Mr Blonde

Fanno dei giri immensi e poi ritornano....sta casa aspetta te 🤩

Ma che la rosa andasse rivoluzionata lo hanno sempre sostenuto tutti, non è che questo esonera l'allenatore precedente dalle sue colpe, specie considerato che per i primi 2 anni gli hanno costruito la squadra sotto dettatura e quindi quello schifo era anche "merito" suo. Se dopo 3 anni abbiamo sentito il bisogno di tirare una riga e ricominciare da zero è perché non si è costruito niente, zero, nada, altro che "creare valore", "buona base" o * del genere. La Juve negli ultimi tre anni ha vissuto alla giornata, offrendo prestazioni imbarazzanti contro chiunque e ottenendo risultati in linea con la qualità di quella rosa, che era scarsa ma non certo al punto da non centrare il quarto posto in un campionato ridicolo, in cui peraltro alcune competitors hanno steccato di brutto (Napoli, Milan per buona parte di stagione, Roma), giocando 1 sola partita a settimana. Qua sembra che un anno fa sia stato fatto un miracolo quando il valore aggiunto del precedente allenatore è stato zero, sia come prestazioni che risultati. L'unico merito di Allegri in 3 anni è stato durante i mesi del casino

Cosa che non ho scritto da nessuna parte nel post che hai citato e che nemmeno penso. Penso, però, che le difficoltà sono tante anche per Motta e Giuntoli, perché la situazione di partenza (anche per colpa di Allegri, seppur non solo e non principalmente sua) era disastrosa e l'impresa a cui sono chiamati entrambi improba. Allegri per 1 anno e mezzo ha avuto il vento in poppa, con un progetto pensato e costruito su misura per lui e tanti acquisti voluti e concordati con lui. Poi è successo quello che è successo e la seconda metà della seconda annata è stata un delirio

Avevano perso entrambi contatto con la realtà. Allegri si è ubriacato dei suoi successi e ha cambiato radicalmente l'approccio umile e delicato con cui si era avvicinato al mondo Juve è che è stata la vera chiave di volta dei suoi primi anni. Ad un certo punto si è incartato nella sua personale battaglia ideologica e quando è tornato alla Juve lo ha fatto tronfio e con l'atteggiamento di chi era venuto a "spiegarci come si fa". Abbiamo assistito a situazioni e scene incredibili, dell'intervista soft a Sconcerti, al "e questi qui vorrebbero giocare nella Juventus" in mondovisione, alla pazzia della finale di maggio...un uomo completamente bruciato dal suo mastodontico ego. Agnelli, invece, è sempre stato arrogante, ma quando è arrivato ha fatto prima di tutto il manager, juventino fino al midollo ma manager; nella seconda fase della sua presidenza si era convinto di essere Re Mida e l'arroganza, il "troppo amore" per la Juve e l'egoica convinzione di essere l'unto dal Signore destinato a cambiare il calcio mondiale hanno preso il sopravvento su tutto, lasciando questi poveracci (Scanavino, Ferrero, Giuntoli) a raccogliere la m.erda in salotto

La risposta la sai. Per 3 anni si è giustificato di tutto e di più, buttando la croce addosso a chiunque tranne che a una persona. Oggi, con un esercizio di coerenza davvero singolare, si fa l'esatto contrario: non si giustifica niente, e anche la siccità nel deserto è figlia dell'arroganza di Motta e dell'incapacità di Giuntoli. La realtà è che sono stati 3 anni orribili, anche più orribili di quanto i risultati (modesti) darebbero ad intendere. Si sta provando a cambiare marcia e su alcune cose si notano evidenti miglioramenti, per chi li vuole vedere. Certo abbiamo ancora tanti problemi, alcuni dei quali dovranno essere risolti da Motta anche a rosa invariata e pure in fretta, perché in campionato occorrono punti.

Lo ha esonerato di malavoglia e infatti appena ha potuto se l'è ripreso Parte della gestione dissennata è state richiamare allegri con un contratto fuori dal mondo

Ad Allegri il primo e il secondo anno hanno fatto il mercato sotto dettatura, altro che. Solo il terzo anno non hanno preso nessuno perché avevamo il mercato bloccato. Ma i primi due anni sono assolutamente figli del tipo di progetto tecnico di cui lui era l'assoluta punta di diamante

Sicuramente restare solo con Vlahovic e Milik è stato un azzardo, ma ovviamente chi rilieva questa ovvietà omette del tutto di considerare la DISASTROSA situazione di partenza della nostra rosa e la PRINCIPALE MISSION AZIENDALE che è, per i prossimi anni, la riduzione DRASTICA dei costi operativi. È chiaro che si è dovuto fare delle scelte, ragionare per priorità e prendersi conseguentemente dei rischi; la logica seguita è stata quella di provare a rafforzare il reparto tecnicamente più debole (da anni), ossia il centrocampo, stringendo i denti in altri reparti/puntando su giocatori offensivi duttili per tamponare le carenze numeriche. Il razionale non era sbagliato, semmai ad essere grave, al momento, è che almeno due dei tre colpi a centrocampo (che dovevano farci svoltare la squadra) stiano rendendo poco e male e che nico gonzalez si stia rivelando un cadavere. Cioè io non vedo falle nella strategia (dati i caveat di cui sopra), ma nella sua realizzazione, soprattutto con riferimento al centrocampo

L'anno scorso avevano il televisore spento mi sa Una partita come quella di ieri, un anno fa, l'avremmo salutata con gli applausi visto lo standard a cui eravamo abituati... Poi che ci siano dei problemi è oggettivo per carità, ma se ci stiamo ridimensionando ora negli ultimi tre anni cosa siamo stati?

Non sei l'unico, basta non avere santini sul comodino

Grande. Quoto tutto

L'anno scorso si raccontava la favoletta che quella squadra poteva giocare solo in quella oscena maniera perché i giocatori erano un ammasso di brocchi e l'unico modo per fare punti era arroccarsi negli ultimi 20 metri sperando di non prendere goal e di scularne uno e quello in panchina era considerato un genio, uno stratega brillante, per averlo capito e per ottenere l'incredibile e insperato risultato della qualificazione in CL Gli stessi cantori di quella favoletta oggi pretendono da Motta 3 goal a partita, nessun goal subito e la vetta della classifica...

Incredibili

La cosa comica è chi si lamenta sono gli stessi che invece giustificavano e giustificano tutto quello che abbiamo subito negli ultimi 3 anni con "ma siamo sempre entrati in champions" Quindi: la squadra faceva vomitare, sempre, ma non aveva senso criticare perché a contare era solo il mantenersi in linea con l'obiettivo champions; al contrario, oggi, ogni critica è legittima sin da ora (anzi, dovuta), sebbene, punti alla mano, siamo assolutamente in corsa per l'obiettivo champions. La verità è che ce l'hanno in c.. con Motta perché ha la colpa di aver sostituito il loro mito, tutto qua Ciò detto la squadra ha diversi problemi ma ha anche intrapreso un percorso virtuoso sul piano del gioco, per chi lo vuole vedere. Era impossibile in un anno risolvere la montagna di problemi ereditati dalla gestione precedente (tecnica e manageriale...)

Sarò pazzo, ma io vedo una squadra che è andata in difficoltà seria 1 volta sola, contro lo Stoccarda. Per il resto, anche nei pareggi, siamo stati quasi sempre noi a fare qualcosa in più degli avversari e in generale non li abbiamo mai subiti. Ieri la situazione era emergenziale e non abbiamo mai sbracato ma anzi abbiamo provato a giocare la nostra partita anche più di quanto abbia fatto il Milan..

Con Koop in campo gira meglio tutta la squadra. Stucchevoli le solite scemenze sulla posizione; ricordo che a Koop hanno annullato 2 goal per fuorigioco, ha preso un palo e sbagliato almeno un paio di goal facili che di norma scaraventa in porta con facilità, segno che è sempre dentro le trame offensive

Che senso ha un post come questo, se non quello di provocare? Come se si confrontassero le due carriere. Purtroppo il palmares non va in campo né in panchina e se abbiamo cambiato allenatore non è certo perché il pedigree del precedente era ritenuto insufficiente, altrimenti avremmo preso Mourinho e non Motta...

Parlo per me e per il mio messaggio quotato dall'utente. "I cavalieri serventi del Vate" ci sono e non è nemmeno tanto difficile individuarli. Sono quelli che da maggio buttano fango continuo contro Giuntoli e Motta, marcando ogni vittoria come casuale (se non proprio, perché si è scritto anche questo, merito di Allegri, a cui Motta si sarebbe ispirato) e ogni sconfitta o pareggio come inadeguatezza dell'allenatore o del mercato. Non faccio nomi solo perché l'ultima volta che lo feci venni bannato, ma si tratta di almeno 3-4 soggetti (probabilmente di più, mi limito a quelli che leggo più spesso, anche solo per farmi quattro risate a spese della loro evidente psicosi) che, semplicemente, non hanno accettato la defenestrazione del loro idolo e non fanno che rimarcarlo scrivendo assurdità talmente marchiane che è impossibile non qualificarle come vere e proprie provocazioni. Perché se tu scrivi sistematicamente che il mercato è stato totalmente cannato "nonostante i 200 milioni investiti" (omettendo volutamente ogni considerazione sull'abbassamento sensibile dei costi strutturali della rosa, vero goal della sessione), che quando vinciamo è perché l'avversario si è segnato da solo o è particolarmente scarso o perché Motta ha snaturato le sue idee (copiando Allegri, ca va sans dire), mentre quando pareggiamo o perdiamo è perché Motta "fa un tiki taka inutile", o non guardi le partite o sei particolarmente ottuso o vuoi solo rompere i maroni alla nuova gestione. Siccome siamo tutti juventini, per quale ragione vuoi rompere i maroni alla nuova gestione? Perché preferivi la vecchia e in qualche misura ti senti in dovere di riabilitarla, nonostante negli ultimi 3 anni ci sia stato ben poco (NULLA) da salvare. Ecco, questo fa parecchio inc4zzare. Piaccia o non piaccia, Allegri è stato l'allenatore più divisivo della nostra storia. A molti stava in c.. anche quando vinceva (a ben donde, da Cardiff in poi, momento in cui ha smesso di fare l'allenatore per trasformarsi in ridicola macchietta, in stereotipo caricaturale), figurarsi quando, dopo essere tornato con il fare del "adesso vi spiego io il calcio", ha cominciato a perdere e fare schifo. Per tantissimi altri, invece, è il manuale del calcio stampato, il dispensatore di verità di calcistiche incontestabili, mentre quelli che vorrebbero un calcio diverso dei poveri allocchi adanisti. Questa spaccatura - se non creata, cavalcata dallo stesso Allegri pro domo sua, forse perché l'uomo ha sempre sofferto di non essere stato unanimemente considerato dal pubblico e dagli addetti ai lavori tanto grande quanto il suo palmares suggerirebbe - si è radicata nel tifo juventino e sarà molto molto difficile estirparla in pochi mesi.

Indubbiamente, ma ogni allenatore ha una carriera che sorge e tramonta; qualcuno si brucia prima, qualcuno dopo, ma prima o poi tutti finiscono con l'essere superati. Aver vinto in passato non è una patente di perfezione che ti esonera da ogni giudizio di inadeguatezza per il presente o per il futuro. Quello di Allegri è stato un lento tramonto da Cardiff in poi, culminato nell'ultimo sconcertante triennio. Nessuno gli nega i meriti nelle vittorie, che però vanno pure contestualizzate, perché quella Juventus era talmente tanto più forte degli avversari che persino con un allenatore esonerato de facto dopo 2 mesi è riuscita a vincere uno scudetto. Il vero merito di Allegri è stato quello di entrare in punta di piedi e capire che a un gruppo già forte e formato serviva più carota che bastone e un'iniezione di spensieratezza e convinzione nei propri mezzi (uscendo dalla logica della guerriglia proposta da Conte) per fare il passo in più in Europa. Questo, unito ad alcune buone intuizioni, ha fatto la sua e la nostra fortuna. Con gli anni ha però perso ogni contatto con la realtà, ubriacandosi di arroganza e autoreferenzialità, ulteriormente alimentata dalla scelta folle di richiamarlo alla Juventus. E i risultati si sono visti

Zero goal l'anno scorso, ricordiamolo sempre

Talmente lapalissiano da essere sconcertante doverlo spiegare, ma è una battaglia persa: i risultati sono tutto o niente a targhe alterne, a seconda che siano a favore o contro Max. È così almeno dal 2019.

Già l'anno scorso era stato tra i pochi a salvarsi, quest'anno è esploso con Motta. L'unico problema è che di questo passo arriverà a fine stagione con la lingua di fuori

Tu hai ragione, il problema è quello che si è visto sul campo e letto qui dentro per tre anni: uno schifo inenarrabile, ingiustificabile, promosso dai capiscers del foro come l'unica ricetta possibile per la Juventus e mica solo quella in ambasce avuta nell'ultimo triennio, ma in senso assoluto. Siamo andati molto oltre la condivisione di opinioni; ci siamo dovuti puppare una vera e propria PROPAGANDA ad uso e consumo di un solo soggetto, neanche fosse loro padre. Già questo rende difficile mantenere l'equilibrio nei toni, ma come se non bastasse, quello che fa veramente inc4zzare, è che gli stessi alfieri della neoverità hanno cominciato, da maggio, ad alzare il mignolino per ogni cosa (quando prima giustificavano tutto...), prendendo di mira ora Giuntoli, ora Motta; ci sono utenti appostati come cecchini, che scrivono con il contagocce quando si vince e sparano un profluvio di scemenze quando si perde. E quindi tocca leggere ogni giorno che Koopmeiners non segna, che giochiamo ora troppo alti, ora troppo bassi, che quando vinciamo è perché gli avversari si segnano da soli e quando perdiamo è perché Motta non ha capito che non è più al Bologna. Addirittura qualcuno ha scritto che una partita l'abbiamo portata a casa solo perché Motta si è ispirato ad Allegri, mutuandone il gioco. Capisci che di fronte a questa sequela continua di stupidaggini, scritte solo per provocare, sia facile perdere (forumisticamente) la testa...

Ricordi bene, e il primo tempo ci presero a pallate, potendo farcene diversi. Ma ormai c'è un revisionismo storico in atto pure su quello; in generale, il ricordo di quella finale è addolcito da quei 20-25 minuti culminati nel mancato rigore su Pogba, ma fu una partita comunque dominata dal Barcellona per larghi tratti, squadra che era ad ogni modo più forte di noi. La Juve 15 e 17 giocò due grandi champions fino alla finale; il 17 il rimpianto più grande, perché la squadra era forse meno forte di quella del 15 quanto a nomi, ma aveva una consapevolezza e una maturità diversa da quella di Berlino che avrebbero almeno dovuto impedirle di sbracare completamente per 1 tempo

Se perdiamo è demerito nostro, se vinciamo demerito degli avversari (ma non merito nostro). Mitico