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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Auspico a Kaio di disputare un ottimo campionato con il Frosinone.
  2. Chiesa è una punta esterna altro non sa fare. Le punte non sono unicamente quelle centrali. Ad esempio, una squadra che si dispone a 4-3-3 utilizza un attacco a tre punte, talmente semplice da comprendere. La grande Juve di Lippi, si schierava a tre punte: Ravanelli (esterno a destra) Vialli (al centro), Del Piero (esterno a sinistra). Al tempo attuale, il credo di Allegri, non prevede un attacco a tre punte e difficilmente lo prevede pure a due; per lui la punta è una sola quella centrale, tutto il resto è di supporto, ma se mancano classe e qualità tecnica, tutto questo supporto va a farsi friggere. Il problema è lui e non Chiesa o chi altro.
  3. Il lavoro di Giuntoli lo si vedrà la stagione 2024-2025, in questo particolare momento è praticamente impossibile pianificare le mosse, difficoltà a piazzare elementi che nessuno vuole, pochi soldi da spendere; già essere riuscito a cedere Zakaria e prestare Arthur è stato positivo, riuscisse ancora a cedere almeno un altro esubero, gli andrebbe riconosciuto un notevole merito.
  4. Pioli ha vinto uno scudetto con il Milan, ponendo ai giocatori un quesito molto semplice ma piuttosto logico, specie nel modesto campionato Italiano; ha detto loro: Ragazzi se vogliamo arrivare nelle prime quattro e guadagnare l'accesso alla Champions League, dobbiamo fare una cosa che attualmente, eccetto forse l'Atalanta, tutte le altre non fanno, ossia dobbiamo correre tanto e sempre ad ogni partita contro chiunque e senza distinzione di rango. Gli hanno creduto, l'hanno fatto e addirittura sono arrivati primi, pur non avendo una squadra di livello qualitativo decisamente superiore alle altre pretendenti. Per come siamo messi noi attualmente, credo sia necessario provare a fare la stessa cosa, quindi palla avanti e pedalare senza fronzoli.
  5. Concordo, ma temo che questa logica non rientri nel dogma calcistico dell'attuale allenatore. Per quale motivo i nostri centrocampisti non calciano dalla media distanza? L'attuale allenatore non vuole che lo facciano, in quanto in caso di ribattuta si incorrerebbe nel rischio di subire la ripartenza avversaria; fa un po sorridere ma alcuni "mister" ragionano proprio in tale modo.
  6. C'è stato uno sfogo da parte di Allegri, non me ne ero accorto forse per il fatto che non si era presentato alla rituale intervista del dopo partita.
  7. Non ho detto che non lo era, ma che nonostante le immagini Tv il fatto non è troppo chiaro, quindi permane il dubbio e poi che l'arbitro nonostante si trovasse ad una quindicina di metri non aveva visto bene e nel dubbio ha preferito lasciar correre; sbagliando.
  8. Dario il grande

    Il nostro nuovo leader carismatico: Dušan Vlahović

    Vlahovic possiede le caratteristiche caratteriali per diventare un leader, conosco diversi Serbi e posso affermare che sono persone dal carattere forte, caparbi e decisi e nel contempo generosi, non si risparmiano. Detto questo, il resto dipende di che si debba diventare il leader, la squadra attuale non espone elementi particolarmente grintosi ed agguerriti, ma questa forse non è manco colpa loro.
  9. Ho visto e rivisto più volte il capo d'accusa (la Domenica Sportiva l'ha fatto vedere una ventina di volte) e in tutta sincerità non se ne capisce nulla, sicuramente si spingono e strattonano a vicenda, cosa piuttosto normale all'interno dell'area di rigore, non riesco a distinguere un eventuale sgambetto volontario o involontario che sia e credo che l'arbitro sia stato dello stesso avviso, tuttavia nel dubbio avrebbe fatto meglio a fischiare il fallo e come avviene in questi casi, darlo a favore della squadra che si difende. In tal modo avrebbe evitato polemiche è di dare alla stampa benzina da gettare sul fuoco. Mentre nei due possibili rigori non dati alla Juve, nonostante l'evidenza ha preferito lasciar correre, ma ciò non interessa minimamente alla stampa bugiarda e faziosa. Dal 2006 non acquisto ne comunque leggo nessun quotidiano "sportivo" e ne vado fiero.
  10. Già detto e lo ripeto: Chiesa è un attaccante o meglio una punta esterna (come per esempio lo è Kvaraselija del Napoli). Non è capace a fare il tornante di fascia e men che meno sul settore di sinistra. Basta con le fantasticherie di stravolgere il ruolo ai giocatori, sino a ridurne il rendimento. Se proprio permane la fissazione di tramutarlo in tornante allora lo si collochi a destra, ove può arrivare al cross con il suo piede migliore, cioè il destro.
  11. Lo credo pure io, manca uno capace di costruire una squadra e dargli una fisionomia, poi una volta fatta e trovata pronta, gestirla diventa più semplice. La Juve attuale va costruita quasi completamente e ribadisco quanto espresso più volte: non capisco cosa stanno ad attendere.
  12. Lo credo pure io, manca uno capace di costruire una squadra e dargli una fisionomia, poi una volta fatta e trovata pronta, gestirla diventa più semplice. La Juve attuale va costruita quasi completamente e ribadisco quanto espresso più volte: non capisco cosa stanno ad attendere.
  13. Nel nostro centrocampo mancano giocatori di qualità superiore, manca corsa, manca carica agonistica, manca tecnica fine, manca inventiva e genialità, manca chi sa essere leader. I giocatori di qualità bisogna saperli reperire, fiutare prima che diventino grandi nomi; siamo rimasti al cognome di rilievo e quasi sempre di gente già arrivata. L'antico motto recita che alla Juve è importante vincere e subito, oggi è fuori luogo, i tempi sono cambiati e con essi è cambiata l'economia, bisogna saper programmare a lunga scadenza, pianificare ogni dettaglio, è finito il tempo del voglio quello e me lo compero.
  14. Chiesa è una punta e per la precisione è una punta esterna, semmai non deve convincersi di essere altro come qualcuno vorrebbe fosse; ne va della sua carriera.
  15. Facciamo una petizione nazionale per togliere gli arbitri e la direzione delle partite vengano svolte dalle Tv con il supporto di una giuria composta da giornalisti.
  16. Non lo scopriamo certo adesso che il nostro centrocampo è basato più sulla solidità piuttosto che sulla qualità (a dire il vero quello attuale non sembra neppure tanto solido); l'abbiamo ripetuto centinaia di volte che lì in mezzo disponiamo di soli gregari e di nessun elemento dotato di classe superiore, ossia tecnico e mentalmente portato a guidare la squadra. Sbagliato dare colpe ai singoli regolarmente collocati in ruoli non di loro pertinenza e/o con compiti che non sanno svolgere perchè non fanno parte delle loro caratteristiche, ne tecniche ne mentali. Il telaio di una squadra va costruito tassello per tassello e la qualità va scelta con cura e non fantasticata da chi chiaramente non sa come costruire e con quali tasselli. Certo, puntare su giocatori maturi in teoria sembra l'idea più semplice e fattibile, poi alla prova dei fatti ci si accorge che spesso non è così; gli anziani ed esperti sono diventati tali in altre compagini, ove hanno iniziato a tirare il carro quand'erano più giovani, dove sono maturati vincendo, placando la naturale sete di vittorie di chi pratica uno sport; poi subentra il periodo di stasi, il dare ma con parsimonia, il curare con calma gli acciacchi fisici, più dura la carriera più soldi si guadagna. Tutto questo non è stato ancora compreso alla Juve, nonostante siano stati spesi vagonate di soldi a vuoto, permane il conservatorismo calcistico e non si riesce ad uscire da questa spirale concettualmente antica. Quando la macchina da corsa non è più competitiva e non riesce a stare al passo con le avversarie, è inutile raccogliere pezzi a casaccio per rimodernare il motore, è tempo perso. Servono nuovi progettisti, parti meccaniche nuove e aggiornate composte da materiali di prima qualità e un capo scuderia con le idee chiare e innovative e non un rattoppatore con la testa rivolta al passato, certamente andrà perso del tempo per il necessario rodaggio, ma poi i frutti usciranno e si aprirà un nuovo ciclo. Non capire e non fare questo significa perdere solamente tempo e denaro senza avere nulla di cui rodare; in conclusione perseverare con la politica sbagliata per non raccogliere niente è deleterio oltre che frustrante.
  17. Vero e in Pogba ci spero, per lui e per la Juve; tuttavia anche per scaramanzia preferisco non farmi illusioni.
  18. In verità dalle immagini Tv seppure mostrate decine di volte non si capisce se davvero c'è stato l'impatto falloso, ossia il piede di Illing a sgambettare il giocatore rossoblù, più probabile che si siano strattonati a vicenda e complice il terreno viscido sono scivolati a terra e nel dubbio, l'arbitro opta sempre a favorire chi si difende. Non dimentichiamoci mai che la mediatica e il suo maggiore mezzo di diffusione, è schierata apertamente contro di noi e che il suo motivo sia la polemica costante nei nostri confronti. Alla Domenica Sportiva gli unici due che sanno di sport sono Pecci e Panatta, il resto sono figurine utili alla necessaria zizzania, compresi il rappresentante arbitrale stipendiato per dire fesserie e lo stesso conduttore della trasmissione; assolvo la bella signorina posta li per ovvie ragioni estetiche. Di Bello dice di avere visto giusto sul presunto fallo da rigore a nostro sfavore, come pure afferma che non era rigore nemmeno quello richiesto da Chiesa e io stavolta credo fermamente all'arbitro; con buona pace della cassa di risonanza mediatica e dei vari giornaletti sportivi o meno che essi siano.
  19. Temo che alla squadra attuale manchi l'elemento guida e non mi riferisco al fatto assodato che specie a centrocampo non disponiamo di almeno un elemento di elevata qualità tecnica, ma alla mancanza di un giocatore capace di trascinare gli altri caratterialmente, uno dalla forte personalità capace di spronare la squadra; dietro lo fa Danilo, ma credo sia fondamentale disporne di uno meglio se in mezzo al campo oppure in attacco.
  20. Alla seconda di campionato non è certo il momento di discutere una eventuale sostituzione dell'allenatore. Auspico che già alla prossima partita la squadra ritrovi il giusto percorso, quindi se il "tecnico" non riuscisse ad individuare un modo utile e necessario a far giocare la squadra al passo con il tempo attuale, farebbe bene a rispolverare il vecchio ma in casi estremi sempre valido gioco di contropiede, ossia tutti dietro a coprire e lancio lungo in verticale a servire gli attaccanti; i giocatori per farlo li abbiamo e allora ci provi, visto che di calcio propositivo e impositivo meglio nemmeno citarlo.
  21. Più che urlare negli spogliatoi a partita finita, piuttosto urli in settimana nel corso degli allenamenti e spieghi ai giocatori in quale modo devono muoversi sul terreno e imporre la loro azione agli avversari in modo dinamico rimanendo sempre compatti per tutto l'arco della partita. Poi a proposito di dinamismo, qualcuno spieghi al nostro "allenatore" cosa sia e in quale modo si pone in pratica.
  22. Vlahovic sta facendo bene, la squadra ancora no. Non mi piace l'atteggiamento costantemente polemico di Chiesa, al quale farebbe bene una maggiore umiltà e studiare in allenamento alcuni movimenti utili a smarcarsi; la punta di grande valore non è il fai da te, ma la finalizzazione dell'aspetto corale della squadra. I grandi solisti del calcio oramai si sono estinti.
  23. Il compito basilare di un allenatore di calcio è quello di impostare l'assetto tecnico e tattico della squadra che dirige, quindi nel suo lavoro settimanale, deve illustrare prima in teoria (lavagna) e poi sul terreno i movimenti che lui esige vengano fatti in partita a seconda dell'avversario che si va ad incontrare; indicare cosa vuole sia fatto da ogni singolo giocatore e quale deve essere il movimento collettivo con e senza palla, indipendentemente da quali siano i moduli di gioco scelti e le loro varianti a partita in corso; ultimo importantissimo dettaglio riguarda la carica agonistica e il suo costante mantenimento per tutto l'arco di una partita. Ieri contro il Bologna si è notata una squadra rinunciataria in balia di se stessa e portata a subire l'azione avversaria (situazione già troppo spesso notata nelle stagioni precedenti); pertanto o i giocatori comprendono che essere alla Juve è ben diverso che in altre squadre, altrimenti è meglio iniziare a rassegnarsi ad un altra stagione di sofferenza basata più sulla speranza piuttosto che sulla consapevolezza di essere una squadra di valore con dei precisi obbiettivi. Se poi tutto questo dipende da un rapporto oramai logoro e scontato con l'allenatore e dal fatto che la squadra non lo segue più, allora piaccia o meno bisogna giungere ad una drastica decisione; mi auspico che già con la prossima partita la squadra trovi la giusta quanto positiva dimensione.
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