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Dario il grande

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  1. Se il tecnico impone di stare dietro, quasi in linea con la difesa e di mantenere quella posizione quale punto di riferimento, di occasioni per sganciarsi spesso a supporto dell'attacco in pratica non ce ne saranno quasi mai, quindi si va a perdere pure l'abitudine ad inserirsi e trovare il varco favorevole per provare a concludere; rimane il fatto che Locatelli di ruolo è un mediano solido con buoni fondamentali da gregario, non è un agile mezzala e tanto meno un vero regista.
  2. Locatelli è un valido gregario di centrocampo, un mediano capace in interdizione ed impostazione, ma anche con buoni spunti offensivi, visto che possiede un buon calcio forte e preciso. Il problema di Locatelli si individua nel fatto che viene collocato in un ruolo non suo, ossia adattato a fare ciò che per natura non è portato a fare, quindi non sa fare: il regista e per giunta arretrato (concetto piuttosto antico). Locatelli, semmai può ben agire a supporto di un vero regista e appena possibile provare a sganciarsi a provare l'incursione a sorprese in fase offensiva. La dote naturale per la regia la possiede Fagioli, piedi buoni, ottimo palleggio, attitudine a mantenere le geometrie, visione di gioco più avanzata; tutti ingredienti da regista moderno, sempre in movimento e non sicuramente statico davanti la difesa, ruolo per il quale potrebbe essere più adatto Rovella.
  3. Sono tutti ragazzi che evidenziano qualità naturali per giocare a calcio, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale (altrimenti non giochi nella Juve), vanno coltivati pazientemente e la stagione prossima è l'occasione giusta. Del resto in una rosa composta da 24/25 elementi lo spazio c'è pure per loro, inizialmente da riserve ma con la ferma ambizione di diventare titolari; poi se ci guardiamo attorno, di giovani di prospettiva ce ne sono pochi e chi li ha se li tiene, oppure li cede ma a caro prezzo per quelle che al momento rimangono comunque delle incognite.
  4. La ricostruzione di una squadra inizia da un nuovo e capace Direttore Sportivo e da un Tecnico allenatore, di concetto innovativo e ambizioso. Queste sono le figure basilari per decidere i componenti dell'intera rosa cui disporre e pianificare acquisti e cessioni in relazione a quale sarà l'assetto definitivo della squadra. Il banale ragionamento tipo arrangiati con quello che c'è non esiste ad alti livelli, o meglio una rosa da grande squadra già dispone di elementi di qualità medio alta, poi su cosa manca oppure è superfluo, questo lo decide il tecnico; poi le trattative sono compito del direttore sportivo e del portafoglio posto dalla società. Allestire una squadra giovane è cosa giusta, specie in questo frangente, poi ovviamente qualche anziano a fungere da chioccia è sempre necessario mantenere.
  5. Li tengo tutti e tre a fare parte della rosa di prima squadra.
  6. Dario il grande

    Quale allenatore preferireste per la prossima stagione?

    Tudor mi piace, così pure De Zerbi. Tuttavia ritengo credibile la volontà della società a far tornare Conte, uno che piaccia o meno, le sue squadre le fa correre e con il necessario piglio agonistico. (personalmente rimango contrario alle minestre riscaldate, quindi sarei più contento se dovesse arrivare uno dei primi due citati)
  7. Meglio che niente, va bene pure la Coppa Conference, specie se si possiede una rosa ampia e pure le seconde linee bisogna avere il modo di impiegarle ogni tanto in partite vere.
  8. Al momento disponiamo di tre punte centrali e una sola punta esterna, peraltro dirottata dall'attuale "tecnico" a fare una via di mezzo tra il centrocampista esterno ed il terzino. Delle tre punte centrali, mi tengo le due di età più giovane e rinuncio a quella più anziana e magari vado a reperire una ulteriore punta esterna; prima però è necessario cambiare il "tecnico".
  9. Ma questa soluzione di comodo riguarda solamente la mafia FIGC oppure vale pure per la mafia UEFA, del celebre duo Gravina-Ceferin
  10. Terrei Kean, piuttosto cederei il più anziano Milik. Chiesa deve giocare da punta esterna a sinistra, ove può partire in velocità, stringere al centro e liberare il piede destro al tiro in porta (altri ruoli non è portato a fare). Lungo la fascia destra serve un centrocampista di fascia veloce e rapido a cercare il cross dal fondo. La prossima Juve non abbisogna di grandi cambiamenti, semplicemente deve essere guidata con un concetto calcistico adeguato al tempo attuale.
  11. Il calcio è una scienza semplice, elementare e si basa sulla sinergia di squadra. L'obbiettivo è proporre gioco per trovare la via del gol, ossia la finalità del gioco; poi siccome della partita sono parte necessaria pure gli avversari i quali ragionano negli stessi termini, quindi bisogna sapersi difendere da essi. Ma se il calcio viene interpretato esclusivamente quale concetto di copertura ossia di difesa, e l'iniziativa offensiva viene lasciata a fattori individuali, la giocata geniale di qualche singolo oppure alla casualità; difficilmente si riuscirà a comporre un meccanismo impositivo e vincente, certo la qualità superiore di qualche singolo talvolta può risolvere a favore, ma se questa qualità non viene ben supportata dall'azione sinergica di tutta la squadra, spesso va a perdersi e diventa inutile. La sinergia positiva di una squadra va costruita dal tecnico chiamato a guidarla, altrimenti non servirebbe averne uno in panchina; nel calcio il fai da te non esiste, così come non esiste in nessun altro sport di squadra.
  12. Indubbiamente la società ha le sue colpe sia amministrative quanto tecniche, dopo Cardiff si è assistito ad una progressiva tragicommedia, costituita da scelte prive di semplice logica, banalità decisionali e sperperi di denaro, sino ad un masochistico perseverare nel non voler vedere ne capire la facile evidentissima realtà, ossia: una dirigenza composta da incompetenti, la presunzione dei vertici per poi arrivare all'oblio dei ricordi del bel tempo che fu, quindi invece che guardare in avanti e trovare le necessarie soluzioni pianificando un nuovo percorso innovativo, si è preferito ritornare indietro ritenendo che la risoluzione dei problemi si compia richiamando l'uomo del passato, rimasto legato a concetti calcistici del tutto inadeguati per costruire una squadra al passo con il tempo attuale. Due stagioni buttate al vento e quel che è peggio, in questi due anni non si è costruito niente, anzi si è arrivati a sminuire il valore del patrimonio sociale (i giocatori), a navigare a vista suscitando ilarità e scherno. Infine frustrazione e pochezza, fischiare uno o più giocatori è l'atto finale dell'ammaina bandiera, dal momento che semmai da fischiare erano altri, decisamente incapaci di gestirli.
  13. Tassativo prendere un tecnico al passo con i concetti basilari del calcio attuale, i nomi degli ipotetici papabili non mi interessano; ma per l'attuale allenatore il tempo è scaduto, anzi lo era già dopo Cardiff.
  14. Dario il grande

    Bremer e Gatti

    Bremer e Gatti vanno confermati senza discussioni. Semmai servirebbe un ulteriore centrale di piede mancino, specie se si intende mantenere la difesa disposta a tre (soluzione apprezzabile specie quando non si possiedono veri terzini di ampie garanzie); un profilo interessante potrebbe essere lo spagnolo Pao Torres.
  15. Un direttore sportivo di elevate capacità deve assolutamente arrivare e se possibile, per avviare un futuro migliore e adeguato ai tempi, alla squadra è altrettanto necessaria una svolta quale guida tecnica. Kulusevski ce lo riprendiamo, visto che qualcuno tra i più anziani partirà e dal momento che ci sono pochi soldi per mirati acquisti di maggiori garanzie, giusto riproporre lo Svedese, tra l'altro pure lui ancora giovane, quindi in grado di migliorare.
  16. Concordo, tuttavia va detto che in campionato, dal momento che si tratta di un percorso di regolarità, i primi quattro posti sono quasi sempre abbordabili per una società di alto rango quale è la Juve; mentre nei tornei internazionali (ove in pratica sono tutti scontri diretti), per emergere è necessario giocare e possibilmente imporre la propria filosofia di gioco, cosa che noi non sappiamo fare purtroppo per scelta tattica appartenente ad altri tempi.
  17. Così come ogni cosa anche le persone hanno un inizio e una fine, questo vale pure per gli allenatori di calcio. Il ciclo di Allegri si è concluso con la notte di Cardiff, tra l'altro da allora è notevolmente cambiato il modo di giocare a calcio, ci sono state evidenti innovazioni dal punto di vista tecnico tattico e atletico/agonistico, mentre in Italia si è rimasti indietro, salvo qualche squadra che seppure in condizioni economiche inferiori rispetto alle solite grandi, perlomeno ha provato a cambiare ed aggiornarsi e in parte vi è riuscita. La differenza di una squadra la fanno i giocatori e questa emerge quando gli attori sono di qualità, ma questa non basta quando viene a mancare la capacità di variare l'assetto tattico e le sue inevitabili varianti; il calcio d'oggi specie in campo internazionale, si basa sul dinamismo assoluto e la compattezza da parte di tutta la compagine, la quale deve essere in grado di esprimere gioco a tutto campo e per tutto l'arco di una partita: ora tutti a difendere ora tutti compatti ad attaccare e noi Juve, tutto questo non lo sappiamo ancora fare per mancanza di adeguamento e questo adeguamento innovativo deve partire dal tecnico chiamato a guidare la squadra e da nessun altro; i giocatori sono professionisti e in quanto tali devono seguire ed adattarsi al volere dell'allenatore, quindi si esprimono nel modo voluto da esso. Noi giochiamo un calcio appartenente al passato e i risultati negativi vengono posti in chiara evidenza ogni qualvolta poniamo i piedi fuori dai confini nazionali.
  18. Il riscatto di Milik dipende da quale sarà la fisionomia di gioco della Juve per la prossima stagione e se Allegri rimane o meno; poi se riterranno siano sufficienti due punte centrali, il Polacco non verrà preso.
  19. Mai sentito che un allenatore ponga il veto sulle decisioni della società, indipendentemente che si tratti dell'eventuale DS o di chi altro.
  20. Le punte vanno servite proponendo gioco in maniera il più costante possibile, ossia devono essere servite a dovere più volte nell'arco di una partita e non come avviene oramai cronicamente da un paio di stagioni, ove vengono servite con il contagocce, spesso pure in malo modo. Questo, vale per Kean, per Milik, per Vlahovic e per chiunque altro attaccante. La Juve attuale è una squadra improntata sulla copertura e la priorità è la difesa, tattica antica tipica del calcio Italiano d'altri tempi, la quale però potrebbe ancora rivelarsi redditizia se l'indirizzo basilare della manovra sarebbe quello delle rapide ripartenze o fulminei contropiede, ma se persiste l'ottusa volontà di schierare una sola punta, per giunta isolata in avanti, senza alcun supporto, senza nemmeno pensare di schierare una punta esterna veloce e persiste pure l'ordine tassativo di tenere palla a centrocampo e manovrare per vie orizzontali piuttosto che cercare l'immediata verticalizzazione quando se ne presenta l'occasione; il modo di esprimersi di questa squadra diventa illogico e poco indicato specie se si vogliono raggiungere certi importanti obbiettivi in campo internazionale. Per quanto mi riguarda Kean deve rimanere per ovvie molteplici ragioni e Vlahovic deve rimanere, quindi si rinunci a Milik, il quale è pure il più "vecchio" dei tre; ma sopra tutto si reperisca un tecnico di concetto moderno.
  21. Di certo se la situazione rimarrà tale e quale e non ci saranno drastici cambiamenti, la stagione prossima il mio abbonamento Tv se lo scordano; qualche partita me la vedrò comunque allo stadio (poi dipende da come giocherà la squadra), le altre al bar, altrimenti le sentirò alla radio.
  22. E se non cambia drasticamente qualcosa a livello di guida tecnica, ne verranno persi numerosi altri.
  23. Teniamo conto che Milik va verso la soglia dei 30 anni di età ed ha patito parecchi malanni fisici, quindi forse meglio rinunciare al suo riscatto.
  24. Probabilmente si sono scordati di garantire poltrona e ruolo ai due noti mafiosi di vertice federale ed europeo, mentre altre società molto importanti lo hanno già fatto, pertanto non sono perseguitate e rimangono in tranquilla attesa che la superlega venga attivata.
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