ZizouZidane

No. Questa volta è diverso. In 40 anni non mi è mai capitata una cosa del genere. Ci sta che tu soffra, che non riesca a ottenere risultati, che perda le partite, che incassi i gol. Fa parte dello sport. Una tale assenza di idee, di propositività non l’ho mai vista, alla Juventus. L’atteggiamento di chi cerca di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, rinunciando a giocarsela, schierando gli attaccanti a terzini, costringendo la squadra a starsene rintanata nella propria trequarti ad attendere l’avversario non mi appartiene e non mi apparterrà mai. La convinzione secondo cui tutto è casuale, le cose vanno come devono andare, eravamo bassi non si sa perché, è una giornata storia, non avevamo energie, è una roba che non sopporto più. Anche perché io vivo nel 2023.

Io non sono nessuno. Mi limito a esprimere un mio disagio.

Premettendo che si parla di calcio, che la vita va avanti, che ci sono problemi ben più grossi, questa cosa mi sta mandando seriamente in crisi. Non solo non è la mia Juve in campo ma non mi riconosco più nemmeno nella sua tifoseria, una tifoseria ancorata a valori che rappresentano l’esatto opposto di tutto quello in cui credo. Una squadra attendista, che gioca per non prenderle, che aspetta l’avversario, che rinuncia in partenza a proporre, che non mostra uno straccio di idea non sarà mai la mia squadra. Nemmeno se vincesse dieci Champion’s di fila. Una tifoseria che giustifica questo scempio, che condivide le parole di un uomo che, ieri sera, al netto delle disquisizioni tattiche, per come la vedo io, si sarebbe dovuto presentare ai microfoni e avrebbe dovuto dire “innanzitutto chiediamo scusa ai tifosi, dopo questa umiliazione”, non sarà mai la mia tifoseria. Per quanto mi riguarda, la cultura, le idee, la dignità vengono prima delle vittorie. Forse ho sbagliato dall’inizio. Dopo 40 anni di tifo, sto pensando seriamente di smettere. E non ci provassero nemmeno a dirmi che il vero tifoso segue la squadra quando le cose non vanno bene. Io sto parlando di tutt’altro.

Ho capito.

Non credo di avere più molto da dire.

Invece sostenere che abbiamo perso 5-1 (non accadeva da 30 anni) per colpa dei singoli è frutto di analisi tattiche complesse e articolate.

Ti capisco. Ti riesce difficile adeguarti a una discussione in cui si parli di calcio. Ti lascio tranquillo. Buon fine settimana.

Ho capito.

Bene. Hai ragione. Non parlerò più. ps. Analisi? Allegri ha fatto un’analisi? Me la sono persa

A me fanno sorridere quelli che vengono sul forum e, invece di valutare e commentare la partita e le parole espresse dall’allenatore nel post gara (in questo topic, si parla di quelle), si affannano ad analizzare i comportamenti degli altri utenti.

Quella che ho scritto non è un’opinione. È quello che accade sistematicamente, salvo rarissime eccezioni attribuibili al caso. Se ti chiudi contro un avversario che ti attacca continuamente e lasci che i tuoi difensori siano sotto pressione per l’intero arco della gara, le prendi. Io capisco tutto, come ho detto anche ad altri utenti, capisco anche le critiche alle mie parole dopo due mesi di astensione, ma discutere verità tanto evidenti mi sembra francamente troppo.

Felice di scoprire che abbiamo perso 5-1 per degli episodi. Hai ragione sulla premessa. Come ho già fatto con un altro utente, chiedo scusa anche a te per essermi espresso stasera, dopo non averlo fatto per un paio di mesi. Nulla da dire. Hai ragione. Cercherò di astenermi da qui in avanti. Davvero si. Hai voglia. Basta molto meno. L’importante è che sia un tecnico capace di dare un gioco alla squadra.

Nel calcio di oggi non è più possibile. Tra l’altro la partita contro il Napoli ha dimostrato che, se difendi basso contro una squadra mediamente forte che ti attacca costantemente, le prendi sonoramente. Cosa che ormai dovrebbe essere chiara a tutti.

Ma non c’è da essere d’accordo o meno. Funziona in questo modo. Nel calcio moderno, si vince con il gioco. Se non ce l’hai, non vinci, punto. A prescindere dai campioni che schieri. Se non ci si rende conto di questa cosa, è inutile continuare a parlare. Abbiamo una rosa ampiamente sufficiente a vincere il campionato. Ci manca un allenatore che ci dia il gioco. Tutto qua. Non ammetterlo significa vivere fuori dalla realtà.

Davvero, non so cosa rispondere. Non prendertela. Il tuo discorso mi sembra francamente assurdo. Non saprei cosa dire.

Chi pensa che stasera, con altri giocatori in campo al posto di quelli che avevamo, avremmo fatto una figura migliore non ha capito nulla di come funziona il gioco del calcio, soprattutto nel 2023. Mi spiace risultare duro e probabilmente offensivo, ma credo sia importante prenderne atto, prima o poi.

Chiesa, messo a giocare come Kvara, farebbe tre gol a partita. Dai il georgiano ad Allegri e fagli fare il terzino. Poi ne riparliamo. Hai un’idea di questo sport davvero assurda,

Questo discorso è letteralmente assurdo. Se prendi gli undici migliori giocatori al mondo e non gli dai un’idea di cosa fare in campo, li schieri fuori ruolo, li costringi a giocare sistematicamente dietro la linea della palla e ad attendere l’avversario nella tua trequarti, stai sicuro che prenderanno sberle da Mario Rui e Politano (che, invece, sanno come muoversi, correre e pressare, dove stare, a chi passarla) Il tuo discorso nega l’essenza stessa del gioco di squadra.

Se evito appositamente di guardare le partite, sono molto più tifoso di gente che giustifica e asseconda lo scempio a cui assistiamo da quasi due anni a questa parte. Te lo garantisco. Dopo di che, il piacere nel guardare le partite non consiste solo nell’assistere a numeri d’alta scuola, a vittorie mirabolanti, a manovre guardiolesche. Significa anche vedere una squadra che si gioca la partita, correndo, pressando, mostrando di avere una minima idea di cosa fare in campo. Poi si può anche soffrire, persino perdere. Una squadra che, per scelta, rinuncia a giocare in partenza, schiera 9 uomini dietro la linea della palla, attende sistematicamente l’avversario nella propria trequarti, costringe esterni d’attacco a fare i terzini, non mi dà nessun motivo per guardare le partite. Nessuno. Questa non è la mia Juventus.

Dire che stiamo stati troppo bassi come se fosse accaduto per caso, dopo aver costretto Chiesa a fare il terzino, è una cosa che se la racconti ti ridono in faccia.

Non hai capito nulla di quello che ho scritto. Ma adesso non ho voglia di stare qui a spiegarti. Le partite, per tua informazione, le guardavo anche quando in panca c’era Marchesi e il nostro numero 10 era Marino Magrin.

Ero già sparito, in realtà. Stasera ci sono ricascato. Spero non accada più. Senza polemiche, senza rancori, senza critiche, questa non è la mia Juventus. Continuerò a gioire per le vittorie come ho sempre fatto. Ma tornerò a guardare le partite quando tornerà a essere un piacere.

Parlo per me. Io, per qualche mese, ho evitato accuratamente di guardare le partite. Stasera ci sono ricascato. Però hai sostanzialmente ragione: non avendolo fatto dopo le otto partite consecutive, non dovrei parlare neanche stasera. Chiedo scusa. Cercherò di astenermi da qui alla fine. E finché sulla nostra panchina siederà questo signore che, ai miei occhi, ha distrutto la Juventus, il suo spirito, la sua dignità. Consentimi una sola considerazione: dire che siamo stati troppo bassi come se fosse una cosa del tutto casuale e non provocata da un preciso atteggiamento tattico e da precise scelte tecniche, eludere ogni responsabilità adducendo i motivi di una figura vergognosa alla mancanza di energia, per me, è allucinante. Ti auguro un buon proseguimento di stagione.

Non riesco più ad accettare uno che parla della squadra come se non fosse lui l’allenatore. Eravamo troppo bassi perché Chiesa giocava terzino e per una serie di motivi tattici precisi, e non casuali, che l’allenatore dovrebbe conoscere meglio di me. Io sono davvero senza parole. Almeno dopo stasera, mi sarei aspettato un’assunzione di responsabilità. E invece nulla. Come se niente fosse. Per quanto mi riguarda, basta così.

Non è più un mio problema. Sono stanco anche di discutere. Leggo di gente che continua a parlare dei singoli giocatori e non si rende conto che il problema ce lo abbiamo in panca, che siamo privi di idee, di gioco, che siamo l’anticalcio. Leggo di gente che ti parla del Napoli come se fosse il Brasile di Pelé, Didì e Vavà senza rendersi conto del fatto che siamo stati asfaltati da Politano e Mario Rui, non Cafu e Roberto Carlos. Adesso basta sul serio.