Ronnie O'Sullivan

E' fuori dalla grazia di Dio. E non sono certo fra coloro che pensano che Vlahovic sia scarso e che basterebbe un Ciccio Caputo con una squadra dietro per fare i goal che fa lui (ieri ho rivisto i 50 goal, e sono abbastanza impressionanti per le doti tecniche e il potenziale che evidenziano). Non voglio comunque entrare sugli aspetti tecnici, ma fare una una considerazione meramente economica. Con l'ammortamento residuo, se non rinnova, il prossimo anno peserà per quaranta milioni; una cifra folle; è incredibile il contratto che gli hanno garantito. Vedremo cosa riusciranno a fare; perché rinnovare alle cifre attuali - pur potendo diminuire la quota annua di ammortamento - sarebbe un bagno di sangue (oltre che uno squilibrio col resto della rosa); non rinnovare sarebbe un bagno di sangue per il bilancio 2025/26 e al contempo una perdita secca di di potenziali ricavi per mancata plusvalenza. Un bel rompicapo; spero ci sia del buonsenso da parte dell'entourage del giocatore, ma temo faranno i loro interessi; non credo si sia scordato che l'anno scorso lo avrebbero ceduto volentieri per far cassa; sono cose che pesano e che i giocatori tendono a non dimenticare. Nota a margine: i nomi che leggo come eventuali sostituti mi fanno abbastanza sorridere (in negativo); l'unico per cui farei lo switch è Osimhen, ma non so quanto sia raggiungibile (ed è comunque una discreta t.d.c.). In rapporto all'età, poi, mi piace moltissimo Sesko.

Io non sono un esperto di tattica (e neanche di calcio in generale), ma se leggete qualche analisi (e vedete qualche partita...) vi rendete conto che il nostro possesso palla non è un tiki-taka solo in vista di 1) trovare un'imbucata, ma è finalizzato al contempo: 2) a non subire il gioco degli avversari e le ripartenze; quindi, anche e soprattutto un'arma difensiva (difatti per un po' non ci hanno mai tirato in porta, perché non si avvicinavano nemmeno all'area di rigore); 3) a creare i presupposti, stando alti e portando pressione in zona palla, per effettuare contropiedi efficaci; e lo sono se le ripartenze sono fulminee e BREVI, cioè recuperando palla nella metà campo avversari, e non al limite della nostra area con tutti i giocatori al di sotto della palla in sistematica difesa posizionale, quando poi, se non hai le frecce tricolori, dall'altra parte del campo non ci arrivi mai. Che poi ci si riesca più o meno bene, quello è un altro paio di maniche, che dipende ovviamente dalla bravura dei giocatori e anche della bravura dell'allenatore. E anche dagli avversari. Finora ci siamo riusciti solo in parte. Ma i segnali di un una strategia ben precisa sono evidenti. Per me Thiago Motta è bravissimo, e lo dico da due anni; ma lo deve dimostrare sul campo, e per farlo ha bisogno a) di giocatori adeguati; b) di tempo, perché la nostra non è una squadra fatta e finita, non è un istant team; che ci piaccia o no. E gli infortuni lo hanno reso ancora meno...instant. A me il progetto pare molto interessante; ma mi rendo al contempo conto che la qualificazione alla prossima Champions è fondamentale e per nulla scontata. Vedremo. Il paragone con l'Allegri 1 (quello vincente) non ha senso; primo: perché quella squadra era piena di campioni, questa no; secondo, perché Allegri ha dimostrato di essere un allenatore bravissimo e vincente (e aveva già vinto uno scudetto); Thiago Motta, ca va sans dire, (ancora) no.

Bro, ma noi NON siamo una grande squadra; siamo una squadra giovane, con un allenatore nuovo e giovane, con giocatori nuovi e giovani, con una rosa risicata, con lacune, con infortuni, con assenze gravissime (Bremer) e all'inizio di un nuovo progetto nato all'insegna del "bisogna ridurre i costi" (e difatti il costo della rosa, e dell'allenatore, è diminuito) e sulle macerie di anni di nulla cosmico (dalla dirigenza, al campo). Può non piacere, ma questa è la realtà. Anche a me non piace Elkan, per dire, mi pare un vampiro; ma che grazie a lui siano stati immessi 900 milioni in tre anni (non solo suoi), è un fatto; come che la precedente gestione - che mi piaceva infinitamente di più - li abbia divorati (per vari motivi); verità fattuali. Io un po' di tempo glielo concedo e un po' di pazienza la porto; e non me ne frega nulla se qualcuno pensa che non sono un vero tifoso della Juve e non ho spirito critico.

Zigo, ti garantisco che, per quanto intellettualmente limitato, essendo io cresciuto con la Juve dei sei campioni del mondo, Platini, Boniek e Bettega credo di saper distinguere anch'io i giocatori veramente forti da giovani più o meno promettente, come il 99,99% di chi segue il calcio, peraltro. Però bisogna sempre avere un minimo di senso storico della realtà. La chiamano cultura, in senso lato. Altrimenti parliamo per sloga: ridimensionamento, questa non è la vera Juve e puttanàte del genere. Ma ripeto, che non abbiamo né i giocatori, né l'allenatore, né il Presidente, né il proprietario di riferimento del 1982/83 o del 1996/97 è di evidenza cristallina persino per i pocofurbi come me.

C'è tanto che non va... per limiti intrinseci e perché siamo giocoforza un cantiere aperto. Dirò di più: temo che vivremo ancora parecchi alti e bassi e soprattutto ritengo che non sarà per nulla scontato centrare la qualificazione in Champions; vero che siamo ad una manciata di punti dalla prima; vero che nessuno pare esserci, in potenza, nettamente superiore, ma è altrettanto vero che ad oggi siamo sesti, e che l'Atalanta a me fa abbastanza impressione (e non lo dico da oggi), che la Lazio non ha campioni, ma una rosa costruita benissimo e un allenatore molto più bravo che mediatico e che il Milan, boh...cos'è il Milan non si sa. Ma solo gli ottusi non vedono che il progetto è promettente; molto, molto promettente. Quanto tempo ci vorrà, non lo so.

Prestazione buona, dai...pochi caxxi; meritavamo di vincere, non ci siamo riusciti per cattiva sorte e qualche errore individuale, sia dietro che davanti. Thiago ha sbagliato i cambi; non andavano tolti né Vlahovic (bene ieri, anche in manovra, pur coi suoi limiti), né - soprattutto - Thuram, che li stava abbastanza massacrando con la sua fisicità e forza d'urto. Capisco, però, che con una rosa così ristretta a volte bisogna far rifiatare qualcuno, e se non lo puoi fare col turn-over, anche i venti minuti risparmiati possono essere importanti in vista della partita successiva. Koop in crescita e sempre dando l'impressione di poter far male agli avversari, ma ancora col colpo in canna; speriamo recuperi la condizione in fretta; abbiamo bisogno dei suoi goal/assist. E speriamo di recuperare anche Nico Gonzales, che non avrei mai acquistato, ma ora come ora ci serve come il pane. Conceicao si è procurato il rigore, e quindi nulla questio, ma per il resto non mi pare abbia disputato una gran partita.

Hai ragione Francesco, chiedo venia. Vado di fretta e la senescenza avanza inesorabile...

Cabrini, Tardelli e Scirea fuori nel 1982 grida vendetta al cospetto di Eupalla...

Ho una certa, devo iniziare a prendermi cura del mio cuore (per l'anima temo sia già troppo tardi, ma confido nella Divina Misericordia). Non guardato nemmeno quella contro l'intermerda.

Non ho visto niente...era una battuta (ma neanche tanto... ). Go Niners!!!

Ma questi han davvero battuto Real e Atletico? Meglio che mi procuri un film per stasera mi sa...

Comunque, ragazzi, sabato 16/11 saremo (è d'uopo il plurale majestatis...) a Torino per la prima delle due semifinali...

Certo che Amoruso camminava sulle uova, e probabilmente è uno dei motivi per cui non ha sfondato; però tecnicamente era delizioso; e Vieri si giovava molto della sua presenza. Insieme alla 1982/83, la Juventus 1996/97 è stata la più forte che io abbia visto in 45 anni che la seguo (mamma che vecio che so...). Non farmi pensare da cosa sono accomunate perché mi gioco in un battibaleno il mezzo posto in purgatorio che ancora mi resta...

Amoruso tecnicamente era pazzesco; ricordava Bergkamp. Poi si è perso abbastanza inspiegabilmente (al netto di un bruttissimo infortunio). PS Mamma quella Juve della primavera 1997 con Zidane, Vieri, Amoruso e Boksic (Del Piero infortunato); mamma mia.... non mi ci far pensare che tiro giù mezza volta celeste.

Concordo sul parallelismo legato alla tipologia (e non al valore assoluto o a specifiche caratteristiche, come da te sottolineato). Vieri per me è stato il centravanti italiano più forte dai tempi di Gigi Riva; quando Moggi lo cedette all'Atletico per sostituirlo con Inzaghi mi incazzai come una bestia; avremmo potuto avere per dieci anni una coppia formidabile come Vieri - Del Piero (in quelle stagioni, con Zidane di dietro, e Davids, e Deschamps, e Ferrara, e Montero, e Peruzzi... lasciamo perdre altrimenti ancora mi girano i *), ed ovviamente non fui l'unico. Con Vieri al posto di Inzaghi, prima, e Trezegue, poi, Del Piero si sarebbe potuto esprimere molto meglio. E ci rimasi male anche l'anno in cui pareva lo riprendessimo dall'intermerda, invece alla fine fummo costretti a dirottare su Salas. Vieri, lo ricordo molto bene ai tempi del Venezia e dell'Atalanta, a 20/21 anni era più grezzo di Vlahovic e segnava meno del serbo; il problema è che Bobone, che è molto più sveglio e intelligente di quanto a volte voglia far credere, era uno che imparava in fretta; e di fatti imparò a giocare spalle alla porta, imparò a fare le sponde, imparò a smarcarsi in area di rigore non solo di forza, ma anche di istinto e astuzia. Vlahovic, viceversa - che per me rimane un centravanti verticale in potenza molto forte - sembra meno forte di testa; e non mi riferisco all'acrobazia (Vieri di testa era un mostro), ma al carattere, all'intuito, alla capacità di apprendimento e di saper soffrire e adattarsi. Vlahovic costa troppa e non poche volte mi ha fatto incazzare; più per i due/tre goal clamorosi mancati costatici dai 4 ai 6 punti, che per gli stop ad inseguire o le sponde idrauliche. Però, e lo dico a chiare lettere, il tiro al piccione che sto leggendo qua dentro, da alcuni portato avanti in modo ossessivo compulsivo, non mi piace.

Koopmeiners fa bene alla squadra anche quando è al 50% e non segna e non fa assist, come in questo momento (arrivato tardissimo, infortunio); figurarsi quando sarà al meglio… E’ come un olio lubrificante per gli ingranaggi del meccanismo, per le sue caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche; ma soprattutto per i movimenti naturali che aiutano sempre i compagni sia in attacco che in difesa. Non è un fuoriclasse e non lo sarà mai, ma ha caratteristiche più uniche che rare. A mio avviso, la sua presenza è fondamentale nel nostro scacchiere.

La forza di De Minaur è la velocità di gambe e di piedi, con la quale riesce a fare molti recuperi e ad essere sempre piazzato benissimo quando impatta, e questo lo rende estremamente regolare. Gli manca potenza, i suoi colpi non hanno punch, la sua palla non è pesante. La mancanza di potenza lo penalizza sulla terra battuta, dove di per sé la regolarità è un’arma importante. E’ il classico buonissimo giocatore che fa da spartiacque: se sei un campione lo batti; se sei solo un buon giocatore, ci perdi, perché ti imbriglia e ti fa fare una marea di errori.

Quanto mi sta sul * Fils…

Qualcuno c'è, Adrian, credimi... Ma al di là di questo, condivido quello che hai scritto (a parte il fatto che io ne capisca di calcio, perché sono un semplice appassionato; e non lo dico per falsa modestia, che NON ho e sarebbe ipocrisia; quando mi trovo a parlare con uno che ne capisce davvero perché vive di calcio, mi rendo immediatamente conto che io ne so veramente poco; ho qualche amico del settore (tipo un DS ex Trento) e alcuni nell'Hellas e nel Chievo che fu; la differenza si nota dopo cinque minuti). So che avresti preferito Conte; tu sai che io l'ho sempre considerato bravissimo e più bravo di Allegri (che comunque, malgrado le ultime stagioni, rimane un allenatore che ha dimostrato di avere un intuito raro); io ho sempre considerato Thiago Motta la mia prima scelta, ma questo non mi esime dal circostanziare delle critiche se è quello che vedo (giusto o sbagliato che sia). E ho visto parecchia confusione e over thinking (come lo definisce il mister baggio).

Molto male ieri sera ed in generale nelle ultime uscite. L'infortunio di Bremer è stato di quelli determinanti, nel senso che ti condizionano l'esito di una stagione; e a questo va sommato lo stillicidio di assenze pesanti che stiamo subendo. Ma questo non basta per giustificare la fase di regressione che stiamo vivendo. Ho una stima enorme di Thiago Motta, e mi fanno ridire i gufetti appollaiati pronti all'assalto, ma anche lui pare abbastanza in confusione; è sempre stato difficilmente decifrabile, anche nei momenti di grazia (come l'anno scorso a Bologna), ma ha fatto scelte veramente discutibili nelle ultime partite. Non è un problema di dogmatismo - anche qui, lettura completamente errata - ma proprio di scelte di formazione; stendendo un velo pietoso sull'imbarazzante e impresentabile Danilo, ieri non mi hanno convinto molte scelte in quell'undici di partenza; dalla difesa, all'attacco (Yildiz fuori), passando per un centrocampo troppo piatto e al contempo poco equilibrato. Poi non voglio entrare nei risvolti della partita e nei singoli aspetti, ma di fatto abbiamo giocato in NOVE, perché Danilo e Vlahovic sono stati dannosi. Che ci volesse MOLTA pazienza, dopo le MACERIE lasciate dalla scorsa gestione, era di evidenza cristallina; ma urge comunque un cambio di passo. Tutti, dai dirigenti, ai giocatori, all'allenatore, devono dimostrare di essere da Juventus. Per quanto mi riguarda, li lascio lavorare tranquilli, ma occhio, che la qualificazione in Champions è un traguardo dirimente e che non può essere assolutamente fallito. Chi si aspettava o pretendeva lo scudetto è fuori dalla realtà o in malafede. Ma quelli non fanno testo. Forza Juve.

Vero (in parte), basta qualche lettura sull'origine dei dialetti per rendersene conto; ma io sono un ibrido, contaminato dal vicentino, essendo nato e vivendo a tre km dal confine. Comunque segnati sempre le mie letture (o almeno quelle che riporto), anche se non divoro più libri come un tempo....

Ah per quello mi avevi appiccicato un paio di tacche gratuite.... Veronese; lavoro in città, abito in provincia/campagna verso il confine con Vicenza.

Allora, da veneto ed "economista" me lo devo leggere. Sono del Settantadue, quindi ho vissuto, nel sottofondo della mia infanzia/giovinezza, quella fase che sia Marx, che Von Hayek (per citarne due agli antipodi) chiamano dell'accumulazione primaria nella mia regione, che sta alla base del capitalismo, che è necessaria ma, al contempo, e purtroppo, neutra dal punto di vista etico (non importa come avviene la concentrazione del capitale, basta che avvenga).

Sto leggendo La vittoria dell'Occidente, di Rodney Stark. Molto interessante, anche se un bel paccone. Ho finito, di recente, Dio. La scienza, le prove, di Michel Bolloré e Olivier Bonnassies. Prima parte (astrofisica, biologia) interessante, anche se avevo già affrontato alcune tematiche scientifiche di quel tipo; seconda un po' meno perché di storia biblica e di Israele ho letto già parecchio; dipende dalla propria sensibilità, ma comunque lettura nel complesso di notevole spessore.

Sì, ti dispiace...ma anche no.... Per quanto riguarda la classifica, per quel che conta (pochino) trovo corretta l'assegnazione del Pallone d'Oro a Rodri; ha vinto un Europeo da assoluto protagonista, fulcro di una Spagna che ha giocato un calcio stellare; dopo la Champions dell'anno scorso e dopo aver bissato la Premier. E' un centromediano metodista formidabile, un ragazzo di rara intelligenza calcistica (e non solo, probabilmente); e non è colpa sua se nel passato non l'hanno vinto centrocampisti del calibro di Iniesta, Xavi, Pirlo o altri; oggi non ci sono Messi e Cristiano Ronaldo a monopolizzare la scena; e Vinicius, pur grandissimo giocatore, non è (per ora) al livello di quei due.