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Hanno fatto la * esonerando De Rossi, che un fenomeno della panchina non è di certo...ma il suo lo stava facendo. La dimensione della Roma era quella. Ma non è che ci si potesse aspettare granché da una società che arriva all'ultimo giorno di mercato organizzando le visite mediche per 2-3 giocatori, per poi ripensarci un paio di volte, ed alla fine rendersi conto della necessità di andare a rovistare "nella pattumiera" per ingaggiare degli svincolati che avrebbe potuto prendere anche 2 mesi prima... Per non parlare di tutta la vicenda Dybala... Gestione veramente dilettantesca. Hanno dato la percezione di un mercato della disperazione, che di solito si vede a gennaio...con la squadra ultima in classifica e praticamente retrocessa che si mette a tesserare qualsiasi cosa che respiri. Eppure di soldi ne avevano spesi...

Ottimo primo tempo, nel secondo siamo entrati un po' troppo in modalità gestione...e non era ancora il momento di farlo. Ottima prova di Cambiaso e Locatelli...ma oggi tutti hanno fatto il loro. Torino pochissima roba comunque. Tra gli avversari peggiori finora.

Il punto è che i risultati, in questa fase, vanno considerati il giusto. Si devono valutare nel medio-lungo termine.

Bisogna rivoluzionare il modo di valutare il lavoro svolto. In questa fase è più importante trovare continuità di prestazioni piuttosto che di risultati. Questo è quello che doveva essere fatto anni fa, e non si è compreso. Vanno poste le basi, ricostruendo idee, trame di gioco, intesa tra i giocatori, atteggiamenti propositivi...cancellando paure, timori reverenziali e blocchi mentali che in passato ci hanno portato a disintegrarci alle prime difficoltà. Se si lavora nella direzione giusta... con il tempo arriveranno anche i risultati, come naturale conseguenza. Gli incidenti di percorso fanno parte del gioco e vanno messi in preventivo. Magari vincerne 5 di fila senza sapere come...e ritrovarsi a non riuscire a mettere in fila due passaggi nelle 10 partite successive non ti porta da nessuna parte.

Esatto. Stasera Motta per me ha i 3 punti sulla coscienza. Ma io mi metto anche nei suoi panni. Si gioca ogni 2-3 giorni, gli uomini sono più che contati, soprattutto in alcuni ruoli. Lui deve inventarsi qualcosa, e per farlo ha bisogno di sperimentare. Paradossalmente ha più senso provare a farlo in Champions (dove a un certo punto la classifica verrà azzerata...) piuttosto che in campionato, dove i punti persi te li porti fino a fine stagione. La coperta purtroppo è corta, si sa che questa sarà una stagione con tante difficoltà, con obiettivo primario di ricostruire e centrare la qualificazione alla champions del prossimo anno...

Sicuramente, anche perché in quel momento tra Yildiz e Conceicao sembrava il turco quello con più benzina e maggiore pericolosità. Però quello è un cambio che posso ancora arrivare a concepire. Non lo avrei mai fatto, ma poteva essere un tentativo di smuovere le acque con un giocatore fresco. Poi quello arrivava in un momento diverso...quando ormai erano diversi minuti che, proprio a causa dei cambi sbagliati in precedenza, avevamo perso la capacità di affacciarci seriamente là davanti.

Ma in realtà, salvo rari casi, le squadre che sembravano dominare nella fase a gironi...quasi mai hanno fatto lo stesso nelle fasi ad eliminazione diretta. Tante volte ci sono state squadre che hanno chiuso a punteggio pieno o quasi...per poi andare subito fuori a febbraio... Così come tantissime volte, chi è arrivato in fondo...ha passato i gironi per il rotto della cuffia. La formula è cambiata, ma non credo sia cambiata la musica... Girone e fase a eliminazione diretta sono due competizioni a parte. Qui in tanti stanno facendo un dramma per i nostri risultati...ma ci sono squadre ben più attrezzate di noi (e che certamente a fine stagione saranno lí a giocarsela, quando conterà davvero...) che stanno messe come noi o anche peggio.

Ripeto, fosse stata una partita in cui si faticava a superare la metà campo o a creare qualcosa...avrei capito e magari anche apprezzato la volontà di provare a cercare una strada alternativa. Provare soluzioni diverse è un pregio... perché se ti fossilizzi solo su una idea di gioco alla fine ti appiattisci e perdi anche la volontà di migliorarti. Ti convinci che esista solo quel tipo di partita...e abbiamo visto negli ultimi anni dove ti porta questa deriva. Ma queste prove vanno fatte nel momento giusto. I cambi di Savona e Mckennie ci potevano anche stare...ma l'uscita di Vlahovic è stata incomprensibile. Ci ha tagliato le gambe non avere più un uomo lì davanti.

Ma guarda, lui la voleva pure vincere...lo si vede da come si lamentava in continuazione per le perdite di tempo. Il problema è che ha effettivamente voluto fare il fenomeno...e non ha funzionato per nulla. Un azzardo che ci sarebbe potuto anche stare se la partita in quel momento fosse stata bloccata. Incomprensibile farlo con la squadra che in quel momento stava mettendo in grande difficoltà gli avversari.

Ecco, appunto. L'innominabile lasciamolo dove sta.

I cambi ci hanno tagliato le gambe. Non è la prima volta. Peccato, perché questa si poteva e si doveva vincere.

Non ha fatto male neppure nel primo tempo in realtà. È venuto meno in diverse occasioni nell'ultima scelta. Ma su questo deve migliorare, in generale. Giocare e maturare servirà anche a questo. Resta uno dei pochi ad avere lo spunto ed il cambio di passo.

Ah ok, quello non l'ho visto. Ma è possibile che tu abbia ragione. Non sarebbe la prima volta che per loro vale un regolamento a parte.

L'ho visto. Ha sbagliato a non dare il giallo, avrebbe sbagliato a dare il rosso. Quale sarebbe quello di Empoli? Il rosso a Milik?

Ma assolutamente no. L'intervento è falloso e molto doloroso, ma non è volontario. Prova a toccare la palla con la suola e portarla via, finendo per pestare il piede dell'avversario nel tentativo di andare in appoggio. Farlo sulla caviglia è un conto, farlo sul piede è un altro. Proprio perché nel caso della caviglia vorrebbe dire aver alzato il piede per andare sull'avversario...mentre qui non è così. Giallo sempre.

Non ci credo che pure oggi sono riusciti a scongelare il vecchio allenatore. Siamo alla necrofilia.

Non è mai rosso. Ma il giallo ci stava tutto, ed era il terzo se non il quarto che avrebbe dovuto ricevere.

Siamo sconcertanti. Disattenzioni continue, a squadra schierata riusciamo a fare in modo di creare autostrade agli avversari su banali lanci lunghi dalla difesa o dal portiere. Scelte del tecnico che continuano ad essere discutibili a dir poco. Non abbiamo mai provato a salire con palloni buttati in avanti...e abbiamo iniziato a farlo dopo l'uscita di Vlahovic. Koopmeiners, al di là dell'occasione sbagliata, rimane un fantasma...inutile in entrambe le fasi. Di Gregorio che sulle uscite inizia a diventare un problema, complice anche una difesa più che approssimativa che trasforma ogni piazzato in grandissimo potenziale pericolo. Per non parlare di come utilizziamo i piazzati a nostro favore soltanto per creare i presupposti per subire il contropiede. Il lavoro c'è, si vede. Le difficoltà erano previste, e la marea di infortuni non poteva che farle ingigantire. Ma bisogna darsi una sveglia su alcuni aspetti.

Squadra impaurita e svagata. Approccio alla gara intollerabile. Oggi non c'è veramente nulla da salvare. Così non si va da nessuna parte.

Prestazioni in caduta libera. Difesa colabrodo, davanti nulli. Gente che gioca con la testa tra le nuvole. Gente più che bollita che pascola allegramente in campo. Quando non funziona nulla l'allenatore è il primo responsabile. Si dia una svegliata.

Sul rigore di Danilo potevi tranquillamente togliere il "quasi".

L'importanza dei giocatori che saltano l'uomo creando superiorità numerica... Da noi latitano...

Lo prende. Thuram va lí solo per prendersi il rigore (come da abitudine)...e Danilo commette una ingenuità ingiustificabile. Infatti capisce subito di averla fatta grossa.

Il lavoro che stai facendo è evidente, e si sa che ci vorrà pazienza. Però oggi la scelta di mettere in campo Danilo, che già aveva dimostrato di essere nel pallone qualche giorno fa, è stata una bella *...

Vabbè questo è il risultato di anni in cui si è permesso agli avvelenatori di pozzi di fare i loro porci comodi. Un ambiente spaccato in fazioni di tifosi delle proprie idee. La Juve viene dopo.