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robros

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  1. Si' dai ci può stare, anche se la consacrazione a fuoriclasse assoluto è stata con noi. Se notate cmq gli unici fuoriclasse giovani o nel pieno della carriera presi senza cessioni pesanti sono tutti accomunati da una persona: l'Avvocato
  2. Boniek è vero. Ci sta. Dimenticanza mia. Platini è esploso con noi, era un grande talento, non ancora un top conclamato
  3. Al di là del numero elevato di infortuni la rosa era cmq corta, sia quantitativamente che qualitativamente, in relazione agli impegni. Avremmo dovuto azzeccare tutti gli acquisti ed avere pochi infortuni. A volte non accade. E non è accaduto. Fisicamente sf*** enorme l'infortunio di Bremer. Il resto roba che ci può stare. Il rendimento è stato quello atteso, forse anche superiore, solo per Kalulu e Conceicao. Gli altri, poco o molto, sinora sotto le attese. Uno clamorosamente, Luiz. Si aggiunga che la maggior parte degli acquisti importanti è stata fatta in un solo reparto, il centrocampo. Piuttosto squilibrata, perché non ha coperto tutti i ruoli e ha puntato troppo su pochi giocatori a scatola chiusa. Ma poi le scatole, quando le apri, salvo immensa competenza e buon chiulo, non sempre ci trovi quello che credevi
  4. Verso il fine carriera e fuori dai piani del Man City, siamo riusciti a prenderlo per questo A fine carriera Ok. Ma solo grazie alla mega cessione di Zidane. Gli unici fuochi d'artificio, ove per fuoco d'artificio intendo un top mondiale, pagato il suo prezzo, nonostante fosse già consacrato e non a fine carriera, oltre agli ultimi tre, sono stati Rush, Vialli e Higuain. Il primo e' stato pure un flop. L'ultimo solo grazie ai soldi di Pogba. Per dire che tradizionalmente la Juve prende un top conclamato solo se verso il fine carriera o solo grazie alla cessione di un altro top..
  5. Leggo già di ipotesi ritorno in campo solo dopo Birmingham
  6. Casi diversi Luiz e Gonzalez. Il primo fuori sino ad un mese fa per scelta tecnica, rischia di essere una valutazione sbagliata dal punto di vista tecnico. Il secondo lo si conosceva o si sarebbe dovuto conoscerlo bene, visto che è in Italia da diversi anni, il rischio è che lo si sia pagato troppo rispetto alla resa. Il giocatore quando sta bene è buono, ma appunto, si deve vedere quante partite è in grado di fare. Dare quaranta per lui mi è apparsa subito una esagerazione. La Fiorentina chiedeva tot? Arrivederci e grazie, si sarebbe dovuti andare su alternative, invece di puntare dei nomi e prenderli ad ogni costo. Approccio che ci ha spinto a erogare parecchio per giocatori che sono comunque da verificare nel contesto Juve, quindi, un approccio rischioso, di chi si sente molto sicuro delle sue valutazioni (troppo?)
  7. Per 4 o 5 milioni non ci sputerei sopra. Per 25 milioni dovrebbero essere pazzi. Da legare
  8. Notizia inventata, che si basa su quello che leggono nei social juventini. Come questo forum. O meglio, la notizia è inventata, l'ipotesi che se ne vada per me è reale. Non so se all'Aston Villa, e non credo proprio per ritornare poi. Se lo danno, in prestito o meno, non lo riprendono. Una cosa comincio a credere sempre di più. Motta non si è ritrovato in mano il giocatore che pensava. Grave errore di valutazione sul mercato
  9. robros

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Alcaraz era fortemente debilitato, dall'influenza e ancora di più dalla stanchezza, cosa che già avevo sospettato dopo quella vittoria di Sinner nell'esibizione araba. Il favorito del torneo per me è comunque Sinner, perchè se è vero che il servizio di Zverev sinora è stato micidiale, uno che risponde come l'italiano il tedesco ancora non lo ha avuto davanti. E Zverev non ha la tenuta mentale nei giochi decisivi che ha Yannik. Bella lotta, ma dico in percentuli 60-40 Sinner
  10. 😆 mi hai tolto la domanda di bocca... anzi dalla tastiera (per me alludeva ad Elkann, con padre di origini francesi)
  11. Capisco cosa vuoi dire, e sono d'accordo con te. L'importante che mi sia spiegato, e mi fa piacere che tu, oltre a capirmi, condivida, fosse anche parzialmente, quanto da me percepito
  12. Ha vinto solo la Juve. Tutti gli altri sono di passaggio. Anche molti tifosi
  13. Ho letto il tuo dialogo con gli altri utenti, ma credo di aver aggiunto un dettaglio a quel dialogo, dal mio punto di vista, per me, fondamentale. Cercherò di essere più sintetico, cosa che purtroppo in genere mi riesce male. Nessuno dice che ci siano doveri, che qualcuno deve fare qualcosa, che si debba pretendere che qualcuno abbia una passione assoluta, che sia una legge che qualcuno debba imporre. Questo è ovvio. Ma che se qualcuno si ritrova, anche suo malgrado in certo modo, ad essere schiavo di una passione pagherà un prezzo molto alto ad essa nella sua vita complessivamente, ma il ritorno che riceverà sarà quello di essere tra i migliori in quella professione. Sicuramente migliore di altri che pur con enormi capacità non sentono, non vivono, loro malgrado, quella passione allo stesso livello. Ma solo come una delle tante componenti della propria vita. Torno al caso concreto? A me il secondo Allegri, sin dall'inizio, ha sempre dato, in parole, espressioni ed atteggiamenti, la netta idea di un uomo che si sia sentito in dovere di rispondere ad una chiamata, non dico tanto o solo per danaro, ma anche, forse soprattutto, per umana riconoscenza. E questo, nello svolgere il suo lavoro con grande professionalità ma più oramai per dovere che per passione, sia stato elemento fortemente limitante, in termini di resa. Spero di essere stato più chiaro, sicuramente alla fine non meno verboso😅
  14. Su questo io non sono del tutto d'accordo. Partiamo dal fatto che Allegri lo si può giudicare solo sulla sua sfera professionale. Nessuno ha diritto di farlo su quella personale, anche solo perchè, banalmente, non lo si conosce personalmente. A me sembra una persona molto arguta e simpatica, quindi intelligente, anche se sospetto presuntuosa e narcisista, ma sono solo mie sensazioni dall'esterno. Il loro peso è zero. Bene. Giudicando solo sulla sfera professionale, una persona che non si occupa più di quello del quale si è occupata per tutta la vita, mi dà professionalmente dei segnali non positivi, che inevitabilmente gettano anche un'ombra all'indietro. Sulla sua attività, quantomeno recente. Perchè è mia opinione che una professione venga svolta al meglio solo quando lo è con assoluta passione, e di conseguenza dedizione. E se tu hai una passione talmente forte, la dedizione ad essa è fisiologicamente assoluta, ed è impossibile staccarsi completamente da essa. E' la tua passione, è parte di quello che sei, è tutt'uno con quello che sei. Non è un tasto che tu premi su off quando decidi di farlo. Ne sei così imbevuto che, se anche ti rendessi conto di non essere più in grado di svolgerla ai massimi livelli, sarai spinto comunque a dedicartici, anche a livelli ed in forme diverse. Se non lo fai, se decidi di non farlo più completamente, all'indietro significa che quando la svolgevi, in parte quella fosse obbligo, impegno, dovere o necessità. E, tornando all mia idea esposta sopra, solo chi vive una professione con tutto sè stesso, e con tutto il piacere personale di farlo, svolge quella professione ai massimi livelli. Lo può fare ad ottimi livelli. Ma quando troverai qualcuno che sacrifica la sua vita ad essa, dovrai arrenderti al fatto che sarà migliore di te, in quella professione. Ripeto, mio modo di vedere le cose
  15. Pienamente d'accordo sui primi due, anche se non ho certezze che Hujsen diverrà un grande difensore. Non sono d'accordo su Rovella, che, al di là della qualità, ha caratteristiche diverse da Fagioli. Ed io dico che ha molto più margine. Comunque vedremo
  16. Nessuno di questi. Mentre continuo a sostenere che regalare Rovella sia stata una gigantesca hahata. Il tempo comincia a darmi ragione, e vedremo se ancora di più me ne darà in futuro
  17. Dire che guardi il tennis piuttosto che la squadra alla quale affermi di essere legato non è magari una frecciata ma nemmeno ha sentore di affettuosità
  18. Il problema è che ciò lo verifichi solo dopo che lo hai preso. I presupposti caratteriali non sono invitanti. I rischi tecnici pure. Per conto mio è da lasciare perdere. Va considerato che Bremer quando tornerà al 100% non lo puoi sapere, può essere tra sei mesi come tra un anno. Quindi va preso un giocatore che non solo renda subito, ma che rimanga anche nella prossima stagione, nelle peggiori eventualità di ritorno al top del brasiliano. Il profilo del nuovo dovrebbe essere quello di un giocatore giovane, senza pretesa di indefinita titolarità e dai costi (oggi) sostenibili.
  19. Dal Livorno lo acquistò la Fiorentina, ove giocò la stagione 2004/05, da terzino sinistro, noi dalla Fiorentina lo acquistammo per poco meno di 8 milioni di euro
  20. Un giocatore, nel presente, è forte se gioca, se gioca mettendo in campo tutto ciò che ha, e se tutto ciò che mette in campo è importante. Se un giocatore non lo fa va ceduto. Qualunque siano le sue ipotetiche qualità 'potenziali' o mostrate nel passato, soprattutto quando sono state mostrate in altri contesti e non nel contesto del presente. I giocatori sono esseri umani, non macchine che performano sempre uguali a sè stesse, indifferenti al contesto ed a motivazioni e fattori emotivi. Cosa che vale soprattutto in dinamiche di gruppo, tipiche degli sport di squadra. Per questo fare mercato di qualità è difficile, altrimenti sarebbero capaci tutti, almeno coloro che guardano qualche partita in tv.
  21. Per diversi fattori, giocare 40 partite nella Fiorentina, con le ambizioni e le pretese di una Fiorentina, non è la stessa cosa che giocarne 40 alla Juventus. Se tu fai mezz'ora alla Fiorentina e giochi in ciabatte perchè non sei al top, pochi lo sottolineano, proprio perchè le pretese sono relative, basta vincerne una ventina di quelle 40, stare attorno al quinto posto, e stai facendo una grande stagione. Alla Juve, soprattutto per un giocatore offensivo, se tu fai 10 partite con poco ritmo e incisività, cominci ad essere messo in discussione. Questo incide sullo sforzo richiesto ad ogni singolo giocatore, in ogni singola partita, con i conseguenti impatti nervosi e fisico-atletici.
  22. Di certo è venuto poco convinto, perchè da certe situazioni ne esci solo con una forte volontà di dimostrare, che i pochi minuti in campo non hanno evidenziato e, la lentezza simile di recupero per un problema che non sembrava grave, avvalora ulteriormente questa idea. Io non voglio pensare che Motta avesse preconcetti, ma che visto in allenamento abbia capito che non aveva l'approccio giusto. E forse nemmeno le caratteristiche
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