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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Mandare via chi ha già dato e oramai è giunto al capolinea o comunque non è più utile alla Juve, ma pesa sui conti. Degli anziani andrebbero tenuti solamente Danilo, Di Maria e Perin quale portiere titolare; per il resto la squadra andrebbe confermata, magari dando accesso a qualche altro giovane di buona prospettiva. L'unica spesa in ingresso potrebbe essere proprio Frattesi, dal momento che ci serve un centrocampista incursore; rimane fondamentale reperire un tecnico di concetto calcistico innovativo, quindi capace di plasmare una nuova squadra partendo dal suo telaio.
  2. Dario il grande

    È davvero una questione estetica?

    Bel gioco non è sinonimo di buon gioco. Una squadra specie se di alto rango, deve saper esprimere sempre un buon gioco, con una sua precisa identità di manovra e possibilmente saperlo imporre agli avversari; se poi pure bello a vedersi tanto meglio, ma non fondamentale; necessario è giocare un buon calcio, adeguato al tempo attuale.
  3. Tutto dipende da chi guiderà la squadra, dovesse rimanere Allegri, il nostro "gioco" inevitabilmente rimarrà tale, mentre se dovesse arrivare un nuovo tecnico di concetto calcistico a passo con i tempi, pure le scelte dei giocatori dovrebbero essere ben ponderate e strettamente riferite al nuovo modo di giocare. Ovviamente quei giocatori che hanno fatto il loro tempo alla Juve andrebbero ceduti, anche per avere il modo di snellire il monte ingaggi; i giovani che attualmente gravitano in prima squadra andrebbero tenuti, tutti indistintamente da chi è stato più volte titolare e chi meno, mentre alcuni meno giovani ben disposti a fungere da chioccia andrebbero confermati. In linea di massima credo che la squadra rimarrebbe la stessa, salvo qualche necessaria cessione utile a fare cassa. Lo ripeto: il tutto dipenderà dalla decisione sull'allenatore.
  4. Da come parla e ripete sempre le stesse frasi bilanciate ma prive di reale contenuto, potrebbe mirare seriamente ad un futuro da politico; da allenatore di calcio il suo ciclo si era concluso a Cardiff ora a fine di questa nefasta stagione, auspico che la società capisca finalmente che la priorità è cambiare percorso tecnico e costruire una squadra adeguata al calcio attuale. Si riuscisse a vincere la EL (la speranza è l'ultima a morire), Allegri avrebbe modo di uscire di scena da vincente, ma questa poi non dovrebbe essere la scusa per tenerlo ancora alla guida della squadra.
  5. Io tifo Juve da quando ero un ragazzino e i miei primi eroi in maglia Bianconera erano: Boniperti, Charles, Sivori. Oggi tifo sempre e comunque Juve e non per chi la allena, quando mi reco allo stadio, sostengo la squadra e i giocatori in campo, pure quando non fanno bene. L'allenatore o meglio il tecnico ha il dovere di dare alla squadra una concreta fisionomia di gioco, specie se alla guida di una squadra di alto rango quale è la Juve; poi rimane che il calcio sia un gioco a volte si vince altre no, a volte va bene altre no, fondamentale che la squadra provi sempre a imporre la propria identità sia tecnica che caratteriale ed esca comunque sempre a testa alta da qualsiasi confronto, che sia contro squadre di rango o meno.
  6. Il termine allenatori gestori credo sia stato coniato in Italia dai vari ciarlatani della stampa e sia in voga solamente da noi. Un allenatore deve essere fondamentalmente un tecnico in grado di conoscere le caratteristiche tecniche, fisiche e caratteriali di ogni giocatore a sua disposizione e in base a queste conoscenze deve saper creare l'amalgama del collettivo e dare ad esso una impronta costruttiva del gioco, quindi una identità caratteriale e psicologica positiva. Quando sento dire a questo o quello mancano gli stimoli, mi girano fortemente le scatole, gli stimoli li garantiscono i contratti e i lauti stipendi e nient'altro, sono tutti professionisti di elevato livello, scusabili quando non in piena forma causa malanni fisici o post infortuni di una certa rilevanza, ma non di certo per mancanza di stimoli. Ovvio che una squadra specie se di rango gioca in maniera adeguata, poi raggiunge degli automatismi positivi, ma la costruzione di questi automatismi dipende esclusivamente dal tecnico che ne è alla guida, dalle sue idee tecnico tattiche e dalla sua impronta caratteriale che poi la squadra deve assorbire e tradurre in concretezza di gioco e di risultati; quindi non c'è nulla di che gestire, semmai di capire e risolvere certe problematiche strettamente inerenti al modo di esprimersi del collettivo.
  7. Da come parla e ripete sempre le stesse frasi bilanciate ma prive di reale contenuto, potrebbe mirare seriamente ad un futuro da politico; da allenatore di calcio il suo ciclo si era concluso a Cardiff ora a fine di questa nefasta stagione, auspico che la società capisca finalmente che la priorità è cambiare percorso tecnico e costruire una squadra adeguata al calcio attuale. Si riuscisse a vincere la EL (la speranza è l'ultima a morire), Allegri avrebbe modo di uscire di scena da vincente, ma questa poi non dovrebbe essere la scusa per tenerlo ancora alla guida della squadra.
  8. I giocatori sono il capitale sociale, invece gli allenatori non lo sono. Perseverare a tenere un allenatore tra l'altro molto costoso e nel contempo svalutare il capitale sociale, significa continuare a seguire una politica negativa e alla lunga fallimentare. Ora non è certo il momento di andare a discutere sulla permanenza o meno di Allegri sulla panchina della Juve, il tutto verrà rinviato alla conclusione della stagione e al destino riservato alla Juve dalla "giustizia sportiva"; quello che però è certo è che con Allegri non avremo mai una squadra a passo con i tempi, probabilmente saremo sempre in lizza per i primi quattro posti in campionato, ma ben distanti da qualsiasi ambizione mirata ad aprire un ciclo vincente a livello Europeo.
  9. Dario il grande

    Bologna - Juventus 1-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny 7 (il migliore) Cuadrado 6 (spesso fa pure confusione, ma è anche l'unico che prova ad incidere sino a sfiancarsi) Gatti 6 (commette qualche errore, comunque affidabile) Danilo 5,5 (oggi non troppo sicuro) A. Sandro 5 (ogni tanto sparisce pericolosamente dal contesto) Fagioli 6 (i piedi buoni e le geometrie non gli mancano, ma a volte ci vorrebbe pure un poco di spregiudicatezza e osare) Locatelli 6 (corre molto, cerca di mantenere stabili i collegamenti e non sempre ci riesce, ma se la squadra non gioca da squadra non è colpa sua) Rabiot 5,5 (affiora un poco di stanchezza fisica, con qualche errore di troppo e assenza di incursioni) Kostic 5,5 (stesso discorso di Rabiot, corre parecchio ma la stanchezza gli fa perdere la necessaria lucidità nei momenti cruciali) Chiesa 5 (credo sia giù di morale, chissà forse perchè comandato a svolgere dei compiti che per sua natura gli riescono difficili) Milik 6,5 (l'unico attaccante schierato però ben incisivo, peccato per il rigore da torneo amatori) Soulè 5,5 (tecnicamente valido ma non basta quando viene a mancare la necessaria convinzione specie in certi frangenti) Illing Junior 6,5 (per quanto ha giocato ha messo in mostra spunti notevoli, strappi e guizzi piuttosto positivi, andava schierato prima) Miretti 6 (ordinato e determinato, sicuramente meglio rispetto alle partite precedenti) Vlahovic s.v. Paredes s.v. Allegri 5 (se si sbagliano pure le conclusioni facili non è certo colpa sua, ma se la squadra persevera a non giocare adeguatamente, la colpa è sua)
  10. Dario il grande

    Mister Palladino vi piacerebbe? Come lo vedete?

    La Juve va comunque rinnovata e il primo passo per farlo è quello di prendere un nuovo allenatore e di concetto calcistico aggiornato al tempo attuale. Per quanto riguarda i giocatori, non credono servano grosse spese, semmai ci sarebbero alcuni inutili da mandare via e prendere qualche giovane di buona prospettiva.
  11. Dario il grande

    Mister Palladino vi piacerebbe? Come lo vedete?

    Quindi con tutti i requisiti necessari a guidare la nuova Juve.
  12. Dario il grande

    La Juventus ha il dovere di vincere l’Europa League

    Europa League, ultima frontiera, ci sono mille ragioni per le quali sarebbe estremamente importante vincerla.
  13. Dario il grande

    Mister Palladino vi piacerebbe? Come lo vedete?

    E chi sarebbe tale Palladino?
  14. L'Europa League è un traguardo comunque importante e viene subito dopo la Champions League; vincere questo trofeo darebbe nuova linfa all'intero ambiente Juve e riporterebbe la necessaria fiducia per l'imminente futuro.
  15. Dario il grande

    Federico Chiesa: in crisi psicofisica e tecnica

    Mi riesce difficile comprendere che, se si prende un giocatore quale è Chiesa, ossia una autentica punta esterna, capace di arrivare in area avversaria da entrambe le fasce, poi lo si dirotti a fare altri compiti, depotenziandone di fatto le caratteristiche sia tecniche che mentali. Pensando al tempo passato, mi ritorna alla mente Coman, il quale quì da noi aveva spesso evidenziato qualità ed elevati spunti tecnici, poi però il suo modo di giocare venne limitato a causa delle solite fisime tattiche e guarda caso una volta dato al Bayern lì è esploso, visto che hanno subito comprese quali siano le caratteristiche del giocatore e il modo migliore per utilizzarlo. Non vorrei che ora con Chiesa, ma pure con qualche altro nostro attaccante si vada a ripetere tale assurdo percorso e relativa valutazione.
  16. La Juve non è ne fragile e nemmeno con i nervi a pezzi, semplicemente è male guidata e questo tuttavia non va addebitato esclusivamente all'allenatore, pure l'amministrazione della società in queste ultime quattro stagioni ha compiuto notevoli errori strategici e di pianificazione; ora i nodi sono venuti al pettine.
  17. Dario il grande

    In quanti sono rimasti a sostenere Allegri

    Una squadra, specie se di grandi ambizioni, quando arriva alla fine del suo ciclo, va inevitabilmente ricostruita e per farlo innanzi tutto gli serve un tecnico innovativo, ossia uno che capisca che il calcio è cambiato e ci si deve adeguare in tempi relativamente brevi. Una volta fatto questo e aperto un nuovo ciclo, poi la si può anche gestire a dovere, tuttavia non può mai avvenire il contrario, quindi: prima si costruisce e poi si gestisce. Ora è il momento di costruire partendo dalle fondamenta e dubito che Allegri sia la persona adatta a farlo.
  18. Dario il grande

    Mister Palladino vi piacerebbe? Come lo vedete?

    Allenatori stranieri, nell'ordine: Tuchel, Klopp, Luis Henrique, Tudor. Allenatori Italiani:De Zerbi; ma ora che non ci sono più i senatori, ridarei una opportunità pure a Pirlo.
  19. Dario il grande

    Inter - Juventus 1-0, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Perin 7 De Sciglio 6 Bremer 6 Bonucci 5 A. Sandro 6 Miretti 5 Locatelli 5 Rabiot 6 Kostic 5 Di Maria 5 Chiesa 5 Milik 5 Paredes 6 Danilo s.v. Pogba s.v. Allegri (mi preoccupa fortemente che rimanga; questa squadra ha bisogno di essere ricostruita sia mentalmente che tecnicamente e questo lui non lo sa fare)
  20. Dario il grande

    In quanti sono rimasti a sostenere Allegri

    Il ciclo positivo di Allegri si era chiaramente concluso a Cardiff, poi la società ne ha combinate di tutti i colori da autentici dilettanti allo sbaraglio sperperando denari a dritta e a manca; quindi per provare a rimediare lo hanno richiamato, lui inizialmente non voleva (è una persona intelligente), poi davanti ad un contratto principesco non ha potuto dire di no; il resto è storia attuale. Ora si ritorna da capo al punto di partenza, se lo tengono, vuol dire che non hanno capito nulla e perderanno altro tempo e tanti altri soldi. Sono oltre sessant'anni che tifo la Juve e lo farò vita naturale durante, momenti negativi ne ho visti parecchi, ma ho sempre notato la volontà di migliorare, oggi sono piuttosto perplesso, dal momento che pare evidente che la società pensa di risolvere la situazione esclusivamente con i soldi, cioè senza quella amorevole attenzione del tempo passato e il coraggio immediato di voltare definitivamente pagina e iniziare il necessario nuovo percorso. L'unica cosa che conta è vincere, ma se non c'è cuore e una sapiente pianificazione, diventerà parecchio difficile tornare a farlo.
  21. Guarda caso alla vigilia della partita contro i loro beniamini, la carta igienica rosa tira fuori ipotetici scenari apocalittici e destabilizzanti nei nostri confronti. Siano maledetti e che la malasorte li perseguiti per generazioni.
  22. Di certo non è questo il modo di combattere l'intolleranza razziale o etnica che sia, anzi così va a finire che la si alimenta. Inizino i signori giocatori a moderare la loro spesso ridicola gestualità, il più delle volte indirizzata ad irridere i tifosi avversari, evitino la stupida ipocrisia e le sceneggiate; i giornalisti evitino di accendere fuochi polemici e magari di alimentarli con notizie spesso fasulle e tendenziose (questo avviene praticamente ogni giorno, attraverso Tv e radio, pubbliche o private che siano).
  23. Dario il grande

    Coppa Italia: 'No al razzismo', Gravina grazia Lukaku

    Gravina in Italiano significa: attrezzo per zappare la terra ed è quello l'habitat naturale dell'attuale venduto alla corte Milanese, in cambio della poltroncina alla FIGC
  24. Dario il grande

    RMC Sport: "La Juve priorità di Zidane". Cosa ne pensate?

    Qualsiasi squadra di calcio di grande livello o meno che sia, deve essere guidata da un vero tecnico capace di porre in atto idee costruttive e migliorative della struttura di gioco che intende dare alla squadra attraverso l'utilizzo dei giocatori che ha a sua disposizione. Il termine gestore se lo sono inventati i giornalisti e può fare comodo a qualche dirigenza calcistica poco competente. Gestore di che, di quale cosa? I giocatori, specie se professionisti, seguono le direttive di chi è il loro tecnico, ne assorbono la mentalità e l'indirizzo caratteriale e scendono in campo seguendo alla lettera le disposizioni da esso ricevute di seguito agli allenamenti sostenuti nella fase di preparazione alle partite.
  25. Concordo. Soulè possiede le qualità tecniche per diventare un trequartista di spicco, però deve imparare pure a vedere la porta avversaria e calciare appena se ne presenta l'occasione; il piede buono per farlo lo possiede, probabilmente gli manca la determinazione e la convinzione, fattori spesso dipendenti dalla giovane età.
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