Onestamente, però, non capisco cosa ci si guadagni a dire "accettiamo tutto". Cioé, anche di fronte a plateali ingiustizie, tu dici "accetto tutto"? Il problema è che a questo punto confermi implicitamente che anche la tua posizione è figlia di fatti extra-campo, ossia che hai il mandato di dire "va bene così" per evitare guai peggiori.
Ma allora, se scopri il giochino, che senso ha andare in campo? Se l'esito sportivo è predeterminato, possibile che non ci sia nessuno dei nostri che - perso per perso (es. un Bonucci che è a fine carriera, e che con 1 o 2 anni con la società fuori dall'Europa le coppe non le vedrà mai più) - tiri fuori gli attributi e dica le cose come stanno? Anche solo una frase del tipo "come facciamo a sentirci tutelati quando il presidente Uefa ci attacca un giorno sì e l'altro pure? Come possiamo pensare che certi episodi siano casuali quando il massimo organismo del calcio europeo insulta sul piano personale il nostro ex-presidente?".
Non sto dicendo di prendere una posizione suicida, del tipo "muoia Sansone con tutti i Filistei", ma basterebbe una frase del genere a far fischiare molte orecchie, in alto: il giochino di usarci come punching-ball o non raggiunge queste bassezze, oppure ne esce a pezzi l'intera credibilità del sistema (e quindi paradossalmente rinforzi l'ipotesi di leghe alternative, visto come gestisci l'UEFA).