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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Dario il grande

    Juventus - Napoli 0-1, commenti post partita

    D'accordo, il fallo da rigore non concesso, il gol annullato, l'arbitro in serata negativa (auspico non intenzionale), ma quando si lasciano giocare gli avversari (per giunta forti), per trequarti di partita, poi succede la frittata e così è stato. Spero ci serva da lezione per la prossima di coppa Italia contro gli Innominabili; per noi quella partita potrebbe valere l'intera stagione.
  2. Allegri oramai parla come un politico esperto, dice tanto e non dice niente; una buona parola per tutti, avversari e arbitri compresi. Si chiama diplomazia, ma ad una squadra di calcio, specie se di alto rango, serve un tecnico possibilmente innovativo e non un gestore di bei ricordi.
  3. Dario il grande

    Juventus - Napoli 0-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny 6 Gatti 6, 5 (diventerà un grande difensore) Rugani 6,5 (bene sull'avversario più temibile) Danilo 6,5 (gioca con notevole impegno) Cuadrado 6 (benino la fase offensiva, maluccio quella di contenimento. Perde concentrazione) Miretti 6 (molto lavoro oscuro, che non tutti notano) Locatelli 7 (il migliore, partita da leader, fosse sempre così) Rabiot 6 (un po' sottotono, ma l'impegno non manca) Kostic 6 (un tempo ben presente, un tempo quasi assente. Stanco) Soulè 6 (diventerà un trequartista di valore, al momento gioca bene a sprazzi, poi ogni tanto si assenta, è una questione di esperienza) Milik 6 (per l'impegno e nulla più; del resto è difficile giocare da unica punta in un contesto che per scelta rinuncia a costruire gioco) Di Maria 6,5 (giocatore di classe, male impiegato in un complesso le cui uniche risorse sono la fisicità e la fissazione tattica senza alternative) Chiesa 5,5 (troppo teso e confusionario) Fagioli 5,5 (sa giocare a calcio in modo qualitativo, ma tende a perdere la necessaria continuità) Vlahovic s.v. (incomprensibile farlo entrare al 90°) all. Allegri 5 (quando per scelta si lascia il bandolo della matassa in mano agli avversari per il 70% della gara, poi succede che si perda la partita)
  4. Una grande squadra impone la propria filosofia di gioco, indipendentemente da come è impostata, ossia se prevalentemente orientata sulla fase difensiva, o al contrario su quella offensiva. Poi ci sono le compagini moderne, le quali fanno del dinamismo e della compattezza espresse da tutto il collettivo il loro sistema di gioco. Noi purtroppo non siamo nessuna delle tre cose citate, o meglio giochiamo prevalentemente di copertura mantenendo stabilmente il baricentro basso,, in pratica una squadra da catenaccio, al quale ovviamente per poter offendere deve adottare l'arma del contropiede, ma purtroppo non lo sappiamo fare, ma non credo succeda per incapacità tecnica dei giocatori, bensì per scelta tattica e noi, una volta presa palla, difficilmente si riparte a grande velocità, anzi si preferisce a tenere palla a ritmo lento a tessere una fitta rete di passaggi dando così il modo agli avversari di ricomporsi in tutta tranquillità. La fase offensiva non viene manco presa in considerazione, lo ben evidenzia il fatto che si schieri sempre una unica sola vera punta la quale rimane isolata in avanti, con scarse possibilità di essere innescata dai compagni, tutti sempre troppo distanti o arretrati; tra l'altro la nostra unica punta (che sia Vlahovic, o Milik, o Kean), più che a rimanere nei pressi dell'area avversaria, viene dato il compito di pressare i difensori avversari quando avanzano palla al piede, quindi costretta a subire una specie di torello con l'esito di sfiancarsi e perdere la necessaria lucidità. Sul dinamismo e la conseguente manovra compatta da parte di tutto il collettivo, meglio sorvolare; alla Juve attuale non conoscono manco il significato del termine applicato al gioco del calcio.
  5. Dario il grande

    Coppa Italia: 'No al razzismo', Gravina grazia Lukaku

    Istigare i tifosi attraverso mirate gestualità provocatorie da parte dei giocatori, è punito dal regolamento e questo vale per tutti a prescindere dal colore della pelle; un giocatore professionista questo lo sa perfettamente, anche se poi spesso se ne frega dal momento che tale norma del regolamento quasi mai viene rispettata. Lo scopo di Lukaku è quello di evidenziare l'anti razzismo, ma lo sta facendo nel modo errato, aizzando volutamente quella parte di folla che allo stadio scarica le proprie frustrazioni; pertanto il suo impegno diventa un fattore politico.
  6. Dario il grande

    Coppa Italia: 'No al razzismo', Gravina grazia Lukaku

    La grazia si concede a chi è colpevole e non a chi è innocente. Lukaku provoca e istiga i tifosi per ottenere uno scopo ben preciso e a quanto pare l'intento razzistico di alcune parti delle tifoserie è mirato unicamente a lui, mentre non viene indirizzato ad altri giocatori di colore, oppure questi ultimi non contano dal momento che non giocano nell'inter tanto cara a alla combriccola guidata da Gravina e soci.
  7. Dario il grande

    Rabiot miglior marcatore stagionale. Merito di...?

    Se Rabiot sta facendo bene, pure mettendo a segno delle reti importanti, il merito è tutto ed esclusivamente suo, specie tenendo conto del cronico sistema di gioco rinunciatario espresso dalla squadra.
  8. Dario il grande

    Rabiot miglior marcatore stagionale. Merito di...?

    Rabiot è un centrocampista box to box e se quest'anno ha fatto dei gol, il merito è tutto suo, significa che ha svolto al meglio il suo ruolo. Discorso diverso per una punta, specie se lasciata isolata e solitaria a sostenere l'attacco; la punta deve essere degnamente supportata, da almeno una spalla in attacco e comunque dal gioco espresso dalla squadra in maniera propositiva, cosa che purtroppo non avviene per scelta tattica, chiaramente non al passo con i tempi.
  9. Dario il grande

    RMC Sport: "La Juve priorità di Zidane". Cosa ne pensate?

    Qualsiasi squadra di calcio di grande livello o meno che sia, deve essere guidata da un vero tecnico capace di porre in atto idee costruttive e migliorative della struttura di gioco che intende dare alla squadra attraverso l'utilizzo dei giocatori che ha a sua disposizione. Il termine gestore se lo sono inventati i giornalisti e può fare comodo a qualche dirigenza calcistica poco competente. Gestore di che, di quale cosa? I giocatori, specie se professionisti, seguono le direttive di chi è il loro tecnico, ne assorbono la mentalità e l'indirizzo caratteriale e scendono in campo seguendo alla lettera le disposizioni da esso ricevute di seguito agli allenamenti sostenuti nella fase di preparazione alle partite.
  10. Ma il Napoli, con le croniche problematiche economiche del sud Italia, dove trova sempre e comunque i soldi per gestire una squadra di serie A e reperire giocatori di buon livello? Forse utilizzano la cassa del mezzogiorno o altre vie sotterranee delle quali è meglio tacere.
  11. Dario il grande

    Rabiot miglior marcatore stagionale. Merito di...?

    Rabiot sarebbe da tenere e poi reperire un valido regista tutto campista, ossia un giocatore tecnico ma pure parecchio dinamico, in grado di spaziare e non di rimanere statico davanti la difesa (specie nel caso Allegri esca di scena). Qualcuno tempo fa aveva indicato Pogba quale elemento naturale per quel ruolo e su questo in teoria mi troverei pure d'accordo, ma se il Pogba rimane quello attuale, con serie problematiche psicologiche, quindi inaffidabile, credo sia meglio rassegnarsi, annullare il contratto e prendere un giocatore di ampie garanzie specie per quel ruolo.
  12. Dario il grande

    RMC Sport: "La Juve priorità di Zidane". Cosa ne pensate?

    Pure Tudor potrebbe essere un tecnico affidabile ed innovativo.
  13. Dario il grande

    RMC Sport: "La Juve priorità di Zidane". Cosa ne pensate?

    Quale tecnico esperto, mi piace Luis Henrique. Quale tecnico innovatore ed emergente, mi piace De Zerbi; personalmente darei una nuova possibilità a Pirlo, ora che non ci sono più i senatori a remare contro, potrebbe lavorare tranquillamente e fare bene. In conclusione sono tutti tecnici i quali verrebbero a costare parecchio di meno rispetto a Zidane e simili. La questione dell'allenatore gestore, è una invenzione tutta nostrana e di comodo; un allenatore di calcio deve essere un tecnico capace di dare una valida fisionomia di gioco alla squadra, adeguandola ai concetti attuali, deve essere in grado di dare la giusta mentalità sia ai giocatori più giovani che a quelli più anziani.
  14. Dario il grande

    RMC Sport: "La Juve priorità di Zidane". Cosa ne pensate?

    Basta buttare via soldi a palate. Ci sono altri tecnici affidabili sia garanti di maturata esperienza, sia emergenti ed innovatori.
  15. Dario il grande

    Rabiot miglior marcatore stagionale. Merito di...?

    Il merito è tutto suo, è migliorato sotto tutti gli aspetti, pure nel trovare spesso la via della rete; cosa peraltro non facile in una compagine la quale rinuncia a costruire gioco per scelta tattica.
  16. Dario il grande

    Sporting Lisbona - Juventus 1-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny 6 Danilo 6 Bremer 6 A. Sandro 5,5 Cuadrado 6,5 Miretti 6 Locatelli 6 Rabiot 7 Chiesa 5 Di Maria 6 Vlahovic 6 Milik 5,5 Pogba 5 Gatti 6 Kostic 5,5 all. Allegri 5
  17. Per possibili problematiche psicologiche non se la sente di giocare a calcio nella Juve; ok la prendo per buona. Lo stipendio garantito e da nababbo tuttavia non rientra in tali problematiche psicologiche e questa va presa pure per buona?
  18. Che assurdo paragone, sono due centrocampisti dalle caratteristiche differenti, quindi compatibili e necessari; il Francese istintivamente più portato alla corsa box to box, l'Italiano interpreta meglio le due fasi di interdizione e di impostazione; giocasse nel suo ruolo naturale di mezzala destra potrebbe rendere meglio, dal momento che possiede doti pure da incursore a sorpresa; ma l'attuale tecnico lo vede mediano di regia bassa davanti alla difesa, ruolo che a mio avviso il Loca non sa fare bene e ne limita il rendimento globale. Entrambi sono centrocampisti gregari, ossia faticatori i quali potrebbero diventare più efficienti se posti ai lati di un centrocampista di classe superiore, capace di dettare i tempi e vedere il gioco in profondità in una frazione di secondo. Tuttavia il tutto poi dipende dalle scelte tattiche e dai dettami del tecnico in panchina.
  19. Esatto, quando lasci comandare il gioco agli avversari tutto diventa difficile; questo succede quando gli avversari sono molto più forti sul piano qualitativo generale, ossia tecnico, tattico e fisico; oppure quando per scelta "tattica" si scegli di lasciare comunque l'iniziativa agli avversari, pure se di qualità molto minore. Dico bene mister?
  20. Dario il grande

    Eccessi di presunzione

    Squadra demotivata, incapace di avere una propria precisa filosofia di gioco, giocatori spesso fuori ruolo, impostazione tattica a senso unico e indelebile, preparazione atletica ed agonistica poco intensa. Presumibilmente il problema sta nel fatto che il magazziniere ed il suo staff, vengono pagati molto meno dell'allenatore e dei suoi collaboratori. Si prosegua così e poi saranno cinque di fila, ma di niente.
  21. Dario il grande

    Sassuolo - Juventus 1-0, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Perin 6,5 (il migliore) Gatti 6 Bremer 6 Danilo 6 Barbieri 5 Fagioli 5 (sbagliando si impara) Paredes 5 (non si adatterà mai ad un sistema di gioco che non comprende. Acquisto sbagliato) Rabiot 6 (almeno corre e se impegna, poi si perde nel marasma generale) Kostic 5,5 (forse troppo spremuto, oppure ordinato a risparmiarsi per Lisbona) Milik 5 (è una punta centrale, inventato a fare il trequartista; chissà magari la prossima se lo inventa da mediano) Vlahovic 5 (non si prende una punta da 76 milioni, per poi fargli fare l'uomo delle sportellate. Rimanesse Allegri, fossi in lui chiederei di essere ceduto) Cuadrado 5 Di Maria 5 Miretti 5 Chiesa 5 Pogba s.v. all. Allegri s.v. (dicono sia un ottimo gestore di campioni, ma ad una squadra di calcio serve un tecnico adeguato. Per gestire i "campioni" ci vuole un bravo D.S.)
  22. Certamente in combutta con Milan e Roma, ma l'ampia parte della infame gestione sotterranea è stata svolta dall' inter; con a capo il suo prestanome mosso da altri; società poi ampiamente premiata per il servizio reso, nel modo che tutti ben conosciamo.
  23. Dario il grande

    Considerazioni tattiche Juventus - Sporting Lisbona

    Se una squadra non comprende la necessità assoluta del dinamismo espresso da tutto il collettivo, la compattezza che ne deriva, ossia il mantenere sempre stabili le misure tra i reparti, alzando e abbassando in continuazione il proprio baricentro; possiamo stare quì per anni a discutere di moduli, interpretazioni per poi non cavare un ragno dal buco. La nostra attuale rosa non è composta da giocatori mediocri, di certo l'assortimento non è completo, mancano almeno un paio di tasselli di garanzia, ma è l'impiego dei giocatori che oramai da tempo desta notevoli perplessità. Il calcio e lo avrò ripetuto decine di volte, è sinergia e da noi questo avviene solamente a tratti, come se la squadra non riuscisse ad avere una propria mirata filosofia di gioco, specie in fase costruttiva, ove l'azione si traduce nell'iniziativa del singolo, quando vi riesce e se non è così si trascorre anche un tempo intero senza proporre una azione offensiva degna di tal nome e peggio, manco si riesce a tirare in porta. Tale atteggiamento, lo si può tenere in campionato, specie se l'obbiettivo minimo stagionale rimane il quarto posto, ma se ci si auspica qualcosa di più consistente specie in campo internazionale, si deve cambiare filosofia, altrimenti il rischio di perdere qualche altra stagione si fa sempre più evidente. Il calcio è cambiato ora ci si deve adeguare alle novità, altrimenti passeremo altre stagioni a lucidare le nostre coppe e a parlare di bei ricordi.
  24. Dario il grande

    Juventus - Sporting Lisbona 1-0, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny* 7 (ottimo primo tempo, poi uscito per malore) Gatti 7,5 (per voglia e spirito battagliero, il migliore in campo) Bremer 6,5 (ottima prestazione, sempre attento e sicuro) Danilo 6,5 (fa bene il suo e da capitano cerca di trascinare la squadra) Cuadrado 6 (salta spesso l'uomo creando pericolo ma troppe volte cincischia) Locatelli 5,5 (bene in interdizione, male in impostazione; del resto in una squadra priva di conpatezza e dinamismo, farlo diventa difficile) Rabiot 6 (corre molto contrasta e prova qualche incursione, ma sono sempre azioni isolate la squadra segue poco) Kostic 5 (gli viene chiesto di fare il terzino e non lo sa fare, del resto permane il vizio di stravolgere i ruoli) Chiesa 6 (tanta buona volontà, sempre caparbio e generoso, ma giocare da solo e male supportato non serve a nulla) Di Maria 5,5 ( schierato inizialmente da trequartista, rimane sempre circondato dagli avversari e riesce a far poco, poi spostato a destra un po meglio) Milik 5 (e chi l'ha visto, del resto fare la prima unica punta isolato in avanti è difficile per chiunque) Perin 8 (il migliore in senso assoluto, questa vittoria la dobbiamo a lui) Vlahovic 6 (si muove più di Milik e combatte da solo contro tutti, il gol di Gatti è in ampia parte pure merito suo) Fagioli 6 (andava schierato prima, per lo meno è uno che prova a dare le necessarie geometri in mezzo al campo) Paredes s.v. Pogba s.v. all. Allegri 5 (la componente fortuna spesso diventa fondamentale, a lui non viene meno; per il resto lasciamo perdere)
  25. Dario il grande

    Attacco titolare

    Due vere punte schierate contemporaneamente sara' piuttosto difficile che le vedremo con l'attuale mister; per farlo servirebbe cambiare drasticamente il sistema di gioco, la sua proiezione tecnica, ma sopratutto tattica e l'annessa mentalita' comprendente pure un nuovo approccio agonistico, ove il dinamismo espresso da tutto il collettivo sia il principio basilare. (oggi del tutto assente) Le punte per farlo le abbiamo, ma manca del tutto il ragionamento da porre in atto. Una ipotetica coppia d'attacco a due potrebbe essere Vlahovic- Chiesa, ma l'evidenza indica che si preferisce la punta unica, isolata in avanti e si fa passare per seconda punta Di Maria, il quale puo' fare di tutto fuori che la punte e che se poi collocato 30 metri piu' dietro, di fatto diventa un trequartista e non di certo una seconda punta in appoggio alla prima. L'importante e' coprirsi e allora si prosegua cosi' pero' senza lamentele riferite a chi e' costretto a giocare da solo davanti e poi trova grosse difficolta' per andare a rete.
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