Dario il grande

Difatti ha svolto un ottima stagione, specie in campo internazionale ora speriamo di ottenere almeno il secondo posto in campionato, in modo che poi venga confermato a prescindere. A proposito come stiamo con la Coppa Disciplina.

Certo i dettagli fanno la differenza, succede da sempre pure con il calcio e il primo quanto fondamentale dettaglio è quello di giocare a calcio con una propria autentica identità positiva. Questo significa sapere impostare la squadra, già prima di iniziare la stagione agonistica, avere le idee chiare su come dovrà giocare e pianificare ogni dettaglio tecnico in relazione a quali dovranno essere i componenti dell'intera rosa di prima squadra necessari per la tipologia di gioco che si intende svolgere. Una squadra può agire rimanendo prevalentemente coperta (tipico concetto di calcio all'Italiana), a quel punto però dovrà disporre di alcuni contropiedisti di garantita qualità, necessari a colpire ad ogni possibile ripartenza. Al contrario, una squadra deve saper agire attraverso una costante manovra offensiva, quindi qualità nel palleggio rapido e giocatori da metà campo in su tutti abili ad inserirsi e provare ad andare in gol; per farlo occorre costruire una mentalità basata sul dinamismo espresso da tutto il collettivo. Ecco, la Juve attuale non sa fare a dovere nessuna delle due cose, siamo ne carne ne pesce, e tutto si risolve banalmente nel dettaglio, il quale può essere un gol fatto più per caso piuttosto che per una azione mirata e costante; oppure un banale dettaglio difensivo al negativo, ossia un gol preso per un errore imprevisto. Ottima teoria per giocare a scacchi, ma il calcio non è il gioco degli scacchi, è un gioco di sinergia tra più soggetti da collocare in campo in base alle loro caratteristiche tecniche e fisiche, la cui finalità è fare gol e possibilmente non prenderne.

Szczesny 7 (il migliore in campo) Gatti 6,5 (grinta e determinazione) Bremer 6,5 (buona partita) Danilo 6,5 (ottimo nelle chiusure e prova pure qualche valida impostazione) Cuadrado 5 (ogni qualvolta ha la palla, si teme combini qualche guaio, confusionario e nervoso. Giunto al capolinea, ciao Juan e grazie) Fagioli n.g. (sino a che è stato in campo era da 7; in mezzo al campo l'unico con le idee chiare e piedi degni da centrocampista di qualità ) Locatelli 5 (mediano interditore, posto da regista arretrato, ossia in un ruolo che non gli compete e quindi visibilmente non sa svolgere) Rabiot 6,5 (corre per due, prova ad attaccare, alla distanza cala e si perde, anche per il fatto che questa squadra non sa dialogare palleggiando) Illing Jr. 6 (lui è un centrocampista di fascia, poi in realtà viene schierato da terzino, cosa che non sa fare bene; comunque qualcosa di positivo c'è) Di Maria 5 (Insufficiente. Giocatori del genere tornano utili in un complesso di palleggiatori di qualità, quì non ne abbiamo; quindi non serve) Kean 6 (grande impegno, prende pure il palo; il fatto di giocare da solo in avanti contro tutti vale pure per lui, ma questa non è colpa sua) Paredes 6 (Forse andava schierato dall'inizio, piaccia o meno, il regista davanti la difesa lo ha sempre fatto; ma si preferisce adattare altri) Chiesa 5 (il suo ruolo è punta esterna da attacco a tre, meglio a sinistra, altrimenti fa solo confusione e manco sa dove e come collocarsi) Vlahovic 6,5 (un bel gol e tanto impegno, poi ritorna nel limbo cui è costretta sempre e comunque l'unica punta che viene schierata) Kostic 5 (appare stanco, pertanto dovrebbe rifiatare almeno per qualche turno) Miretti 5 (ancora troppo giovane e inesperto per questo tipo di incontri, la stoffa comunque c'è, e a 19 anni di età, bisogna saper pazientare) Milik s.v. all. Allegri (una squadra impostata unicamente per coprire, deve comunque saper agire di ripartenza, non lo sappiamo fare, pertanto ne bravi catenacciari ne validi contropiedisti, ossia ne carne, ne pesce, quindi senza una precisa identità di gioco. La responsabilità è del magazziniere)

Vanno riportati alla Juve, Rovella, Kulusevski, Ake, Cambiaso.

Li terrei tutti in modo di avere a disposizione varie alternative e per giunta giovani di età, una grande squadra deve disporre di un notevole telaio, sul quale posizionare gli eventuali titolari e le loro degne riserve. La Juve non necessità di grandi cambiamenti forse un paio di giocatori di maggiore garanzia a sostituire qualcuno tra quelli in uscita; poi il tutto dipenderà dalle intenzioni, ossia se mantenere l'attuale struttura tecnica, oppure cambiare drasticamente percorso e modernizzare la squadra iniziando da una nuova identità di gioco.

Perin s.v. Gatti 6 Bremer 6,5 Danilo 6 Cuadrado 6 Fagioli 7 (il migliore in campo assieme a Paredes) Paredes 7 (vedi sopra) Rabiot 6 Chiesa 6 Pgba s.v. Vlahovic 6 Milik 6 Iling Junior 6 Di Maria 6,5 Barbieri s.v. all. Allegri s.v.

La finalità del gioco del calcio è il gol, la gioia che provoca in chi lo mette a segno, a tutta la squadra e ovviamente ai tifosi. Il non esultare perchè nel passato si era fatto parte della squadra avversaria è solamente un gesto altamente ipocrita e nemmeno sportivo, a mio avviso pure irrispettoso sia verso gli ex tifosi, sia verso quelli attuali, verso i propri nuovi compagni e la società che stipendia il proprio dipendente. Sarebbe ora di dare un taglio a questa pagliacciata.

La squadra corre male e disunita, quando prova ad attaccare poi si fila dal momento che non rimanendo sempre compatta non vengono rispettate le misure tra i reparti e così si creano degli spazi vuoti di facile quanto utile inserimento da parte degli avversari, specie se abili nel palleggio e fautori di un sistema di gioco dinamico (cosa piuttosto comune per gran parte delle squadre impegnate nei tornei Europei). Se poi il nostro modo di pressare è limitato e non continuativo, succede che per ampi tratti della partita si va a subire l'iniziativa degli avversari. Purtroppo si persevera a giocare un calcio non più a passo con i tempi e pure lo si nota, viste le evidenti difficoltà che troviamo per esprimerci.

Szczesny 7 (molto attento e bravo in almeno un paio di circostanze) Danilo 6 (partita onesta) Bonucci 6,5 (esperienza e qualche valida impostazione) A. Sandro 5 (giocatore finito, non più in grado di fare parte di una squadra di alto livello) Cuadrado 6,5 (almeno prova a proporre qualcosa e si impegna combattendo lungo il suo settore) Miretti 5,5 (svolge un buon lavoro tattico, ma sbaglia più volte le misure nei passaggi; quando ha l'occasione per tirare in porta, non lo fa) Locatelli 5,5 (forzato a fare il regista e non lo sa fare, è un mediano gregario utile in interdizione) Rabiot 6 (ci mette il fisico e la corsa, ma pure lui è un mediano gregario e in quanto tale non possiede qualità nel costruire gioco) Kostic 5 (parte bene, ma dopo mezz'ora è già visibilmente stanco e impreciso e vengono a mancare i suoi cross da sinistra) Di Maria 5,5 (unico giocatore di classe di cui disponiamo, ma circondato da gente la quale parla un dialetto diverso, alla fine si perde pure lui) Vlahovic 6 (combatte con impegno, riceve una sola possibile palla gol, del resto non proprio facile da tradurre in rete e la spreca) Chiesa 5,5 (il suo ruolo è punta esterna meglio se sul settore sinistro, ma viene impiegato in maniera del tutto diversa e così si perde) Illing Junior 7 (il migliore per impegno e per qualità, commette qualche errore per ingenuità ma pur essendo un 2003, gioca con notevole piglio) Gatti 6,5 (decisamente meglio di un A. Sandro, emana volontà e segna il gol del pareggio, salvando almeno in parte la baracca) Milik 6 (caparbio, ma fare l'unica punta in una squadra che non sa innescare le azioni offensive, è un compito proibitivo per chiunque) Pogba 6 (qualche segno di ripresa lo sta evidenziando, ma si nota bene che è ancora distante da una forma fisica accettabile) all. Allegri 5 (sempre lo stesso copione, sul quale trovo inutile ritornare; almeno ha la fortuna di trovare spesso chi gli salva la faccia e non solo quella)

La nostra unica speranza rimane che la fortuna si ponga decisamente dalla nostra parte.

Auspico che la Juve vinca la coppa e mantenga il secondo posto in campionato e questo offra il modo ad Allegri di uscire di scena in bellezza. Vincente o meno , la Juve deve essere comunque rinnovata e trovare nel minor tempo possibile quell'identità necessaria a ritornare altamente competitiva e non solo in Italia. Per iniziare a fare questo ci vogliono dei volti nuovi, iniziando dal tecnico alla guida, seguito a ruota da una dirigenza all'altezza del nuovo percorso da intraprendere e la conseguente necessaria pianificazione; questo non è fattibile guardando al passato e perdendo di scena il presente e l'imminente futuro.

Il ruolo di regista consiste nel fungere quale punto di riferimento per la manovra di impostazione del gioco, poi questo dipende da quale fisionomia si intende dare alla squadra e se su indicazione dell'allenatore, questa deve manovrare attraverso un fitto palleggio corto, oppure con un palleggio comprendente triangolazioni più ampie e rapide sempre orientate a verticalizzare. Il ruolo del regista unico e basso, in un certo qual modo si ricollega al calcio del passato, mentre il concetto più moderno ed attuale, prevede più giocatori in grado di fungere da registi, dal momento che la manovra espressa dal collettivo è sempre basata sul dinamismo e l'azione compatta che ne consegue. Rovella credo sia in grado di esprimersi al meglio in entrambi i modi, poi ovviamente dipende dal modo in cui la squadra intende esprimersi e dalla qualità dei supporti.

Il modo di giocare dipende strettamente dal concetto calcistico di chi ne è alla guida, quindi dalla fisionomia tecnica tattica e sopra tutto mentale che riesce a trasmettere alla squadra. Se un allenatore è concettualmente un difensivista convinto, poi la squadra si esprimerà in quel modo, se invece il suo concetto si fonda prevalentemente sul calcio offensivo, la squadra poi seguirà quella linea. Poi esiste, il concetto calcistico più attuale, basato sul dinamismo e l'azione compatta espressa dal collettivo, ossia la capacità di giocare a tutto campo, tutti a coprire, tutti a costruire ed attaccare; ma questo non è proprio il caso della Juve attuale. Infine la qualità dei singoli, questa diventa determinante quando viene ben utilizzata e pure questo dipende dal pensiero calcistico di chi guida la squadra e da come intende strutturarla, ossia se fondamentalmente basata sulla fisicità a discapito della tecnica oppure viceversa; se in una squadra prevale la fisicità, difficilmente sarà in grado di esibire una manovra agile e rapida nel palleggio, tuttavia avrà una maggiore predisposizione a limitare il gioco degli avversari. La qualità va comunque individuata in fase di pianificazione dell'organico che poi anfrà a costituire la rosa di prima squadra e questo dipende da due fattori strettamente collegati tra loro, ossia: come già detto, la filosofia calcistica del tecnico responsabile della squadra, cui va aggiunta, quale indispensabile sinergia operativa, la capacità di un direttore sportivo di elevato livello. Fatto tutto questo e una volta ben amalgamato l'intero meccanismo, questi poi inizierà ad esprimersi a memoria. Purtroppo da un paio di stagioni a sta parte, noi ne siamo ancora piuttosto distanti; peccato per il tempo perso e per i soldi spesi malamente.

A dire il vero con i due allenatori precedenti a quello attuale, seppure a tratti, la Juve era stata pure lievemente spettacolare e riuscì pure a vincere qualcosina.

Chiesa è una vera punta esterna, collocabile sia a sinistra sia a destra, altre mansioni non deve averle, dal momento che non sono pertinenti alle sue caratteristiche, comprese quelle mentali. Se la Juve attuale non considera l'utilizzo contemporaneo di due vere punte, una centrale e una esterna, allora Chiesa non serve per nessun altro scopo, quindi andrebbe posto nella lista dei papabili cedibili; pertanto o lui o Allegri; la società decida cosa intende fare.

Sono tutti giocatori ancora molto giovani, di più che valide prospettive e con margini di miglioramento tecnico tattico molto ampi, poi dipende da quali sono le strategie immediate e future della società, ossia se intende pazientare dando la massima fiducia ai giovani e con essi aprire un nuovo ciclo vincente, oppure se l'obbiettivo è quello di insistere con i giocatori attuali, specie i più anziani, nella speranza di provare a vincere subito. A mio modo di vedere abbiamo già sprecato due stagioni, tra tempo perso a non costruire nulla e soldi abbondantemente gettati al vento.

Mi riesce difficile inquadrare quale potrebbe essere il profilo giusto a fungere da regista nella Juve. Dicono che Paredes non va bene, Locatelli sia un adattato, Pogba rimane una incognita, Fagioli non dispone dell'esperienza necessaria, poi quello è troppo altro, l'altro troppo basso, uno troppo robusto, oppure troppo magro e così via. A prescindere che fortunatamente il calcio non esige una ben precisa confermazione fisica, nel corso della storia ci sono stati campioni o semplici giocatori, sia brevilinei, che longilinei, di notevole stazza e non; rimane importante disporre dei necessari fondamentali di base e saper giocare a calcio in maniera intelligente. Rovella sembra evidenziare ottime doti per quel ruolo, poi ovviamente molto dipende dal modo di giocare che viene dato alla squadra, specie se la sua fisionomia prevede di esprimere un concetto tecnico tattico moderno, oppure di rimanere legati a quello del passato. Oggi, specie nelle squadre straniere di rango elevato, il ruolo di regista non viene sempre dato ad un singolo giocatore, ma a più elementi in grado di farlo; in un reparto di centrocampo, specie se di grande qualità, tutti sanno fungere da registi, la specializzazione dell'unico elemento in grado di proporre gioco sta in pratica scomparendo e questo ben si evidenzia in quelle compagini che fanno del dinamismo e della conseguente compattezza del collettivo, il fulcro del loro sistema di gioco. A mio avviso i giocatori per farlo noi li abbiamo, Rovella compreso, poi ovviamente il tutto dipende da come si intende far giocare la squadra.

Il nostro attuale centrocampo soffrirà sempre e comunque contro chiunque e non per mancanza di qualità, ma a causa del concetto tattico in atto oramai dalle due ultime stagioni; ossia coprire raccolti nella propria metà campo, poi tenere palla avanzando lentamente per vie orizzontali, senza mai dialogare rapidamente a cercare la profondità, del resto quando si insiste a giocare con una sola punta, per giunta sempre isolata in avanti, cercare la verticalità è arduo se non impossibile.

Non credo che l'accusa faccia capo sulle plusvalenze, ma sul fattore bilancio, ed è lì che la battaglia giuridica avrà luogo. Rimane da comprendere su quale riferimento, anche se mi sembra di avere capito che i bilanci presentati dalle SPA, tecnicamente sono diversi da quelli delle comuni società; quindi pure le prassi sono differenti.

Rovella lo sto seguendo già da qualche stagione e lo considero in possesso di tutti i requisiti tecnici e tattici necessari a fungere da regista, specie in posizione arretrata. Vede rapidamente lo sviluppo della manovra, possiede un buon piede il quale lo rende abile nel palleggio, ma pure nel cercare il passaggio lungo in profondità, la sua carica agonistica è notevole, ma sopra tutto è molto mobile e dinamico; mi riesce difficile il comprendere per quale motivo non sia rimasto alla Juve già con la stagione in corso, ora mi auspico che venga ripreso e posto in cabina di regia.

Nel calcio e nello sport in genere non esiste alcun dovere a vincere, semmai diventa dovere il massimo impegno per provare a farlo. Serenità, consapevolezza e determinazione, questi sono gli ingredienti necessari; la nostra qualità medio alta è presente, poi diventa fondamentale saperla utilizzare al meglio, specie in ambito Europeo; ma questo è un altro discorso. Forza Juve!!!

Gasperini sta bene dove sta e ci rimanga, alla Juve non servono allenatori esaltati, ma gente capace ad essere sicuramente tecnicamente e tatticamente innovativa, però nel contempo capace di comprendere che il guidare una società di alto rango non è come guidare una provinciale seppure di buon livello; i fattori di base sono del tutto diversi, di conseguenza lo sono pure le ambizioni ed il modo di lavorare.

Perchè oramai gli arbitri sono malati di protagonismo e allungare i tempi di recupero è diventata una moda, posta in voga dall'ultimo assurdo campionato del mondo. Inoltre oramai è assodato che provare a penalizzare in qualsiasi maniera la Juve, sia diventato il modo più utile per garantirsi le grazie della nostra infausta federazione.

Il calcio che si gioca nelle competizioni Europee, è del tutto diverso dal calcio che si gioca in campionato. In pratica sono tutti scontri diretti e non il rispetto di una tabella di regolarità. Che sia la Champions o l'Europa League o che altro, in queste competizioni diventa fondamentale sapere esprimere un calcio propositivo e dinamico e non certo di attesa e costante copertura, possibilmente mantenendo ritmi di gioco elevati; altrimenti si rischia di subire contro chiunque; pertanto diventa una questione non solo di atteggiamento mentale, ma pure di qualità tecnica, di versatilità tattica e forse anche di una controllata spregiudicatezza.

Szczesny 7 (un paio di parate decisive) Danilo 7 (ottima prestazione) Rugani 7,5 (oggi il migliore in campo, Zapata non pervenuto) A. Sandro 6 (partita sufficiente, tra qualche buona azione e qualche immancabile svarione) Cuadrado 6,5 (giornata positiva, corre e si impegna) Fagioli 6 (esegue con cura gli ordini di scuderia) Locatelli 6 (valido in interdizione, meno in impostazione) Rabiot 6,5 (lotta con impegno e prova a costruire l'azione offensiva) Illing Junior 7 (una bella conferma, mi chiedo per quale motivo non viene impiegato più spesso) Di Maria 6 (è un giocatore di classe superiore, ma poco adatto a rincorrere gli avversari e il gioco della Juve è questo) Milik 6 (corre parecchio, ma giocare spalle alla porta isolato in avanti è difficile per chiunque) Pogba 6,5 (qualcosa di positivo si è intravisto, speriamo recuperi la condizione almeno per le restanti partite di fine stagione) Vlahovic 7 (riappare la grinta e la voglia a fare bene, poi se viene ben supportato il gol lo trova, ma questa è una fondamentale del gioco proposto) Kostic s.v. Chiesa s.v. all. Allegri 6 (oggi gli è andata bene, la prossima chissà, questa è la sua filosofia calcistica, altre non ne conosce; speriamo che la fortuna lo assista ancora)