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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. A me pare sia un elemento valido ed affidabile con ampie possibilità di miglioramento, con il tempo acquisirà maggiore determinazione e diventerà un elemento base della difesa. La rete messa a segno contro l'Udinese, mi ha rivelato una positiva sorpresa, mi riferisco a come ha calciato in porta immediatamente e di prima intenzione, tenendo la palla bassa, utilizzando il piattone del piede in modo di ottenere la maggiore precisione mirando l'angolo lontano, il tutto in una frazione di secondo tra pensiero ed esecuzione; questa si chiama qualità ed è dote rara tra i difensori in genere, bravo Savona.
  2. Se per varie ragioni vengono a mancare i pezzi pregiati e poi si deve ricorrere a giovani per colmare i vuoti in una squadra di per se totalmente nuova e da amalgamare, non c'è alcun percorso o progetto stimato da poter seguire e nemmeno colpe da imputare a chi guida la squadra; anzi per il momento vista la situazione venutasi a creare, stanno facendo pure benino.
  3. All'inizio di questa stagione agonistica praticamente tutti unanimi nel dire che questa in corso sarebbe stata una stagione di transizione, ritenendo giustamente la squadra un cantiere aperto quindi in fase di allestimento, pertanto da seguire con parecchia pazienza e che l'obbiettivo da centrare sarebbe stato il terzo o quarto posto e di fare il meglio possibile in Champions League. Ora pare che alcuni si sono scordati questo logico ragionamento iniziale e inizino a dare colpe al tecnico senza però valutare le condizioni in cui è stato costretto ad operare per circostanze avverse non certo di a lui imputabili. Douglas Luiz che è diventato un oggetto misterioso (mi sa che il suo infortunio sia mentale), Koopmeiners che si infortuna fin da subito, seguito a ruota da Nico Gonzalez, Bremer infortunato grave e stagione praticamente finita, Milik per il quale si prospettava qualche settimana per il recupero dall'infortunio, mentre a quanto pare ci vogliono dei mesi e senza sapere se poi sarà a posto o meno. Pertanto cerchiamo di comprendere la situazione avversa e guardare al lato positivo, ossia i non pochi giovani entrati nell'orbita della prima squadra, i quali seppure non ancora maturi ed esperti, già offrono perlomeno la necessaria affidabilità e non è cosa da poco. A mio avviso si sta lavorando bene e per le eventuale critiche al negativo sarà il caso di attendere che la squadra giochi a ranghi completi e poi non riesca ad esprimere quanto sperato.
  4. Segnali positivi, sta crescendo, possiede forza, una notevole velocita' e un calcio piuttosto potente; deve essere piu' determinato e credere in se stesso, merita maggiore considerazione.
  5. Dario il grande

    Il bianco e il nero. Luci ed ombre. E domande

    Si diano una sveglia tutti, tecnico compreso, giochiamo sotto ritmo, lenti, prevedibili e poco aggressivi; il fatto che mancano alcuni elementi di spicco deve essere uno stimolo per chi li sostituisce; contro la Juve tutti danno il massimo, quindi noi dobbiamo fare altrettanto sempre senza distinzioni di rango.
  6. Eccetto qualche singolo a me la squadra è parsa svogliata poco propensa a correre e a pressare, oggi il calcio si gioca uomo contro uomo, se non lo si pone in pratica alla fine si subisce e così è stato; T.Motta prenda immediatamente le misure necessarie. Il nostro obbiettivo non è lo scudetto, ma almeno il quarto posto e dovessimo continuare a giocare come ieri contro il Parma difficilmente ci arriviamo quarti.
  7. Dario il grande

    Juventus - Parma 2-2, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6,5 Cambiaso 5 (stanco) Gatti 5 (non in piena forma) Danilo 5 (da centrale va in difficoltà, del resto viene posto in quel ruolo dal momento che non ci sono altri disponibili) Cabal 5 (deve dare di più specie nelle fasi di supporto alla costruzione del gioco) Conceicao 6,5 (sempre raddoppiato trova meno spazi, comunque rimane un giocatore determinante in fase d'attacco) K.Thuram 5 (tanto fisico e poco cervello, ma è giovane e deve imparare specie tatticamente; pure lui è l'ennesimo interditore) Locatelli 6,5 (fa il battitore libero davanti alla difesa e lo fa discretamente fungendo da argine, non c'è intesa con i compagni di reparto e questa non è colpa sua. McKeenie 6 (giocatore istintivo, fa qualche buona giocata si fa trovare pronto in zona gol, ma non capisce l'importanza tattica, specie per un centrocampista. Weah 6,5 (forse il migliore. Inizialmente fa confusione poi si posiziona meglio e fa il suo, tra l'altro segnando un gol importante; non andava sostituito) Vlahovic 5 (lotta come al solito, ma poco e male servito e alla fine non combina niente di valido; probabilmente è pure stanco. Yldiz 6 (ci prova forse con eccessiva insistenza e così non gli riesce nulla) Savona 6 (fa il suo con sufficienza) Koopmeiners s.v. Fagioli s.v. all. T. Motta 5 (le pedine da schierare sono poche, non mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra. Fagioli andava posto dall'inizio e Weah non andava tolto)
  8. In parte concordo, comunque ogni tre giorni ci giocano pure gli altri e specie noto che le squadre attualmente ai vertici della classifica non è che cambiano elementi ad ogni partita. Poi specie in mezzo al campo, se si vanno a schierare tre centrocampisti per caratteristiche più interditori che soliti ad impostare e a dirigere la manovra, l'esito è quello di dare le chiavi del gioco in mano agli avversari; pertanto almeno uno in possesso di qualità tecnica lo si doveva schierare dall'inizio (Fagioli), in quanto la triade: McKeenie, Locatelli, Thuram, non è in grado di costruire gioco, ma pure trovano evidenti difficoltà di lettura tattica in quanto troppo spesso si posizionano male, di conseguenza si fanno facilmente saltare nelle ripartenze e ieri il Parma ad ogni ripartenza ci ha posti in difficoltà. Capisco le nostre diverse assenze, ma non capisco l'atteggiamento attendista, quasi passivo della squadra e il perseverare a ripetere i soliti errori, specie tattici, da parte di alcuni "veterani".
  9. Weah sta facendo bene e non solamente per le reti messe a segno, corre, lotta, si sacrifica e ci mette il necessario piglio agonistico, cosa che per il momento alcuni non hanno ancora dimostrato di saper fare; avanti così.
  10. Esatto errori banali per giocatori della Juve, in difesa e specie a centrocampo. Il turn over esagerato è una tendenza modaiola oppure lo prescrive il medico?
  11. Dario il grande

    Juventus - Parma 2-2, commenti post partita

    Un passo indietro sopra tutto per l'atteggiamento mentale, d'accordo che per vari motivi non si sono potute schierare quelle pedine ritenute più importanti, ma ciò non toglie che ci sono stati notevoli svarioni in difesa, confusione a centrocampo e specie sotto ritmo, squadra lenta, sfilacciata tra i reparti. In mezzo al campo almeno un elemento deve garantire quel minimo necessario di qualità tecnica e quando si schierano contemporaneamente tre interditori poco avvezzi al palleggio ragionato, incapaci a costruire la manovra, questo fondamentale ingrediente viene a mancare e la squadra diventa prevedibile e di facile lettura per gli avversari. La necessità del dinamismo espresso da parte del collettivo nemmeno lo cito, visto che oramai è evidente che alla Juve non viene compreso manco il significato del termine applicato al calcio.
  12. Dario il grande

    Inter - Juventus 4-4, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 7 Cambiaso 6 Kalulu 5 Danilo 5 Cabal 6 Conceicao 8 (migliore in campo) Locatelli 6,5 McKeenie 6 Fagioli 5 Weah 6,5 Vlahovic 7 Yldiz 7,5 Savona 6 Gatti 6,5 Mbangula s.v Thuram s.v. all. T. Motta 6,5
  13. Per caratteristiche tecniche e modo di interpretare il ruolo, nessuno dei tre citati può essere considerato alternativo a Vlahovic; cerchino altro. Zirkzee è a tutti gli effetti un centravanti di manovra e non una vera prima punta, eventualmente potrebbe agire da seconda punta. Comunque a prescindere dal vice Vlahovic, questa squadra deve imparare a giocare un calcio moderno, rapido e a ritmi elevati a tutto campo, altrimenti perdiamo nuovamente tempo e denaro. Sveglia!
  14. Dario il grande

    Bollettino medico: aggiornamento su Douglas Luiz

    Si faccia correre questa squadra come fanno tutte le altre specie in campo Europeo indipendentemente dal rango elevato o meno che siano. La qualità fa la differenza, ma se questa non si adegua ad essere rapida nelle idee e nei piedi, mantenendo sempre elevato il fattore agonistico, quindi i ritmi di gioco, va a finire che disporne non serve a nulla. Non so quali problematiche affliggono Douglas Luiz, se di ambientamento o fisiche o altro, ma temo che il problema sia inerente al concetto tattico, ossia al ragionamento del tutto diverso del calcio Italiano rispetto a quello Inglese; in Premier si muovono tutti rapidi e compatti (dinamismo), in Italia, eccetto qualche rara compagine, questo non avviene, pertanto per un giocatore proveniente da quel mondo poi diventa difficile interpretare in tempi brevi il nuovo modo di giocare; tra l'altro colmo di direttive tattiche, utili, ma molto spesso limitative specie per giocatori in possesso di talento i quali necessitano di una certa libertà di azione e da qui il possibile conflitto, tra giocatore e tecnico. Auspico non sia così, ma se lo fosse, al giocatore va spiegato cosa è la Juve e al tecnico va fatto presente che la Juve non è il Bologna.
  15. Dario il grande

    Problema modulo?

    Il problema non è il modulo base, che tra l'altro spesso varia in riferimento a come si dispone sul campo la squadra avversaria e il suo spessore tecnico tattico; la vera questione è l'atteggiamento statico del collettivo, la squadra si muove lenta, quindi diventa prevedibile, il palleggio lento mirato a tenere palla va bene sino ad un certo punto, per logica elementare, ossia se la palla la teniamo noi, non è in possesso degli avversari i quali non sono in grado di manovrare e questo va bene sino a che lo scopo è quello di coprire la difesa, ma rovesciando la medaglia ossia quando bisogna impostare la manovra offensiva ed è necessario cambiare marcia quel palleggio deve diventare rapido e atto a cercare le verticalizzazioni necessarie ad innescare gli attaccanti, specie lungo le fasce esterne e tutto questo attualmente non avviene, molto probabilmente per il fatto che per un motivo o l'altro sono venuti a mancare alcuni giocatori importanti quanto necessari ad accelerare la manovra, ma di base purtroppo viene cronicamente a mancare il dinamismo necessario da parte del collettivo, pertanto squadra poco compatta e specie lenta nelle idee e nel far viaggiare velocemente la palla; situazione peraltro già vista nel trascorso triennio e che non mi aspettavo di rivedere con la nuova Juve seppure in fase di costruzione. In conclusione se la squadra avversaria gioca a ritmi elevati, il nostro castello crolla e così la subiamo per il semplice motivo che non siamo in grado di fare altrettanto; questa è una enorme lacuna dovuta principalmente ad un problema di concetto mentale, non credo causato dai giocatori, ma da come attualmente vengono indirizzati a giocare, auspico che con i rientri di alcune importanti elementi le cose cambino in positivo, altrimenti si corre il rischio di ritrovarsi al punto di partenza; ove abbiamo stazionato per ben tre anni costruendo il nulla.
  16. Per caratteristiche tecniche e modo di interpretare il ruolo, nessuno dei tre citati può essere considerato alternativo a Vlahovic; cerchino altro.
  17. Dario il grande

    Problema modulo?

    I problemi sono ben altri e li ho già abbondantemente descritti quindi non ci ritorno. Il calcio comunque è sinergia, quindi inevitabilmente va ad incidere l'azione dei singoli e l'affiatamento tecnico e tattico tra essi; di giocatori ancora acerbi ne abbiamo diversi, fattore dovuto alla giovane età, ove disporre dei soli buoni fondamentali non è sufficiente, servono altre cose le quali poi si concretizzano con l'esperienza, specie il conoscere come e dove posizionarsi e saper leggere nell'immediato l'aspetto tattico degli avversari. Dei nostri attuali centrocampisti Locatelli per esperienza è il più affidabile, ma non possiede le caratteristiche tecniche per essere l'uomo guida, lui è un mediano di contenimento e rende al meglio se affiancato da uno o due giocatori di qualità tecnica superiore, se questi non ci sono egli si limita all'interdizione; mentre Fagioli possiede doti tecniche elevate, piedi buoni e rapida visione di gioco, tuttavia pure lui deve ritrovarsi a dialogare con giocatori in grado di comprendere lo stesso linguaggio e di certo questo non è Kevin Thuram, un cavallone il quale trova difficoltà a posizionarsi, quindi troppo spesso corre a vuoto, senza un riferimento costante e non badando ad aprire e/o chiudere le diagonali (grosso difetto specie per un centrocampista); pure lui è giovane ed inesperto, ma crescerà (almeno lo spero); poi i due grossi acquisti per il momento mancanti: Douglas Luiz e Koopmeiners, entrambi giocatori già maturi dai quali ci si aspetta il cambio di marcia, dal momento che entrambi dispongono di un notevole materiale tecnico e che in pratica dovrebbero essere le due mezze ali a fare la spola a tutto campo incidendo sulla manovra della squadra, ma pure nelle conclusioni a rete a sorpresa o manovrate che siano; per ora e per ragioni più o meno oscure non si sono ancora visti, probabile che la mancanza di dinamismo proposto dalla squadra crei loro difficoltà ad assimilare la maniera di manovrare (il primo proviene dalla Premier ove l'aspetto dinamico del gioco è una costante tradizionale, mentre il secondo proviene dall'Atalanta, forse l'unica squadra Italiana dal concetto prettamente dinamico del gioco); pertanto infortuni a parte, probabilmente le loro difficoltà sono collegate al diverso aspetto mentale vigente alla Juve, quindi nel esprimere al meglio le rispettive caratteristiche. In conclusione ne consegue che siamo ancora distanti dal essere una compagine dal meccanismo ben rodato e definitivo; del resto questo è un anno di transizione.
  18. Dario il grande

    Problema modulo?

    Il problema si evidenzia quando gli avversari giocano un calcio dinamico, costante, mantenendo compatte le misure ed elevati i ritmi di gioco; nel nostro mediocre campionato succede più raramente, mentre in campo internazionale è una prassi consolidata oramai da molti anni e non mi riferisco unicamente agli squadroni d'alto rango. Difatti lo Stoccarda che ieri sera ci ha posti nel ridicolo, non lo è uno squadrone dal grande blasone, ma al pari di altre squadre straniere, conoscono alla perfezione il concetto di dinamismo; noi invece si persevera a non voler conoscerlo e si continua con l'abituale solfa del primo non prenderle che tanto di fare un gol ci può capitare e se non lo facciamo perlomeno non si perde; avanti di questo passo non si va da nessuna parte, se poi l'obbiettivo societario è quello di qualificarsi ogni anno alla CL e ricavare dei soldi ed il resto vada come vada, allora ritiro tutti i miei ripetuti pensieri e quanto più volte in precedenza ho esposto.
  19. Dario il grande

    Problema modulo?

    Se non si riesce a capire che il calcio d'oggi (ma succede già da parecchi anni), si basa sul concetto di dinamismo assoluto e la compattezza di manovra da parte della squadra che ne deriva, possiamo stare qua a discutere di moduli e numeri all'infinito. .Lo avevano capito Gasperini e Conte già molto tempo fa, poi lo ha seguito pure Inzaghi e non escludo manco Pioli; possibile che da noi questo semplicissimo quanto necessario concetto non si riesca a metabolizzare? Non credo sia questione di giocatori, ma di intenzioni. All'estero lo hanno compreso praticamente tutti, solamente da noi si rimane ancorati alla vecchia fede del calcio che fu.
  20. Dario il grande

    Primo bilancio sul mercato estivo

    Impossibile trarre indicazioni precise e concrete da questo inizio campionato, dal momento che per varie ragioni gli elementi considerati tasselli di primaria importanza sono venuti a mancare, quindi la squadra non ha mai avuto il modo di presentare un suo aspetto definitivo e completo specie dei non pochi nuovi arrivati. Auspico che la situazione cambi già con il prossimo mese e probabilmente per Natale avremo modo di valutare una situazione definitiva ed esprimere i nostri giudizi.
  21. Dario il grande

    Problema modulo?

    L'albero di Natale sulla carta è un bel modulo (4-3-2-1), di solito adottato da squadre le quali dispongono di materiale di elevata qualità, tuttavia per renderlo efficace innanzi tutto diventa fondamentale disporre di due terzini bravi a compiere le due fasi (difesa e supporto offensivo), da noi per il momento potrebbe farlo il solo Cambiaso, mentre sul settore destro non disponiamo di nessuno; poi i due trequartisti devono essere molto abili a svariare a inserirsi in attacco da autentiche punte e specie a svariare lungo le fasce esterne, Koopmeiners e Yldiz possiedono le doti necessarie, poi però bisogna vedere se sono capaci a porle in atto. Forse allo stato attuale sarebbe più interessante provare un sistema simile, ma con la difesa disposta a tre elementi, quindi potrebbe formarsi un 3-4-2-1 o forse 3-4-1-2 (Vlahovic non può continuare a giocare solo contro tutti); chiaramente sono tutte delle ipotesi, specie per il fatto che fondamentale diventa l'atteggiamento mentale e la ferma volontà di giocare un calcio dinamico a ranghi sempre compatti e a prescindere se in campionato o in Champions; per il momento non lo ho ancora notato questo atteggiamento, ma se vogliamo cambiare registro, auspico succeda molto presto.
  22. Dario il grande

    Problema modulo?

    Un modulo vale l'altro poi dipende da come viene interpretato e da quale è il pensiero tattico; semmai il problema più evidente da risolvere è l'atteggiamento mentale e questo lavoro spetta al tecnico.
  23. Dice giusto Perin a patto però che la lezione venga capita e vi si pongano i necessari rimedi, specie mentali; a calcio si gioca per fare gol nella porta avversaria e non a tenere palla in modo da non prenderne (storia già vista negli anni precedenti), cosa nei limiti fattibile nel mediocre campionato Italiano (a mio avviso totalmente sbagliata), ma decisamente no in campo internazionale. Le assenze di giocatori importanti possono essere una attenuante, ma non una scusa a coprire un atteggiamento mentale e tattico errato.
  24. Siamo e rimaniamo un cantiere aperto, pertanto nel corso della stagione ci saranno spesso delle situazioni alterne, alcune positive, altre decisamente meno; tra l'altro per vari motivi non si è ancora trovata la necessaria base d'equilibrio (alcuni giocatori non si sono ancora dovutamente amalgamati, altri infortunati e/o fuori condizione). Ieri ci siamo trovati difronte una compagine, lo Stoccarda, bene organizzata e ben preparata pure sul piano fisico, rapidi e specie dinamici e compatti, ossia ciò che avremmo dovuto essere noi, mentre invece ancora non lo siamo e questo è l'unico appunto che mi permetto di fare all'attuale guida tecnica. Il dinamismo e l'azione compatta quanto continua di una squadra nel calcio d'oggi è un fattore essenziale, lo ho ribadito decine di volte e lo ripeterò all'infinito; non prendere gol è importante, ma è ancora più importante provare a farli, concetto alquanto logico e semplice, quindi da proporre quale priorità mentale della squadra.
  25. Dario il grande

    La prestazione di Douglas Luiz

    Decisamente in crescita rispetto alle apparizioni precedenti, si sta amalgamando alla squadra e al campionato Italiano ove le interpretazioni arbitrali sono del tutto diverse rispetto a quello Inglese (purtroppo); comunque il giocatore caratterialmente e tecnicamente c'è, la qualità e la personalità sono ben presenti, diventerà una colonna portante.
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