discreto calciatore con ottimo piede e rapidità di pensiero ed esecuzione. Kempf, Goldaniga e Cutrone sono mestieranti. Ne hanno un altro bravo, Perrone. Sostanzialmente dal Milan (prima della partita era nono) in giù nessuno ha la rosa del Como. Squadra che per valori e mezzi dovrebbe stare comodamente sopra a Udinese, Torino e Genoa, le retrovie nemmeno dovrebbe intravederle.
  14. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Ha speso 50 milioni a gennaio. E aveva una rosa da campionato tranquillo già prima. A me Fabregas piace e la sua squadra oggi è la più divertente e coraggiosa del campionato. Ma essere belli conta fino ad un certo punto, se sei bello e rischi di retrocedere allora sei incosciente. E poi Suwarso lo senti.
  15. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Però il suo bellissimo-e soprattutto costosissimo- Como ha i punti del Verona.
  16. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    "Passeranno molti anni prima che una squadra italiana possa arrivare in finale di Champions League" L'anno dopo infatti.
  17. ventinove

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    La narrazione è quella, perché guai a dire che la Juve possa dare spettacolo. Trap era negato, ma le sue Juve raggiungevano vette di qualità spaventosa per via del livello dei calciatori che vo giocavano. La Juve di Zoff era tutto fuorché utilitaristica. Lippi espresse quantità, furore e qualità: quella del 1996/97 resta per distacco la Jive più bella da vedere negli ultimi 50 anni. Capello non ha mai badato allo spettacolo in vita sua, neanche al Milan. Da Madrid benne ingaggiato e cacciato 2 volte dopo aver vinto il campionato per i mugugni del pubblico. Conte 1, bella e spettacolare con qualità. Allegri fino a Cardiff produsse ottimo calcio. Quindi, è la narrazione che fa la differenza.
  18. Fu un giro di soldi con Ernesto Pellegrini, il proprietario dell'Inter che era anche il fornitore delle mense del Gruppo Fiat. Pagammo noi al momento del presunto acquisto inserendo Tardelli come contropartita, pagarono loro al termine del biennio.
  19. Prestito biennale da noi. 85/86 e 86/87. Prima di noi era stato in prestito al Torino e ci fece malissimo nei minuti di recupero di un derby: restituì il favore l'anno dopo deviando di pancia una punizione di Cabrini. L'Inter ne possedeva il cartellino da inizio anni Ottanta e fra le altre cose lo spedì anche a farsi la serie B col Milan La seconda volta, non quella causata dal calcioscommesse ma per palesi limiti tecnici. Allora si poteva prestare un giocatore per più anni consecutivi.
  20. Assolutamente. Con Platini dietro Rush avrebbe fatto molti più gol, invece ci siamo sostanzialmente limitati a vederlo massacrare più volte il Pescara.😁 Di quell'allenamento ho nitida memoria, unico momento emozionante di una stagione disgraziata incominciata con Rush arrivato ubriaco all'aeroporto di Caselle... Michel aveva deciso di smettere ma non riusciva a staccarsi dal calcio, ricordi la sua campagna contro la droga ("la drogue c'est *") e le partite per beneficenza giocate con la maglia della Nazionale francese con quella scritta sopra? Ironia della sorte, in un'occasione oltre a Pelè invitò -e rispose entusiasta- anche Maradona. E l'amichevole col Resto del Mondo, quando indossò la maglia numero 9 lasciando la 10 all'argentino perchè "mi va bene tutto, ho smesso ma non voglio perdermi l'occasione di giocare almeno una volta a Wembley". Tornando all'ultima stagione del Re, in quegli anni da studente la domenica andavo al Comunale, il lunedì pomeriggio su RAI Tre andava in onda una partita intera giocata la domenica. Davano quasi sempre la Juve in trasferta, e si notava quanto pur in una squadra arrivata a fine ciclo Michel fosse comunque il leader, giocava nel ruolo che ha sempre occupato, solo gli riusciva meno la presenza in area. Ma anticipò di fatto il ruolo che 15 anni dopo avrebbe reso grande Pirlo. Forse fu anche una scelta di Marchesi, abbottonato come e più di Trapattoni e restio a mandare all'arrembaggio una squadra che contava anche su Mauro, Laudrup e Serena. O forse, più probabilmente, la voglia era davvero agli sgoccioli. Che qualcosa non quadrasse nelle intenzioni del francese lo testimoniò il ritorno da Verona dopo una sola stagione di Vignola, ex mini-surrogato del Re lasciato libero di tornare dalle sue parti dopo la serata dell'Heysel Capitolo Milan. Il Milan aveva preso Gullit, si disse soffiandolo a noi come pure l'anno prima aveva sfilato a suon di miliardi Donadoni dal nostro tradizionale serbatoio: l'Atalanta. Van Basten arrivò a rimorchio, praticamente a scadenza. Aveva appena vinto la Coppa delle Coppe con l'Ajax allenata da Cruijff, il quale stava trattando il suo ritorno a Barcellona, questa volta da allenatore (tutto il Barça moderno nasce da lì), e sembrava che il centravanti dovesse anticiparlo di un anno. L'offerta del Milan era concreta e ti spiego anche chi me lo disse: il compianto Bruno Bernardi, giornalista che Moggi definì "quello che non si vede se ha gli occhi aperti"🤣, gobbissimo, talmente gobbo che in quegli anni gli nacque un figlio e -ça va sans dire- lo chiamò Michel.
  21. Platini decise di smettere dopo il Mondiale messicano, quando la sua Francia contro pronostico venne eliminata in semifinale dalla solita Germania che gli aveva gia negato la finale in Spagna quattro anni prima. E da italiano e tifoso azzurro-in quegli anni- per noi andò di lusso. La tendinite lo tormentava, la schiena cominciava a fargli male troppo spesso, anche perché Michel non aveva un fisico possente anche per i parametri dei giocatori dell'epoca. Era un uomo normale in un tempo di giocatori dai fisici normali. E -particolare non irrilevante- non era un amante degli allenamenti. Non dico che non si allenasse ma per 2/3 anni ho frequentato il ritiro di Villar Perosa e vederlo fare allenamento senza palla era, diciamo, piuttosto "divertente", da quanto appariva goffo. Appena arrivava il pallone si trasformava, evidentemente in quella sfera c'era il suo mondo: tanto distratto con gli attrezzi, quanto reattivo col pallone. Decise di rispettare il contratto perché il Liverpool non avrebbe mollato Rush subito. Ma l'ultima stagione la magia, quel rapporto speciale con la porta, era svanita. Arrivarono 3 offerte: il Servette gli offrì un biennale per svernare in Svizzera, con la quasi certa partecipazione alla Coppa dei Campioni, visto che in quegli anni i ginevrini erano il club guida del crescente movimento elvetico. Il Barcellona fece lo stesso, dovendo sostituire il gallese Mark Hughes che aveva fallito, al contrario di Gary Lineker. Michel disse di no per tre curiosi motivi, a margine dell'intenzione prioritaria di smettere: il primo perché i metodi di Terry Venables non lo entusiasmavano (si lavorava tantissimo), e poi perché in quegli anni in Spagna e Barcellona in particolare c'erano due rischi: i rapimenti (il centravanti Quini anni prima era stato sequestrato) e una particolare predisposizione dei calciatori di squadre di città di mare a contrarre l'epatite. Più tardi si scoprì che il consumo di pesce non freschissimo aumentava di molto il rischio. Michel ci pensò pochissimo e garbatamente rifiutò, il Barcellona reintegrò Bernd Schuster che era fuori rosa da un anno e dopo poche giornate Venables venne licenziato. La terza offerta, la più allettante economicamente, arrivò da Silvio Berlusconi che aveva appena comprato il Milan e vedeva in Michel l'uomo di campo (Platini alla Pirlo avrebbe potuto giocare ai massimi livelli almeno altri 3/4 anni) e soprattutto l'uomo immagine del club, anche per i trascorsi televisivi del Re. Se avesse accettato la corte del Milan, immaginare che sarebbe quasi certamente finito a lavorare con Pistocchi e Ziliani mi terrorizza al solo pensiero postumo. Resta, per distacco, il più grande giocatore mai visto indossare la nostra maglia. Il più "tutto".
  22. Meritato perché lo buttammo via noi. La Juve più forte di ogni tempo, una delle squadre più forti in assoluto che il Milan degli olandesi poteva solo guardare. 6 campioni del mondo più uno che non lo diventò solo per infortunio (Bettega), più Platini e Boniek. Bonini e Brio completavano il gruppo, col centrale che era efficacissimo sui centravanti e spesso decisivo in zona gol. Battemmo la Roma 4 volte su 4 incontri (2 in campionato, sempre in rimonta, 2 in Coppa Italia). Ma Trap non seppe gestire Platini all'inizio, affidando le chiavi della manovra a capitan Furino, già 33enne. Se Michel non avesse approfittato del rapporto speciale con l'Avvocato chiedendo di diventare il fulcro della manovra ("mi avete preso per fare il valletto di Furino?") ci saremmo probabilmente ritrovati a dover riscrivere la storia di quel periodo.
  23. Lo scudetto a Verona è un capolavoro. Finirono decimi perché smontarono la squadra. Fanna e Marangon andarono all'Inter e Garella al Napoli, inoltre mantenere alta la tensione dopo un evento di tal portata non è semplicissimo. La squadra più scarsa fra quelle citate è il Milan del 1979. Una roba brutta che più brutta non si poteva
  24. La trapattonite. Trap aveva in mano una Ferrari. La guidava come se fosse una Prinz.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.