ZizouZidane

Io ho semplicemente detto che eravamo indiscutibilmente superiori a quel Napoli. E che abbiamo rischiato. Ho solo raccontato la realtà dei fatti. Tutto qua.

Io mo auguro, ma me lo auguro vivamente, che non ti riferisca al sottoscritto. Ho scritto un romanzo di argomentazioni. Sto parlando di una stagione specifica. In quella stagione, il Napoli era incomparabilmente inferiore a noi. Che gli avevamo anche tolto il suo uomo migliore lasciandolo senza centravanti (Sarri fu costretto a inventarsi Mertens e aveva Ounas come unica alternativa). Non c’è troppo da discutere. Non ho mai scritto il contrario. Poche, ma ci sono state. Mi pare di averlo scritto che Sarri ebbe delle difficoltà. E ho spiegato anche i motivi. Però, davvero, mi sono stancato di parlare di Allegri. Anche basta.

Ma comunque più scarsi di quelli del Sassuolo, giusto?

Secondo me ti stai inutilmente innervosendo. Io non mi dò ragione con nessuno. Non m’interessa Sto solo dicendo che, quell’anno, portammo via al Napoli il suo giocatore più forte, aggiungendolo a una rosa fortissima che poteva già contare su Dybala, Mandzukic, Douglas Costa ecc. E rischiammo di farci soffiare uno scudetto dalla squadra di Sarri che era incomparabilmente inferiore. Su questa cosa mi pare ci sia poco da discutere. Almeno su questa. Dopo di che, Sarri arrivò in una Juventus abituata a sistemi diametralmente opposti ai suoi. Le sue difficoltà furono fisiologiche e inevitabili. Gli avremmo dovuto dare almeno un altro anno. Ciononostante, giocammo alcune partite spettacolari (vedi contro l’Inter a Milano, con gol di Higuain dopo 24 passaggi consecutivi). Però ho capito che non si può dire nulla. Mi ritiro in buon ordine.

Guarda che ha ragione eh. Allegri ha rischiato di perdere uno scudetto contro Sarri dopo avergli portato via il suo giocatore più forte e lasciandolo senza centravanti. E noi avevamo già Mandzukic e Dybala.

Allora la questione è semplice. A noi serve un allenatore.

Non ci capiremo mai. Pazienza.

Ci confrontiamo con gli altri, eh. Se le prendiamo, o siamo meno organizzati o siamo più scarsi. Visto che Allegri c’entra nulla, evidentemente siamo più scarsi. Queste affermazioni, per quanto mi riguarda, rendono impraticabile qualunque confronto costruttivo.

C’è una cosa che non è ancora chiara del mio pensiero, e vorrei che lo fosse: a me di essere anti-allegriano non me ne può fregare di meno. Fosse per me, anzi, resterebbe a Torino come responsabile dell’area tecnica, visto il lavoro egregio che sta svolgendo fuori dal campo quest’anno. Detto questo, il gioco del calcio è un gioco di squadra. Nei giochi di squadra, il rendimento del singolo dipende in maniera inscindibile da quello dei compagni, dal contesto tattico e dall’organizzazione. In qualsiasi attività che coinvolga un gruppo di persone, l’organizzazione (e, quindi, gli schemi - perché gli schemi non sono altro che un nome diverso per definire l’organizzazione -) è FONDAMENTALE. Se prendi 11 fenomeni di tecnica e non dici loro come muoversi e cosa fare, organizzandoli in modo tale che i movimenti di ognuno siano funzionali a quelli dell’altro, le prenderai sempre. Anche da chi è più scarso di te. Vale nello sport come nel lavoro. Se nel tuo gruppo di lavoro hai un genio assoluto ma il coordinatore non è in grado di dare un’organizzazione all’attività svolta, stai pur certo che un’equipe più organizzata ma meno talentuosa otterrà più risultati di te. Questa non è un’opinione ma una realtà dei fatti facilmente riscontrabile. È questo il motivo per il quale inoltrarsi in giudizi sui singoli in un contesto tattico come il nostro è francamente inutile. Dopo di che, ci sono due modi di guardare le partite. Il primo consiste nel vedere Vlahovic che sbaglia qualunque cosa e non tiene mezzo pallone. Il secondo è quello che consiste nel vedere Vlahovic che sbaglia qualunque cosa e non tiene mezzo pallone e rendersi conto che, in quelle condizioni, fare il centravanti è OGGETTIVAMENTE impossibile. Stesso dicasi per tutti gli altri. Ho letto di Chiesa che si incaponisce nel prendere palla e portarla in avanti, finendo per perderla dopo aver cercato di scartare tutti. Ma, buondio, vi siete accorti che Chiesa è costretto a partire dalla nostra trequarti, solo contro tutti, con l’intero campo da percorrere per arrivare dalla parte opposta e senza avere nessuna alternativa? Vi siete accorti del fatto che il nostro uomo dal rendimento migliore è Rabiot semplicemente perché, in maniera totalmente anarchica, si fa il campo da solo in lungo e in largo? Io davvero non capisco. Ma non mi resta che adeguarmi. Solo una cosa: io parlo di CALCIO. E non accetto in alcun modo di essere definito hater per le cose che dico. Non più.

Questa è una contraddizione in termini. Perché i calciatori che vanno in campo sono chiamati a rispettare le consegne del tecnico. Dopo di che, ti prego, convincimi che i giocatori del Sassuolo (ma anche dello Spezia, del Verona, del Monza) siano tecnicamente più dotati dei nostri. Se mi convinci, giuro che sarò il tifoso più felice del mondo.

Hai ragione. È assolutamente inutile che io torni qua e m’incaponisca ogni volta a discutere. Per me, il calcio è una cosa. Per te e altri è un’altra. E va bene cosi. Buon proseguimento.

Questa cosa, nel calcio moderno, non esiste. Semplicemente non esiste.

Si. È così. E mi dispiace che non lo si capisca. Perché è un concetto piuttosto banale. È un po’ triste. Non credi? Per Allegri, dico.

Ops.

Ho capito.

Sarri è stato il tecnico della Juventus nella stagione 2019-2020. Chiesa è arrivato a Torino nella stagione 2020-2021. Magari ricordo male eh.

Accetto le idee di tutti, figurati. Quello che non capisco è come si faccia a non ammettere che l’allenatore stia sbagliando tutto. E, nel gioco pietoso espresso dalla squadra, abbia delle responsabilità enormi. Ogni volta c’è un’argomentazione diversa per assolverlo. I giocatori scarsi, la penalizzazione, la società assente. Il tecnico è l’unico a non avere colpe. L’unico. Faccio una fatica enorme a comprendere questa cosa. È un mio problema, sicuramente. La prossima volta che Vlahovic spedirà un pallone in curva, scriverò che probabilmente il pallone non era adatto a lui.

Io non mi faccio capace, davvero.

“Il primo tempo è stato sotto tono, ma quando lasci il comando della partita ad un avversario che ha qualità poi diventa difficile.” Danilo “Gioca a suo agio con un muro basso, dando l'iniziativa all'avversario.” Paulo Sousa Ops.

“Il primo tempo è stato sotto tono, ma quando lasci il comando della partita ad un avversario che ha qualità poi diventa difficile.” Danilo a Dazn dopo Sassuolo. Immagino sia stato poco carino anche lui.

Non so cosa dire, davvero. Perdonami.

È così facile.

Il problema dei nostri tempi, e anche del forum, è la personalizzazione estrema. Avviene nella politica e nel calcio. Molti di voi pensano che il problema sia individuare chi odia Allegri, chi lo difende ecc. Discorsi da scuola elementare che impediscono qualunque discussione seria e costruttiva. Qua il punto non è odiare Allegri o difenderlo. Tra l’altro, non si capisce perché qualcuno dovrebbe odiarlo. Molto più semplicemente, Allegri è l’allenatore della squadra, quello, cioè, al quale è demandato il compito di mettere la squadra in campo e di darle un gioco. Ebbene, questo compito lo sta svolgendo come peggio non si potrebbe. Si chiamasse AntonGiulio o Pasqualantonio sarebbe esattamente la stessa cosa. Smettetela con queste diatribe inutili che vi impediscono di ragionare. E tornate a parlare di calcio, se ne siete capaci.

Sei serio?

Allegri non è l’unico responsabile. È l’unico responsabile relativamente a quello che si vede in campo. Perché è l’allenatore.