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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Se era fuori lo annullavano e di questo possono stare tranquilli tutti, poi specie contro di noi non lasciano perdere manco il laccio delle scarpe se appare oltre la linea del outside.
  2. La verità è che siamo male assortiti, ossia i giocatori li abbiamo, ma evidentemente ne mancano almeno tre di sicura garanzia e personalità in alcuni ruoli chiave; come minimo uno in difesa, specie se si intende giocare a tre; poi gli altri due a centrocampo e precisamente un vero quanto consistente esterno destro di ruolo e una autentica mezzala di classe elevata capace di inventare le giocate, specie a servire con precisione le punte nei capovolgimenti di fronte. Poi del nostro modo di giocare preferisco lasciar perdere, tanto non serve; questo abbiamo e con questo ci dobbiamo arrangiare, auspico bene specie con l'ausilio della buona sorte.
  3. Intanto si è garantito la classifica di Paperissima e già questo è un fatto importante. (comunque di sbagliare succede, che poi un giocatore professionista nella massima serie calcistica, passi il pallone al portiere senza vedere dove questo sta, qualche piccolo dubbio in merito alle proprie capacità pedatorie lo crea)
  4. Dario il grande

    Sassuolo - Juventus 4-2, commenti post partita

    Di perdere ci stà e ci stà pure di prenderne quattro da una provinciale regalando due reti (e questo la dice lunga sulla reale situazione della squadra) , ciò che invece non ci sta proprio, è il modo di perdere, da incapaci a giocare perlomeno in maniera decente lasciando l'iniziativa in mano avversaria.
  5. In pratica se si arriva da quarti in su aveva ragione lui ed è stato bravo, se invece non si arriva nemmeno quarti lui è stato bravo a predirlo e non è colpa sua.
  6. Un allenatore ha ragione quando la squadra per la quale è alla guida, gioca un calcio adeguato al suo rango e al passo con i tempi; parlare di limiti a riguardo dei possibili traguardi da raggiungere, è indice di incertezza tecnica e scarsa fiducia nei mezzi a disposizione, oltre che in se stessi.
  7. Hojbierg, giocatore copia di Locatelli, età 28 anni, pare pure costoso; credo che l'interessamento della Juve per questo giocatore sia solamente una delle tante invenzioni giornalistiche. In mezzo al campo serve classe, talento e fantasia e non unicamente muscolari tutto fisico e poco sale.
  8. Poi in campo non scendono i soldi, bensì i giocatori e se sono stati male assortiti o peggio, male amalgamati, poi non è colpa loro; semmai lo è di chi li ha indicati, voluti e ora ne è alla guida, quindi tecnico e dirigenti compresi. Una società la quale spende centinaia di milioni a stagione per costruire una squadra competitiva, non può continuare ad essere, dopo tre stagioni, un cantiere aperto e perseverare banalmente a proseguire lungo lo stesso percorso fallimentare.
  9. Concordo pienamente. L'attuale allenatore segue il suo dogma, quindi dubito possa capire che è giunto il momento di un drastico cambio di rotta, specie per l'aspetto tattico e un diverso atteggiamento che ne dovrebbe conseguire. Yldiz è molto bravo tecnicamente, possiede talento e inventiva, può fare il trequartista oppure la seconda punta; ma dubito che attualmente troverebbe la giusta collocazione nel contesto di prima squadra, più probabilmente si ritroverebbe a fungere da tappa buchi o ad essere saltuariamente l'uomo dei miracoli degli ultimi 10 minuti.
  10. Dario il grande

    Sassuolo - Juventus 4-2, commenti post partita

    Prematuro fare previsioni a lungo termine, per il momento nulla è compromesso però da adesso in avanti bisogna rispettare la tabella di marcia e non regalare partite alle squadre minori. Serve una svolta sia tecnica che tattica e forse questo è quanto preoccupa di più, dal momento che non si sa se chi di dovere troverà le idee necessarie a cambiare l'atteggiamento generale della squadra e specie, la ferma volontà ed il coraggio per farlo.
  11. Per quale oscuro motivo Rugani non gioca mai, neppure lui è una cima, ma meglio dello sprovveduto Gatti lo è di certo.
  12. Ma siamo certi che Rugani sia peggio di Gatti, io non lo credo, piuttosto credo che Gatti debba giocare per altri motivi, probabilmente collegati al mercato prossimo futuro.
  13. Pensino a dare alla squadra un sistema di gioco perlomeno degno e poi si pensi al nome di questo o quello; qui manca l'espressione di gioco da parte del collettivo. Siamo male assortiti, poco determinati quindi agonisticamente scarsi, anche per le scelte troppe volte sbagliate, molto spesso a causa delle idee tattiche non adeguate al calcio attuale, ma altrettanto a causa di alcune ben visibili carenze tecniche; delle quali almeno un paio in difesa ed altrettante a centrocampo, ove mancano le idee e i piedi giusti per concretizzarle, aggiungiamoci la mancanza di dinamismo ed il quadro è inesorabilmente completo.
  14. Dispiace per Gatti, ma certi errori evidenziano delle carenze tecniche di base difficilmente colmabili. Gli errori fanno parte del gioco, un mancato controllo, una errata postura nel coordinarsi, un ritrovarsi fuori tempo nell'impatto con la palla, ecc; ma passare il pallone a casaccio, ossia senza prima guardare ove è posizionato il compagno e se è in condizione o meno di ricevere il passaggio, purtroppo significa non essere all'altezza di fare parte di un contesto professionistico di qualsiasi livello esso sia; un errore quale quello di ieri con il Sassuolo non ho mai avuto modo di vederlo manco sul campetto dell'oratorio.
  15. Per fare gioco dal basso ci vogliono giocatori dai piedi sufficientemente educati, in tale caso a partire dal portiere e restanti difensori. Degli attuali nostri difensori, l'unico che esprime un palleggio discreto è Danilo, tutti gli altri decisamente no; se poi ci andiamo ad aggiungere tali difficoltà pure ai centrocampisti, il quadro è completo; come ovviare a questa evidente lacuna? Semplice, si rinuncia a fare gioco dal basso; quando il livello tecnico non è elevato, si ricorre al palla lunga e pedalare.
  16. Se uno per esigenze tattiche gioca sempre arretrato a copertura della difesa e successiva impostazione dal basso, quindi si ritrova a 70 metri dalla porta avversaria, difficilmente troverà l'occasione per sganciarsi a partecipare all'azione offensiva e magari provare di tirare in porta dalla media distanza. Tutto questo diventa attuabile nel caso la squadra praticasse un calcio dinamico attraverso una azione costante e compatta da parte di tutto il collettivo; ma è evidente che alla Juve attuale non ne abbiano manco la minima idea di questo concetto di calcio. Risultato: squadra slegata tra i reparti, lenta nella manovra, quindi prevedibile e facile a concedere spazi per le ripartenze avversarie; basta vedere le partite per capirlo.
  17. Danilo forse è il caso che spieghi quale sia l'atteggiamento mentale giusto per affrontare gli avversari, che siano di rango o meno; o perlomeno spieghi quale è quello sbagliato, così potremmo farcene un idea, visto che siamo nel mondo dei super professionisti del calcio.
  18. Ma questo giusto approccio chi glielo deve dare alla squadra, forse il magazziniere ed il suo aiutante?
  19. A prescindere dalla prestazione positiva di alcuni singoli e dagli errori di altri, rimane evidente che la squadra non è in grado di esprimersi imponendo la propria filosofia di gioco e questo significa mancanza di consapevolezza del fatto di essere un meccanismo di buon livello, cosciente della propria personalità calcistica. Non esiste il pensiero del noi siamo la Juve, pertanto è difficile che si vada a subire gli avversari di rango inferiore e poi pure a perdere le partite; anzi deve avvenire il contrario, ossia noi siamo la Juve, gli avversari ci temono e contro di noi si impegnano tutti al massimo, pertanto noi dobbiamo fare altrettanto, anzi di più; ed è questo l'ingrediente fondamentale che viene a mancare oramai da alcune stagioni e pone in evidenza che la squadra continui a cullarsi sui fasti del passato e di tutto questo, le responsabilità maggiori e le cause sono da addebitare a notevoli errori di valutazione commessi nel tempo dai vertici societari.
  20. Certo gli errori a volte possono costare cari, ma a prescindere dagli errori, alcuni dei quali pure madornali visti a Sassuolo; si ben evidenzia la difficoltà ad essere squadra vera, ben messa in campo e con idee chiare nel modo di proporre il proprio gioco con personalità. La Juve attuale e questo succede già dalle ultime due stagioni precedenti, basa il proprio sistema di gioco sull'azione individuale dei singoli piuttosto che sull'aspetto corale imposto dal collettivo e quando i singoli non riescono ad esprimersi a dovere, la squadra si perde, subisce la manovra avversaria specie quando questa viene attivata da squadre che fanno della grinta, la corsa e l'acceso agonismo il loro fondamento. Che la Juve non conosca il significato del termine dinamismo applicato al calcio, oramai è assodato e nemmeno mi pongo l'illusione che riesca a comprenderlo nel corso dell'intera stagione in corso; ma che almeno ci ponga determinazione, carattere e agonismo e personalità da grande squadra, questo va tassativamente preteso.
  21. Basta chiacchiere e interviste di routine. La squadra non c'è, questa è la realtà, ci siamo illusi vedendo un paio di mezzi tempi giocati discretamente ponendo da parte le evidenti lacune sia d'aspetto tecnico che tattico ed agonistico, spesso riapparse a metà gara e ieri contro il Sassuolo per tutto il corso della partita; certamente i banali errori commessi da alcuni giocatori hanno inciso negativamente, ma quello che veramente preoccupa è l'atteggiamento, decisamente non da squadra di grande blasone e poi vorrei capire che significa abbiamo sbagliato l'approccio con la partita? Sbagliare approccio è un termine che non può esistere nello sport in genere, la Juve è una società di calcio professionistico di alto livello, mica la squadra del dopo lavoro che settimanalmente va ad incontrare i colleghi dell'azienda accanto. Adesso basta! Le partite si possono anche perdere, pure con le provinciali di basso livello, ma c'è modo e modo di farlo e questo modo non va individuato nel prego si accomodi per poi trovare la sciocca quanto banale scusa dell'approccio sbagliato.
  22. Dario il grande

    Sassuolo - Juventus 4-2, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny 5 (giornata di paperissima, qualche turno di riposo potrebbe tornare utile) Gatti 5 ( certi errori a livello professionistico sono inammissibili) Bremer 5,5 (non ancora in condizione, dubito sia l'uomo adatto a stare al centro della difesa) Danilo 5,5 (pure lui commette errori da dilettante, forse dovrebbe giocare al centro della difesa) McKennie 5,5 (sufficiente impegno nel primo tempo, poi sparisce, poca cosa per una squadra di grande blasone) Miretti 5,5 (pure si perde nel marasma generale, del resto giocare in una squadra che non sa dialogare è inutile) Locatelli 5 (fungere da regista in una squadra lenta e incapace di muoversi senza palla è impossibile) Rabiot 5 (visibilmente ancora distante da una forma accettabile) Kostic 5 (sembra demotivato, privo di esplosività. Forse fuori forma o consapevole di essere in lista di partenza a Gennaio) Chiesa 6,5 (l'unico più che sufficiente, se non altro per caparbietà e intensità agonistica) Vlahovic 5 (giornata no o forse troppa facile garanzia di titolarità. D'accordo la squadra non gioca, ma l'impegno ci deve stare) Illing Junior 5,5 (vivace ma confusionario) Fagioli 6 (i piedi buoni li possiede, la continuità non ancora, comunque prova a giocare la palla) Weah 5,5 (molto fumo e poco arrosto, pare non abbia le ide chiare sul cosa fare in campo) Kean 5,5 (corre a vuoto, poco e male servito) Milik s.v. (forse, per dare un segnale, potrebbe essere necessario farlo partire da titolare alla prossima) all. Allegri 5 (ci risiamo: d'accordo non è colpa sua se Szczesny fa le parere seguito da qualche altro giocatore, tuttavia la squadra non c'è, non gioca, non propone, non combatte; lenti e senza idee ne carica agonistica e con qualcuno fuori condizione. Ma in settimana che fate in fase preparatoria?
  23. Auspichiamo che faccia bene a Firenze e che di conseguenza porti 20 milioni alle nostre casse; di che dice e di che poi distorce la stampa, non c'è ne può fregare meno.
  24. Perso Pogba, a centrocampo viene a mancare una mezzala di ruolo, pertanto diventa logico che si tenti di rimediare provando a collocare qualche giocatore ipoteticamente in grado di ricoprire quel ruolo; quindi giusta la scelta di testare Illing Junior e se l'esperimento dovesse riuscire, costituirebbe una notevole fortuna per l'attuale contesto di prima squadra, pure per il fatto che si andrebbe a garantire una valida alternativa per un ruolo che al momento vede in lizza il solo Rabiot. Rammento che al tempo, pure il grande Franco Causio, ala tornante di grande classe e fantasia, alle volte veniva utilizzato da mezzala e con esiti sicuramente positivi. A volte fare di necessità virtù porta bene.
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